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Giovedì 28 Dicembre 2023 - Santa Caterina Volpicelli, Vergine, Fondatrice
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Il tempo... ieri - IERI NOTTE ultimo plenilunio dell'anno, detto “Luna Piena di Natale”. L'ora esatta della pienezza è stata raggiunta alle ore 01:33. La giornata è stata bella e assolata. Temperature: mass. 9,3°; min. 1,7°; attuale 5,1° (ore 23,30).
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in primo piano
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671esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
81esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas
Le forze ucraine sono state costrette a ritirarsi nelle direzioni sud e sud-ovest dopo
contrattacchi falliti nell'area di Sinkovka, nella regione di Kharkiv: a
sostenerlo è il capo del centro stampa del gruppo di truppe russe "Ovest" Sergei Zybinsky,
citato dalla Tass. "Le unità del gruppo di forze dell'Ovest continuano a svolgere missioni di combattimento
dell'operazione militare speciale in direzione di Kupyansk. Durante la difesa
attiva, formazioni dell'esercito supportate dal fuoco di artiglieria hanno
respinto tre contrattacchi nella zona di Sinkovka, il nemico è stato costretto a ritirarsi nelle direzioni sud e sud-ovest", ha affermato
Sergei Zybinsky.
Proiettili dell'artiglieria israeliana hanno colpito i piani superiori della sede della Mezzaluna Rossa
palestinese a Khan Yunis: ci sono vittime. Interrotte tutte le
telecomunicazioni a Gaza. Hamas e la Jihad Islamica hanno respinto la proposta
egiziana di sostituire il loro governo a Gaza in cambio di un cessate il fuoco
permanente. Per la prima volta dopo il 7 ottobre torna a parlare Yahya Sinwar,
leader di Hamas a Gaza: "Non ci sottometteremo mai a Israele". Il ministro
della Difesa israeliano Gallant: "Attaccati da sette fronti, abbiamo reagito su
sei". Un razzo anticarro sparato dal Libano ha colpito in Galilea la chiesa del
villaggio di Ikrit, a ridosso del confine.
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il libro del giorno
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ordine dei giornalisti
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Ordini regionali
dei giornalisti:
«La legge bavaglio
è una minaccia»
«I presidenti degli Ordini regionali dei giornalisti condividono le preoccupazioni espresse
dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei giornalisti e dalla Fnsi per le minacce
che al diritto di cronaca derivano dall'approvazione dell'emendamento Costa
alla legge di delegazione europea, emendamento che introduce il divieto di
pubblicazione "integrale o per estratto" del testo dell'ordinanza di custodia
cautelare». Lo riporta una nota dei presidenti degli Ordini regionali dei giornalisti i
quali «condividono, altresì, le iniziative di protesta che sono state indette in queste ore anche in
concomitanza con la conferenza stampa di fine anno della presidente del
Consiglio on. Giorgia Meloni». Infine, i presidenti «si uniscono alla richiesta di non approvare il provvedimento ritenendolo una
"legge
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bavaglio" che lede il diritto dei cittadini ad essere informati, in particolare
nel campo dell'attività giudiziaria», conclude la nota.
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Paolo Repossi
il volo della poiana
Nella primavera del 1939 è ormai chiaro, almeno per chi ha mantenuto uno sguardo lucido sugli avvenimenti,
che l’Italia si sta sempre più avvicinando alla Germania nazista. Non tutti, però, si arrendono a una prospettiva del genere. A Milano un gruppo di oppositori d’alto rango decide che bisogna fare qualcosa. Bisogna rovesciare il regime, e l’unico modo per farlo è uccidere il duce. Il colonnello Antonio Gualdi, eroe della guerra in Africa
orientale, viene contattato dai congiurati e incaricato di pianificare l’impresa. Gualdi decide di puntare su un uomo solo, Elio Braghieri, la poiana, un
ex ufficiale che è stato ai suoi ordini nell’avventura coloniale e che ora insegna alle scuole elementari di Montuberchielli,
un paesino della provincia di Pavia. La polizia segreta fascista, l’OVRA, partendo da un indizio, risale però ad alcuni dei congiurati, e scopre che si sta progettando l’attentato. Il colonnello sceglie di uccidersi, piuttosto che finire nelle loro
mani. Il commissario Moro, che dirige l’OVRA di Milano, decide di mettere sulle tracce della poiana un fascista della
prima ora. Romano Boni, camicia nera di Montuberchielli, è un avversario pericoloso e senza scrupoli. Parte una caccia all’uomo senza esclusione di colpi. Boni cerca di far venire allo scoperto Braghieri
colpendo le persone che più gli sono care. È disposto a mettere a ferro e fuoco il paese, per ottenere le informazioni che
cerca.
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mostre
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mostra COLLETTIVA
“Ovidio e Ocriticum. Credibile est illi
numen inesse loco”
la mostra di pittura collettiva è allestita a Cansano e sarà visitabile fino al 7 gennaio. Il rapporto tra Ovidio e la natura, il paesaggio, la bellezza
del nostro territorio: è il tema della mostra “Ovidio e Ocriticum. Credibile est illi numen inesse loco”, allestita a Cansano, nella sala convegni del Centro di Documentazione “Ocriticum”.
L’esposizione è stata inaugurata lo scorso 22 dicembre, nell’ambito di un incontro condotto da Rosa Giammarco, al quale sono intervenuti il vicesindaco di Cansano Maria Donata Di Gregorio e il consigliere Pasquale Di Giannantonio, l’artista Antonio Del Beato e le già funzionarie di Soprintendenza Anna Colangelo e Rosanna Tuteri, che hanno affascinato il pubblico con relazioni riguardanti,
rispettivamente, Ovidio nella storia dell’arte e l’immaginario mitico-rituale nel santuario italico-romano di Ocriticum.
La collettiva ha visto l’adesione di alcuni tra i principali pittori e artisti peligni: Girolamo Botta,
Enrico Cappuccilli, Giovanni Carrozza, Achille Curatella, Simone D’Amico, Antonio Del Beato, Guido D’Orazio,
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Maria Facchini, Mario Maiorano, Umberto Malvestuto, Nestore Presutti, Mario
Sulprizio. Le opere, ispirate al mundus ovidiano e in particolare alle Metamorfosi, vera e propria “enciclopedia” di miti, evocano con vigore e chiarezza l’immaginario collettivo antico, fatto di storie e divinità immerse nei paesaggi ancestrali. La connessione tra Ovidio e il sito
archeologico di Ocriticum, dominato dalla Maiella e circondato dalla natura intatta, si scopre
dunque naturale, forte e immediata.
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racconti di politica interiore
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IL PESO PSICOLOGICO DELLA TRADIZIONE
E’ in lettura il n. 120 dei racconti di politica interiore di Angelo Di Gennaro
dal titolo:
“IL PESO PSICOLOGICO DELLA TRADIZIONE - In buona parte sul corpo delle donne
di Scanno”.
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abruzzo
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che dispone una serie di provvedimenti urgenti per contrastare lo spopolamento
dei piccoli comuni di montagna. Tra questi c’è la misura che prevede il rimborso dei costi sostenuti dalle famiglie per le
rette scolastiche fino ad un massimo di 2000 euro. Obiettivo della legge è venire incontro alle esigenze di alcune famiglie che risiedono nei comuni
montani che non hanno opzioni nella scelta della scuola dovendo comunque
rivolgersi a quella privata non essendo presente sul proprio comune quella
pubblica. In questo caso la famiglia deve sostenere costi di iscrizioni più alti che il contributo economico previsto dalla legge regionale tende a
sterilizzare. In totale, secondo i dati forniti dal servizio regionale, sono
arrivate sulla piattaforma regionale 54 istanze di rimborso, di cui 41 ammesse
e 13 rigettate.
Il rimborso riconosciuto è riferito all’annualità 2023 per il periodo che va dal 1° aprile al 31 dicembre 2023. I beneficiari hanno tempo fino al 28 febbraio 2024
per caricare sulla piattaforma utilizzata per presentare la domanda di
contributo (sportello.regione.abruzzo.it) la documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle rette scolastiche da rimborsare. (REGFLASH) IAV 231227.
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Rette scolastiche:
sì ai rimborsi delle rette
scolastiche per i residenti
in comuni montani
Ammessi i comuni di Anversa, Scanno e Villalago
Sono 41 le istanze ammesse per il rimborso delle rette scolastiche in favore di quelle
famiglie che vivono in un comune montano della regione. Gli uffici regionali
hanno pubblicato l’elenco delle istanze ammesse e non ammesse a seguito dell’avviso pubblicato lo scorso 10 novembre che mette a disposizione 100 mila euro
per rimborsare le rette scolastiche a quei nuclei famigliari che vivono e
risiedono in un comune montano nel cui territorio non è presente un istituto scolastico statale.
La misura rientra tra quelle previste dalla legge regionale n. 32 del 2021
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marsica
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La Marsica rischia di perdere
il canile sanitario, Berardinetti:
no al trasferimento del servizio all'Aquila
Il canile sanitario della Marsica non deve essere trasferito all'Aquila. A lanciare l'appello è il sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, che teme la chiusura di questo
importante servizio. Il canile sanitario, dove vengono portati tutti i cani
accalappiati non solo nella Marsica ma anche nell'Alto Sangro e nella Valle
Peligna, è stato realizzato nel territorio comunale di Sante Marie 15 anni fa dalla
comunità montana Marsica 1.
Riceve ogni anno mille cani che, dopo le adeguate visite, vengono accolti
nell'adiacente rifugio per animali in attesa di essere adottati. Solo nel 2023
sono stati adottati 300 cani grazie al lavoro portato avanti dal gestore e
dalle associazioni che vi collaborano. Nella provincia dell'Aquila ci sono due
canili sanitari: uno all'Aquila e uno a Sante Marie. La Asl il 19 dicembre
scorso ha pubblicato un bando per poter creare un nuovo canile all'Aquila
stanziando subito 46.900 euro per l'acquisto di box dove dovrebbero essere
ospitati i cani.
La notizia ha fatto andare su tutte le furie i sindaci che dovrebbero così sostenere le spese di trasporto dei cani accalappiati dai comuni della Marsica
all'Aquila e poi di nuovo dal capoluogo a Sante Marie o in uno degli altri
rifugi dove dovrebbero essere ospitati in attesa di adozione. “È inconcepibile che una struttura funzionale venga chiusa e vengano
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investiti nuovi soldi per crearne un’altra all’Aquila dove tra l'altro già c’è”, ha commentato il sindaco Berardinetti, “abbiamo 50 posti a Sante Marie e 50 posti all’Aquila, come previsto dalla legge, non capiamo perché la Asl voglia ora creare altri 50 posti nel capoluogo sottraendo così un servizio alla Marsica. Chi pagherà poi i conti?
Lorenzo Berardinetti
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cia abruzzo
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Cia Abruzzo chiede sostegno
straordinario per il settore agricolo
dopo gli eventi calamitosi del 2023
L'anno che si sta per concludere verrà ricordato come un periodo cruciale per i settori vitivinicolo e orticolo
dell'Abruzzo. Gli eventi calamitosi di maggio-giugno hanno causato danni
significativi, portando a una devastante diffusione di infezioni da peronospora
della vite e riducendo le produzioni al 30% delle potenzialità. Il danno economico è stato stimato a oltre 200 milioni di euro, mettendo a rischio il reddito e la
sussistenza delle aziende agricole coinvolte.
Nonostante l'impegno della Regione Abruzzo attraverso l' “Accordo di Finanziamento per gli Interventi di credito agrario a medio termine,"
la situazione rimane critica. La ridotta dotazione finanziaria e il limitato
numero di aziende ammissibili a questo accordo rendono necessarie ulteriori
misure per affrontare la crisi in modo efficace.
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In vista del bilancio di previsione finanziario 2024-2026 della Regione Abruzzo,
per l'annualità 2024, Cia Abruzzo chiede l'adozione di una congrua voce di bilancio dedicata
all'attivazione di una linea di credito straordinaria, con fondo rotativo. Tale
iniziativa sarà estesa a tutte le aziende agricole che hanno subito danni a causa degli eventi
calamitosi, comprese le aziende orticole del Fucino. La proposta prevede una
linea di credito quinquennale, con due anni di preammortamento, basata sulla
differenza tra la produzione del 2022 e le perdite subite nel 2023, nonché sul mancato valore della produzione lorda vendibile. La Regione Abruzzo assumerà la responsabilità della garanzia bancaria e degli interessi, garantendo un supporto finanziario
adeguato per le aziende coinvolte.
“Riteniamo che questa sia l'unica azione possibile per salvaguardare un settore
che rappresenta una delle eccellenze dell'Abruzzo. Il sostegno richiesto non può essere sottovalutato né ignorato dalle Istituzioni, e si auspica che la Regione avvii anche un'azione
di sollecitazione nei confronti del governo centrale per garantire una
dotazione finanziaria
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consiglio regionale
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15 dicembre. Previsti ulteriori 11,5 milioni di euro con decorrenza dall’esercizio 2026 per la realizzazione del programma di edilizia sanitaria, lo
Stanziamento di ulteriori 30 milioni di euro nel triennio 2024/2026, per il
cofinanziamento di programmi nazionali e comunitari, maggiori dotazioni per il
servizio di trasporto pubblico locale per circa 10 milioni di euro con
decorrenza dall’esercizio 2026, 7,5 milioni di euro per importanti iniziative ed eventi in
ambito sportivo e turistico, 5 milioni di euro per assegnazione Borse di
Studio, incremento dotazioni contratto di servizio con Fira SpA, per interventi
nell’ambito dello sviluppo economico, per ulteriori 600 mila euro, fondi per oltre 36
milioni di euro per la definizione di posizioni debitorie risalenti alle
annualità pregresse.
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Bilancio di previsione 2024-2026
Oggi in consiglio regionale
il Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2024-2026 sarà discusso oggi, 28 Dicembre alle ore 10,00, in Aula del Consiglio regionale,
insieme alla Legge di Stabilità, il DEFR (Documento di Economia e Finanza Regionale) e la relativa nota di
aggiornamento. I lavori potrebbero proseguire anche venerdì 29 dicembre, con chiusura della seduta entro le 23.00. Le attività consiliari saranno sospese dal 2 al 4 gennaio 2024.
In Aula arrivano quindi gli importanti documenti di programmazione finanziaria,
così come approvati nella seduta di Giunta dello scorso
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