Venerdì 29 Settembre 2023 - San Gabriele, Arcangelo

Il tempo... ieri - GIORNATA di sole con cielo sereno. Nel pomeriggio si è sollevato il vento che ha spazzato le nubi di calore. Notte di plenilunio con la Superluna del “Mais”. Temperature stazionarie: mass. 21,3°; min. 10,2°; attuale 12,5° (ore 23,30).
 
  in primo piano
582esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
Carri armati contro la popolazione civile

Nella notte tra mercoledì 27 e giovedì 28 le forze ucraine hanno distrutto più di trenta droni durante un attacco russo nelle regioni di Odessa e Mykolaiv, nel sud del Paese. Lo ha ha dichiarato Natalya Gumenyuk, portavoce del comando meridionale dell’esercito ucraino. L’esercito russo ha bombardato gli insediamenti a nord della regione del Donetsk. La procura regionale ucraina ha scritto su Facebook che il bilancio è di una persona morta e quattro i feriti. “Le unità armate dello Stato aggressore hanno condotto bombardamenti contro gli insediamenti nel nord della regione.
In particolare, i bombardamenti hanno avuto luogo a Kostiantynivka, Toretsk e Kalynivka. Secondo i dati preliminari, gli occupanti hanno utilizzato bombe guidate e ad alto esplosivo e carri armati contro la popolazione civile”. I feriti, che hanno riportato lesioni di varia gravità, sono tre “donne di 61, 76 e 81 anni e un uomo di 36 anni”.
 
  il libro del giorno
   evento
 
“Domenica di Carta 2023”
la Biblioteca nazionale centrale
di Roma sarà aperta al pubblico

L'8 ottobre, in occasione della Domenica di Carta 2023, la Biblioteca nazionale centrale di Roma sarà aperta al pubblico dalle 9:00 alle 19:00.  
Il programma prevede visite guidate sui tesori, sui servizi e sulle sale della Biblioteca, tra cui la Sala Italo Calvino, il museo della letteratura italiana Spazi900 e un laboratorio creativo per bambini (6 -11 anni). Inoltre l’Ufficio Conservazione e Restauro della Biblioteca illustrerà le principali attività di prevenzione e restauro.
Dalle 9:30 alle 16:00 sarà possibile fare richiesta di volumi presso la postazione dedicata nella Galleria della Biblioteca. Ogni utente potrà richiedere in lettura un massimo complessivo di 10 opere durante tutta      
la giornata. Non sarà attivo il servizio di prenotazioni online e il prestito. Per tutti gli eventi organizzati all'interno delle sale non è consentito l'accesso con le borse, che dovranno essere depositate nel guardaroba, messo a disposizione gratuitamente dalla Biblioteca.
SEBASTIAN FITZEK
IL LADRO DI ANIME

In una clinica psichiatrica immersa nella campagna innevata alle porte di Berlino si consumano le nove ore che precedono la paura. Pazienti, medici, infermieri scoprono che il Ladro di anime, il folle che da tempo terrorizza la città si trova all’interno della struttura. Di lui si conoscono soltanto i crudeli effetti provocati da un misterioso trattamento che riduce le vittime a meri involucri, e gli ambigui indovinelli che lascia dietro di sé come macabra firma. Inizia cosí una frenetica caccia al serial killer, guidata da Caspar, un ex chirurgo che ha perso la memoria in seguito a una tragedia personale e che si troverà a far fronte a qualcosa di inaspettato e terribile. Mentre il tempo scorre inesorabile nel tentativo di neutralizzare il Ladro di anime, Caspar vede riaffiorare dal subconscio pezzi della sua vita precedente, che fanno luce sulla sua identità e sul suo passato, costringendolo a uno sconvolgente viaggio negli abissi piú oscuri della propria psiche.
«Per fortuna era solo un sogno. Non era nuda. E le sue gambe non erano legate a quel lettino ginecologico antidiluviano, mentre il pazzo metteva in ordine gli strumenti su un carrello arrugginito. Poi si voltò e sulle prime non riconobbe cosa teneva nella mano incrostata di sangue. Appena lo vide, volle chiudere gli occhi, ma non ci riuscí. Non poteva distogliere lo sguardo dal saldatore incandescente che si avvicinava lentamente al suo corpo».
 
   biologi
giornata nazionale del biologo
I biologi professionisti dell’Abruzzo
in piazza della Rinascita a Pescara

L’appuntamento, giunto alla nona edizione, è per sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre in piazza della Rinascita a Pescara, che sarà trasformata in un villaggio della salute e della sostenibilità a cielo aperto, all’interno del quale, oltre a ricevere consulenze nutrizionali gratuite, i cittadini potranno svolgere varie attività per adulti e bambini. Coordinatore è Federico Iannucci, responsabile per la nutrizione Luisa Serri, per l'ambiente Giuseppe Marzullo.
Daranno consulenze nutrizionali gratuite a cura dei biologi nutrizionisti; 'Chiedimi quanto sono sostenibile' a cura dei Biologi Ambientali; Il cruciverba del benessere; giochi in piazza per i più piccoli e non solo; 'Parla      
\con l'esperto' di ambiente, salute, laboratorio, sicurezza alimentare, fertilità etc.
 
   esselunga
lo spot Esselunga
ha colto nel segno?

Lo spot in onda da lunedì ha subito diviso i social tra favorevoli e contrari, tra chi sembra aver colto il messaggio che il gruppo voleva diffondere e chi fa considerazioni diverse.
La protagonista del cortometraggio è una bambina - Emma - figlia di genitori che solo alla fine si scopre che sono separati. Compera una pesca insieme alla mamma e la regala poi al papà, dicendo però che gliela manda la mamma.
La famiglia non è dove ci sono i legami di sangue, la famiglia è dove c’è l’amore. Ogni altra definizione è ciarpame bigotto e misoneista. Nello spot dell’Esselunga, la bimba dà la pesca al papà con l’intento esplicito di sottolineare la tristezza per la separazione dalla mamma (accentuata da occhioni teneri da scadente commedia sentimentale). Non ci viene però detto il motivo della rottura del legame: il papà aveva una relazione con un’altra donna?          
La mamma lo tradiva con un collega? Non volevano la figlia e si odiavano a vicenda per averla messa al mondo? Il papà ha finalmente accettato la sua omosessualità? O, semplicemente, i genitori della piccola Emma non si amavano più? Quest'ultima è l'unica domanda fondamentale.
 
   l’intervento
Giorgio Napolitano
“Comunista liberale” anzi, “atarassico”.

di Domenico Rinaldi

Il giudizio sulla persona tocca a Dio, per chi ci crede. Il giudizio sull’uomo politico spetta invece agli storici che procedono lenti ma inesorabili. Nel frattempo, nulla ci vieta di leggere cosa scrivono i giornalisti, che procedono frettolosi ma indulgenti soprattutto quando devono commemorare un <<intoccabile>> come Giorgio Napolitano, due volte presidente della Repubblica, morto venerdì scorso a 98 anni. Sarà l’ansia di dover nascondere il passato del <<migliorista>> Napolitano, statalista per decenni dopo una giovinezza a scrivere sulla rivista del Gruppo universitario fascista di Napoli. Un signore impregnato di <<Falce e Martello>>. Giorgio Napolitano è stato un comunista di quelli veri. Dai modi signorili, affabile, mai sopra le righe, la gente dovrebbe capire bene chi era il nostro Capo dello Stato: organico sempre al Pci. E’ stato deputato, ministro dell’Interno, coordinatore della segreteria politica, responsabile delle politiche culturali, capogruppo alla Camera e portavoce del partito nei rapporti con il governo. Quando approvò l’invasione di Budapest (e fu mandato da Togliatti in Parlamento ad applaudire i carri armati rossi che sopprimevano gli ungheresi) aveva 31 anni, e poco dopo fu cooptato nella Direzione Nazionale del partito. Responsabile per    
anni della politica internazionale del Pci, ha avallato tutte le posizioni sovietiche, ha condiviso l’esilio di Solzhenitsyn, ha avversato Kruscev e la destalinizzato. Quando è scoppiata Tangentopoli si è ben guardato dal dire una sola parola (Bettino Craxi  lo chiamò in causa, ma lui tacque) sui traffici del Pci con i Paesi dell’Est che non poteva ignorare. Secondo lui- pareri espressi in un editoriale sull’Unità del 1974 – quelli di Solzhenitsyn erano <<aberranti giudizi>>. Apprendiamo, dal Corriere della Sera, che Napolitano si definiva un comunista <<atarassico>>. Proprio così: atarassico, imperturbabile. Come Democrito. Come Seneca. Del resto, Curzio Malaparte diceva che il giovane Giorgio non perdeva la calma <<neppure dinanzi all’Apocalisse>>. Nessun dubbio, per il Corriere, che Malaparte si fosse sbagliato o fosse sarcastico. Napolitano era davvero così: atarassico. Eppure, per l’intraprendenza (poco atarassico) nel gestire il potere fu soprannominato <<Re Giorgio>>…
Momenti indimenticabili di un convinto comunista. Nel 1953 repressione sovietica dei moti operai a Berlino Est. Napolitano approva. Nel 1956 repressione sovietica dei moti operai in Ungheria. Napolitano approva. Nel 1968 repressione sovietica della primavera di Praga. Napolitano approva. Nel 1975 Napolitano sottoscrive un manifesto con cui il Pci inneggiava al cambogiano Pol Pot, il capo dei Khmer rossi e il più grande assassinio dell’era moderna. La sua morte è incolmabile per la democrazia.
 
   villalago
AIUTIAMO IL SINDACO DI VILLALAGO
Segnalando situazioni
DI IMPATTO AMBIENTALE
Aia, fontanile ed altro
in una riserva che non conserva nulla

QUESTA RUBRICA è stata ideata, già dall’anno scorso, per segnalare al sindaco di Villalago situazioni di impatto ambientale o di degrado, perché possa intervenire con azioni risolutive. E’ il secondo anno che gliele indichiamo, ma sembra che non siano problemi suoi.
Pensate che sono quattro anni che gli esponiamo lo stesso problema, ma non ha fatto nulla, anzi ha permesso che chi ha il dovere di intervenire, perché è retribuito per l’ordinaria manutenzione della Riserva Regionale Lago di San Domenico-Lago Pio, ridicolizzasse il nostro intervento, sebbene cittadini di Villalago.
Il 9 Maggio del 2019 segnalammo la situazione in cui versava la riserva del Lago Pio. Scrivemmo: «Al Lago Pio, vicino alla Strada Difesa, c’è un piccolo terrazzo, rialzato di circa un metro dal piano terra, circoscritto da muri a secco. Il piano di calpestio mostra ancora la pavimentazione di pietra, ma molti sassi sono usciti dalla loro sede e tanti altri ricoperti dall’erba. E’ un’antica aia. Va dato il merito a chi ha progettato la “sistemazione” di tutta l’area del Lago Pio, per non averla distrutta, lasciandola quale testimonianza di un’architettura agricola del passato. (...) Quell’aia va ripulita dalle erbacce, vanno rimesse in sede le pietre, tolto quel che resta dei bancali. Anche il fontanile lì vicino ha bisogno di verniciatura e di essere presentato con un rubinetto. Il sentiero che porta al laghetto non è più un viale, perché qualcuno ha trascurato di innaffiare le pianticelle dopo la loro piantumazione» .
Arrivò subito la risposta del direttore della riserva, che pubblicammo il giorno seguente,10 Maggio.Tralasciando la sua inopportuna ironia, promise quanta segue: «,,, desidero tranquillizzare la preoccupata cittadinanza e rimuovere l’inorridiménto degli operatori culturali: l’aia sarà recuperata e l’intero Lago Pio avrà fra breve nuova sistemazione».
Ieri mattina siamo tornati alla riserva naturale del Lago Pio.
Signor sindaco, dopo quattro anni da quella promessa, l’aia e il fontanile sono allo stato del 9 Maggio del 2019 e tutta la riserva è in degrado. Gli antichi terrazzamenti sono in sfacelo, compreso un masso, testimone della frana del monte Genzana, su cui è cresciuto un albero che lo sta distruggendo. Lei sa meglio di noi che il nostro paese è sorto all’ombra del Monastero di Montecassino. La locuzione “Ora et labora” fu una regola non solo per i monaci, ma anche per la comunità laica fin quando non ci fu un risveglio comunale. Il paese per questo non ha castelli medievali, né palazzi rinascimentali. Quel poco che conserva è legato ad una cultura contadina, che merita di essere conservata.
Le facemmo presente a suo tempo che per il PNRR sarebbe stato opportuno presentare un progetto per il recupero di tutta l’area (Porto compreso), dove sono i muretti a secco, patrimonio dell’Unesco, e i ricoveri in pietra, per recuperare e mostrare una vasta area di archeologia contadina.
“Noi stiamo con Villalago” (è il nome della sua lista), ci stia anche lei!
 
    cronaca
Denunciati 6 animalisti per il sit-in
in favore dell'orsa Amarena

Sei attivisti sono stati denunciati per il sit-in di protesta svolto il 23 settembre a San Benedetto dei Marsi, nell'Aquilano, contro l'uccisione dell'orsa Amarena, come riporta l'agenzia LaPresse.
Il plantigrado è morto nella località marsicana la notte del 31 agosto a causa di una emorragia interna causata da un colpo di fucile.
Gli animalisti sono accusati di aver violato le prescrizioni impartite dal questore dell'Aquila, Enrico De Simone.
In sei sono stati denunciati per aver violato le disposizioni dell'autorità di pubblica sicurezza perché avrebbero svolto la manifestazione in piazza Risorgimento contravvenendo al disposto normativo che punisce i trasgressori con l'arresto fino a un anno e con l'ammenda da 206 a euro 413 euro. Inoltre, per i denunciati, provenienti da fuori regione, è in corso l'iter amministrativo finalizzato all'irrogazione della misura di prevenzione personale del "foglio di via obbligatorio" da San Benedetto dei Marsi, che
impedirebbe, per un lungo periodo, il ritorno nel territorio marsicano dei sei denunciati.
 
Villalago