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Lunedì 17 Giugno 2024 - San Ranieri di Pisa, Povero e pellegrino
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Il tempo... ieri - E’ stata quella di ieri una bella domenica di sole. Sono gli ultimi giorni di primavera e ci avviamo verso il sostizio d’estate. Notte stellata. Temperature in netto rialzo: mass. 23,7°; min. 9,7°; attuale 13,9° (ore 23,30).
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in primo piano
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844esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
254esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas
Sono dodici i Paesi, tra cui quelli Sauditi, l’India e il Brasile, che non hanno firmato la dichiarazione finale della
conferenza per la pace in Svizzera. "Crediamo che il raggiungimento della pace
richieda il coinvolgimento e il dialogo tra tutte le parti", si legge nel
comunicato, un documeto che riafferma la necessità di raggiungere la pace attraverso l’integrità territoriale dell’Ucraina. “Siamo già al lavoro per un secondo summit”, annuncia Zelensky. E la premier Meloni da Lucerna avverte: “Confondere la pace con la resa è pericoloso”. Questa mattina sono stati uccisi i sei prigionieri dell’Isis detenuti nel carcere russo nella regione di Rostov.
L'esercito israeliano ha annunciato oggi "una pausa tattica" nel sud della Striscia di Gaza. Le Idf
hanno dichiarato in un comunicato che lo stop "per scopi umanitari avrà luogo tutti i giorni dalle 8 alle 19 fino a nuovo avviso lungo la strada che
porta dal valico di Kerem Shalom a Salah al-Din Road e poi verso nord". Per
Netanyahu la pausa è "inaccettabile ma l'Idf respinge le accuse e replica che "la decisione è militare" e che Netanyahu aveva recentemente incaricato i capi della sicurezza
di aumentare gli aiuti a Gaza e di consentire un accesso più sicuro agli operatori umanitari. "Nessuno ha idea di quanti ostaggi israeliani
siano ancora vivi". Le parole di Osama Hamdan, rappresentante di Hamas a
Beirut.
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il libro del giorno
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film
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L’Attore abruzzese
Edoardo Sferrella
tra Cina a Giappone
Edoardo Sferrella, giovane talento emergente di Pescara, sta rapidamente conquistando il panorama
cinematografico internazionale asiatico. Protagonista del film diretto dal
regista Gianluigi Perrone, Edoardo ha lavorato su un progetto che ha visto le
riprese svolgersi tra Cina, Stati Uniti e Italia. Il film affronta il tema
della pandemia vissuta su diversi continenti, esplorandone gli aspetti
psicologici e spirituali includendo elementi fantascientifici. Questo film ha
attirato l'attenzione dell'associazione ONLUS Soleterre, che lo ha adottato
come opera di interesse sociale oltre che di intrattenimento. La pellicola, il
cui titolo rimane ancora riservato per evitare spoiler, è stata presentata in anteprima mondiale a Venezia, durante l'evento
cross-culture con la Cina. Attualmente, il film è pronto per essere distribuito in Cina e in DVD e Blu-ray negli Stati Uniti, con
grandi aspettative anche per una futura uscita nelle sale italiane.
Edoardo interpreta Tazio, una versione esagerata e grottesca di quella che lui
descrive come “se stesso da adolescente”, un ragazzo introverso e nerd, con difficoltà a relazionarsi con coloro privi di sensibilità ma anche che non abbiano il suo stesso backgorund sub-culturale. Assieme a lui
l’attore romano Giorgio Grasselli nel ruolo di Manfredi, burbero fratello
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Alessia Castellini
Il sentiero
delle formichelle
Costiera Amalfitana, anni Quaranta. Rachele e Nannina attraversano la montagna ogni giorno come
laboriose formichelle, trasportando pesanti sporte di limoni fino alla costa di
Maiori, là dove il mare si estende a perdifiato. È il destino di tutte le donne di Tramonti. Rachele crede che il mondo abbia
delle regole dure e invariabili ed è fiera delle tradizioni del suo paese, mentre Nannina sogna fin da bambina terre
lontane dal ripido sentiero che dovranno percorrere per una vita, fino a
spezzarsi la schiena e le ginocchia. Diverse sotto ogni aspetto, non possono
però pensare di dividersi. Da quando sono venute al mondo, a distanza di una
manciata di minuti, non hanno passato un giorno lontane l'una dall'altra. È sulle loro tracce che ottant'anni dopo arrivano in paese due sorelle, Ninfa e
Alelì, convinte che questa storia sia solo il frutto della fantasia della loro nonna
scrittrice, scomparsa da poco. Scopriranno invece che Rachele e Nannina sono
esistite per davvero, e che il sentiero delle formichelle custodisce un segreto
che la loro famiglia ha dimenticato per decenni.
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maggiore, e l’attrice napoletana Clara Morlino nel ruolo di Lucrezia, compagna di Manfredi.
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mostra
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Chiusura della Mostra "Paesaggi
Culturali d'Europa"
Si avvia a conclusione la mostra artistica "Paesaggi Culturali d'Europa", organizzata dal Consorzio
Punto Europa e dal Comune di Teramo e con il patrocinio di numerose rilevanti
istituzioni nazionali ed internazionali, che aveva preso il via presso la sede
dell'Europarlamento a Strasburgo e ha proseguito il suo percorso espositivo
presso L'Arca di Teramo in Largo San Matteo durante l'ultimo mese.
Accolta con entusiasmo e interesse da autorità e cittadini, la mostra aveva già registrato visite illustri durante l'inaugurazione di febbraio presso il
Parlamento Europeo, tra cui quella della Presidente della Commissione Europea
Ursula von der Leyen, dell'ex Presidente del Consiglio Mario Draghi.
“A Teramo," dichiara il Presidente del Consorzio Punto Europa, Filippo Lucci,
"l'esposizione di artisti del
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calibro di Gennaro della Monica, Carlo D’Aloisio da Vasto, Licia Galizia e Michelangelo Lupone ha nuovamente dimostrato
l'intensa partecipazione e la sensibilità del pubblico, sottolineando l'importanza culturale dell'evento, nella
celebrazione del nostro ricco patrimonio artistico, continuando ad attrarre una
vasta platea di autorità e appassionati d'arte."
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parliamo di cose concrete
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IL VOTO EUROPEO
E IL RITORNO AL PASSATO
di Andrea Iannamorelli
Mi viene da dire che, forse, l’unica “novità” leggibile dal recente voto europeo è che per la prima volta gli italiani che hanno votato non hanno raggiunto il 50%
degli aventi diritto. Non so nemmeno dire se ora
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abbiamo toccato il fondo (della disaffezione al voto) o se dobbiamo ancora
spettarci il peggio. Ma tant’è.
Agli specialisti in analisi dei movimenti elettorali che stanno affinando teorie
più o meno condivisibili sulle ragioni di questa “fuga dalle urne” non sfugge che il fenomeno riguarderebbe più gli “anziani”, stavolta; e che i giovanissimi i quali non soltanto sono andati a votare,
magari anche perché favoriti dalla possibilità di farlo
...
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editoriale
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IL LUNEDÌ DEL DIRETTORE
Ad Amarena, mia concittadina e confidente:
alcune riflessioni del tutto estemporanee
Cara Amarena, la settimana scorsa sono salito al Colle, la parte più alta del nostro paese, dove c’è la torre a base circolare, con funzione di difesa, che, sfruttando la sua
circolarità, permetteva di rendere più ampio il campo visuale.
Gradino su gradino ne ho assaporato salendo tutti gli odori che la mancanza di
abitanti ha accumulato nel tempo. Odori acri e insopportabili delle deiezioni
dei gatti, che di tanto in tanto mi tagliavano la strada, padroni di quell’abbandono; odori di case chiuse. Segni di vita me lo hanno dato i vasi di fiori
nel vicinato della Sambucata. Oltrepassata l’antica porta, mi sono addentrato nel piazzale della chiesetta della Madonna
Addolorata. Trovandola aperta, mi sono fermato per una preghiera e osservato
attentamente l’affresco al lato destro dell’altare, che raffigura San Domenico. Un’immagine di grande potenza espressiva. Presenta delle macchie di vernice bianca,
che andrebbero rimosse. Non è firmato.
Uscito dalla chiesetta, subito dopo il piazzale lo sguardo si è posato sulla tabella che riporta la seguente indicazione: Comune di Villalago - Polo Museale - “Casa Rurale”.
Cara Amarena, ti sembra che possa essere “rurale” una casa situata sopra l’abitato, lontana dai campi?
Tu sai meglio di me che vengono chiamate rurali le abitazioni poste su terreni
agrari. E quella in passato era a servizio del Palazzo, dove ci sono i resti di un antico forno, per la
cottura del pane. Si incorre in questi errori, perché in Comune non c’è una commissione per la titolazione di strade, giardini, biblioteche ed altro. È successo anche per Renzo Sciore, il nostro martire della Resistenza, indicato
nella segnaletica stradale come combattente, dimenticando che ha sacrificato la
sua vita per l’ideale di Libertà. Amaraggiato ho seguitato a salire. L’amarezza mi è svanita, quando dalla scaletta esterna della torre lo sguardo si è posato sulla verde Valle del Sagittario, con la visione del Lago di San
Domenico.
Per il ritorno in Piazza, ho preso la strada che porta al Callarocca. Mentre
scendevo, avvertivo la presenza di qualcuno che con una paletta grattava
qualcosa. Man mano che mi avvicinavo, il rumore si faceva sempre più forte.
Cara Amarena, indovina chi era? Il nostro Francesco, che stava togliendo l’erba sulla gradinata. Ci siamo salutati e non ti ti riferisco quello che mi ha
detto, perché lo puoi immaginare benissimo, come lascio perdere i tavoli rotti, le valige
sfasciate e le cassette per la frutta, trovati lungo il percorso! Non so cosa
dirti perché sarà un movimento
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artistico della “Pop Art” che non conosco! Ti voglio parlare, invece, della nuova fontanella a “Bocca di Lago”. L’ho notato ieri mattina, andando a Scanno per la festa di Sant’Antonio. Incuriosito mi sono fermato a guardarlo attentamente. E’ una scultura (se non mi sbaglio!) in graniglia di marmo e cemento bianco.
Cara Amarena, non so cosa l’artista abbia voluto rappresentare o se è solo un gioco di volumi. Va detto, comunque, che non è da disprezzare. Secondo me andrebbe tolta quella mattonella di un colore così distante, che disturba l’assieme.
Cara Amarena, la festa di Sant’Antonio a Scanno è stata suggestiva, fedele alla tradizione, pur con i mutamenti del tempo. r.g.
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scanno
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Due giornate di grande festa
a Scanno in onore di Sant’Antonio
Si è rinnovata a Scanno sabato e domenica la grande festa per Sant’Antonio di Padova, uno dei santi più amati con sentimenti di fede e di devozione antica. La sua chiesa è tornata ad illuminarsi di immensa luce, con le porte spalancate, riaperte dopo
il silenzio invernale. Quelle porte sono tornate ad aprirsi anche per il
ritorno di un frate francescano, fr. Luciano De Giusti, Ministro Provinciale
dei Frati Minori di Lazio e Abruzzo. Una presenza molto gradita agli scannesi,
perché fino al 7 gennaio 2007, questa chiesa è stata retta dai frati. Padre Luciano era già stato a Scanno il 26 dicembre scorso, per celebrare l’ottavo centenario del Natale di Greccio ed invitato dal parroco a farvi ritorno.
Per la prima volta ha potuto assistere ad una processione molto singolare,
quella dei travi preceduti dai bambini con i cestini di pagnottelle. Ha
presenziato, dopo la celebrazione della messa, la processione lungo le strade
del paese fino alla chiesa parrocchiale e quella serale per il rientro della
statua del Santo, portandone la reliquia. “ Questa festa è intimamente legata alla storia di questo popolo, che ha avuto un buon rapporto
con i frati,” ha ricordato nelle sue omelie, “ ho conosciuto questo convento attraverso le foto d’archivio degli animali e della legna, donata ai frati per il riscaldamento dagli
abitanti che trovavano in questa chiesa un luogo accogliente “. L’ organo, come per le grandi occasioni di una volta, è tornato a far sentire le sue note per accompagnare la corale parrocchiale,
conferendo una solennità emotiva alle celebrazioni. Anche il parroco per la prima volta si è ritrovato partecipe di queste tradizioni, dalla benedizione dei muli nella
vigilia all’ accoglienza dei bambini nel piazzale per la preghiera di consacrazione a Sant’Antonio. Il canto del Te Deum, rituale di tutte le feste, ha concluso l’aspetto religioso di una festa ben riuscita, che ha richiamato tantissima gente,
anche dall’estero, per rivivere i ricordi d’infanzia impressi nella memoria.
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