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Lunedì 21 Agosto 2023 - San Sidonio Apollinare, Vescovo di Clermont
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Il tempo... ieri - Dopo un calo termico E’ RITORNATO l’anticiclone africano che ha riportato il bel tempo e un caldo estivo. Ieri si è fatto particolarmente percepire. Temperature in gran rialzo: mass. 26,3°; min. 15,8°; attuale 16,9° (ore 23,30).
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in primo piano
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543esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
Bombe su UN teatro CON SETTE MORTI E 144 FERITI
La morte piomba dal cielo. L'allarme aereo risuona nella tarda mattinata nella città nordorientale ucraina, incurante delle famiglie e i bambini a passeggio per la
vasta Piazza Rossa, cuore pulsante del centro sulla quale si affaccia il Teatro
regionale accademico intitolato a Taras Shevshenko. E' questo l'obiettivo del
raid russo: l'esplosione devasta il tetto dell'edificio culturale, la piazza,
colpisce un'università. E uccide sette persone compresa una bimba di soli 6 anni. Sono invece 144 i
feriti, a conclusione dei soccorsi.
Saranno 70 i piloti ucraini che si addestreranno in Danimarca per essere in
grado di pilotare caccia F-16. E' quanto spiegato in una conferenza stampa
congiunta dalla premier danese Mette Fredriksen e dal presidente ucraino,
Volodymyr Zelensky. Donare aerei e addestrare piloti lo abbiamo fatto - si è detto nella conferenza - per proteggere l'Ucraina.
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il libro del giorno
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villalago
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OGGI FESTA
DELLA MADONNA DI LORETO
DOMANI FESTA
DI SAN DOMENICO ABATE
PATRONO DI VILLALAGO
Oggi a Villalago sarà festeggiata Santa Maria di Loreto, che dà il nome alla parrocchia con riti religiosi, compresa la processione per le vie
del paese. Nel tardo pomeriggio ci sarà l’incontro tradizionale con i pellegrini di Fornelli, che dopo tre giorni di
cammino, scenderanno all’eremo del Santo per poi risalire in paese accolti da tutti i Villalaghesi.
Domani la festa assumerà tutte le caratteristiche devozionali, dovute al Santo. Il paese è il centro cultuale di San Domenico Abate, monaco e riformatore benedettino e
fondatore di monasteri, più importante di tutto l’Abruzzo, perché conserva le memorie storiche della sua presenza, quali il romitorio e l’oratorio (oggi chiesetta) fondato dal Santo nonché i resti del Monastero di San Pietro del Lago, il cui nome si trova nelle
antiche porte di bronzo del Monastero di San Benedetto, che aveva sotto di sé ben 20 grance.
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Daniela Raimondi
Il primo sole dell'estate
Il primo sole dell'estate: è una casa fredda, quella in cui cresce Norma, in cui i genitori non si separano
per quieto vivere e gli abbracci si contano sulle dita di una mano. Forse è per questo che, quando Norma è lontana dalla famiglia, tutto le sembra più bello. Come le estati passate dai nonni, a Stellata, un paesino in cui il tempo
sembra essersi fermato ed è reso ancora più magico dai racconti di nonna Neve, che parlano di una famiglia di sognatori e
di sensitivi e della zingara che ha segnato la loro strada. E poi, sempre a
Stellata, c'è Elia, compagno di giochi e di confidenze. Tuttavia, quando l'infanzia cede il
posto all'adolescenza, Norma scopre di avere paura dei nuovi sentimenti che la
legano a Elia e decide di interrompere la loro amicizia. Passeranno molti anni
prima che i due si ritrovino a Londra e il loro rapporto si trasformi in un
amore adulto e totalizzante, ma il destino sta scrivendo per lei un'altra
pagina, una pagina che è incominciata a Stellata e finirà molto lontano, in Brasile. Perché i sogni hanno sempre un prezzo e la felicità è un dono che si conquista attraverso la fatica.
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editoria
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E’ IN EDICOLA
IL NUMERO ESTIVO
DEL GAZZETTINO
DELLA VALLE
DEL SAGITTARIO
ANCHE IN QUESTO NUMERO ESTIVO la rivista “Il Gazzettino della Valle del Sagittario” non viene meno alla sua linea editoriale, raccontando fatti di cronaca,
opinioni e soprattutto la storia dei paesi della nostra Valle. Le sue pagine si
soffermano alla ricerca storica, alle opinioni sui fatti sociali e politici di
rilievo. Naturalmente non mancano le pagine di cronaca culturale, dando spazio
ai libri e alla manifestazione che si è svolta a Villalago il 5 agosto scorso in onore di questo mezzo importante dell’umanità che “illumina la nostra anima”. Il direttore dà spazio soprattutto a chi “voce non ha” e per
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sua deontologia non taglia o corregge il pensiero altrui, né tantomeno i titoli degli articoli, prestando solo attenzione che si rispetti la
dignità altrui e che il linguaggio non sia volgare. La prima di copertina riporta una
foto disegnata dalla luce, che ha reso il ponte sul Lago di San Domenico
incredibilmente “ambiguo”. Buona lettura!
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editoriale
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IL LUNEDI’ del direttore
Notarella per la mia concittadina Amarena
Cara concittadina, non ho più tue notizie da quando sei andata via da Villalago. Si dice che gironzoli con i
tuoi due cuccioli per i paesi della Marsica, preoccupata di nutrirti, perché ancora i tuoi due cuccioli hanno bisogno del tuo latte.
Suppongo che hai abbandonato il paese di cui sei cittadina onoraria, perché abituata al silenzio delle tue montagne, non sopporti il gran chiasso che da
quel dì in cui c’è stata la gara di eurotrial 4x4, tutto è divenuto confusione, senza un piano comunale per far fronte all’arrivo dei vacanzieri, che mai come quest’anno sono una “folla” che ha preso d’assalto i due nostri laghi e le zone circostanti.
Sosta selvaggia di roulotte e di macchine, cassonetti strapieni di rifiuti, che
per il ritiro pagano i tuoi concittadini.
Da anni si chiede da questo giornale che anche Villalago, come fa Scanno,
istituisca i parcheggi a pagamento nella sua zona lacustre di pertinenza.
Siamo, purtroppo, inascoltati, come succede a chi chiede di acchiappare la
luna, nonostante che siano provvedimenti di facile soluzione e necessari per
far fronte alle spese di ordinaria manutenzione.
Parliamo d’altro, perché non ti voglio immalinconire con queste chiacchiere che non entrano nelle menti
di chi dovrebbe rifletterci.
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Ti voglio dire che per la gioia dei turisti e per il divertimento dei bambini,
il Lago del Cuore li ha attesi in tutto il suo splendore, bello pieno come non
si era mai visto in Agosto.
Sai, ho presentato il giorno 12 Agosto il libro sulle leggende intorno ai
miracoli di San Domenico, nostro protettore, che come te è cittadino onorario di Villalago. In uno dei miracoli che si raccontano c’è anche un orso, un tuo simile. Il libro è stato apprezzato, ma a me resta lo sconforto per non aver visto presente
nessuno di quell’altra metà dei nostri concittadini . E non lo dico per “far denari”, perché il libro è stato dato in omaggio a tutti i presenti.
Tu sai bene della divisione del paese (ne sono coinvolto anch’io!) e come le due parti s’avversano anche quando alcune manifestazioni non hanno colore politico. “La notte bianca del libro”, evento prettamente culturale, ha registrato lo stesso fenomeno. A me questo
dispiace, perché la manifestazione è soprattutto per i nostri concittadini, per farli partecipare alla presentazione
di libri, con contenuti non localistici, ma universali. Se non partecipano,
secondo me, questo evento è inutile! Non è fatto solo per gli ospiti che onorano il nostro paese, ma anche e soprattutto
per la nostra gente e per veicolare il nome di Villalago, perché possa richiamare nuovi arrivi. Di questo, cara Amarena, dovremmo parlare più spesso! E chissà se col tempo, per dirla con il filosofo Schopenhauer, non si strappi quel velo
di Maya, che nasconde il nostro essere autentico.
r.g.
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villalago
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PRESENTATO A VILLALAGO IL NUOVO LIBRO DI ROBERTO GROSSI
Sabato 12 Agosto, ricorrendo i sei anni dall’arrivo a Villalago dell’urna di San Domenico Abate, è stato presentato il libro di Roberto Grossi: Il miracoloso Sacro Dente di san Domenico Abate tra leggende e realtà - Patronati e simboli in Villalago e Cocullo.
La presentazione del libro è avvenuta nel pomeriggio sul sagrato della chiesa parrocchiale, presenti l’autore e Ricardo Lucio Perriello, docente di filosofia antica e medioevale.
Dopo una dotta disquisizione del professore sul concetto di santità e sul ruolo dell’Abate Domenico, vissuto a cavallo dei secoli X e XI, l’autore ne ha spiegato le motivazioni che l’hanno indotto, dopo il primo libro, a scriverne un secondo su San Domenico. Lo
scopo non è stato quello di addentrarsi sul come e perché, né tantomeno in analisi antropologiche, ma di far rivivere i miracoli, veri o
leggendari, per tener desta o rafforzare la devozione verso il Santo, trovando
spazio nelle menti e nel cuore della gente. I miracoli sono stati ripresi dalla
Breve notizia del miracolosissimo dente di san Domenico Abate di autore anonimo, 1787, e dalla pubblicazione di Romualdo Parente del 1785: Breve descrizione de’
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miracoli oprati da Dio per intercessione di S. Domenico Abate.
Sono miracoli raccontati dalla gente o letti nei manoscritti dove i parroci
annotavano ciò che gli veniva riferito da chi aveva ricevuto la grazia del miracolo per
intercessione del nostro Santo.
I testi, in italiano settecentesco, a volte sono stati trascritti “ad litteram”
altre volte parafrasati o traslati in italiano corrente.
Altro testo importante è stato quello dell’arciprete di Villalago Serafino Rossi: Cenni storici sulla vita di S. Domenico Abate, monaco Benedettino,
protettore di Villalago, Roma, 1892.
La presentazione è stata seguita attentamente da un buon numero di persone. Ai presenti il libro è stato dato in omaggio.
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scanno
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Una tavola rotonda e un seminario
per ia candidatura a Patrimonio Immateriale dell’Umanità del costume di Scanno
Con la promozione del Comune di Scanno, del F.A.S.T.I. (Fondazione, Tradizione, Innovazione), dell’Università in Strada, nell’Auditorium Guido Calogero, il 18 agosto ha avuto luogo una Tavola rotonda sul
costume “Il passato connette il presente per preservare la memoria e ispirare il futuro” con gl’interventi di Paolo De Nardis, Guglielmo Ardito, Maria Pia Silla. E’ stato presentato il progetto del FASTI che mira alla conservazione e alla
valorizzazione del costume muliebre, bene di valore che merita di essere
preservato come patrimonio immateriale dell’umanità. Sono state proiettate le immagini di realizzazione del “cappellitte” da sposa, registrate a cura di Liliana Spacone, con l’intervista a Dora Paletta, ultima “modista” scannese. Carmen Del Fattore, che aveva appreso dalla mamma la pratica di
questa confezione, ha dimostrato in presenza il procedimento per “rifare” il “cappellitte” nero con la tocca bianca.
Sabato 19, dopo un’introduzione sul costume fatta dal sindaco avv. Giovanni Mastrogiovanni, il
prof. Ernesto Di Renzo, docente di antropologia del turismo e dei patrimoni
culturali, ha tenuto il seminario “A che servono le tradizioni, a chi servono le tradizioni, perché servono le tradizioni”, con il coordinamento del prof. Guglielmo Ardito. E’ intervenuto il prof. Francesco Sabatini, presidente onorario
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dell’Accademia della Crusca, in qualità di promotore del riconoscimento UNESCO della Perdonanza e della Transumanza,
accolto con lunghi applausi dal folto pubblico presente. Era presente
Margherita Ciarletta, una delle ultime scannesi che vestono il costume,
affiancata da Luna Piccinini con quello festivo e una bambina anch’essa in costume. Un gruppo di merlettaie in fondo alla sala lavoravano il
tombolo, altro importante patrimonio dell’artigianato locale.
Il Progetto, ha detto Di Renzo, richiede un iter lungo e difficile, occorrono
competenze tecniche e scientifiche, un impegno costante supportato da tutta la
collettività, che deve promuovere e salvaguardare un patrimonio con la trasmissione
generazionale delle pratiche e dei saperi. Bisogna però fare presto e coinvolgere più persone possibili. C’è urgenza perché “la sopravvivenza dell’elemento è a rischio,… l’elemento deve essere inserito in un inventario del patrimonio culturale
immateriale presente nel territorio dello Stato proponente”. La tempistica è di due anni. Ha portato ad esempio la Xhubleta, il costume femminile
tradizionale dell’area settentrionale dell’Albania, inserito nella lista Unesco nel 2022.
Ci auguriamo che il lavoro della Presidente del FASTI Maria Pia Silla e di tutti
i componenti possa presto giungere a buon fine.
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