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Partiamo da Amsterdam, appena dopo colazione, per la Grande Diga. C’è con noi Marianna (la nostra guida). Dobbiamo percorrere circa 95 km di
autostrada, direzione Nord. Ci accompagna il sole, che poi va scomparendo
quanto più ci avviciniamo alla meta. Il paesaggio presenta un territorio solcato da
canali. Di tanto in tanto appaiono i mulini a vento e gli impianti di Pale
Eoliche. Marianna ci dice che L'Afsluitdijk (diga di sbarramento) venne
costruita tra il 1927 ed il 1932, è lunga 32 km fra le Province del Nord-Holland e la Friesland. E’ larga 90 m. ed arriva ad un'altezza di 7,25 m. sopra il livello del mare. Gli
Olandesi la costruirono per riprendersi il terreno inondato dal mare nel 1287,
dando luogo al lago artificiale di IJsselmeer. Il livello delle acque del lago
sono regolate dalle chiuse che si trovano a Den Oever e Kornwerderzand: vengono
aperte quando c'è la bassa marea. Fascine e pietre provenienti dai fondali marini furono
utilizzate per fortificare la diga. L'Afsluitdijk è costruita principalmente con argilla, sabbia e massi prelevati dal fondo del
mare, l'argilla venne ricoperta con canne e paglia e questa divenne la base
della diga. Il tutto venne rafforzato con piccoli blocchi di basalto
posizionati sopra a uno strato di mattoni.
Il tempo diventa sempre più perturbato, ma non piove. Dopo un’ora cominciamo a percorrere la diga. Sembra di essere sospesi tra mare e cielo.
Ci fermiamo al centro. C’è un piccolo ristoro con una torre panoramica. Al centro vi sono due monumenti
(all’Ingegnere Cornelis Lely, progettista dell’opera e al lavoro dell’uomo) e una targa illustrativa. Ci fermiamo il tempo necessario perché il pullman possa trovare il punto dove fare inversione di marcia. Un forte
vento soffia dall’Oceano. Arrivato il pullman partiamo per Volendam. Dopo mezzora siamo a
destinazione. E’ una località portuale situata alla foce del fiume IJssel, uno dei tre rami in cui si divide
il Reno. Il turismo è la sua attività più sviluppata. Marianna ci fa visitare il centro, con i suoi luoghi più caratteristici, per poi arrivare alla zona portuale, piena di negozi, di bar e
ristoranti. A mezzogiorno andiamo a mangiare in un ristorante tipico, vicino al
lago, nella zona dove partono i battelli.
Dopo pranzo di nuovo sul pullman per Marcher. Ci fermiamo lungo il percorso in
una fattoria, per conoscere come gli Olandesi fanno il formaggio e per qualche
acquisto. Ci accolgono delle olandesine nel caratteristico costume. Ascoltiamo
la spiegazione e poi acquistiamo i loro prodotti. Ripartiamo per Marker.Dopo
pochi chilometri, percorriamo una sottile striscia in mezzo al lago lunga un
paio di chilometri. L’isola è stata collegata alla terraferma solo nel 1957. E’ un paese di pescatori. Si caratterizza per le case in legno, tinte di verde o
di nero, bordate di bianco. Lo percorriamo in lungo e in lago.
Poi ripartiamo per Amsterdam, decidendo di non tornare in albergo, ma di
fermarci ancora al centro della città.
Arrivati, salutiamo Marianna che non sarà più con noi. Poi ci dividiamo: alcuni decidono di fare un giro in battello, altri
di andare al mercato dei fiori. Ci ritroviamo tutti alle ore 19,00 per far
ritorno in albergo per la cena. Fissiamo la partenza per Strasburgo alle ore
sette.
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