Martedì 28 Maggio 2024 - Santa Ubaldesca Taccini, Vergine dell'Ordine di Malta

Il tempo... ieri - Giornata bella con cielo sereno al mattino, mentre nel pomeriggio sono arrivate le nuvole, ma senza portare la consueta pioggerellina dei giorni scorsi. Temperature in calo: mass. 20,4°; min. 8,3°; attuale 12,9° (ore 23,30).
 
  in primo piano
824esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
224esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas

Al Consiglio europeo degli Esteri il ministro lituano ha avvertito: “Sappiamo che la Russia vuole organizzare attentati terroristici all'interno di Paesi Nato. Si reagisce aiutando l'Ucraina a vincere la guerra, questo è il modo di fermare la Russia, abbandonando la nostra paura di reagire contro Mosca”. E Tajani ha sollevato la questione dei danni provocati da azioni ostili russe alle imprese europee ancora operanti nel Paese. Il ministro, citando i casi di Ariston e Unicredit, ha posto sul tavolo la necessità di un impegno europeo a protezione di quelle aziende che hanno investito in Russia.
Il bilancio dell'attacco israeliano alla tendopoli nell'area di Tal as-Sultan è salito a più di 40 vittime Lo sostiene l'agenzia di stampa Wafa - secondo quanto riporta Al Jazeera - citando fonti locali e aggiungendo che "la maggior parte dei morti sonno donne e bambini" e "molti sono stati bruciati vivi". Decine i feriti che sono stati portati negli ospedali della zona che - secondo la Mezzaluna rossa palestinese - "non sono in grado di gestire questo gran numero di accessi".  L'esercito israeliano ha affermato che nel raid sono stati "eliminati il terrorista Yassin Rabia, comandante della leadership di Hamas in Giudea e Samaria (Cisgiordania, ndr), nonché Khaled Nagar, un alto funzionario dell'ala di Hamas in Giudea e Samaria". L'attacco "è stato effettuato nella zona di Tal as Sultan, nel nord-ovest di Rafah, sulla base di precise informazioni di intelligence".
 
 
   il libro del giorno
   diocesi
RESTAURATO IL CAMPANILE
DELLA PARROCCHIA DI PALENA

“Sono lieto di poter portare a conoscenza di tutti il completamento dei lavori di restauro del campanile della chiesa parrocchiale di Palena”, è quanto dichiara Mons. Fusco, vescovo di Sulmona-Valva, a seguito di un’importante opera di restauro dell’edificio sacro. “Un intervento reso possibile grazie al contributo prezioso dell’8x1000 alla Chiesa cattolica”, prosegue Fusco, “un segno tangibile di come la fede e la generosità dei fedeli si concretizzano nel sostegno al nostro patrimonio artistico e culturale”. Il campanile della chiesa parrocchiale di s. Antonino martire in Palena (CH) versava in condizioni di degrado sia a causa degli eventi bellici del 1944 sia degli eventi sismici del 2016/2017. L’intera torre si era distaccata dal corpo chiesa; la muratura delle monofore contenenti le campane era lesionata, così come lo erano le malte delle campate; il degrado dovuto agli agenti atmosferici si sommava anche all’errata scelta dell’intonaco fatta in passato, incompatibile con le pietre della muratura. Molte sono state le richieste di intervento, anche a causa del distacco di parti dell’intonaco, che mettevano in pericolo la sicurezza delle persone e delle auto che transitavano per la strada sottostante. Quello di Palena è uno dei tanti interventi che in Italia e nella diocesi di Sulmona-Valva sono stati realizzati grazie ai fondi dell’8x1000 alla Chiesa cattolica.
La firma dell’8x1000 alla chiesa cattolica non comporta ai contribuenti nessuno sforzo economico in più e nessuna fatica supplementare, se non quella di lasciar scorrere una penna per pochi centimetri.
“Il campanile di Palena, non solo un simbolo religioso, ma anche un punto di riferimento per la comunità”, conclude Mons. Fusco, “torna a risplendere nella sua bellezza e a richiamare l’attenzione sulla nostra storia e sulla nostra identità. Ringrazio tutti coloro che hanno      
Enrico Galiano
Una vita non basta

«Quando desideri tanto qualcosa, fai come il colibrì: non aver paura di cadere. Anzi, impara a farlo a tutta velocità, per poi risalire.» Questa volta, però, a Teo sembra impossibile risalire: è stato bocciato in seconda liceo, ma soprattutto ha fatto qualcosa di davvero sbagliato, e ora dovrà scontare un'estate di lavori socialmente utili. Sa che è una punizione giusta, eppure c'è qualcosa dentro di lui che non riesce a tenere a bada. Teo la chiama la Cosa proprio perché non è in grado di darle un nome: sa solo che è un nemico troppo forte e di cui non ha il coraggio di parlare a nessuno. Di certo non ai suoi genitori, distanti anni luce, ma nemmeno a Peach, la sua migliore amica, l'unica che sa leggere i suoi silenzi e aggiustare con la musica i suoi giorni storti. Tutto cambia quando su una panchina incontra un signore anziano che dice di essere un ex professore di nome Francesco Bove. Giorno dopo giorno, il professore lo porta nei posti più disparati e gli parla di miti greci e filosofi con parole che Teo non ha mai sentito: parole che lo spronano a non arrendersi, a porsi le domande giuste, perché capisca che non è solo, che tutti siamo in cerca di una ragione di vita, di un dono che ci renda speciali. Solo che, per capire cosa sia, l'unico modo è non smettere mai di tentare, fallire e riprovare, coltivare l'arte dell'imperfezione per tirare fuori il capolavoro che vive dentro di noi. Anche a costo di scoprire verità che ci fanno paura, come la fine di una misteriosa ragazza di cui nessuno sa più nulla e la cui storia sembra voler dire qualcosa a Teo. L'autore è tornato con uno dei suoi personaggi più amati di sempre: il professor Bove di "Eppure cadiamo felici". Un romanzo sulle paure che ci impediscono di essere felici: paure che non vanno allontanate, ma ascoltate. Perché a volte bisogna attraversare il buio per scoprire la meraviglia di uno spiraglio
di luce.
contribuito a questo importante risultato, a partire dai fedeli che hanno scelto di destinare l’8x1000 alla Chiesa cattolica."
 
   musica
NUOVO CD DEI SOLISTI
AQUILANI  SULLE MUSICHE
DI FRANCESCO ANTONIONI

Nuovo progetto di respiro internazionale per I Solisti Aquilani. L’orchestra, con la dire-zione artistica di Maurizio Cocciolito, ha dato corpo all’immaginazione del composito-re Francesco Antonioni che, sul podio, si è alternato con il leggendario pianista e diret-tore d’orchestra Vladimir Ashkenazy.
Il risultato è un cd di altissimo livello, intitolato My Rivier - Music for strings (edizioni Brilliant Classics), a cui hanno contribuito il clarinetti-sta Dimitri Ashkenazy, figlio di Vladimir, e la violista Ada Meinich.
Il disco comprende due brani per orchestra d’archi, Ballata e Sull’ombra, insieme al concerto per clarinetto e viola, Lights, after the thaw.
Presentata per la prima volta nel 2009, Ballata è nata da una commissione del Birmin-gham Contemporary Music Group, diretta da George Benjamin, e trae la sua ispirazione iniziale da una ninna nanna anonima e da una ballata del compositore del quattordicesimo secolo Francesco Landini.
Non meno illustri sono le origini del brano Sull’ombra. Yuri Bashmet ha diretto i Solisti di Mosca nella prima assoluta del 2014. Antonioni lo ha scritto con versi di John Donne, che gli ricordavano la poesia di Eugenio
Montale. Le ombre qui sono davvero oscure, anche se sempre illuminate dall’immaginazione e dall’armonia che guida l’ascoltatore, proprio come Lights, after the thaw fa emergere il carattere intrinsecamente canoro di entrambi gli strumenti solisti, alla ricerca di un punto di riferimento in un pervasivo ma-linconia.
 
   scuola
Progetto “Scuola
in movimento”
A cavallo delle emozioni

Lunedi 27 maggio alle ore 10:00 presso il maneggio Saint Just di Paganica gli alunni di ben cinque istituti scolastici sono stati premiati con medaglia e attestato di merito. Oggi ragazzi e ragazze delle scuole di primo grado, bambini e bambine delle scuole  primarie in orario scolastico possono svolgere attività in ambienti a loro più consoni con l’ausilio di istruttori specializzati per gli interventi di Riabilitazione Globale a mezzo cavallo (M.R.G.C.) e di Musicoterapia, in spazi aperti e a contatto con la natura e gli animali. Quest’anno la struttura ospitante ha offerto anche laboratori in cui i ragazzi hanno realizzato dolci e pane con il giovane Jacopo Lettere.  
 
   l’intervento
Magistratura: Le analogie con il caso Puglia
(però Emiliano uscì indenne)

di Domenico Rinaldi

C’è chi può (non sapere) e chi non può, lo può. La massima (parafrasata) del compianto presidente del Catania calcio Angelo Massimino è perfetta per descrivere il doppiopesismo giudiziario su un presunto finanziamento illecito a un governatore di Regione. Per un Giovanni Toti ai domiciliari per 74mila euro contabilizzati c’è stato un altro governatore che poteva non sapere di aver avuto una parte della campagna elettorale pagata in nero. Esattamente un anno fa a Torino Emiliano è stato assolto in primo grado dall’accusa di finanziamento illecito <<per non aver commesso il fatto>>, mentre è stato condannato il suo braccio destro Claudio Stefanazzi, deputato Pd e suo ex capo di gabinetto, assieme all’imprenditore Vito Ladisa. Anche se legittimamente l’ex capo di gabinetto reclama la sua innocenza ed è convinto che alla fine sarà assolto. Tutto ruotava intorno a due fatture per complessivi 65mila euro pagate alla Eggers di Pietro Dotti, la società di comunicazione incaricata di curare la corsa di Emiliano alle primarie del Pd contro Matteo Renzi nel 2017, vinte dall’ex premier con 69,17% dei voti. Emiliano se l’è vista brutta ma tutto sommato gli è andata bene. Non è stato mai interrogato dai Pm, si è difeso in aula e ha convinto i giudici che non ne sapeva nulla. Niente arresti, niente perquisizioni, niente di niente. Siccome Dotti batteva cassa, Emiliano disse in aula di aver ordinato ai suoi: <<se avete i soldi pagate, se non li avete ve li do io e mettiamo a tacere questa cosa>>. Così fu. E i giudici gli hanno dato ragione, buon per lui, ripagandolo con l’assoluzione di una tempesta di calunnie che gli era piovuta addosso. L’avvocato di Emiliano aveva denunciato <<il retrogusto di un utilizzo della giustizia penale>>. Come dargli torto.


Racconti
di Politica Interiore

È in lettura il racconto di politica interiore n. 125
di Angelo
Di Gennaro,
dal titolo:
“SCANNO 1944. È come camminare in un campo minato”.
 
   vini d’abruzzo
VOCAZIONE DEI TERRITORI:
UN NUOVO STRUMENTO
PER I PRODUTTORI
VITIVINICOLI ABRUZZESI

La vocazione vitivinicola, ossia la capacità di un territorio di produrre vini di qualità con caratteristiche non riproducibili in altri luoghi, è legata allo studio e all’analisi di fattori complessi che oggi necessitano di essere messi a sistema e resi disponibili con l’aiuto delle nuove tecnologie.
Per questo il Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo ha avviato il progetto “ADO Abruzzo”, abbreviazione della sigla “Areali delle quattro D.O. Abruzzo per una caratterizzazione moderna”, che sarà presentato il prossimo mercoledì 29 maggio alle 16,30 nella sala “Favetta” del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, chiamando a raccolta produttori, agronomi, enologi ed esperti del mondo vitivinincolo regionale.
Promosso dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo in collaborazione con Ager e finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 del Dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo è il primo in Italia in grado di sfruttare le moderne tecnologie dell’Agricoltura 4.0. per analizzare e descrivere dettagliatamente le caratteristiche dei territori delle quattro denominazioni regionali. Dopo i saluti dell’assessore regionale all’agricoltura e vicepresidente Emanuele Imprudente e del presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo Alessandro Nicodemi, interverranno Luca Toninato amministratore delegato di
Ager per la presentazione del progetto della SM 16.1, il professor Francesco Giammarino dell'istituto agrario di Scerni e Fabio Pietrangeli della Regione Abruzzo.
 
   lettera al direttore
DA ANTONIO CONSALVO
DI SCANNO

Buonasera Direttore, 

ricollegandomi al suo articolo del 23 maggio 2024 faccio un appello anch’io al Cogesa affinché tolga il “divieto assoluto” di smaltire gli pneumatici nell'isola ecologica a Villalago, perchè come può vedere dalla foto che le invio, anche a Scanno, i pneumatici iniziano ad essere gettati un po ovunque.
Qui nella foto siamo in Viale dei Caduti, a pochi passi dal centro storico, dove adesso oltre alle brande che sono in "bella" mostra da decenni inizia lo smaltimento di pneumatici di automobili.

Cordiali saluti, Antonio Consalvo 
 
Villalago