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Venerdì 26 Aprile 2024 - Santi Guglielmo e Pellegrino, Eremiti, venerati a Foggia
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Il tempo... ieri - GIORNATA FREDDA CON GRADI DI CALORE che nella notte sono andati sotto lo zero. Uscito il sole, dopo che le nebbie si sono diradate, l’aria si è riscaldata. Notte stellata. Temperature: mass. 10,1°; min. -0,2°; attuale 4,1° (ore 23,30).
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in primo piano
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791esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
191esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas
Le forze russe hanno lanciato ieri 256 attacchi contro la regione di Zaporizhzhia (sed-est): lo
ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Ivan
Fedorov, come riporta Ukrinform. L'offensiva ha preso di mira otto villaggi, ha
precisato Fedorov. "Il nemico ha lanciato cinque attacchi aerei su Huliaipole,
Robotyne e Mala Tokmachka. Ottantuno droni hanno attaccato Bilenke, Huliaipole,
Levadne, Robotyne, Mala Tokmachka, Malynivka, Novoandriivka e Mali Shcherbaky.
Nove attacchi con Mlrs (sistemi di razzi a lancio multiplo, ndr) sono stati
lanciati su Levadne e Robotyne", si legge nel messaggio. Inoltre, sono stati
effettuati 161 attacchi di artiglieria su Huliaipole, Mala Tokmachka,
Novoandrivka, Robotyne, Levadne e Malynivka. Non si segnalano vittime.
Gli Houthi dello Yemen annunciano di aver attaccato altre due navi americane e una nave israeliana in
transito nel Golfo di Aden e nell'Oceano indiano con droni e sottolineano che
"le due operazioni sono state portate a termine con successo". A renderlo noto
lo stesso gruppo ribelle sciita attraverso un comunicato, diramato nelle stesse
ore in cui l'ammiraglio greco Vasileyos Gryparis, alla testa della missione
europea 'Aspides' nel Mar Rosso, definiva ancora "reale e concreta la minaccia
Houthi". "Si tratta di un'area oggetto di molteplici attacchi nei mesi passati,
condotti sia per via area che per via marittima
con droni, razzi e missili.
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poste italiane
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il libro del giorno
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Un francobollo commemorativo
di Guglielmo Marconi
Poste Italiane ieri 25 aprile 2024 ha emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un
francobollo commemorativo di Guglielmo Marconi, nel 150°anniversario della nascita, relativo al valore della tariffa B pari a 1,25€. Tiratura: 250.020 esemplari
Foglio: quarantacinque esemplari.
Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta
bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.
Bozzetto a cura del Centro Filatelico della Produzione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.
La vignetta riproduce una foto d’epoca raffigurante Guglielmo Marconi con la sua invenzione, il telegrafo senza
fili, affiancato, in alto a sinistra, dal logo del Comitato Nazionale per il
150° anniversario della sua nascita, e, in alto a destra, dal tricolore italiano.
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Completano il francobollo la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
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Michel Bussi
Ophélie si vendica
La piccola Ophélie, a soli 7 anni, assiste impotente all'omicidio di sua madre per mano del padre,
consapevole che un altro uomo avrebbe potuto impedire la tragedia. Cresciuta in
un centro di accoglienza, diventa grande con il desiderio bruciante di
giustizia e vendetta, determinata a scoprire la verità celata dietro il crudele delitto. Le sue giornate sono piene di rabbia e
disperazione e attraverso gli anni la sua ricerca ossessiva si trasforma in una
missione di vita. Da ragazzina ribelle diventa una giovane studentessa che,
dietro un'identità fasulla, si sposta da un luogo all'altro in cerca di indizi e testimoni che
possano rivelare la verità nascosta dietro quel tragico giorno. Intraprendente e risoluta, Ophélie è disposta a tutto pur di fare giustizia, anche se ciò può significare mettere a rischio la sua stessa vita. Dall'opera “Ophélie si vendica” emerge un affascinante racconto di crescita, intriso di amore e amicizia, che
si dipana lungo più di un decennio. Questo romanzo offre un'indagine avvincente, arricchita da
colpi di scena che mantengono il lettore col fiato sospeso fino all'ultima
pagina.
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il 25 aprile
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RENZO SCIORE, Il martire villalaghese
della Brigata Maiella, dimenticato nel suo paese
dall’Amministrazione Comunale
Il 25 Aprile cade la ricorrenza più importante per la Repubblica Italiana: la liberazione dal nazi-fascismo, che
tanti lutti, rovine, disgrazie e dolori apportò al popolo italiano. Ricordare tale ricorrenza significa affermare le nostre
libertà, non solo italiane, ma dell’Europa stessa che tanti sacrifici e sangue costarono a chi decise allora di
battersi contro il nazifascismo. Le generazioni che seguirono a quel periodo di
oscurantismo devono molto a quanti decisero di opporsi alla dittatura criminale
di Hitler e del suo alleato Benito Mussolini che, con le leggi razziali
mandarono a morte non solo gli ebrei, ma gli zingari, gli omosessuali, i malati
di mente, gli oppositori politici, compresi donne e bambini, con una
spietatezza senza pari. Noi siamo in debito con quelle persone che, a costo
delle loro sofferenze e della vita, ci regalarono un futuro di libertà e di pace per quasi ottant’anni, pagando un tributo di sangue che non possiamo dimenticare. Il nostro
Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ce lo ha ricordato ponendo l’accento sulla memoria che deve restare sempre viva in noi, perché la libertà non è una cosa scontata, ma va coltivata e difesa per non ricadere negli errori e
orrori del passato. Mi spiace constatarlo, ma nel nostro paese, chi ne è alla guida, in tredici anni circa di conduzione amministrativa non ha mai, dico
mai, celebrato questo giorno, soprattutto in ragione del fatto che un nostro
giovanissimo concittadino, Renzo Sciore, a soli 17 anni, per garantire a noi
quelle libertà di cui godiamo, rimase vittima presso un paesino, Poggio Marcello (Ancona ),
dei nazisti mentre ne difendeva il territorio. Ora mi si risponda a ciò che chiedo: come mai si va con il sindaco di Sulmona in quel luogo ostentando
la fascia tricolore quando invece non se ne onora la memoria nel proprio paese
d’origine? Il sindaco ricordi che la sua stessa elezione è stata possibile grazie al sangue di quel giovane martire che, sotto il fascismo
non sarebbe stata possibile. Renzo Sciore non merita questo, ma va ricordato
sempre, onorando la
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sua lotta e soprattutto il suo sacrificio con una celebrazione adeguata dando l’importanza che merita alla parola “libertà” che è come l’aria, ce se ne rende conto quando manca. Lo sanno tutti quei paesi che oggi son
sotto regimi altrettanto spietati, soprattutto donne. Mentre a Sulmona e
Pacentro sono stati eretti monumenti alla Brigata Maiella, da noi dopo
reiterate richieste si è intitolata una strada periferica al giovane Renzo, sbagliando oltretutto l’ordine delle sue generalità ed omettendo che fu non solo un combattente, ma soprattutto un martire.
Lucrezia Sciore
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pensieri di un ottuagenario
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PRELIMINARI DELLA FESTA CHE FU: la caccia ai serpi
di Nino Chiocchio
“San Giuseppe/ la prima serpe”: l’adagio era un comandamento per i serpari che si apprestavano a cacciare le bisce
quando si affacciavano al primo sole; era stato un incoraggiamento affinché il comitato organizzatore incrementasse prenotazioni e collette. Forse era così pure al tempo dello scritto riprodotto qui di seguito. In un cassetto di una vecchia scrivania sono stati rinvenuti degli scritti e
delle lettere dei nostri genitori. Riproduco un brano tratto da un vecchio
quaderno della maestra Clara (mia madre). Però prima pare giusto far presente che l’articolo non sembra essere datato; ma potrei congetturare che risalga agli anni ’40 per i seguenti motivi: 1- nel quaderno, in ordine progressivo, il brano
appare al secondo posto, sempre che lo scanner sia stato usato bene; 2- la
maestra scrive che quell’anno la famosa festa si sarebbe celebrata il 6 maggio, che nel calendario
perpetuo corrisponderebbe al 6 maggio 1948 ; 3- d’altra parte il “cappellaccio di feltro” dopo il ’40 non risulta che si usasse più come esca per le bisce, anche perché da quel tempo non vi erano più serpari anziani che dovessero usare precauzioni ma giovani e ragazzi sempre più consapevoli delle varietà dei rettili velenosi. Ancora, genera perplessità la frase riferita ai serpari i quali “… Entrano nella bellissima chiesa, affollata fantasticamente di pellegrini, ...
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cre- villalago
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L’ITIS di Pratola Peligna
in visita didattica alla C.R.E.
di Villalago
Le classi quarte e quinte di elettronica e meccanica dell’ITIS “Leonardo da Vinci” di Pratola Peligna, mercoledì mattina, 24 Aprile 2024, sono state a Villalago per una visita didattica alla
C.R.E. (Costruzioni e Riparazioni Elettroniche). Sono state ricevute alle ore
9,00 nella Sala Polifunzionale del paese. È stato il signor Salvatore Pandolfi a dar loro il benvenuto e a presentare l’azienda. La CRE è stata fondata nel 2004 ed attualmente ha 33 dipendenti, distribuiti nelle seguenti sedi: Guidonia (7 dipendenti), Acerra
(11 dipendenti) e Villalago (15 dipendenti). Nella sede di Villalago, situata
nella zona artigianale “Vignaronica”, dove lavorano giavani di Scanno, Villalago e di Anversa, vi sono i reparti di
manutenzione, riparazione, produzione e di progettazione meccanica, nonché gli uffici amministrativi. Il signor Pandolfi ha tenuto a precisare che la CRE è in continua crescita ed ha bisogno di giovani diplomati in elettronica,
meccanica e informatica. Dopo un periodo di formazione - ha sottolineato -
segnala ad aziende nazionali “titolate” i giovani più capaci, che vogliono migliorare il loro “status” lavorativo.
Ad entrare nei particolari sul sistema gestione è stata la dott.ssa Giulia Schiappa, dell’ufficio amministrativo, che ha parlato della “politica” dell’azienda, rivolta all’attenzione sul cliente, al coinvolgimento del personale, al miglioramento
continuo, alla salvaguardia e tutela dell’ambiente e a farsi promotrice nell’organizzazione di eventi sociali. Ha parlato delle certificazioni di sistema
conseguite nel corso degli anni, soffermandosi anche sulla ben strutturata
organizzazione per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui
luoghi di lavoro, mettendo in chiaro che tutto il personale è dotato di dispositivi di protezione individuale e ha conseguito la formazione
sul primo soccorso e antincendio. Prima di recarsi in azienda Pandolfi ha
parlato delle nuove soluzioni operate dalla Cree, che poi sono state chiarite
nei particolari da Manuele Iafolla, nel banco dove stavano in mostra.
Poi ai ragazzi è stata offerta la colazione.
Con un pulmino, in due gruppi separati, sono stati portati nella sede nella
località Vignaronica, ad un km. circa dal paese. Accolti dal personale, hanno visitato i
vari settori di lavoro: quello di risoluzione delle obsolescenze, di produzione
e di progettazione meccanica.
Gli insegnanti della scuola che hanno accompagnato gli alunni ci hanno detto, su
nostra specifica domanda, che la visita è stata utile sul piano didattico, perché rispondente agli obiettivi che la scuola si è posti in fase di programmazione.
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lago di scanno
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LE RIVE DEL LAGO SEMPRE PIÙ PULITE
Si è svolta ieri la XL “Giornata Ecologica al Lago di Scanno”, organizzata dall’Ass. Pescatori di Scanno e Villalago. Con un tempo incerto e folate di vento
freddo si sono ritrovati alle ore 8,00 in venti ai Prati del Lago per dar via
all’operazione “Puliamo il Lago”.
Il sole è riuscito a squarciare le nuvole ed è uscito a riscaldare l’ambiente. Dopo la colazione, offerta dal “Bar del Lago”, e con le bevande offerte dal “Chioschetto i Salici”, i volontari si sono incamminati lungo le rive, setacciando i vari cespugli. A
fine lavoro sul camion del Presidente dell’Associazione, Ascanio Di Franco, pochi i sacchi di rifiuti (e questo fa ben
sperare), ma, c’erano ingombranti (vedi foto) che certamente non hanno abbandonato i turisti.
Sono state tirate a riva anche sei barche lasciate incautamente a marcire. Un grazie a tutti i volontari.
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