| |||||||||||||||||
Ci alziamo con la tristezza del lutto che ha colpito Scanno. Ci aspetta la visita della capitale dei Paesi Bassi,
della Venezia del Nord, come viene definita Amsterdam. La città è tre metri al disotto del mare, costruita su tanti isolotti, separati da canali,
ma uniti da numerosi ponti. La Grande Diga e un sistema di chiuse la preserva
dall’essere sommersa dal mare. C’è il sole. Non tira vento e non fa freddo. Appena dopo colazione, incontriamo in
albergo la nostra guida, Marianna, e partiamo subito per il centro della città. E’ in programma il Museo Van Gogh. Lungo il tragitto cominciamo a scoprire le case
e i canali che indorati dal sole, mostrano quel paesaggio nordico, pianeggiante, così lontano dal nostro Abruzzo. Oltre alle macchine c’è un via vai di biciclette, che corrono lungo le piste ciclabili. La guida ci
dice che hanno la precedenza anche sui pedoni e che , in caso di incidenti, la
legge dà sempre ragione ai ciclisti.
Arriviamo al Museo Van Gogh, La collezione permanente è disposta su tre piani. Custodisce 200 dipinti e 550 fra disegni e acquerelli.
Sono disposti in ordine cronologico e suddivisi nei cinque periodi della sua
vita. gEspletate le formalità alla biglietteria, entriamo. Ci viene subito incontro lo stesso Vincent,
modellato ad altezza naturale davanti al suo cavalletto. Molti di noi ne
approfittano per farsi fotografare insieme a lui. Non è vietato usare la macchina fotografica. Iniziamo la visita che ci prende quasi
due ore. Quando usciamo ci rechiamo alla casa di Anna Frank. Non entriamo perché c’è una lunghissima fila. Marianna ci racconta la storia di questa fanciulla,
aggiungendo dei particolari che non si ritrovano nel suo “Diario”. Da qui andiamo al Beghinaggio. Rispetto a quello di Bruges è molto più piccolo. Entriamo nella cappella di quel complesso e poi dopo un giro al porto,
dove si vede il palazzo delle arti e delle scienze, a forma di nave, progettato
da Renzo Piano, ci dirigiamo al ristorante, situato non molto lontano dalla
Stazione Centrale, vicino al canale del fiume Amstel. Lungo il canale sono
parcheggiate centinaia e centinaia di biciclette e si vedono i palazzi più belli e caratteristici della città. Ve ne sono alcuni inclinati, perché le fondazioni hanno cominciato a cedere, essendo le costruzioni non costruite
sulla roccia, ma sul terreno di riporto sopra le palafitte. Mangiamo di gusto,
perché il cibo è buono. Dopo pranzo Marianna ci porta al quartiere delle “Luci Rosse”. In Olanda - ci spiega - la prostituzione è legale e lo stesso quartiere è divenuto un’attrazione turistica. Camminiamo lungo un canale e dopo mezz’ora siamo a destinazione. Le vetrine che mostrano queste donne in perizoma hanno
una luce al neon rossa accesa. La guida ci raccomanda di non fotografarle,
perché potremmo subire la loro ira o di chi le protegge. Sebbene sia un’ora non proprio serale, le ragazze (ma anche gay, trans, lesbiche) disposte ad
accogliere i clienti sono tante e le vetrine si snodano lungo un canale, già frequentato da molti “turisti”. Appena ci si ferma a guardare, si apre la porta a vetro con un invito ben
preciso e con la tariffa della prestazione. Dov’è tirata la tenda, significa che per il momento la stanza è occupata. Dopo la piacevole (almeno per i maschietti) escursione andiamo a
visitare una taglieria di diamanti e poi a Piazza Dam, nucleo centrale di
Amsterdam. Da qui parte una lunga e larga strada che porta fino alla Stazione Centrale. Ci sono le
giostre per le festività dei morti. Le scuole hanno la chiusura per una settimana. Intanto comincia ad
abbuiare e la guida ci lascia. Decidiamo di non tornare in albergo e di
passeggiare ancora, entrando nei vari negozi, fino alle 20,30. Poi ci
ritroviamo a Piazza Dam per andare a cena in un ristorante tipico, situato non
molto lontano. Si chiama “Pasta e Basta”, dove ci offrono anche uno spettacolo musicale, seguito da balli. Le nostre due
“Veline” si scatenano e scendono in pista. A mezzanotte torniamo in albergo L’indomani ci aspetta la Grande Diga, Volendam e l’isola di MarKen e di nuovo una serata ad Amsterdam.
| |||||||||||||||||
| |||||||||||||||||