Giovedì 4 Luglio 2024 - Santa Elisabetta, regina del Portogallo

Il tempo... ieri -  GIORNATA CON DIFFUSA VARIABILITÀ FIN DAL MATTINO. C’è stata una continua alternanza tra sole, nuvole e vento di Maestrale. Nel pomeriggio è arrivata la pioggia. Temperature: mass. 21,1°; min. 11,4°; attuale 11,9° (ore 23,30).
 
  in primo piano
861esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
270esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas

Otto lavoratori della centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dai russi, sono rimasti feriti in un attacco con un drone contro una sottostazione dell'impianto nella città di Enerhodar, nel sud dell'Ucraina. Lo ha reso noto il capo dell'autorità nucleare russa Rosatom, Alexey Likhachev, secondo cui gli uomini erano impegnati in lavori di riparazione quando sono stati colpiti in un attacco 'deliberato'. Secondo Likhachev, l'attacco ucraino è stato "una violazione ostentata" dei regolamenti dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica sulla sicurezza nucleare.
In un raid israeliano su Tiro in Libano è stato ucciso un alto comandante di campo degli Hezbollah. Lo hanno riferito fonti vicine ai miliziani sciiti, citate dai media israeliani. "Un comandate degli Hezbollah responsabile di uno dei tre settori del Libano sud è stato ucciso", ha spiegato la fonte. Secondo media arabi, anche questi ripresi da quelli
israeliani, si tratta di Abu Ali Nasser, il capo del gruppo 'Aziz’. Hezbollah ha fatto sapere
di aver lanciato "100" razzi contro Israele in risposta all'uccisione dell'alto comandante
del movimento,
 
 
   il libro del giorno
   teatro
"Van Gogh 
la sedia sulla soglia" dell'ortonese Sciusco
all'Auditorium Zambra

Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino non si ferma neanche per l'estate ed ecco che dopo aver condiviso con il pubblico quella che sarà la prossima stagione teatrale 2024/25 presenta per domenica 7 luglio alle 19.30 ed alle 21.30 lo spettacolo immersivo "Van Gogh, la sedia sulla soglia" presso il Cinema Auditorium Zambra di Ortona (Ch): un viaggio di 40 minuti tra foyer, sala e palco da ascoltare attraverso delle cuffie come se si fosse in una "silent disco". La vita di Franco combacia in molti punti con quella di Vincent Van Gogh, ed allora è stato creato un percorso che guidasse lo spettatore tra le opere di Franco e le sue parole con quelle di Vincent, fino ad arrivare, all'interno del percorso, ad avere la possibilità di trascorrere due minuti con una sua opera ponendogli concretamente una domanda a cui l'opera risponderà in diretta. Se lo vorrà l'avventore potrà ricevere una domanda a sua volta a seconda della
Maria Orsini Natale
Francesca e Nunziata

In un antico mulino a picco sul mare, mosso da un torrente, «di quelle alture della costa amalfitana dove la terra precipita e dirupa in un cielo capovolto», nasce nel 1849 Francesca. Non si sa quanto antico sia il mulino, che è anche pastificio, perché appartiene a un'età senza tempo. Il mondo di Francesca bambina trascorre tra lavoro, allegria e tenero affetto, «come un pollaio col gallo burbanzoso alto e forte»: il nonno pastaio, imponente figura di artigiano, e una casa di sole donne, moglie, figlie e nipoti. Il nonno ha «trasmesso a Francesca il sentimento del loro lavoro», l'arte del fare pasta; e così comincia l'epopea di una famiglia del Sud, da piccoli artigiani a grandi industriali, che va dal 1849 al 1940, tre generazioni che si affermano sullo sfondo di un'Italia in divenire. Con al centro Francesca, donna complessa e imprenditrice poliedrica, che trasmette la propria maestria alla figlia adottiva Nunziata, la più degna della famiglia a ereditarne l'arte. Il genio narrativo e lirico, la capacità di raccontare la storia e le storie di Maria Orsini Natale - che esordì negli anni Novanta con questo libro prezioso da cui Lina Wertmüller trasse il film omonimo - testimoniano la sua versatilità. Il racconto ha ritmi diversi: incalzante negli episodi quotidiani, più moderato quando narra i riti e le memorie del passato; e tutto si adagia sopra l'avanzare implacabile della grande Storia. La prosa concreta, colorita dalla cultura e dalla lingua parlata che si fa spesso poetica, si modella su una realtà che i personaggi leggono sempre pregna di simboli. E la fortuna delle due donne non è soltanto il segno di una sororità in una società patriarcale, ma è l'espressione di un'intelligenza che fa convivere la modernizzazione con quell'istinto magico di passata memoria. Francesca e Nunziata è un grande romanzo che si inscrive in quella parte nobile, forse la più nobile, della letteratura italiana in cui l'unicità delle esistenze individuali si specchia nell'universalità del cammino storico.
domanda che avrà posto. In questo modo avverrà ciò che forse mai era avvenuto prima: un dialogo intimo e reale tra l'opera d'arte e il suo osservatore.
 
   anversa
Weekend in Falesia
ad Anversa Degli Abruzzi

Il 6 e 7 luglio, alle ore 15:30, è in programma il corso base di arrampicata a cura del Maestro e guida alpina Giampiero Di Federico. L’attività è rivolta a tutti, da chi ha intenzione di avvicinarsi all’arrampicata a chi vuole passare dall’esperienza indoor al contatto con la roccia. È indicata per adulti e bambini a partire dagli 8 anni.
La falesia, situata in località “Le Renicce” al km 19 della SR479 che da Anversa conduce a Scanno, venne inaugurata nel 2017. Con le sue 15 vie di risalita, individuate ed attrezzate proprio dall’esperto Giampiero Di Federico, consente di arrampicare in condizioni di massima sicurezza, vivendo le emozioni che solo il praticare sport a stretto contatto con la natura può regalare.
Di Federico è un alpinista e scrittore abruzzese di comprovata esperienza, noto per le sue imprese sul Gran Sasso d’Italia e sulle Alpi, insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti alpinistici nel 2022.
Per gli aderenti al corso base di arrampicata sarà possibile scegliere di prendere parte ad uno solo o ad entrambi i pomeriggi con una quota di iscrizione pari ad Euro 15 al giorno per persona. L’attrezzatura necessaria verrà fornita direttamente da Di Federico qualora i partecipanti ne avessero bisogno. Indossata l’imbracatura inizierà un’avventura meravigliosa, che offre la possibilità di condividere emozioni,
aumentare la fiducia in sé stessi e donare tanto divertimento. Per questioni organizzative è necessaria l’iscrizione che potrà essere effettuata contattando il numero 340 6650939.
 
   auguri
Nicolò Di Mattia 
È IL CAMPIONE EUROPEO
DI ORGANETTO

Nicolò Di Mattia, diciassettenne di Morro D'Oro (Teramo), è stato proclamato Campione Europeo di Organetto 2024 il 30 giugno 2024 al 28° Campionato Europeo di Fisarmonica Diatonica e Organetto.
La prestigiosa competizione, svoltasi ad Attimis, Udine - Italy , ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di musicisti provenienti da tutta Europa.
Nicolò ha impressionato la giuria con la sua performance eccezionale, frutto di anni di studio sotto la guida del maestro Enzo Scacchia, campione del mondo di organetto, usufruendo la “Tecnica a Cinque Dita per Organetto©” inventata e legalmente depositata alla SIAE da Enzo Scacchia, composta da combinazioni che permettono di eseguire virtuosismi irrealizzabili con la tecnica di uso comune.
Nonostante la giovane età, Nicolò ha già vinto  numerosi riconoscimenti in gare, festival e concorsi nazionali e internazionali A.M.I.SA.D (associazione
musicale Italiana strumenti ad Ancia). Fra i più importanti ricordiamo, il primo posto assoluto nella categoria E al Campionato Italiano di Organetto e Fisarmonica Diatonica A.M.I.SA.D. a Carsoli (AQ), inoltre, è stato proclamato Vincitore ai concorsi nazionali (A.M.I.SA.D) di Organetto svoltosi a Bisenti e Castilenti.
Vincitore al "18° festival dell'Adriatico", "6° festival Toscano dell'organetto diatonico, 2° festival del mantice" e "1° festival dell'organetto" (A.M.I.SA.D).
 
   l’intervento
GENITORI E FIGLI
La complessità e l’importanza di educare

di Domenico Rinaldi

La mia realtà, la realtà che meglio conosco, è quella di uomo, padre e nonno. Spesso sento generiche lamentele di maschilismo imperante, sfruttamento lavorativo di donne e giovani, repressione delle proprie libertà d’espressione, inadeguato supporto pubblico alla formazione, e via via altre innumerevoli argomentazioni che odorano di scuse per non rimboccarsi le maniche. Siamo tutti attenti a fatti crudeli, drammatici, tragici, ma la società in cui viviamo è soprattutto tanto altro. Non possiamo attendere che le occasioni cadano dal cielo, ma dobbiamo essere noi a ricercarle avidamente. Quello che accade ai nostri giovani non è un mistero. E’ sotto i nostri occhi, più o meno evidente. E, purtroppo, il ruolo dei genitori è sempre più complesso e limitato. Da nonno vedo cosa accade e i fatti che lo determinano. Fra i 13 e i 15 anni i nostri nipoti inaugurano, in famiglia, il processo di isolamento e di
autonomia. La maggior parte dei benestanti ottiene la propria camera e non è raro veder comparire, su una porta chiusa scritte che invitano a non entrare. Nasce nei giovani un desiderio di autonomia che parte dall’isolamento. Così i genitori più disponibili, che d’altro canto sono impegnati al massimo dal lavoro, lasciano fare. Nei figli cresce il ruolo delle amicizie e diventa sempre più rilevante una propria vita parallela che si svolge al di fuori della famiglia. Tutto questo significa che si è di molto accorciato il periodo in cui i nostri figli possono ricevere in modo diretto e a pieno le regole del buon vivere. Il pericolo in cui nasce nel figlio il prevalere del proprio mondo, che si va a sovrapporre e a escludere quello dei genitori. Vorrei esaltare quindi l’importanza di porre in evidenza questo momento di cambiamento e, con esso, la sfida per i genitori di accrescere il colloquio e la comunicazione in genere, al fine di non perdere il contatto con questa nuova socialità in crescita. La famiglia deve riconquistare il collegamento con i propri figli e affiancare senza forzature questo nuovo mondo, per creare, nella mente dei nostri figli e nipoti, la consapevolezza  che la propria famiglia la base fondamentale di tutte le loro esigenze, evitando qualsiasi traumatico distacco.
 
   orso marsicano
Dallo zoologo Paolo Forconi,
difensore dell’Orso marsicano

«È uscito il Rapporto Orso Marsicano 2023 ed è interessante notare il record dei danni da orso, oltre 160.000 € nel 2023. È il record dei danni totali da orso negli ultimi 20 anni ed anche il record dei danni agli apiari (57.000 €) ed alle colture (38.000 €).
Sono stati 12 gli orsi nei paesi in autunno 2023, dei quali almeno 4 che si alimentavano di rifiuti. Mai un numero così elevato! Oltre a Petra, Gemma e al maschio in zona parcheggio Camosciara-Val Fondillo, riportati dal Parco, anche un orso nel parcheggio in Val Canneto. Eppure negli ultimi anni il Parco ha fornito centinaia di misure di prevenzione dei danni (recinti elettrificati, pollai anti orso, porte anti orso). L’aspetto da notare, ancor più interessante, è la fluttuazione annuale dei danni da orso, con valori contenuti nel 2018, 2020 e 2022, mentre valori più che doppi sono stati riscontrati nel 2019, 2021 e 2023.
La differenza tra gli anni risiede solo in un unico fattore: l’abbondanza o scarsità della faggiola. Le misure di prevenzione sono in pratica inutili, perché gli orsi si spostano sempre più lontani, alla ricerca di cibo, come nella piana del fucino ed a San Benedetto dei Marsi… Boitani e il Pnalm affermano che gli orsi non sono deperiti (è ovvio perché mangiano rifiuti, miele, galline, carote e frutta coltivata) ma non ammettono la scarsità di cibo in natura, anche se gli studi che ho pubblicato dimostrano
il contrario ed è lo stesso fenomeno che avviene in diverse parti del mondo, dall’Europa centrale, al Nord America, al Giappone. Fortunatamente, la popolazione sta comprendendo che il Parco racconta tante  fregnacce ed infatti nell’ultimo incontro pubblico, a Lecce nei
Marsi non è andato nessuno.»
 
   fipsas
Campioni d'Italia a Ravenna,
nuovo traguardo
per i pescaresi della Dolphin Club

Si sono svolti a Ravenna i campionati italiani FIPSAS per società di pesca sportiva nella disciplina di traina costiera.
Società dalla Liguria, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Lazio sono scesi in campo per il titolo con i loro equipaggi. in totale erano i 15 team nel campo gara antistante la città di Ravenna organizzato dal Circolo Nautico di Ravenna.
La presenza abbondante di pesce ha permesso di esaltare le doti agonistiche di tutti i partecipanti che come da regolamento federale hanno rilasciato in vita il pescato. La gara si è disputata in due manches dalla durata di 6 ore.
I team Abruzzesi rappresentati dalle società della Dolphin Club Pescara e dalla Kinetic hanno imposto il loro valore tecnico e agonistico ricoprendo il primo e secondo posto del podio per la classifica finale per società: mentre hanno occupato tutti e tre i gradini del podio per la classifica dei migliori Team.
Il Campione di Italia per società 2024 è la Dolphin Club con ben 582 pesci catturati, seconda società classificata Kinetic, terza società aps Garisti 93 di Rapallo; la Dolphin con due squadre composte da: per la prima Potenza Luigi, Renzetti Giordano, i pescatori D'Agostino Davide (giudice), Donato Francesco (skipper) e per la seconda invece Scurti Maurizio,
Pagliaro Francesco e Paglione Remigio (giudice) e Nodali Massimo (skipper) è di nuovo campione d'Italia.
Per la Dolphin club si tratta di una riconferma dopo il grande risultato dello scorso anno con la vittoria del titolo italiano a Pozzuoli per il Team dei tre pescaresi, "uomini di mare" per passione: Maurizio Scurti il Presidente, Luigi Potenza e Giordano Renzetti.
 
Villalago