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Venerdì 7 Aprile 2023 - San Giovanni Battista de La Salle, sacerdote
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Il tempo... ieri - DOPO CHE LE NEBBIE mattutine si sono diradate è tornato il sole, presente fino al tramonto anche se disturbato da nuvole passeggere. Correnti di
aria gelida. Temperature in rialzo: mass. 7,1°; min. -1,3°; attuale -0,2° (ore 23,30).
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in primo piano
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Quattrocentosettesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
ESPLOSIONI A MELITOPOL OCCUPATA DAI RUSSI
“Diverse potenti esplosioni” sono state udite oggi nella citta’ occupata dai russi di Melitopol, nell’oblast ucraino di Zaporizhzhia. Lo ha riferito il sindaco in esilio Ivan
Fedorov, in un post di Telegram. Da parte loro, fonti filorusse parlano di “almeno tre esplosioni udite in varie parti della citta’, causate dal lavoro del sistema di difesa aerea”.
Putin ha dichiarato che adesso un “obiettivo” delle truppe di Mosca è quello di “spingere” i soldati ucraini “a una distanza tale che non possano provocare nessun danno” e “assicurare che non ci siano più bombardamenti” nel Donbass, la regione del sud-est dell’Ucraina in parte occupata dai militari russi. Lo riporta l’agenzia di stampa Tass, riferendo di un incontro tra Putin e il leader dei separatisti filorussi di Donetsk, Denis Pushilin. L’Ucraina potrebbe negoziare con la Russia sullo status della Crimea, se Kiev avrà successo nella sua controffensiva di primavera e le sue truppe raggiungeranno i
confini della penisola occupata dai russi. Lo ha dichiarato al Financial Times
il vicecapo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andrii Sybiha: “Se riusciremo - ha detto - a raggiungere i nostri obiettivi strategici sul campo
di battaglia saremo pronti a discutere di questa questione.
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il libro del giorno
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editoria
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E’ IN EDICOLA
IL GAZZETTINO
DELLA VALLE
DEL SAGITTARIO
Con Questo numero primaverile la rivista “Il Gazzettino della Valle del Sagittario” entra nel trentaquattresimo anno di vita.
Un lungo percorso in cui ha raccontato fatti di cronaca, opinioni e soprattutto
la storia dei paesi della nostra Valle. Anche in questo numero le sue pagine si
soffermano alla ricerca storica, alle opinioni sui fatti sociali e politici di
rilievo, non dimenticando che a Scanno il prossimo 14 Maggio ci saranno le
votazioni per il rinnovo del Consiglio Comunale, con l’editoriale del direttore e l’intervista ai capogruppi della maggioranza e della minoranza. Naturalmente non
mancano le pagine di cronaca culturale.
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La copertina con le foto di Sabrina Iafolla è un inno alla primavera e un omaggio a due degli animali che abitano con noi la
nostra valle. Gli approfondimenti filosofici e psicologici invitano ad un’attenta riflessione. Buona lettura!
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Anne Eekhout
Mary
Ginevra, maggio 1816. Una giovane donna si sveglia nel cuore della notte, assediata
dagli incubi del suo passato e dalla gelosia per la sorellastra, Claire, che
sembra cogliere qualsiasi occasione per insidiare suo marito Percy. Lei è Mary Shelley, née Wollstonecraft, e suo marito è Percy Shelley, poeta inglese celebrato e amatissimo, che Mary ha seguito per
tutta Europa fino a giungere, insieme a Claire, in quel luogo di villeggiatura
sulle sponde del lago di Ginevra. Sono in cinque in vacanza a Villa Diodati,
compresi John Polidori e Lord Byron detto Albe, e il 1816 è l’«anno senza estate», quando l’eruzione di un vulcano in Indonesia ha oscurato il cielo in tutto il mondo e
impedito al calore del sole di allietare le loro giornate. Così, la compagnia trascorre tutte le sere di pioggia di fronte al fuoco, a bere
vino e laudano e a raccontarsi storie di fantasmi. Ma i fantasmi dei racconti
non sono gli unici ad abitare quella grande casa. Mary ha solo diciannove anni
ma alle spalle tutta una vita vissuta, di sentimenti e avventure. E, nonostante
il piccolo William sia la sua gioia, non riesce a dimenticare la figlioletta
morta che ogni notte, all’ora delle streghe, la sveglia con l’eco remota di un pianto disperato. Ma soprattutto Mary non riesce a dimenticare
gli eventi di quattro anni prima, in Scozia, quando a Dundee ha conosciuto
Isabella Baxter e l’affascinante ma sinistro Mr Booth. Isabella, riccioli scuri e pelle chiarissima,
un’adorabile fossetta sul mento, è per Mary una creatura di irresistibile fascino; Mr Booth è untuoso, e dei pomeriggi passati in casa sua con Isabella spesso Mary non ha
alcuna memoria. Quegli enigmatici eventi monteranno nell’immaginazione della futura scrittrice.
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poste italiane
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POSTE ITALIANE:
ALL’AQUILA, AVEZZANO
E SULMONA
LA CARTOLINA DEDICATA
ALLA PASQUA
Poste Italiane dedica una colorata cartolina filatelica alla Pasqua. In provincia dell’Aquila la speciale cartolina è già disponibile negli uffici postali con sportello filatelico di via della Crocetta
all’Aquila, via Cavalieri di Vittorio Veneto ad Avezzano e piazza Brigata Maiella a
Sulmona, oltre che online su poste.it.
Fino all’11 aprile, inoltre, sarà disponibile anche l’annullo lineare, esclusivamente in abbinamento al bollo a datario mobile.
Una nuova occasione per i collezionisti o per chi vuole ricordare in modo
originale una giornata speciale, un modo per sostenere il valore della
scrittura e custodire nel tempo un ricordo della festività.
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fnsi cdr
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"La dolorosa vicenda occupazionale
dei giornalisti dell’Unità
non è conclusa"
«La dolorosa vicenda occupazionale dei giornalisti dell'Unità non è conclusa. Lo ricordiamo anche a Matteo Renzi che per un anno si cimenterà come direttore de Il Riformista». Lo affermano, in una nota, il Comitato di redazione dell'Unità e la segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante.
«Parliamo – proseguono – dello stesso Renzi segretario del Partito Democratico nel periodo più buio per L'Unità: dall'avvento degli editori Pessina-Stefanelli, all'uscita del Pd dalla società editoriale, alla chiusura del quotidiano. La storia più recente ha raccontato la procedura fallimentare a carico degli editori
Pessina-Stefanelli e l'acquisto all'incanto della testata fondata da Antonio
Gramsci da parte dell'editore Alfredo Romeo, già proprietario de Il Riformista. "La vera notizia è il ritorno in edicola dell'Unità", dice Renzi, ma dimentica che il nuovo progetto editoriale ha lasciato fuori
le giornaliste e i giornalisti dell'Unità che hanno vissuto sulla loro pelle l'epilogo della testata. Un'operazione, lo
ribadiamo,
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che si manifesta non come un'opportunità per il pluralismo dell'informazione, recuperando una testata fondamentale per
la storia democratica del Paese con il suo patrimonio professionale, ma come
una mera speculazione editoriale». «È la prima volta – concludono Fnsi e Cdr – che un'intera redazione, quella de Il Riformista scriverà le pagine della nuova L'Unità mentre si darà vita a una nuova redazione che sarà diretta da Matteo Renzi. All'editore Alfredo Romeo e al direttore Piero
Sansonetti ricordiamo con forza che la vicenda dell'Unità coincide con la storia di 17 giornalisti e 4 poligrafici licenziati dopo il
fallimento. Il tema occupazionale e professionale resta intatto».
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l'intervento
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IL RUOLO DEI SAVOIA
La travagliata storia della Sacra Sindone
di Domenico Rinaldi
Casa Savoia custodi per cinque secoli la Sacra Sindone, il lenzuolo di lino che porta
impressa l’immagine di un uomo con le tipiche ferite della crocifissione, da molti
considerato Gesù Cristo. Si tratterebbe del sudario che ha avvolto il corpo del Messia nel
Sepolcro. Fonti medievali parlano di una tela simile conservata a Edessa e poi
a Costantinopoli, ma perduta durante il saccheggio della capitale bizantina per
mano dei Crociati nel 1294. In ogni caso, non si sa se si trattasse della
medesima reliquia. Le prime notizie sicure sulla Sindone risalgono al 1353,
quando fu segnalata come proprietà del cavaliere Goffredo di Charny, che la concesse per una pubblica ostensione a
Lirey, non lontano da Parigi. Una sua discendente, Margherita di Charny, nel
1453 la vendette ad Anna di Lusignano, moglie del Duca Ludovico di Savoia. A
inizio 1500, I Savoia furono autorizzati dal Papa Giulio II a far adorare la
reliquia mediante
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pubbliche ostensioni. Il sudario si salvò per miracolo da un incendio il 4 dicembre 1532 nella cattedrale di Chambéry, seppur bruciato in più punti, fu riparato dalle suore clarisse con rappezzi e fodere. Dal 1535, la
Sindone seguì il Duca Carlo III, che lo portò con sé per sottrarla ai francesi che avevano attaccato il ducato. Il figlio Emanuele
Filiberto la riportò a Chambéry nel 1560, finché nel 1578 la Sindone fu trasferita a Torino. Alloggiata dal 1694 nell’apposita cappella progettata da Guarino Guarini, fu evacuata da Torino solo nel 1706, poco prima del celebre
assedio, e nel 1939, nell’imminenza della Seconda guerra mondiale, quando fu trasferita nel monastero di
Montevergine, in provincia di Avellino, dove rimase fino al 1846. Riportata a
Torino, fu di proprietà di Re Umberto II fino alla sua morte, nel 1983, quando venne lasciata in eredità a Giovanni Paolo II; il Papa ne nominò custode l’arcivescovo di Torino. Il sudario scampò a un nuovo incendio nel 1997.
I miei più affettuosi Auguri di una serena Pasqua a tutta la Redazione al Direttore e ai
nostri Cari Lettori, Domenico.
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inps news
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Unico e Universale per i figli.
Il simulatore, accessibile senza autenticazione, permette di calcolare l’importo dell’Assegno che verrà corrisposto nel 2023, applicando le disposizioni della legge di Bilancio.
Il messaggio 3 aprile 2023, n. 1256, oltre a informare circa l’avvenuto rilascio del simulatore, illustra anche le nuove funzionalità introdotte nella procedura di Assegno ...
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Online la nuova versione
del simulatore per l’Assegno Unico
e Universale
a cura di Stafano Caranfa
L’Istituto ha introdotto nuove funzionalità nella procedura di Assegno Unico. Ha rilasciato una nuova versione del
simulatore dell’Assegno
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scanno
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Il rito della lavanda dei piedi
nella messa “In Coena Domini”
a dodici bambini prossimi
alla Prima Comunione
Nella messa del giovedì santo si ricorda l’ultima cena di Gesù, l’istituzione dell’Eucarestia e del Sacerdozio. Egli aveva intorno a sé i dodici discepoli, ai quali diede l’esempio di sottomissione con il gesto della lavanda dei piedi. Per rievocare
questi momenti ieri sera a Scanno, dodici bambini prossimi alla Prima
Comunione, hanno preso parte alle celebrazioni sedendo intorno all’altare con un pane davanti a sé. Il parroco ha richiamato la loro attenzione sull’atteggiamento di Gesù prima del Calvario e sul suo esempio d’amore, ripetendo la lavanda dei piedi. Nell’offertorio alcuni di loro hanno portato all’altare anche i tre oli consacrati dal vescovo nella messa crismale in
cattedrale. Il rito si è concluso con la Reposizione dell’Eucarestia. La processione con la pisside, incensata e accompagnata dai bambini
con i lumi accesi, dopo aver attraversato le navate laterali, ha raggiunto l’altare del Ciborio addobbato di veli bianchi, per l’adorazione nelle giornate di Passione.
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anversa
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Sepolto nel cimitero di Anversa
l’uomo sconosciuto trovato morto
sotto la strada per Castrovalva
ANVERSA - Ieri mattina a cura del Comune di Anversa degli Abruzzi è stata tumulato l’uomo ritrovato morto, dentro un sacco a pelo, nella scarpata sotto la strada
provinciale che porta a Castrovalva. Non aveva documenti con sè, né i Carabinieri, dopo mesi d’indagini, sono riusciti a rintracciare la sua identità, non essendoci stato nessuno a denunciare la sua scomparsa . La salma, quindi,
è stata consegnata al Comune di Anversa per la sepoltura
Il parroco don Andrea ha benedetto la bara prima che la terra la ricoprisse. La
croce di ferro, posta sul tumulo, riporta la dicitura di “soggetto ignoto”. Che Iddio l’abbia in gloria!
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