DIARIO DELLA NAVIGAZIONE LUNGO IL FIUME NILO
In visita alle città e ai siti archeologici della civiltà egizia
IL TEMPIO DI LUXOR - Da Karnak torniamo a Luxor. La città è un brulichio di gente, soprattutto di uomini, vestiti con il caratteristico abito egiziano, la galabeya. Carrozzelle ovunque che chiedono di portarci a passeggio. Ci guardiamo intorno, spaziando con lo sguardo. Luxor è racchiusa da basse alture deserte. Si scorge la montagna di Gurma, sul cui fondovalle ci sono i siti archeologici più importanti, come la Valle dei Re. La città è ben attrezzata per ospitare i turisti, con molti alberghi, ristoranti e caffé. La guida ci "sprona" a camminare il più in fretta possibile, per essere al tempio di Luxor prima che sia invaso dalle migliaia di turisti, che lo visitano ogni giorno. Il tempio è situato sulla riva orientale del Nilo, al centro della città. Quando arriviamo è già una babele di lingue. Ci appare maestoso e restiamo impalati a guardare e ad ascoltare la guida, Sobi. Fu costruito in gran parte da Amenhotep III e Ramesses II, nel 1200 circa a.C. Di fronte ai piloni d'ingresso erano collocate sei statue colossali in granito alte circa quindici metri. Oggi rimangono solo le due centrali, rappresentanti Ramses II, seduto in trono, e, l'ultima a destra, sua moglie Nefertari. Di fronte ai colossi vi erano due obelischi in granito, con il ruolo anche di orologi solari, in relazione al punto dove la loro ombra veniva proiettata nelle varie ore del giorno. Attualmente rimane un solo obelisco. L'altro fu donato ai Francesi nel 1831 e fa mostra di sé in Place de la Concorde a Parigi. Internamente il tempio è composto da due cortili con più di cento colonne in stile papiriforme chiuso. Due filari paralleli di sette colonne formano uno straordinario corridoio colonnato, posto fra i due cortili. E’ un tempio immenso, che lascia stupiti per la sua magnificenza di iscrizioni geroglifiche, che hanno mantenuto i colori originali. Sebbene fossimo a pochi chilometri dal Tropico del Cancro, il caldo non si fa sentire. Il Nilo scorre placidamente e subito dopo lo attraversiamo per portarci sulla riva occidentale.