| |||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovedì 27 Aprile 2023 - San Liberale, Eremita
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
Il tempo... ieri - Giornata interamente assolata. Il sole ha fatto fatica ad uscire a causa della nebbia e neppure ha fatto
risalire i gradi di calore, per la presenza di fredde correnti. Temperature:
mass. 14,2°; min. 2,8°; attuale 6,3° (ore 23,30).
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
in primo piano
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
Quattrocentoventisettesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
un attacco russo ha colpito il museo di Kupiansk
Le forze ucraine basate sul lato occidentale del fiume Dnipro stanno effettuando frequenti raid
sulla sponda orientale vicino alla città di Kherson per cercare di spingere fuori le truppe russe, ha dichiarato oggi in
tv il vice capo dell'amministrazione regionale Yuriy Sobolevskiy, "Le forze
armate ucraine stanno lavorando in modo molto efficace", ha detto “Ringrazio tutti voi e personalmente la signora Meloni per il suo sostegno“. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo in video
alla Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina in corso a Roma.
Nella giornata di ieri, martedì 25 aprile, un attacco russo ha colpito il museo di Kupiansk causando due morti e dieci feriti. Il bollettino è stato ripreso dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky che nel consueto discorso della sera ha parlato di “Paese terrorista” in riferimento alla Russia. Zelensky ha detto: “Tutti i colpevoli di questi crimini di guerra saranno giudicati e per loro non
ci sarà pietà”. Quindi: “Il Paese terrorista fa di tutto per distruggerci completamente, ma noi
risponderemo”. Ricordiamo che Kupiansk era stata occupata dai russi nel primo periodo dell’operazione militare speciale di Vladimir Putin, ma Kiev ne aveva ripreso il
controllo a seguito della controffensiva del settembre 2022.
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
il libro del giorno
|
munda
| ||||||||||||||||||||||||||||||||
Sull’abBazia
DI SAN CLEMENTE
La Direzione Regionale Musei Abruzzo legge con incredulità quanto pubblicato ieri su alcune testate online riguardo alla supposta chiusura
dell’Abbazia di San Clemente a Castiglione a Casauria il 25 aprile.
L’Abbazia di San Clemente il 25 aprile è stata aperta dalle 14:30 alle 19:30 registrando ben 275 visitatori.
Inoltre il complesso monumentale è stato aperto la mattina di lunedì 24 aprile dalle 9:00 alle 13:30 in modo tale da renderlo fruibile anche in un
giorno solitamente coincidente con la chiusura dei luoghi della cultura
statali.
“Non si comprende”, dice il Direttore Regionale Musei Abruzzo (Ministero della Cultura), Federica
Zalabra, “come sia possibile che Fernando D’Antonio, referente Confcommercio Val Pescara, abbia fatto dichiarazioni false
alla stampa e come chi ha pubblicato non abbia prima contattato il detentore
del bene per
sapere come stavano le cose”. “Spiace dover registrare, ancora una volta, una sorta di autolesionismo da parte
di alcuni personaggi del
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
territorio che, invece di supportare lo sforzo dei dipendenti della Direzione
Regionale Musei Abruzzo nel tenere aperti tutti siti a noi affidati con
regolarità (tranne uno in restauro), pur con un sotto organico pari al 50%, si lascino
andare a facili accuse per sminuire il nostro patrimonio e la sua
gestione”. Soprende la facilità con la quale l’Abbazia venga definita un monumento “figlio di nessuno” che vanifica il lavoro delle professionalità impegnate nella sua valorizzazione e fruizione.
Nella giornata del 25 aprile complessivamente i siti della Direzione Regionale
Musei Abruzzo hanno registrato 3816 visitatori
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
Eleanor Shearer
LIBERO SCORRE
IL FIUME
È una mattina del 1834 quando il padrone della piantagione Providence annuncia l'abolizione
della schiavitù. L'immensa gioia che gli schiavi provano dura però solo qualche istante, il tempo necessario all'uomo per prendere fiato e
comunicare che per i successivi sei anni dovranno comunque rimanere lì, come apprendisti. In quel momento qualcosa si spezza dentro Rachel: in quei
pochi attimi di felicità ha pensato ai suoi cinque figli da cui è stata costretta ad allontanarsi e di cui non sa più nulla. Sono ancora vivi? Sono morti? Sono schiavi come lei? Rachel non può più aspettare e vuole fuggire da quel padrone crudele, da quel lavoro distruttivo e
da un'esistenza fatta di rinunce.
La vera libertà per lei è poter riabbracciare i suoi figli. È la speranza di rivederli a spingerla a fuggire in mezzo alla foresta nel cuore
della notte e a trovare la forza per affrontare il lungo viaggio: una sfida
difficile, ma Rachel andrà avanti finché la sua vita non si incrocerà di nuovo con quella dei suoi figli. "Libero scorre il fiume" è un commovente omaggio a tutte le donne la cui vita ha ispirato questo romanzo.
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
macchemito
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
Il poeta dell'amore Ovidio
protagonista di "Macchemito"
Grazie a delle credenze popolari, la figura di Ovidio è diventata leggendaria, e se ne parla proprio nella puntata andata in onda ieri
su Buongiorno Regione per Macchemito, il format a cura di Paolo Pacitti con
riprese Rai di Sem Cipriani; come spiega lo scrittore abruzzese Peppe Millanta:
"Ovidio nacque nel '43 a.C. nella Valle Peligna, trasferitosi a Roma abbandonò la carriera forense per dedicarsi interamente alla letteratura divenendo così il poeta dell'amore per antonomasia". Un successo il suo, interrotto
bruscamente poiché fu mandato in esilio nell'attuale Romania per una causa ignota ma probabilmente
grave visto che morì in terra straniera senza essere perdonato dall'Imperatore: "la figura di Ovidio
poeta e mago costituisce uno degli esempi più emblematici del fenomeno noto come 'evemerismo'; - spiega il Professore di Letteratura Latina, Francesco Berardi - il termine
viene da Evemero di Paro filosofo del III sec. a.C. fu il primo a spiegare che
gli dei altro non sono che personaggi storici eccezionali a cui gli uomini
hanno attribuito prerogative divine: la divinizzazione trae spunto dalla
biografia del personaggio ed è per questo motivo che Ovidio cantore delle Metamorfosi e maestro del
corteggiamento diventa un mago esperto di filtri d'amore".
Con il tempo Ovidio, nell'immaginario del popolo diventa un mago e le sue
capacità erano legate ai
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
contenuti delle sue opere letterarie infatti era ritenuto capace di creare
potenti filtri amorosi e di mutare l'aspetto agli altri e a se stesso; a
Sulmona (Aq) sono molti i luoghi che lo vedono protagonista come la fontana di
Fonte d'Amore dove il poeta, di ritorno da Roma si intratteneva con Corinna, la
donna cantata nelle sue liriche. Mentre il tempio di Ercole Curino sarebbe
stata la sua villa costruita con le arti magiche, e custodirebbe il suo tesoro
che potrà essere trovato solo alla fine del mondo; ma forse Celestino V è riuscito a trovarlo ed a costruirci l'Abbadia di Santo Spirito a Morrone che
stupisce per il suo splendore.
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
scanno
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
Presentazione della lista
“Scanno è di tutti”
Ieri pomeriggio, alle ore 18,00, nell’Auditorio delle ex Anime Sante è stata presentata la lista “Scanno è di tutti”, attualmente maggioranza consiliare. Si ripresenta agli elettori con il sindaco
uscente e con una lista rinnovata da più della metà di nuovi candidati consiglieri.
Ognuno, chiamato dal coordinatore della manifestazione, il giornalista
Massimiliano Lavillotti, ha espresso i motivi che l’hanno indotto a candidarsi e quali i punti di forza da condividere con l’intera compagine, se gli elettori porteranno la lista ad essere maggioranza.
Senza entrare nei particolari, i candidati complessivamente hanno declinato il
programma amministrativo della lista, per una Scanno, proiettata verso le nuove
strategie turistiche, verso i giovani, ma soprattutto verso le tecnologie
informatiche, messe in evidenza da Cristian Pace, che potrebbero permettere di
lavorare da Scanno. Si è parlato di scuola, di associazioni, di sport, del turismo invernale ed estivo,
del lago, del centro storico e del verde.
Il discorso più atteso è stato quello del segretario locale del PD, Cesidio Giansante. Un discorso
politico che con grande onestà intellettuale non ha omesso di dire che il partito non è stato mai tenero con l’attuale maggioranza, criticando apertamente e duramente la scelta per il
dissesto finanziario del comune. L’accordo politico stipulato - ha detto - è un accordo di responsabilità, che non prevede conflitti, ma la massima disponibilità per ridare slancio al paese. Noi - ha tuonato - non sfasceremo nulla. Una
frecciatina l’ha lanciata alla lista avversaria,
|
definendo la giunta annunciata “I cugini di campagna”, data la loro presunta giovinezza.
Con questa battuta gli applausi sono stati scroscianti.
Un altro discorso atteso è stato quello del vicesindaco Giuseppe Marone. Con lucidità ha ripercorso tutte le tappe che hanno portato a dichiarare il dissesto,
sostenendo che questo, sebbene non dichiarato, era in atto tacitamente già dal 2014, a parlarne sono le tasse aumentate al massimo sin d’allora. Dopo l’insediamento, ha detto il vicesindaco, la nuova amministrazione si è ritrovata a far fronte ad una richiesta continua da parte dei creditori, che
non ha potuto soddisfare, perché le casse comunali erano vuote e le carte contabili talmente imbrogliate, da non
poter essere facilmente sbrogliate. Il discorso poi si è inoltrato tra le opere che l’amministrazione è riuscita a portare avanti e tra i finanziamenti che è riuscita ad avere.
La chiusura è stata del sindaco, che ha rivolto un ringraziamento a tutti i consiglieri che
con lui hanno amministrato Scanno e ai nuovi candidati che hanno accettato di
fare con lui un nuovo cammino in continuità con la linee tracciate.
Al coordinatore che gli aveva chiesto se aveva sassolini da togliersi dalle
scarpe, ha risposto di non averne nessuno. Infatti ha tenuto un discorso senza
polemiche, rivangando quello che è stato fatto nei cinque anni e indicando quello che la nuova amministrazione ha
in programma per raggiungere grandi traguardi.
Tutta la lista al termine è stata salutata con un grande applauso.
Il nostro rammarico è che tra i tanti ringraziamenti nessuno si è ricordato di ringraziare la stampa locale.
| ||||||||||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
villalago
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
scomparire.
- Non capisco questa sottigliezza tra non c’era e non si è ritrovata.
- Non lo capisci perché tu devi sempre parlare male dell’amministrazione comunale.
- Io racconto i fatti e spesso mi limito solo alla cronaca e non ho di queste
malizie, come credo che non ce l’abbiano gli altri.
- Il fatto è che io l’ho cercata in tutti i faldoni dell’archivio comunale.
- L’hai trovata?
- No, non l’ho trovata.
- Allora, se è stata cercata senza trovarla non ho sbagliato a scrivere che non si è ritrovata, perché il verbo indica quello che tu sostieni.
- E dov’è allora?
- Io non lo so, so soltanto quello che ha scritto la professoressa Lucrezia
Sciore, che ha sostenuto che la concessione le era stata rilasciata dalla
precedente amministrazione.
Il discorso ha preso poi altre pieghe, ma sempre con toni di rimproveri. Prima
di andar via ho chiesto all’assessore se potevo riportare quello che mi aveva detto e lui mi ha risposto: “certo, lo devi fare”.
Sono 34 anni che dirigo un giornale locale e mi rendo conto sempre di più delle difficoltà a cui vado incontro, perché spesso non è la sostanza degli argomenti, ma, per dirla con Aristotele, sono gli “accidenti” che fanno presa sugli amministratori locali. r.g.
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
I RIMBROTTI DALL’ASSESSORE
VITTORIO CAPUTI DI VILLALAGO
Il bello di abitare in paese è che le controversie con gli esponenti dell’amministrazione comunale non restano chiusi negli uffici della sede municipale,
ma vengono apertamente dibattute in piazza, appena ci s’incontra.
Ieri mattina proprio qui mi sono sentito chiamare dall’assessore Vittorio Caputi. Com’è il suo solito, “ex abrupto” mi ha detto che quando io scrivo sul giornale mi debbo bene informare.
- A cosa ti riferisci?- gli ho risposto
- Mi riferisco all’articolo di oggi (ieri per chi legge, ndr) apparso sul gazzettino on line sullo
smantellamento del rifugio dei cani randagi.
- Bene, cos’hai da eccepire?
- Tu hai scritto che la concessione, che le era stata rilasciata a suo tempo
dall’amministrazione precedente, inspiegabilmente “non si è ritrovata” negli atti comunali.
- Perché non è vero?
- No, tu ti dovevi informare, ed io ti avrei detto che la concessione non c’era e non che non si è ritrovata.
- Ma qual è la differenza.
- La differenza sta nel fatto che chi legge, come hai scritto tu, potrebbe
pensare, che non si è ritrovata perché è stata da qualcuno fatta
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
villalago
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
Un mazzo di fiori in memoria
di Renzo Sciore
Martire villalaghese
della Brigata Maiella
Il 25 Aprile, la prof. Lucrezia Sciore ha posto sull’indicazione stradale, dedicata a Renzo Sciore, un mazzo di fiori, per
commemorare questo giovane partigiano che si iscrisse alla “Brigata Maiella”, quando entrò a Sulmona. Renzo era nato a Villalago il 17 ottobre 1927. Tutta la famiglia si
trasferì a Sulmona, dove il padre lavorava nelle ferrovie. Lasciò il lavoro di fattorino nelle Poste e, sotto falso nome, seguì la Brigata Maiella. Nascose la sua vera identità in quanto
minorenne. Molti giovani minorenni (tra questi il sulmonese Ennio Pantaleo, che
aveva solo 14 anni) davano nomi falsi per essere arruolati.
Era l’11 giugno del 1944. La Brigata risalì l’Abruzzo e nelle Marche, insieme alle altre forze partigiane, ebbe diversi
scontri con i Tedeschi. La mattina del 25 luglio la “Brigata Maiella”, a Poggio San Marcello (AN) ebbe uno scontro con una pattuglia tedesca. Nella
sparatoria Renzo rimase ucciso, stroncato da una
raffica di mitra. Il feretro venne composto in una camera ardente nell’Istituto dei Missionari Saveriani, a Poggio San Marcello: era avvolto in una
bandiera tricolore.
La salma rimase per molti anni nel cimitero di Poggio San Marcello. In seguito
fu traslata al cimitero di Sulmona e poi nel Sacrario della Brigata Maiella a
Taranta Peligna, paese del comandante Ettore Troilo.
Nel luogo dove Renzo trovò la morte c’è una stele commemorativa
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
con la seguente epigrafe:
«Renzo Sciore – Dalle balze nevose della Maiella discese combattendo per la liberazione della
Patria immolando la sua fiorente giovinezza a Poggio San Marcello il 25 luglio
1944».
Villalago lo ricorda, oltre con l’iscrizione alla lapide dei Caduti di Guerra, con una strada a lui dedicata.
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||||||||||