Martedì 22 Agosto 2023 - Sant'Andrea da Fiesole, Confessore

Il tempo... ieri - L’anticiclone africano ha portato Ieri un gran caldo che si è fatto particolarmente percepire nelle ore centrali della giornata, toccando valori inusitati. Temperature in rialzo: mass. 29,6°; min. 15,9°; attuale 19,2° (ore 23,30).
 
  in primo piano
544esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
CACCIA F-16 ALL’UCRAINA DA OLANDA E DANIMARCA

Circa 4.500 utenti sono rimasti senza gas a Kupyansk, nella regione di Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina, a causa di un gasdotto danneggiato dai bombardamenti russi. Sempre nella regione di Kharkiv, i bombardamenti hanno danneggiato anche alcune linee elettriche, interrompendo la fornitura di elettricità a 11.000 utenti a Vovchansk e nei villaggi vicini. Mosca ha attualmente nel Mar Nero 12 missili Kalibre, per cui il rischio che l'Ucraina venga attaccata in vista dell'anniversario dell'indipendenza del Paese (il 24 agosto) è ritenuto "estremamente elevato". Lo ha detto la portavoce delle forze di difesa meridionali, Natalya Gumenyuk, come riporta Unian. "Si tratta di una nave e di un sottomarino e questo rende il livello di pericolo missilistico estremamente alto", ha detto. "Abbiamo parlato delle valutazioni degli esperti sull'avvicinarsi della data dell'indipendenza ucraina - ha aggiunto -. è molto probabile che il nemico possa colpire". 
Il Papa: "Guerra insensata, non limitare lo Stato di diritto". Il primo ministro olandese Rutte ha ufficializza l'impegno di Olanda e Danimarca a procurare a Kiev caccia F-16.
 
  il libro del giorno
   perdonanza
 
729ma Perdonanza Celestiniana:
avvenuto il passaggio
di consegne alla Dama
della Bolla, alla Dama
della Croce e al Giovin Signore

Alla Dama della Bolla, l’attrice Viola Graziosi, è stato consegnato l’astuccio in cui per secoli è stata custodita la Bolla del Perdono di Papa Celestino V, con la quale il Pontefice ha stabilito, alla fine di agosto 1294, l’indulgenza plenaria per quanti, pentiti e confessati, avessero attraversato la Porta Santa della Basilica di Collemaggio tra i vespri del 28 e quelli del 29 agosto di ogni anno.
Al Giovin Signore, il giovane aquilano, ingegnere-pianista, Carlo Palermo, è stato invece consegnato il ramo d’ulivo con il quale, sempre la sera del 28 agosto, il cardinale delegato dal Vaticano, Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero Vaticano per le Cause dei Santi, toccherà per tre volte la Porta Santa della Basilica per ordinarne l’apertura e per dare dunque l’inizio all’indulgenza plenaria.
Alla Dama della Croce, l’arpista aquilana
Steven Price
Casa Lampedusa

pensieri di un uomo maturo alle prese con i bilanci di una vita, sullo sfondo di una Palermo che ha appena superato le ferite della guerra. Una vita, quella di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, fatta di studi e scritture in preparazione di un romanzo, il romanzo. Giuseppe ha una moglie, Licy, che ama tantissimo e da cui è riamato; non ha figli ma un seguito di giovani ai quali è molto legato e che intrattiene nella sua biblioteca con appassionanti lezioni letterarie. È il principe di un’isola, Lampedusa, su cui non ha mai messo piede. Un sovrano malinconico, che vede il mondo attorno a sé sgretolarsi come le mura dei suoi palazzi inabitati. E ne scrive in un romanzo, Il gattopardo, che non incontra subito il favore degli editori, e sarà pubblicato solo dopo la sua morte. Grazie a un abile gioco di specchi, scandagliando il cuore di un uomo affascinante quanto il suo capolavoro, Steven Price restituisce lo straordinario affresco di un’epoca e di un uomo poco raccontato, descritto con amore per i dettagli.
Valentina Gulizia, è stato consegnato dalla Dama dello scorso anno, Adriana Pinate, il cuscino su cui sarà posta la Croce del Perdono.
 
   premio silone
Oggi, martedì 22 agosto,
in Piazza Duomo a Pescina, spettacolo di Giobbe Covatta,
"LA DIVINA COMMEDIOLA"

Oggi la chiusura del “Premio Internazionale Silone”  in Piazza Duomo, con lo spettacolo di e con Giobbe Covatta, "La divina commediola": il grande commediografo rivedrà l'opera dantesca.
L'apertura c’è stata sabato 19 agosto, con il ritorno al passato delle sue tradizioni più vere, al centro del "Rifugio Silone".
Domenica 20 agosto, nell'Auditorium del Teatro San Francesco si è svolta un'approfondita riflessione sugli attualissimi temi delle migrazioni, da quelle storiche, anche dell’esilio, fino allo scenario dell'esodo dal continente africano.
Lunedì 21 agosto l'altro confronto, orientato su come integrare e massimizzare tutti gli strumenti di promozione della cultura siloniana, tra i valori della necessaria conservazione dei temi centrali della libertà, uguaglianza e democrazia compiuta dei diritti umani e civili, con le nuove forme di aggregazione.
 
   villalago
L’ARRIVO DEI PELLEGRINI DI FORNELLI
A VILLALAGO PER LA FESTA
DI SAN DOMENICO ABATE

I pellegrini di Fornelli dopo tre giorni di cammino sono arrivati ieri a Villalago per partecipare alla festa in onore di San Domenico Abate. E’ un pellegrinaggio che si rinnova ogni anno le cui origini si perdono nel tempo. Fornelli e Villalago hanno lo stesso culto per il Santo e si vuole che l’origine del pellegrinaggio sia dovuto ad un fatto miracoloso accaduto ad un uomo di Fornelli che trovò la guarigione dall’idrofobia nel santuario di San Domenico a Villalago.
Il rituale è sempre lo stesso. Si parte la sera del 19 Agosto. Si passa la notte a Pizzone e poi tramite la Montagna Spaccata si arriva a Villetta Barrea. Si dorme in paese e poi si va verso Passo Godi e in processione si attraversa Scanno per far visita a Gesù Sacramentato nella chiesa Parrocchiale; pranzo al Lago di Scanno per poi rimettersi in cammino verso Villalago. Non ci si ferma in paese, ma si scende in processione all’eremo del Santo. Da qui dopo un breve riposo processionalente si va all’incontro con i Villalaghesi che a loro volta vanno loro incontro con la confraternita e le autorità cittadine. Con il bacio delle due Croci e l’abbraccio dei due priori e dei due sindaci si rinnova il vincolo dei due popoli. Insieme si recano in chiesa per la Santa Messa. Molti passano la notte in paese per partecipare alla solenne processione del giorno dopo. Il rituale più toccante è l’entrata nella chiesetta dell’eremo ginocchioni, cantando le lodi al Santo.
Villalago aspetta questi pellegrini, perché si dice che senza di loro        
non è vera festa. Il tempo ha modificato qualche aspetto, ma nell’insieme ha conservato  quanto ereditato dal passato.
Oggi, martedì 22 Agosto, i riti religiosi hanno la solennità del giorno di festa e la la statua del Santo sarà accompagnata in processione dalle due confraternite, dai due popoli in preghiera e dal suono della banda musicale. In serata ci sarà il bacio della reliquia del Sacro Dente.
 
   recensioni
GENUS SULMONIS
Il libro di Carlo Maria d’Este

di Andrea Iannamorelli

Carlo Maria d’Este ha messo insieme quindici biografie di sulmonesi “illustri” (alcuni dei quali, anche di chiara fama internazionale come il paleografo diplomatista Alessandro Pratesi, “nella sua città natale” definito “un illustre sconosciuto”) arricchite da un’appendice contenente, tra le altre cose, la storia di Maria Caniglia e della costruzione del Teatro a lei oggi dedicato, con l’obiettivo, non dichiarato, ma facilmente deducibile e giustificato, di esaltare le risorse umane, culturali e politiche che debbono legittimamente appartenere alla memoria storica della città d’Ovidio e, di riflesso, mi viene da aggiungere, al territorio.
Una bella operazione. Non c’è che dire. Un’operazione realizzata con puntigliosa e documentata ericerca sulle vicende, via via, raccontate; colta e perciò utile a chi nel futuro (ci sarebbe da augurare i giovani d’oggi) avesse voglia di proseguire, perché ci sarebbero contenuti giusti da proporre e cristallizzare in testi ...
 
   pensieri di un ottuogenario
LE CHIESE DI S. MERCURIO E DI S. MAGNO
NELLE TERRE DI S. DOMENICO DI FOLIGNO

Un’ipotesi suffragata da toponimi e da eventi storici accertati
Antinori mi favorisce nelle ricerche di dettagli importanti: “Nel 1392 due monaci della grangia di S. Giovanni in Campo portarono nella chiesa di S. Amico le reliquie di S. Domenico. Intanto teniamo a mente che nello stesso anno Bonifacio IX aveva dato in commenda al Card. Mezzavacca l’Abbazia di Fonte Avellana. Comunque a due monaci di S. Giovanni in Campo l’Abate di Montecassino aveva concesso il diritto di dire Messa a Cocullo, pur risiedendo nella grangia. Alla loro morte agli altri due monaci che subentrarono l’Abate, oltre a confermare la Rettoria, diede in beneficio ecclesiastico curato e ne commise il possesso al monaco di S. Pietro medesimo, Angelo di Casale ...

 
   l’intervento
MISTERO MAI RISOLTO
Chi ha rubato i milioni di lire di Gorbaciov?

di Domenico Rinaldi

Michail Sergeevic Gorbaciov è stato premiato con il Nobel per la Pace del 1990. Ma pareva che si fosse intascato anche il Premio Fiuggi., ossia una busta contenente 500 milioni di lire. Il premio non fu ritirato a Fiuggi, come sarebbe stato naturale, ma al Quirinale in quel periodo le terme erano gestite dall’Ente Fiuggi di Giuseppe Ciarrapico e, per via di un aspro contenzioso con il Comune, teso al prolungamento del contratto con un lodo arbitrale da 30 miliardi delle vecchie lire, si preferì evitare l’esposizione mondiale di possibili manifestazioni di protesta. Per festeggiare i 90 anni di Gorbaciov, il giornale L’Eco del sud ha voluto ricordare il 1° marzo 2021 con un articolo intitolato <<Gorbaciov, Raissa a Messina... E quella busta con 500 milioni?>>.
Nell’articolo si narra: << Pippo Baudo fu chiamato nel 1990 a presentare il premio Fiuggi, organizzato dall’imprenditore andreottiano doc Giuseppe Ciarrapico, Giulio Andreotti chiamato al microfono a introdurre, con un discorso di politica internazionale, l’ospite d’onore destinatario del premio di 500 milioni di lire. Andreotti porge la busta a Gorbaciov che la fa sua riponendola nella tasca della giacca. Alle 6,50 dell’indomani trillo del telefono dalla segreteria del sommo Giulio e una voce femminile con un tono allarmato: “il presidente vuole che venga subito qui” Pippo si precipita “Baudo… dove sono i 500 milioni destinati a Gorbaciov?  La busta era vuota”, Gorbaciov ormai è a Mosca, furibondo. Un mistero mai risolto. Non lo ha risolto neppure Pippo Baudo, il quale anzi lo ha infittito quando, il 18 novembre 2018 presentò il suo libro autobiografico. Ecco a voi Pippo Baudo”, Una storia italiana. Raccontò di avere successivamente incontrato Gorbaciov a cena a casa di amici in Liguria: “Appena mi vede Gorbaciov mi riconosce e mi dice Tu! Ladro! Davanti a tutti>>.
 
Cocullo