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Martedì 16 Aprile 2024 - Santa Bernardetta Soubirous, Vergine
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Il tempo... ieri - Ieri l’alta pressione ha iniziato a dissolversi con un cambiamento metereologico che ha portato delle nuvole, ma senza nessun
effetto. Sostenuta ventilazione. Temperature: mass. 23,1°; min. 10,8°; attuale 14,1° (ore 23,30).
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in primo piano
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781esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
181esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas
La Russia ha annunciato di aver preso il controllo di un villaggio nella regione di
Donetsk, ma l'Ucraina ha respinto questi rapporti, affermando di aver respinto
gli attacchi russi in diversi villaggi. Gli attacchi aerei russi sulla regione
di Donetsk hanno provocato morti e feriti, mentre al sud la Russia ha accusato
l'Ucraina di aver ucciso decine di persone bombardando una città occupata. La sicurezza presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia rimane una
preoccupazione, ma il passaggio a uno spegnimento a freddo dei reattori è stato completato con successo.
I caccia israeliani hanno colpito nella notte i siti di Hezbollah nel sud del Libano. L'IDF afferma
che gli obiettivi colpiti includevano postazioni di lancio di razzi, edifici
utilizzati dal gruppo sciita e altre infrastrutture a Seddiqine, Matmoura,
Labbouneh e Ayta ash-Shab. Le truppe israeliane hanno anche bombardato le aree
vicino ad Ayta ash-Shab con l'artiglieria per "rimuovere le minacce", aggiunge
l'esercito. Intanto in queste ore le sirene d'allarme hanno suonato nelle
comunità della Galilea occidentale, nel nord di Israele, per una sospetta infiltrazione
di droni dal Libano. Il Comando del Fronte Interno israeliano dice che
l'incidente è finito, senza fornire dettagli.
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concerti
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il libro del giorno
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Dal 18 Aprile iniziano
gli eventi per commemorare
i cento anni del musicista
compositore Henry Mancini
Venerdì 19 concerto a Scanno,
paese Natale del PADRE,
Saranno presenti i TRE figli:
Chris, Felice e Monica
È il Conservatorio “Alfredo Casella” di L’Aquila che ha avuto l’idea di celebrare celebra l’anniversario del centenario della nascita del compositore Enrico Nicola Mancini,
da tutti conosciuto come Henry Mancini. Le sue radici affondano a Scanno, paese
dove papà Quinto nacque il 13 marzo 1893.
Il programma consiste in quattro concerti, durante i quali verranno eseguiti
alcuni dei brani più belli e famosi di Henry. Si va dalla musica scritta per la Pantera Rosa fino al
tema di Uccelli di rovo, passando per Charade e Loss in love, tema tratto da I
Girasoli, un film del 1970 di Vittorio De Sica, con Marcello Mastroianni e
Sophia Loren. Non mancherà una versione rivisitata di Moon River (Premio Oscar 1962 per la migliore
canzone), dalla colonna sonora di Colazione da Tiffany, (Premiato dall’Accademy, sempre nel 1962, per il miglior film). Ogni concerto vedrà impegnata una formazione inedita, trio jazz e orchestra d’archi, frutto di una stretta collaborazione tra
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docenti e allievi. Saranno infatti coinvolti i ragazzi e le ragazze dei corsi di strumento ad arco del “Casella”, insieme ai docenti: Paolo Di Sabatino – che oltre ad avere curato gli arrangiamenti sarà al pianoforte; Roberto Gatto alla batteria; Luca Pirozzi al basso. La direzione
dell’orchestra è affidata a un altro docente, Gabriele Bonolis. Il coordinamento è a cura della musi-cologa Daniela Macchione, anch’essa docente del “Casella”. Ospiti d’onore della serata inaugurale del 18 aprile a L’Aquila, saranno i tre figli di Henry Mancini, Chris, Felice e Monica.
Saranno presenti anche a Scanno, paese del nonno paterno, il 19 Aprile, in
occasione del concerto con inizio alle ore 15,30
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Michela Murgia
Ricordatemi
come vi pare
Michela Murgia, una figura poliedrica e un'intellettuale di spicco, ha lasciato un'impronta
indelebile non solo come scrittrice, ma anche come donna libera e visionaria,
che ha osato sfidare le convenzioni e inseguire la felicità. In quest’autobiografia nata dalle conversazioni con Beppe Cottafavi, suo editor e amico,
e redatta poco prima della sua scomparsa, Michela Murgia offre uno sguardo
approfondito sulle sue dieci vite vissute con audace sfacciataggine e senza
paura. Dalla giovinezza in Sardegna, tra matriarche oristanesi e madonne con la
parrucca, alle battaglie per il femminismo e la giustizia sociale, l’autrice ci accompagna in un viaggio intimo, facendo affiorare infiniti ricordi:
gli amori liberi, le parentele queer, gli incontri con uomini violenti e con
maestri visionari, i dibattiti sociali e politici e l’antifascismo. Ogni racconto delinea il ritratto di una donna che ha fatto della
libertà la sua bandiera. Attraverso le pagine di “Ricordatemi come vi pare", intrise di ironia e saggezza, emerge la forza
dirompente di una voce che non ha mai temuto di confrontarsi con il potere, la
fede e le contraddizioni del nostro tempo e che, fino all’ultimo, ha cercato di cambiare il mondo.
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vinitaly
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I VINI ABRUZZESI AL VINITALY
con oltre 50 aziende vitivinicole
Dal 14 al 17 aprile è in corso la 56esima edizione del Vinitaly, la fiera internazionale dedicata ai
vini. Lo spazio-Abruzzo (ubicato nel cuore del padiglione 12 di Veronafiere),
un'area di 1.500 mq rinnovata rispetto alle precedenti edizioni, accoglie
quest'anno oltre 50 aziende vitivinicole abruzzesi.
Sono quasi cento invece le aziende regionali presenti al Vinitaly. Lo stand,
allestito dal Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo, ospita degustazioni tematiche e
masterclass. Mentre sono 350 le etichette di vini scelti dall'Enoteca
regionale, a disposizione di buyer e visitatori. Al Vinitaly debutto delle
quattro nuove 'sottozone' provinciali istituite dopo le modifiche ai
disciplinari di produzione delle quattro Doc a valenza regionale, considerati i
punti cardine del "modello Abruzzo", sia rosse che bianche: Colline Pescaresi;
Colline Teramane; Terre dell'Aquila; Terre di Chieti. Esordio anche del marchio
collettivo "Trabocco Spumante d'Abruzzo Doc", presentato nell'estate 2023 dal
Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo, sia nella versione bianca sia nella versione
rosé.
Nonostante l'annata 2023 poco felice per il comparto
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vitivinicolo italiano, la nostra regione ha registrato un trend positivo, sia con i vini bianchi autoctoni sia con il
Cerasuolo d'Abruzzo. Questi vini - conclude Imprudente - saranno protagonisti,
insieme al nostro Montepulciano d'Abruzzo, delle numerose degustazioni e
masterlcass organizzate nelle quattro giornate del Vinitaly".
In contemporanea alla fiera dedicata al vino, è in programma a Verona la 28esima edizione del "Sol", evento dedicato all'olio
d'oliva: 15 le aziende agricole abruzzesi che partecipano alla rassegna.
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scanno
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Cento anni fa nasceva
il compositore HENRY MANCINI,
figlio di Quinto, uno scannese emigrato negli USA nel 1910
all’età di 17 anni
di Roberto Nannarone
Henry Mancini, nome d'arte di Enrico Nicola Mancini, nasceva a Cleveland in Ohio, il 16
aprile del 1924, figlio di immigrati italiani.
Ci siamo soffermati più volte sulle origini scannesi di Henry Mancini e sulla vita del padre,
Quintiliano Mancini, nato a Scanno il 13 marzo 1893, “nella casa posta in via De Angelis al numero quattordici, da Adelina Ciarletta
tessitrice moglie di Achille Mancini pastore ambi residenti in Scanno”, ed emigrato negli Stati Uniti d’America nel 1910 all’età di 17 anni, dove si era unito in matrimonio con Anna Pece, anch’essa di originari italiane, figlia di Nicola Pece.
Del padre ne aveva parlato lo stesso Henry Mancini nella biografia "Did they
mention thè music?" scritta insieme a Gene Lees e pubblicata nel 1989 dalla Contemporany
Books di New York: «Mio padre era un individualista. Era nato a Scanno, una cittadina degli Abruzzi,
a NordEst di Roma, sulle montagne».
Quintiliano Mancini, nei documenti degli Stati Uniti indicato sempre con il nome
Quinto, si trasferì a Boston, dove trovò impiego in una fabbrica di calzature, poi a Cleveland (Ohio) e infine in
Pennsylvania, per un definitivo impiego come “steelworker”, metalmeccanico, nelle acciaierie della città di Aliquippia.
Henry si avvicinò alla musica a otto anni, grazie al padre, un lavoratore con la passione per il
flauto che scelse per il piccolo Henry l'ottavino come primo strumento. A
dodici anni iniziò a studiare pianoforte, per proseguire con la composizione sotto la guida di
Mario Castelnuovo-Tedesco.
Quinto Mancini è deceduto a Los Angeles il 9 novembre 1963.
Della madre, invece, Henry Mancini ci fornisce poche notizie, tant’è che le origini di Anna Pece sono state sempre avvolte nel mistero: “Mia madre parlava inglese correttamente, nonostante parlasse spesso in italiano,
essendo cresciuta da piccola in America, mentre mio padre aveva un leggero
accento”.
Le notizie apparse nel 2018 su “Ilmondocomeiolovedo.tv”, ci consentono finalmente di conoscere le origini della madre di Henry Mancini.
"Anna Carolina Pece è nata qui a Forlì del Sannio il 19 ottobre 1893, figlia di Nicola Pece - spiega il sindaco del
comune molisano, Roberto Calabrese - I Pece sono una famiglia molto nota e
numerosa a Forlì del Sannio”. Il compositore premio Oscar si chiamava Nicola per via del nonno materno.
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Il padre di Anna Pece, Nicola, nato a Forlì del Sannio (IS) il 16 aprile 1856, è indicato nei registri di “New York Passenger Arrival Lists (Ellis Island) 1892 –1887, ed Anna, nata nell’anno 1893, arrivata quindi negli Stati Uniti a poco più di tre anni è “cresciuta da piccola in America”, come aveva scritto lo stesso Henry Mancini. In occasione del Censimento
Federale degli Stati Uniti del 1910 il nucleo familiare di Nicola Pece
comprendeva soltanto i due figli. Nicola presentò nel 1916 la richiesta di naturalizzazione nello Stato americano dell’Ohio e morì il 21 dicembre 1920 in Cleveland, OH, USA.
Il nome di Anna Mancini (nata Pece) è presente nei registri del Censimento Federale degli Stati Uniti del 1940, nel
nucleo familiare di Quinto Mancini, con residenza in 125 Beaver Ave, Aliquippa
Borough, Beaver, Pennsylvania, USA.
Non si conoscono la data del matrimonio con Quinto Mancini e la data della sua
morte.
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l’intervento
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condizioni. Andrebbe tutto bene se Giuseppe Conte non fosse l’artefice del più grande scandalo della nostra storia recente, o se volete <<la più grande truffa della storia della Repubblica>> come la definirono Mario Draghi e il suo ministro dell’Economia Daniele Franco, roba che in confronto i magheggi pugliesi sono
bazzecole e i mafiosi dei dilettanti nel drenare soldi pubblici: il superbonus che doveva costare allo Stato 1.9 miliardi e che a oggi ne cuba 250, miliardi
azzerando qualsiasi possibilità di crescita del Paese. Se oggi non ci sono soldi per la sanità, la colpa non è della Elly ma dell’incapacità di Conte; se il debito pubblico sale, non c’entrano i politici corrotti pugliesi, bensì l’incompetenza di Conte; se non si possono abbassare le accise sulla benzina,
nulla può il tasso di moralità del Governatore pugliese Emiliano, è conseguenza dell’immoralità politi di Conte premier, che pensò di comprare consenso a spese di tutti noi. Il superbonus di Conte ha fatto in
tre anni più danni allo Stato e agli Italiani di quanti tutte le mafie messe insieme ne
abbiano fatti negli ultimi venti. E invece purtroppo è li a ciondolare, succube dell’artefice della <<più grande truffa della storia della Repubblica>>. Per questo dico: povero Pd, che fine triste.
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La questione morale
del Pd e di Conte
di Domenico Rinaldi
Quando Enrico Berlinguer lanciò a <<Questione morale>> tutti, a sinistra, erano certi fosse indirizzata ai partiti dell’arco parlamentare esclusivo il loro. Ma il tempo è galantuomo, e oggi emerge la nefandezza della corruzione elettorale. Si erano
subito giustificati i dem provando a mettere lacci e lacciuoli alla commissione
d’accesso e alla inchiesta della Procura barese. Anche Giuseppe Conte si è affrettato a prendere le distanze dal Nazzareno per non essere travolto dalla
reazione del suo popolo che ha sempre visto i post-comunisti come il fumo negli
occhi.
Altro che Puglia è Conte la vera questione morale: Giuseppe Conte cavalca la crisi etica e
giudiziaria del Pd come neppure riescono a fare i partiti avversari. Sul ring
che vede Elly Schlein che barcolla come un pugile alle corde. Il Ko sta infatti arrivando da colui che il
Pd considera un alleato serio e affidabile. Con la spregiudicata arroganza
mista a cinismo che lo contraddistingue, il leader dei Cinque Stelle pone al Pd
le sue
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abruzzo
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composizione e deleghe
della nuova Giunta
regionale dell’Abruzzo
Dei sei nuovi assessori quattro sono stati confermati e con le stesse deleghe anche se D'Annuntiis nel
precedente mandato è stato sottosegretario alla presidenza della Giunta.
Il vice presidente vicario è Emanuele Imprudente, della Lega, che prende le stesse deleghe della precedente
legislatura, all'Agricoltura, Caccia, Pesca, Sistema idrico e Ambiente.
Ecco gli altri cinque assessori: i tre dei meloniani, primo partito della
colazione con il 24,1% e otto consiglieri, sono Mario Quaglieri, recordman di
preferenze con quasi 12mila voti alle elezioni del 10 marzo scorso,
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anche lui confermato con le deleghe al Bilancio, Personale, Aree Interne, Sport
e Patrimonio, Tiziana Magnacca, (Attività Produttive, Turismo e Lavoro), Umberto D'Annuntiis (Lavori Pubblici,
Infrastrutture, Trasporti e Mobilità), poi per Forza Italia, Roberto Santangelo (sociale, formazione, istruzione,
ricerca, scuola, cultura e spettacolo) e per la lista del Presidente, l'esterna
Nicoletta Verì che ha la delega alla Sanità, assessore uscente ex Lega.
Marsilio non ha assegnato il posto di sottosegretario alla presidenza della
Giunta regionale che, secondo quanto si è appreso, sarebbe toccato a Forza Italia, secondo partito con il 14,3% e quattro
consiglieri, che aveva stretto un patto con la Lega (7,5% e due consiglieri
eletti) per rivendicare insieme un posto in più rispetto ai due offerti. Nei giorni scorsi Fi aveva rotto l'alleanza con la
Lega che poi ha deciso di entrare in Giunta rinunciando all'annunciato appoggio
esterno.
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auguri
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E’ nata Elena!
Annunciamo CON GIOIA la nascita di Elena, avvenuta domenica 14 Aprile, alle ore 16,00, nell’ospedale Santissima Annunziata di Chieti, accolta felicemente dai genitori Désirée Morelli e Patrick Di Pietrantonio con il loro primogenito Marco Giuseppe. Un
grande benvenuto alla neonata con l’augurio che possa crescere in buona salute e con sentimenti di amore e di bontà.
Auguri ai nonni Sonia, Rosanna e Alessandro e, in particolare, alla bisnonna
Angelina di Villalago, che ha tenuto con sé Désirée fino alla scuola secondaria.
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