Martedì 5 Marzo 2024 - San Giovan Giuseppe della Croce, Sacerdote dei Frati Minori

Il tempo... ieri - GIORNATA CON UN CIELO GRIGIO E SPRAZZI DI SOLE. Venti freddi con moderata ventilazione. Non ci sono state le previste precipitazioni di neve, né di pioggia. Temperature in calo: mass. 6,8°; min. 1,7°; attuale 2,0° (ore 23,30).
 
  in primo piano
740esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
140esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas

È salito a 10 il bilancio delle vittime dell'attacco di un drone russo che ha distrutto un condominio nella città portuale di Odessa, nel sud dell'Ucraina. Lo ha dichiarato un funzionario locale, riferendo che il corpo di un terzo bambino è stato estratto dalle macerie, insieme a quello della madre del bambino.Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato gli alleati occidentali a potenziare le difese aeree dell'Ucraina in seguito all'attacco mortale. Il ministero degli Interni ucraino ha riferito che i soccorritori hanno recuperato in mattinata i resti di una donna e di un bambino.
L'esercito israeliano ha proseguito anche ieri le operazioni a Khan Yunis (nel sud della Striscia) e ha completato l'isolamento del rione 'Medinat Hamed' (un complesso di alti edifici) all'interno del quale, secondo notizie di intelligence, hanno trovato riparo miliziani di Hamas. I soldati, ha precisato il portavoce militare, hanno colpito infrastrutture militari di Hamas, magazzini e nascondigli. Al tempo stesso, ha aggiunto il portavoce, e' stato istituito un corridoio umanitario per allontanare i civili dalle zone di combattimento. ''Decine di terroristi hanno cercato di approfittarne per fuggire ma sono stati catturati ed interrogati'' ha affermato il portavoce, aggiungendo che sono state ottenute ''informazioni importanti''. 
 
   il libro del giorno
 
   mostra
La Bottega di Artemisia
Mostra collettiva di pittura

È in corso a L’Aquila la seconda edizione di una mostra collettiva di pittura che raccoglie le opere di nove artisti componenti l’associazione “La bottega di Artemisia”, punto d’incontro artistico di persone che hanno fatto dell’arte della pittura la loro passione.
La Bottega di Artemisia è nata nel 2010 come scuola di pittura e raggruppa artisti spinti da varie motivazioni, con la passione di dipingere ed il piacere di stare insieme per confrontare le loro idee e con l’intento di dare vita ad un clima culturale, mettere in comune idee e proposte, progetti ed esperienze e per realizzare la creatività personale. Grazie alla loro passione e al loro impegno sono scaturiti risultati molto interessanti che hanno portato ciascuno a crescere artisticamente e a distinguersi con uno stile proprio e riconoscibile.
La mostra ha lo scopo di comunicare con libertà di forme e colori esperienze personali ed artistiche dando vita ad opere diverse che si ricompongono in un insieme come tessere di un puzzle.
Gli artisti partecipanti sono Joseline Feron, Angela Giliberti, Mirella Liberatore, Assunta Marucci, Walter Mattei, Lucia Pace, Simone Remotti, Maria Cristina Scarsella e Giuliana Spagnoli.
La mostra resterà aperta fino a sabato 9 marzo in Piazza della Prefettura n. 1 a L’Aquila.
Alice Cappagli
Niente caffè per Spinoza

Quando all'ufficio di collocamento le propongono di fare da cameriera e lettrice a un vecchio professore di filosofia che ha perso la vista, Maria Vittoria accetta senza pensarci due volte. Il suo matrimonio sta in piedi «come una capannuccia fatta con gli stuzzicadenti» e tutto, intorno a lei, sembra suggerirle di essere arrivata al capolinea. Il Professore la accoglie nella sua casa piena di vento e di luce e basta poco perché tra i due nasca un rapporto vero, a tratti comico e mordace, a tratti tenero e affettuoso, complice. Con lo stesso piglio livornese gioioso e burbero, Maria Vittoria cucina zucchine e legge per lui stralci di Pascal, Epitteto, Spinoza, Sant'Agostino, Epicuro. Il Professore sa sempre come ritrovare le verità dei grandi pensatori nelle piccole faccende di economia domestica e Maria Vittoria scopre che la filosofia può essere utile nella vita di tutti i giorni. Ogni lettura, per lei, diventa uno strumento per mettere a fuoco delle cose che fino ad allora le erano parse confuse. Intorno c'è Livorno, col suo mercato generale, la terrazza Mascagni e Villa Fabbricotti, le chiese affacciate sul mare. E una girandola di personaggi: gli amici coltissimi del Professore, la figlia Elisa, la temibile Vally, cognata maniaca del controllo, la signora Favilla alla costante ricerca di un gatto che le ricorda il suo ex marito, i vecchi studenti che vengono a far visita per imbastire interminabili discussioni.
A poco a poco Maria Vittoria e il Professore s'insegneranno molto a vicenda, aiutandosi nel loro opposto viaggioe: uno verso la vita e l'altro verso la morte.
 
   sulmona
il gioco da tavolo
delle Giostre
Cavalleresche

A presentare e a illustrare le regole nuovo gioco da tavolo, dedicato alle principali Giostre cavalleresche che si svolgono in Italia, sono stati a Sulmona Aldo Ghetti e Willer Giacomoni, ideatori del gioco nonché protagonisti di tante sfide all’anello nelle varie Giostre d’Italia. Giacomoni ha difeso per tanti anni i colori del sestiere di Porta Japasseri con una breve apparizione nel Borgo Pacentrano, mentre Aldo Ghetti ha affiancato Gildo Di Marco nella realizzazione della prima edizione della Giostra cavalleresca di Sulmona. “Si tratta di un regolamento che vuole unire il mondo del gioco da tavolo alle moderne rievocazioni storiche”, spiega il presidente della Giostra cavalleresca di Sulmona, Maurizio Antonini.                
“E tra le quattro manifestazioni che avranno un’edizione dedicata e specifica c’è anche la nostra Giostra. Un fatto che ci lusinga e che conferma la crescita esponenziale, nel mondo delle rievocazioni storiche, della Giostra cavalleresca di Sulmona”. Oltre ala Giostra di Sulmona sono rappresentate anche la corsa all’Anello di Narni e il Niballo – Palio di Faenza. 
 
   giornalisti
Inchiesta Perugia, Costante: «A pubblicare notizie
i giornalisti non commettono mai reato»

Giovanni Tizian, Nello Trocchia e Stefano Vergine indagati per accesso abusivo e rivelazione di segreto. La denuncia del direttore Fittipaldi: «Rischiano fino a cinque anni di carcere, ma hanno solo fatto il proprio lavoro, pubblicando notizie vere a beneficio unico dei lettori». La segretaria generale Fnsi: «Non vorremmo che l'indagine a carico dei colleghi dovesse servire ad annichilire ancora una volta la libertà di stampa».
«A pubblicare le notizie i giornalisti non commettono mai un reato. Se quelle notizie sono frutto dei reati di qualcun altro non sta ai giornalisti accertarsene. I giornalisti hanno come unico scopo della loro professione cercare e verificare i fatti e pubblicare notizie che siano veritiere". Lo afferma Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, in relazione
all'inchiesta della procura di Perugia che vede fra gli indagati tre cronisti del quotidiano Domani.Sono indagati dai magistrati di Perugia, che di fatto imputano loro una sola cosa: aver fatto bene il proprio lavoro. Che è quello di trovare buone fonti, ottenere notizie segrete sui potenti di pubblico interesse, verificarle e infine pubblicarle.

È MORTO IL PROF. GABRIELE DI FRANCESCO
IL CORDOGLIO DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI

L’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo esprime profondo cordoglio e sincera vicinanza ai famigliari del professore e giornalista Gabriele Di Francesco che ci ha lasciati in data odierna. Già Professore associato di Sociologia generale e giornalista pubblicista, Gabriele Di Francesco è stata una delle colonne portanti dell’ex facoltà di Scienze sociali dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara, dove ha insegnato Istituzioni di sociologia, Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Organizzazione dei servizi sociali. Gabriele Di Francesco ha saputo coniugare il rigore metodologico e didattico con la passione per i processi culturali e antropologici del territorio, studiati con versatilità e originalità. La sua intensa produzione editoriale testimonia la vivacità dei suoi interessi, intellettuali e di ricerca, sempre ispirati al connubio tra conoscenza e territorio.  Nel 2020 il prof. Di Francesco aveva vinto il Premio giornalistico “Polidoro” classificandosi al primo posto.

   l’intervento
la dà con l’abbandono dell’arte figurativa, peraltro eccelsa, perseguita fino a tutto il <<periodo blu>>, inventando il <<cubismo>>, uno stile senza canoni estetici e regole, e prospettiva, che gli consentiva di sfornare a ritmo turbinoso una serie scarabocchi che lui definisce ghiribizzi, che minimizzano i tempi di realizzazione e centuplicano i guadagni. Ci penseranno poi i servili critici d’arte a dare valenza a quegli scarabocchi. E così, al famoso dipinto in bianco e nero, che era stato ultimato in memoria del torero Joselito, quando l’Unione Sovietica gli commissionò, dietro compenso di 300 mila pesetas, l’equivalente  di due milioni di attuali euro, qualcosa che esaltasse il bombardamento della città basca, non ebbe difficoltà a cambiare il titolo in Guernica  et voilà, la gloria eterna, certificata  dai critici un tanto al chilo, per i quali il toro è il Minotauro che simboleggia la dittatura fascista, mentre noi che fessi non siamo, sappiamo essere il toro che incornò Joselito. Il cavallo vuol essere il popolo oppresso dalla dittatura, e noi, che fessi non siamo, sappiamo essere il cavallo dei picadores. E quel fantoccio con in pugno i resti di una spada viene spacciato per un miliziano morto sotto le bombe mentre noi, che fessi non siamo, sappiamo che è il torero Joselito morto sotto il bombardamento…. delle cornate. Che fortuna hanno avuto questi signori che hanno pagato milioni i scarabocchi di Picasso.
ARTE, ARTISTI E CRITICI
Le sconcertanti rivelazioni di Pablo Picasso

di Domenico Rinaldi

Pablo Picasso in una lettera al suo amico Bernard Berenson, famoso critico d’arte, pubblicata poi nella Neue iluustrierte Wochenschau del 24 ottobre 1971, fa delle sconcertanti rivelazioni. L’artista più famoso del nostro tempo si duole con profonda amarezza di aver ben presto dato al pubblico quello che il pubblico gli chiedeva, rinnegando con intimo disgusto, o comunque mettendo tra parentesi, le esigenze più schiette dell’arte. Le sue dichiarazioni sono così significative che meritano di essere citate per intero. <<Ho soddisfatto questi amatori del nuovo e dell’eccentrico con i ghiribizzi che mi passavano per la testa e quanto meno li comprendevano tanto più li ammiravano! Divertendomi con questi giochetti divenni ricco e celebre, e questo assai presto. Ma quando sono solo con me stesso, non ho il coraggio di ritenermi un ‘artista nel significato grande e nobile della parola. Sono solo un pubblico burlone che capisce il suo tempo e che ha sfruttato la stupidità, la vanità e l’avidità dei suoi contemporanei>>. E la conferma di ciò che lui stesso ammette  
 
   castrovalva
Davide Nanni 
lo chef selvaggio d'Abruzzo
che cucina all'aria aperta

NALLA PAGINA di ieri, 4 Marzo, del giornale on line “Gambero Today” è riportato un articolo di Michela Becchi su Davide Nanni lo chef di Castrovalva, dal titolo: “Davide Nanni, lo chef selvaggio d'Abruzzo che cucina all'aria aperta”.
L’articolo inizia: «Je so’ pazzo cantava Pino Daniele, J so wild l’ha parafrasato Davide Nanni. Non è napoletano, ma abruzzese: a parlare è lo chef star di Instagram da più di 310mila follower, ma guai a definirlo influencer. «Sono un cuoco, amo la natura e mi piace trascorrere il tempo con la mia famiglia. Tutto questo lo condivido sui social, ma solo quando e come mi fa stare bene». Ai social, però, qualcosa lo deve eccome: il 27 febbraio è uscito il suo primo libro, A sentimento. La mia cucina libera, sincera, selvaggia (ed. Mondadori) ma il pubblico lo aveva già conquistato grazie al suo spirito anticonformista e i suoi piatti preperati nei boschi, cotti su pietre e con pochi utensili a disposizione”.
Dopo questo inizio, la giornalista parla di un giovane legato alla sua famiglia e alla sua terra, soffermandosi poi alle sue creazioni culinarie.
Per leggere tutto l’articolo: https://www.gamberorosso.it
 
   frattura
Frattura il borgo spopolato
su “Buon Giorno Regione”

Nella settimana scorsa è andato in onda su Rai3 Abruzzo, nella rubrica BRG, un servizio su Frattura, un borgo a 1350 metri, frazione di Scanno, dove sono rimasti pochissimi abitanti.
A parlare con la giornalista, Daniela Senepa, c’erano Armando Iafolla,
residente con la famiglia nel borgo e Tiziana Di Marco, consigliera comunale di Scanno. Con Armando si è parlato dello spopolamento che Frattura ha subito e come si cerca di rivitalizzarla con un museo e con attività estive dell’Associazione “De Rerum natura”. Tiziana Di Marco ha spiegato quali progetti l’amministrazione comunale intende realizzare per Frattura. È stato nel suo insieme un bel servizio, che ha fatto conoscere il borgo d’Abruzzo, situato come un balcone sul Lago di Scanno.  
 
   lutti

LUTTO A VILLALAGO

Sarà celebrata oggi a Villalago una messa in suffragio di Maria Giuseppa (Peppina) Buccini, deceduta a Toronto il 29 Febbraio scorso. Aveva 73 anni. A darne notizia sono stati i suoi parenti villalaghesi. Insieme alla sua famiglia era emigrata giovanetta in America. Sposata con Renzo, anche lui di Villalago, viveva a Toronto. Entrambi tornavano spesso nel loro paese natio.
Da questo giornale rivolgiamo le più sentite condoglianze al marito, ai figli, alle sorelle, al fratello e a tutti i suoi cari.
 
Scanno