Lunedì 28 Agosto 2023 - Sant'Agostino, Vescovo e dottore della Chiesa

Il tempo... ieri - OGGI IL CALDO AFOSO DOVREBBE ABBANDONARCI, stando alle previsioni metereologiche. Ieri la giornata è stata ancora caratterizzata da un gran caldo. Temperature stazionarie: mass. 31,4°; min. 18,3°; attuale 23,2° (ore 23,30).
 
  in primo piano
550esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
Il dna ha confermato la morte di Prigozhin

Le agenzia russe riportano che il test del Dna ha confermato la morte del capo della Wagner Prigozhin.La notizia è arrivata dalla commissione d’inchiesta russa sull’incidente.
Ci sarebbero due feriti a causa dell’attacco missilistico russo avvenuto nella notte sulla regione di Kiev.  L’Aeronautica militare ha detto di aver abbattuto quattro missili da crociera di Mosca, mentre i russi hanno respinto sette attacchi ucraini in Donbass. Durante gli scontri sarebbero stati uccisi oltre 80 combattenti dell’esercito regolare e del battaglione Azov, nonché alcuni veicoli militari. Hanno annunciato snche l’abbattimento di un drone nella regione russa di Bryansk.
Intanto secondo documenti Usa desecretati il Cremlino avrebbe addestrato spie civili per interagire con i mass media occidentali e con personalità di vertice al fine di creare un’opinione pubblica favorevole alla Russia.
  “Le forze ucraine possono colpire ovunque e in qualunque momento in Crimea”. Parole del capo dell’intelligence militare di Kiev Kyrylo Budanov, riportate da Ukrinform. “Siamo in grado di colpire qualsiasi parte del territorio temporaneamente occupato della Repubblica autonoma di Crimea. Possiamo raggiungere il nemico in qualsiasi momento”, ha aggiunto.
 
  il libro del giorno
   perdonanza
 
“Le celebrazioni celestiniane nella storia”

collaborazione tra Comune dell’Aquila e Archivio di Stato del’Aquila per la mostra su totem “Le celebrazioni celestiniane nella storia”, aperta ieri al 30 agosto a Palazzetto dei Nobili.
L’esposizione si sviluppa su 12 pannelli che, a partire dalle premesse, l’incoronazione di Celestino V e la concessione dell’indulgenza, ripercorrono le celebrazioni per il Santo patrono anche nelle modalità laiche e festose che rendevano la città teatro di palii, tornei, giochi, macchine pirotecniche, senza trascurare il rito, molto documentato per l’Ottocento ma sempre attuato, dell’ostensione delle reliquie.
L’approdo al Novecento, attraverso lo snodo della seicentenaria celebrazione del 1894, restituisce la benedizione delle macchine, in belle foto d’epoca, la grandiosa rievocazione dell’incoronazione del 1932, la triplice celebrazione del 1956 (oltre alle celebrazioni celestiniane il VII centenario dell’istituzione della diocesi dell’Aquila, il V della morte di San Giovanni da Capestrano raffigurato davanti alla Porta Santa in un manifesto recuperato in tre porzioni), fino alla “rivitalizzazione” del 1983 in cui si mette in rilievo il
concorso degli artisti Remo Brindisi e Fulvio Muzi.
E’ nell’intenzione del Comune dell’Aquila portare la mostra nelle scuole nel prossimo anno scolastico per un svolgere un progetto formativo sulla Perdonanza e sulle sue radici storiche.
Lappuntamento con la mostra è fino al 30 agosto, dalle 11 alle 20, presso il Palazzetto dei Nobili all’Aquila.
Ernest Hemingway
Addio alle armi

Composto febbrilmente tra il 1928 e il 1929, "Addio alle armi" è la storia di amore e guerra che Hemingway aveva sempre meditato di scrivere ispirandosi alle sue esperienze del 1918 sul fronte italiano, e in particolare alla ferita riportata a Fossalta e alla passione per l'infermiera Agnes von Kurowsky. I temi della guerra, dell'amore e della morte, che per diversi aspetti sono alla base di tutta l'opera di Hemingway, trovano in questo romanzo uno spazio e un'articolazione particolari. È la vicenda stessa a stimolare emozioni e sentimenti collegati agli incanti, ma anche alle estreme precarietà dell'esistenza, alla rivolta contro la violenza e il sangue ingiustamente versato. La diserzione del giovane ufficiale americano durante la ritirata di Caporetto si rivela, col ricongiungimento tra il protagonista e la donna della quale è innamorato, una decisa condanna di quanto di inumano appartiene alla guerra. Ma anche l'amore, rimane un'aspirazione che l'uomo insegue disperatamente.
 
   Villalago
MEZZO SECOLO DI VITA IN FESTA
A VILLALAGO

In dieci si sono ritrovati ieri nella Locanda Lago Lucciola a festeggiare il loro mezzo secolo di vita. Sono i nati del 1973. Prima della conviviale sono andati davanti al murales all’entrata del paese per una foto con Amarena e i suoi tre cuccioli. Baldi cinquantenni e leggiadre fanciulle si sono incontrati per rivivere gli anni della loro fanciullezza nell’allegria del momento, con dell’ottimo cibo, preparato dallo chef Gianni. Dopo la torta e il brindisi augurale hanno lasciato salire in cielo dei palloncini in ricordo di Emanuele Gems Raimondi.
Da questo giornale i nostri più cordiali auguri per una vita assai lunga e felice. Nella foto, da sinistra:
Caranfa Enrico, Lesya Dyadyura, Lisa Ciancarelli, Assunta Costantini, Michela Agnitti, Teresa Grossi, Federico Guida, (in alto) Pierluigi Ciancarelli, Adriano Caranfa e Monia Tarullo,
 
   editoriale
IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
Dall’Orsa Amarena
Cittadina onoraria di Villalago

E bravo il nostro direttore! Oltre al giornalista fa anche il tinteggiatore!
Ho visto le foto che hai postato sul tuo giornale on line. Bravo! Seguita a tinteggiare e lascia tutto il resto! Ho saputo che sei stato chiamato dai Carabinieri per una querela del Sindaco di Villalago, presentata alla Procura di Sulmona, verso un articolo, scritto da altri, apparso sul “Gazzettino Quotidiano”, di cui sei direttore responsabile. Mi è sembrato di capire che sia stata archiviata. Se è così, buon per te. Personalmente penso che, chi ha scelto di rivestire una carica pubblica, debba avere le spalle larghe per sorreggere critiche e ironie.
Detto questo, ti consiglio, visto che sono 34 anni per la rivista cartacea e 18 per il giornale on line, di chiudere entrambi e darti ai tuoi “ozi”, come chiamavano i Latini  il tempo libero, dedicato alla piacevolezza degli studi. Ci sono ormai i Villalaghesi fuori sede, che fanno tutto e credono di saper fare meglio di voi residenti. Lasciateli fare! Tanto prima o poi, al cambio della luna, perderanno ogni entusiasmo. Secondo me, essi non dovrebbero sovrapporsi o entrare in contrasto con i residenti, perché sono questi che presiedono tuttora il territorio e hanno rallentato lo
spopolamento del paese con i loro figli, costringendoli ad enormi sacrifici. Dovrebbero sí dare aiuto e consigli, ma con toni pacati e non astiosi, senza attribuirsi il compito di pianificare il futuro del paese.
L’estate ormai è all’ultimo giro di boa e voi, cari concittadini, tornerete ad essere soli. Cercate di riscaldare i mesi freddi con incontri, eventi, che vi facciano sentire la bellezza di essere una comunità.
Sono tornata insieme ai miei due cuccioli per qualche giorno a Villalago. Chi ci ha rincorso con la macchina non è una persona che ci rispetta. Bastava fermarsi e noi tre avremmo trovato una via di fuga. Essa ha persino postato con orgoglio il video su facebook. Il sindaco, che dice di volerci proteggere, denunci quel comportamento alle autorità competenti, che vanno contro le sue ordinanze. A San Sebastiano ci hanno trattato con molto rispetto e sono grata al paese.
Caro concittadino, mi fa piacere che hai riportato nel tuo ultimo libro su San Domenico l’episodio di una mia antenata, che a Prato Cardoso, ai tempi dei conti di Valva, si era resa rabbiosa, perché avevano tolto dalla chiesetta la reliquia del sacro dente. L’orsa cessò di atterrire i passanti quando la reliquia tornò al suo posto.
Vedi che il sindaco ha fatto bene a darmi la cittadinanza onoraria! Tu non l’hai apprezzato. Ti capisco, perché anche a me in un primo tempo è sembrata una ridicolaggine, ma ora ne sono contenta.  
A presto! La tua concittadina, Orsa Amarena.
 
   parliamo di cose concrete
PNRR: ma che fine hanno fatto
gli interventi per infrastrutture e sanità?

di Andrea Iannamorelli

Sulle grandi infrastrutture che interessano la regione ed il nostro territorio in particolare, (la velocizzazione della ferrovia Roma-Pescara e la gestione dell’Autostrada dei Parchi), da qualche giorno sappiamo qualcosa di più: per la Roma-Pescara bisognerà trovare otto miliardi (?) e sulla gestione dell’autostrada, forse si sta riflettendo infatti non se ne parla più…
Per quanto riguarda la sanità: che fine hanno fatto i piani del PNRR, ovvero che fine stanno facendo, visto che dalle quotidiane cronache
nazionali sappiamo che 400, circa, case della salute non si faranno e 100, circa, ospedali di comunità, altrettanto (le risorse finanziarie a suo tempo sbandierate, sono state dirottate su altre questioni, forse il Ponte di Messina, e chi lo sa?) e che la prossima legge finanziaria si preannuncia “dolorosa”, proprio per gli effetti sul Sistema Sanitario Nazionale?! (Torna, in prospettiva, un Sistema misto pubblico-privato del tipo di quello “pre-anni settanta”?)
Ora basta; Donzelli dice che Marsilio ha “rifatto” l’Abruzzo, ed ha ragione: ma in peggio, finora, certamente non in meglio. Lo sa, Donzelli che gli abruzzesi pesano, sul bilancio del SSN 80Milioni/anno per la mobilità passiva e questo significa che ...
 
   scanno
Grande festa alpina a Scanno
per il 90° di fondazione del gruppo
e del 60° della costruzione
della chiesetta

L’Associazione Nazionale Alpini - sez. Abruzzi - ha indetto una serie di festeggiamenti nello scorso fine settimana a Scanno per ricordare il 90° anniversario della fondazione del gruppo intitolato al serg. magg. Armando Di Rocco, costituito nel 1933 da Ivino Tanturri, primo capogruppo, e i 60 anni dall’inaugurazione della Chiesetta dell’Alpino avvenuta il 15 settembre 1963. Le penne nere hanno percorso le vie del paese sabato pomeriggio per la deposizione di una corona d’alloro al monumento dei caduti di tutte le guerre, accompagnati dalla Fanfara Alpina Sezione Abruzzi, che poi in serata in Piazza S.Maria della Valle si è esibita in un concerto di canzoni alpine.
La festa è continuata ieri, con il raduno degli alpini di varie località abruzzesi: Teramo, Acciano, Lanciano, Secinaro, Castelvecchio S., Avezzano, Santa Jona, Campo di Giove, Tocco da Casauria, Pescina, Sulmona, Casalincontrada, Pratola Peligna. Dopo il raggruppamento dei partecipanti, alle ore 9,30 c’è stata la cerimonia dell’alzabandiera presso il monumento all’Alpino, presenziata anche dal sindaco, dalle autorità militari e dai carabinieri in congedo dell’Associazione Chiaffredo Bergia. E’ poi iniziata la sfilata da Viale degli Alpini, aperta dalla fanfara e seguita da tutti i gruppi partecipanti. Nel corteo è stata portata anche l’aquila reale imbalsamata del gruppo di Scanno, affiancata da quattro ragazze nel costume festivo. Accolti dalle bandiere tricolori lungo le strade e seguiti con ammirazione da locali e turisti, gli alpini hanno raggiunto la Pineta, dopo aver attraversato la Piazza, Via Abrami, Via Silla, Porta della Croce.
Nella frescura, in mezzo ai pini, molta gente era disposta per partecipare alla santa messa celebrata dal parroco don Giuseppe nella parte rialzata della pineta. Il sindaco Mastrogiovanni ha ringraziato gli alpini per questi momenti di aggregazione così importanti per tutta la comunità. Lo speaker dell’adunata Rocco De Angelis, affermando che un posto di montagna come Scanno non poteva che essere terra degli Alpini, ha citato il concittadino cap. Gennaro Antonio Tanturri, ricordato a Lanciano con una lapide dedicata ai martiri di Saati e Dogali, ripristinata nel 2007 dal dott. Mario Salvitti, redattore anche del giornale l’Alpino d’Abruzzo.
Prima della celebrazione religiosa, il capogruppo Marzio Maiocco ha omaggiato con un dono Giuseppe Notarmuzi, alla guida del gruppo per molti anni. Con il pranzo collettivo e l’esibizione della fanfara nel pomeriggio si è conclusa una bella e memorabile festa .
 
   villalago
RADUNO A VILLALAGO DELL’Associazione
Vespa Club Sulmona

LE MITICHE VESPE sono arrivate ieri mattina a Villalago. Si sono fermate in Piazza Celestino Lupi, ricevute da Raffaele Gentile, vespista della prima ora e iscritto all’associazione sulmonese. Come negli anni precedenti ha offerto loro un buon aperitivo per prepararsi al pranzo che ha avuto luogo al Park Hotel. L’Associazione ha come scopo la promozione dell’attività “vespistica” sotto i profili turistico, culturale, sportivo, ricreativo, ecc., curando gli interessi generali del motociclismo e diffondendo la conoscenza tecnica motociclistica.
Sono arrivate a Villalago risalendo la Valle del Sagittario e sono state annunciate dal loro inconfondibile “ronzio”, che ha richiamato amanti e non dei motocicli.
Dopo la sosta sono partite per Scanno.e per il pranzo. A conclusione hanno ripreso la corsa verso Sulmona,
 
Lago di Scanno