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Sabato 10 Febbraio 2024 - Santa Scolastica, Vergine
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Il tempo... ieri - GIORNATA INTERAMENTE NUVOLOSA, CON INSIGNIFICANTI spiragli di sole e con una ventilazione costante. I gradi di calore sono
risaliti soprattutto per le minime. Temperature: mass. 10,5°; min. 5,1°; attuale 8,4° (ore 23,30).
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in primo piano
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716esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
126esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas
La Russia ha dichiarato di aver neutralizzato 19 droni ucraini in quattro diverse regioni
e sul Mar Nero. "Un tentativo da parte del regime di Kiev di effettuare un
attacco terroristico con 19 droni aerei contro siti sul territorio russo è stato sventato", ha affermato in una nota il ministero della Difesa di Mosca.
Secondo le autorità locali, l'attacco ha preso di mira soprattutto le infrastrutture energetiche. La
Russia ha dichiarato di aver neutralizzato 19 droni ucraini in quattro diverse
regioni e sul Mar Nero. "Un tentativo da parte del regime di Kiev di effettuare
un attacco terroristico con 19 droni aerei contro siti sul territorio russo è stato sventato", ha affermato in una nota il ministero della Difesa di Mosca.
Secondo le autorità locali, l'attacco ha preso di mira soprattutto le infrastrutture energetiche.
Da giorni Israele ha intensificato i raid su Rafah in vista dell'operazione di terra
preannunciata da Netanyahu dopo aver respinto «le irricevibili» richieste avanzate da Hamas per la liberazione dei rapiti. Mercoledì sera, secondo la Wafa, «almeno 14 persone e altre decine sono rimaste ferite» in uno di questi raid. Rafah è poco più a sud di Khan Yunis, roccaforte tra le principali di Hamas nella Striscia, dove
si consumano da giorni combattimenti ravvicinati tra soldati e miliziani della
fazione islamica.
Una delegazione di Hamas guidata dall'esponente di spicco Halil al-Khaya è arrivata nella capitale egiziana per «completare i colloqui relativi al cessate il fuoco».
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il libro del giorno
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commemorazioni
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"IL GIORNO
DEL RICORDO"
OGGI, sabato 10 febbraio, è il “Giorno del Ricordo”, istituito per conservare e rinnovare "la memoria della tragedia degli italiani
e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli Istriani,
Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale" (legge 30 marzo 2004).
La giornata è dedicata al ricordo delle vittime delle violenze compiute da militanti
estremisti nel conflittuale contesto del confine fra il nostro Paese e la
ex-Jugoslavia, prima che fosse stipulato un trattato di pace. Tali violenze
causarono l’esodo forzato di migliaia di persone dai territori istriani e dalmati ed anche uccisioni di massa di persone,
i cui cadaveri vennero precipitati nelle cavità naturali del carso (le cd. foibe, che danno il nome alla giornata).
Il trattato, siglato il 10 febbraio del 1947 (da qui la
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scelta del giorno) ha garantito la definizione dei confini e la cessazione delle ostilità, ma non delle divergenze.
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Jan Bernas
Ci chiamavano fascisti
Eravamo italiani
Istriani, fiumani e dalmati: storie di esuli e rimasti
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale migliaia di italiani di Istria, Fiume e Dalmazia
si trovano senza alcuna difesa di fronte all'odio etnico-nazionalista del
regime di Tito, deciso a jugoslavizzare quei territori. In 350mila fuggono, per
essere accolti in Italia tra diffidenza e indifferenza. Altri decidono di
rimanere, riscoprendosi giorno dopo giorno stranieri a casa propria. A questi
si aggiungono gli italiani del controesodo: comunisti partiti alla volta della
Jugoslavia per costruire il Sol dell'avvenire. Un sogno finito nei campi di
concentramento titini. Paradossalmente, tutti subiscono la stessa accusa:
"Fascisti!". Gli esuli, perché in fuga dal paradiso socialista. I rimasti, perché italiani. In questo libro sono raccolte le testimonianze dei protagonisti di
questa odissea: le loro parole prendono per mano il lettore e lo accompagnano
lungo tutto il cammino che condusse un popolo con lingua e tradizioni comuni a
dividersi irrimediabilmente. Un cono di luce che si accende su una pagina di
storia italiana troppo spesso dimenticata o raccontata solo attraverso gli
opportunismi della politica.
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scanno
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RICONFERMATA
A SCANNO
LA BANDIERA ARANCIONE
“La bandiera Arancione” è un riconoscimento assegnato dal Touring club alle piccole località dell’entroterra che si distinguono per un’offerta turistica di eccellenza e un’accoglienza di qualità.
Tale “onorificenza” è stato conferito a Scanno, per il triennio 2024/2026, domenica scorsa a Milano
in occasione della Borsa internazionale del turismo (Bit), alla presenza del
ministro Daniela Santanché e dell’assessore regionale Daniele D’Amario.
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arte
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A Giusi Polidori,
artista abruzzese, il premio
"Star dell'Arte di Los Angeles"
Riconoscimento artistico internazionale per l'artista di Francavilla al Mare Giusi Polidori, questa volta
da oltre oceano, esattamente dalla città statunitense di Los Angeles. Il suo dipinto "Galaxy - Giardini e Galassie" sarà esposto, insieme ad altre opere di artisti, per cinque giorni presso "The
ArtShow" nella metropoli statunitense.
All'artista francavillese, inoltre, è stato riconosciuto il premio internazionale “Star dell’Arte di Los Angeles”, un riconoscimento esclusivo che attesta la validità del suo impegno stilistico all’interno del panorama artistico contemporaneo.
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fasti
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Il Costume di Scanno
al Campidoglio
di Giulia Di Bartolo
In una sala gremita di gente, nella Protomoteca del Campidoglio a Roma, Mercoledì 7 Febbraio si è tenuto il seminario “Dalla Forza della Tradizione la Bellezza della Creatività: il Costume Tradizionale di Scanno” promosso ed organizzato dal Comune di Scanno e dalla Fondazione F.A.S.T.I.
(Fondo Abito Scanno Tradizione Innovazione) con il patrocinio di Roma Capitale,
un seminario questo che vede proseguire e sostenere il percorso iniziato dal
Comune di Scanno e dalla Fondazione affinché il costume possa diventare patrimonio UNESCO e bene immateriale dell’umanità. Non casuale la presenza delle scuole elementari e medie di Scanno, dei ragazzi
di tutte le età: dobbiamo infatti costruire un percorso del tempo del costume che dalla memoria
del passato e del presente possa essere proiettato al futuro. Un’importanza e ricchezza quindi che i piccoli devono prendere in eredità. Numerosi gli interventi e prestigiosa la presenza di illustri esperti e
appassionati alla materia a cominciare dal Prof.r Francesco Sabatini, linguista
e filologo italiano, Presidente onorario dell’Accademia della Crusca e maggiore esponente vivente della lingua italiana.
Sabatini: “essere oggi ...
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scanno
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A
Scanno c'è un
bar
insolito:
ci si
ferma per un
caffè
ma
anche
per la
liquirizia
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SCANNO è il paese delle sorprese! Amato non solo dai fotografi, ma anche dai media più in voga che vi trovano tanto da raccontare ai loro lettori, sia esso
artigianato orafo, produzione di formaggi, laboratori di pasticceria e tant’altro ancora.
Ieri “Gambero Rosso”, la rivista che s’interessa del meglio del gusto e degli stili di vita dei protagonisti del mondo
del vino e del cibo, nel suo “Gambero Today” ha portato alla ribalta per farlo conoscere a milioni di lettori il “Bar storico della liquirizia” di Erminio De Crescentis, sito a Scanno in Via Abrami, nota come “il Corso”. Una strada che congiunge le due piazze e con Strada Silla e Via Roma forma la
famosa “Ciambella” del passeggio. L’estensore dell’articolo scrive:
«Si chiama proprio così, Bar della Liquirizia. Il pragmatismo abruzzese impone pochi fronzoli, qui
tutti i nomi sono immediati, l’ambiente è d’antan, perfetto per il luogo: è uno spazio fermo nel tempo, un bar degli anni ’50 ... dove ogni fotografia appesa alle pareti racconta di un
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passato felice, oggi onorato con orgoglio dalla terza generazione della famiglia
De Crescentis. Fu nonno Erminio ad aprire l’attività: era il 3 maggio 1953, «al tempo i bar erano praticamente delle cantine dove ci si fermava per un
bicchiere di vino dopo la giornata di lavoro» racconta il nipote che porta il suo stesso nome. È lui, insieme alla sorella Paola, a tenere le redini di questa insegna familiare
che «negli anni ’60 ha iniziato a somigliare di più a un bar, e a vendere anche la liquirizia. (...) Passando davanti il bar è impossibile non essere catturati dagli scaffali in vetrina che strabordano di
prodotti, dalle lunghissime trecce dolci (sogno di ogni bambino): Liquori,
dolciumi, tisane, ma anche le tipiche ferratelle abruzzesi qui sono alla
liquirizia, oltre alla pasta secca e i risotti preparati in casa. Un po’ bottega, ma anche molto bar...»
Complimenti ad Erminio e alla sua famiglia.
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... in ascolto
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L’ORECCHIO DI DIONISIO
Iniziamo da oggi una nuova rubrica da l titolo “L’orecchio di Dionisio”, rifacendoci ad una grotta, dalla particolare forma a orecchio d'asino, che si
trova nell'antica cava di pietre, la latomia del Paradiso, vicino al teatro
greco di Siracusa. La tradizione vuole che fu il tiranno Dionisio a farla
scavare per rinchiudervi i prigionieri. Appostandosi all'interno di una cavità superiore, ascoltava i loro discorsi.
L’intento nostro è di riportare quello che si dice su alcune questioni, senza il nostro diretto
intervento ma che merita di essere ascoltato.
L’otto mattina di questo mese siamo stati a Scanno all’Auditorium delle ex Anime Sante, per l’incontro con il prof. Luciano D’Amico, candidato Presidente per la regione Abruzzo.
Arrivati con tempo ci siamo ritrovati in una sala dove c’erano solo due persone. Una di queste diceva all’altra:
«Qui c’era un pavimento con il “cotto”, color rosso scuro. Perché è stato tolto e vi sono state messe delle mattonelle, che stonano con questo
ambiente?». Guarda quel muro! C’è l’intonaco che si è gonfiato, che si sta distaccando per l’umidità. Perché la ditta non l’ha ripristinato? Eppure non richiedeva una grande spesa, e perdita di tempo! Ma c’è stato chi ha controllato? Eppure sono stati spesi centinaia di euro!»
Le domande di quel cittadino le rivolgiamo noi all’amministrazione
comunale di Scanno.
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