Mercoledì 20 Marzo 2024 - Santa Claudia e compagne, Martiri di Amiso

Il tempo... ieri - GIORNATA variabile con prevalenza di cielo nuvoloso. Vento di Maestrale nelle ore mattutine con brevi pioggerelline. Temperature in calo sia per la massima, sia per le minime: mass. 11,7°; min. 3,8°; attuale 4,0° (ore 23,30).
 
  in primo piano
755esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
155esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas

Il Consiglio panucraino delle Chiese e delle Organizzazioni religiose ha denunciato le "pseudo-elezioni" tenutesi in Russia come "nulle, illegittime e criminali". Il Consiglio ha sottolineato, inoltre, che tali elezioni si sono svolte nei territori ucraini occupati, dove "i cittadini vi hanno partecipato sotto costrizione". "Su queste 'elezioni' grava il peso del sangue delle persone innocenti, il peccato dell'omicidio, l'inganno della menzogna e il marchio del ladro", sottolinea il Consiglio panucraino, che ha lanciato un appello globale affinché "i risultati delle elezioni non siano riconosciuti e venga condannato il regime
che le ha organizzate".
Gli Houthi hanno rivendicato di aver preso di mira con missili navali una petroliera nel Mar Rosso, la Mado, e di aver lanciato missili contro la regione di Eilat. Lo afferma il portavoce militare degli Houthi Yahya Saree. Ieri le Forze di difesa israeliane avevano affermato che un "bersaglio aereo sospetto" era entrato nello spazio aereo israeliano dalla direzione del Mar Rosso e aveva colpito un'area aperta a nord di Eilat, senza causare
danni o feriti”.
 

OGGI FESTA A VILLALAGO PER IL CENTESIMO COMPLEANNO
DI NUNZIATA GATTA (NUNZIATINA)
Auguri alla neocentenaria e alle sue figlie

 
   il libro del giorno
 
   astronomia
OGGI EQUINOZIO
DI PRIMAVERA

Oggi con l’equinozio di marzo entra la primavera. Non avviene sempre il 21 marzo ma varia ogni anno  a seconda della rotazione della Terra. La primavera comincia ufficialmente oggi alle 4 e 06, È il momento dell’equinozio 2024. L'equinozio (aequa nox) cioè «notte uguale (per durata) al dì») avviene quando la Terra, nel suo moto di rivoluzione il Sole si trova allo zenit dell'equatore. Ricorre due volte l'anno a marzo e a settembre del calendario civile.
 
   diocesi
Adriana Trigiani
I gioielli di famiglia

Viareggio, 1920. Domenica Cabrelli è una ragazza vivace, con tanti sogni, la passione per la lettura e un grande amore, Silvio, un ragazzo dalla vita purtroppo difficile. Quando il giovane è costretto a lasciare la città, Domenica, travolta dal dispiacere, si rifugia nello studio. Nel giro di qualche anno diventa infermiera, e presto si trasferisce a Marsiglia per lavorare in ospedale. Grazie al suo carattere esuberante, nella città francese conosce un affascinante capitano scozzese, John McVicars, di cui si innamora perdutamente. Nel frattempo, in Europa scoppia la Seconda Guerra Mondiale: Domenica viene inviata prima in Scozia e poi a Liverpool, dove gli italiani vengono fatti prigionieri a causa dell'alleanza tra Mussolini e Hitler. In quegli anni così travagliati, la ragazza sperimenta l'amore, il dolore per la separazione e un immenso desiderio di tornare a casa, pur portando con sé segreti inconfessabili... Viareggio, oggi. La famiglia Cabrelli crea e vende splendidi gioielli da generazioni. Giunta al termine della sua vita, Matelda, l'anziana della famiglia, decide di condividere con la nipote Annina alcune vicende legate alla madre, Domenica. Nessuno, a parte Matelda, ne è a conoscenza. Ma perché Domenica aveva nascosto alcuni episodi della sua giovinezza? Cosa si celava dietro quel silenzio? Attraverso questo racconto Matelda, a distanza di quasi cento anni, intende consegnare alla nipote la memoria storica dei Cabrelli e i loro segreti, taciuti da tempo. Soltanto così potrà terminare i suoi giorni serena, certa che Annina potrà creare una nuova famiglia, senza dimenticare mai le proprie radici.
I DETENUTI DONANO
Al vescovo di Sulmona-Valva 
LA CROCE DELLA SPERANZA

È stata consegnata nei giorni scorsi a Mons. Michele Fusco, vescovo di Sulmona-Valva, per mano del Cappellano di Sulmona, padre Lorenzo Marcucci, la “Croce della Speranza”, una croce pettorale in legno realizzata nei laboratori installati nel carcere minorile di Casal del Marmo e nel Nuovo Complesso di Roma Rebibbia. “Non posso che rallegrarmi per l’iniziativa promossa dall’Ufficio Ispettorato dei Cappellani in collaborazione con gli altri Enti”, ha dichiarato Mons. Fusco, “così facendo voi perseguite il vero fine del trattamento penitenziario, quello di favorire la riabilitazione del detenuto, della persona e promuovere una reale reintegrazione nella società. Tutto questo non può che passare dalla riscoperta delle proprie potenzialità e talenti, delle proprie capacità e sensibilità personali, delle quali l’arte è una forma di espressione privilegiata”. Il progetto, promosso dall’Ispettorato Generale dei Cappellani, nella persona di don Raffaele Grimaldi, in collaborazione con l’Associazione dei Cappellani delle Carceri “San Giuseppe Cafasso”, con la Caritas Regina Pacis e con l’Associazione “Liberi nell’Arte”, grazie al supporto dell’Accademia Internazionale Arti e Restauro, ha visto i laboratori realizzare delle Croci pettorali da consegnare  ai Vescovi impegnati nella pastorale penitenziaria in tutta Italia. Mons. Fusco, in occasione della Santa Pasqua, celebrerà una S. Messa nella Casa circondariale di Sulmona per portare un messaggio di speranza ai
detenuti: “la Croce”, conclude Mons. Fusco, “è segno di speranza, di riconciliazione, è segno dell’amore che Dio ha per noi e della Sua infinita misericordia”.
 
   concerto
Herr, lass dein lieb Engelein (chorus e chorale tratti dalla Passione secondo Giovanni); F. SCHUBERT con Messa in Sol magg. D 167 per soli, coro e orchestra (Kyrie – Gloria – Credo – Sanctus – Benedictus – Agnus Dei); J. G. RHEINBERGER Stabat Mater Op. 138.
Note di pace con il concerto
a San Giustino della Schola
Cantorum Zimarino

Dopo i meritati festeggiamenti in occasione dei 60 anni di attività, la Schola Cantorum "Settimio Zimarino" torna a far parlare di sé con il Concerto in occasione della Santa Pasqua, presso la Cattedrale di San Giustino di Chieti: il coro diretto dal Maestro Gabriele Di Iorio, fondato nel 1963 da Don Donato Martorella si esibirà il 24 marzo alle ore 21.00.
Giunto alla terza edizione, l'appuntamento vuole celebrare anche l'importanza della pace in vista della settimana Santa che si conclude con la Resurrezione di Cristo, in un momento in cui si rende necessario ripristinare il dialogo nel mondo martoriato da guerra e violenza. Il programma musicale comprende dunque: J. S. BACH con Ruht wohl, ihr heiligen Gebeine e Ach
 
   giornalismo
Consiglio Ue: via libera
alle norme contro
le querele bavaglio

Via libera finale del Consiglio Ue a una legge per proteggere le persone che si esprimono su questioni di interesse pubblico da azioni legali abusive volte a metterle a tacere.Le persone oggetto delle cosiddette azioni legali strategiche contro la partecipazione pubblica (Slapp), in genere giornalisti e difensori dei diritti umani, beneficeranno di una serie di garanzie e misure procedurali. Tali garanzie e misure si applicheranno alle richieste manifestamente infondate o ai procedimenti giudiziari abusivi in materia civile con implicazioni transfrontaliere. La direttiva entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. Gli Stati membri hanno due anni di tempo per recepirla nella legislazione nazionale. (Ansa )
 
   eventi
LA POESIA CI SALVERÀ
(Ottava edizione)

l’ottava edizione dell’evento “La poesia ci salverà”, si terrà giovedì, 21 marzo, alle ore 17.00, a Pescara, presso la Fondazione La Rocca (Via Paolucci, 71), un incontro di 23 poeti, che leggeranno i loro testi inediti per celebrare la Giornata mondiale della poesia dell’Unesco. La manifestazione è organizzata dalla Casa della poesia in Abruzzo – Gabriele d’Annunzio e dalla Fondazione La Rocca.
Come ricorda il curatore Dante Marianacci, “Tutto ebbe inizio al Cairo, in Egitto, nel marzo del 2013, dopo una visita all'ospedale pediatrico oncologico, che ha un numero come nome, 57357, che mi provocò una profonda emozione e subito decisi di organizzare al Teatro dell’opera della capitale egiziana, per la giornata mondiale della poesia dell’Unesco, con la collaborazione dell’allora presidente dell’Assemblea  dell’Unesco di Parigi e di numerose istituzioni, europee ed arabe, un grande evento dedicato alla poesia e alla musica, per raccogliere fondi e aiutare i bambini di quell'ospedale, il più grande e importante dell’Africa, a potersi adeguatamente curare. Si rivelò un evento straordinario, che vide la partecipazione, di numerosi e famosi poeti, musicisti, personaggi dello spettacolo, e di grandi aziende, italiane ed egiziane, e venne raccolta una somma molto importante che risultò preziosa per aiutare a salvare alcuni dei bambini di quell’ospedale.”
Dopo l'interruzione per la pandemia, l’evento è stato ripreso come una grande festa della poesia che si ripete il 21 marzo di ogni anno.  Con i seguenti 23 poeti che leggeranno in questa ottava edizione sono più di 150 i poeti che hanno finora aderito: Antonella Caggiano, Vittorina Castellano, Daniele Cavicchia, Rosetta Clissa, Franca Di Bello, Assunta Di Cintio, Nicoletta Di Gregorio, Grazia Di Lisio, Francesco Di Rocco, Elena Malta, Dante Marianacci, Esmail Mohades, Mara Motta,      
Massimo Pamio, Leda Panzone Natale, Sonia Pedroli, Daniela Quieti, Mara Seccia, Stevka Šmitran, Flora Amelia Suárez Cárdenas, Marco Tabellione, Patrizia Tocci, Serena Zitti.
Nel corso della serata verrà anche presentato il volume L’urlo dei poeti. Omaggio a Edward Munch a ottant’anni dalla morte (Editrice Sigraf), che raccoglie i 33 componimenti inediti letti in occasione dell’evento che si è tenuto il 21 gennaio scorso, giorno della ricorrenza dell’ottantesimo della morte di Munch, organizzato dalla Casa della poesia in Abruzzo alla Fondazione La Rocca.
 
   wilderness
SULL’ORSO MARSICANO

di Franco Zunino (Segretario Generale Wilderness)

In un suo recente messaggio facebook lo zoologo Paolo Forcone, da tempo anch’egli contestatore della gestione dell’orso marsicano da parte delle autorità del Parco, ha diffuso: «Fino ad oggi (marzo 2024), in Spagna sono stati piantati oltre 370.000 alberi da frutto per gli orsi. E la popolazione degli orsi è aumentata da poche decine ad oltre 370.» Forconi riporta i dati diffusi dalla Foundación Oso Pardo (Fondazione per l’Orso Bruno), e lo fa per sostenere la stessa pratica in Abruzzo e criticare le autorità del Parco Nazionale che invece non fanno nulla in merito. Una cosa certamente giusta. Peccato che per l’Orso marsicano questa iniziativa non porterà alla soluzione del problema. Perché? Semplice: primo, perché non è stata la piantagione di alberi da frutto a salvare l’orso bruno dei Monti Cantabrici e Pirenei spagnoli; secondo, perché affinché gli eventuali alberi da frutto piantabili in Abruzzo comincino a produrre frutti occorreranno decine di anni, e perché il cibo da loro prodotto – ci si riferisce ad alberi da frutto domestici – servirebbe solo durante un breve periodo autunnale (importante, ma non il solo). Se in Spagna è stato utile piantare 370.000 alberi da frutto negli ultimi decenni è perché oggi in Spagna hanno una popolazione di orsi che ha ormai superato ampiamente il rischio di estinzione (si parla di 370 individui) che si alimentano anche sugli alberi da frutto di vecchia generazione (quelli che in Abruzzo sono quasi del tutto spariti), e la piantumazione di alberi da frutto servirà (si noti bene, SERVIRÀ) solo per il futuro, un futuro molto lontano visto i loro tempi di crescita, e sempre che almeno qualcuno giunga poi a fruttificare prima che sia stato devastato da cervi e caprioli  –
e dagli orsi stessi ai primi frutti. Ma Forconi dimentica che quando anche in Spagna la situazione era critica (si parla degli anni 80/90 del secolo scorso) e la popolazione degli orsi era esigua (circa 100/150 esemplari), non c’era alcun bisogno di piantare alberi da frutto perché di alberi da frutto, domestici e selvatici, la Cordigliera Cantabrica ed i monti Pirenei ne erano ancora pieni, ma soprattutto perché in quei luoghi l’agricoltura era ancora florida, quanto in Abruzzo lo era almeno fino a gli anni 50/60 del secolo scorso. Questo per dire che per favorire l’alimentazione dell’orso marsicano, ridotto a poche decine di esemplari, oggi non serve tanto piantare alberi da frutto per far favorire la crescita della popolazione, ma serve coltivare tutti quei campi da molti decenni ormai in TOTALE abbandono. Perché piantando alberi da frutto (che comunque è bene fare), servirà, ma per una previsione di futura crescita della popolazione, mente oggi è URGENTE ricreare al più presto quella situazione agricola che in Spagna era VIVA e ben ATTIVA negli anni 80/90 quando iniziò la ripresa della popolazione; una situazione che in Abruzzo già da quest’anno potrebbe favorire con IMMEDIATEZZA l’alimentazione degli orsi dalla primavera all’autunno; unico modo per fare loro abbandonare i cassonetti dell’immondizia per i campi di mais, grano, lupinella e carote (sempre che quel cibo antropico, facile e più appetitoso per alcuni individui non abbia ormai creato una dipendenza non più facilmente evolvibile verso il ritorno allo stato precedente!). Quindi, sì agli alberi da frutta, ma solo se contemporaneamente si riprenderà a seminare i campi in abbandono, si riporteranno greggi di pecore sugli antichi pascoli (e/o si abbatteranno casualmente cervi e cinghiali) e si riserveranno agli orsi aree dove nessuna forma di turismo sia consentita (Yellowstone e i Kootenay hanno insegnato, prima dei canadesi – soprattutto esperti di orso nero – a cui l’ente Parco sembra essersi rivolto!).
 
Castrovalva