Martedì 28 Febbraio 2023 - San Romano di Condat, Abate

Il tempo... ieri - OGGI ULTIMO GIORNO DI FEBBRAIO. Ci sta lasciando col cattivo tempo. Ieri una “spolverata” di neve ha imbiancato i paesi di montagna. E nulla più. Temperature ancora in calo: mass. 5,8°; min. -0,5°; attuale 2,4° (ore 23,30).
 
  in primo piano
Trecentosessantanovesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
Ieri esplosioni anche nella regione di Kiev

Diversi attacchi con droni sono stati lanciati dalle forze di Mosca nella notte. Il comando operativo nord dell’Ucraina citato dal Kyiv Indipendent ha reso noto l’abbattimento prima di un drone Shahed di fabbricazione iraniana sopra Chernihiv Oblast e poi di almeno altri due droni in aree non specificate. L’allarme antiaereo è rimasto attivo in diverse zone del Paese e sono state udite esplosioni anche nella regione di Kiev.
Kiev annuncia una controffensiva in primavera dicendo che "libereremo anche la Crimea", mentre il patriarca russo Kirill dice in un incontro con i bambini del Donbass che quella regione "è un avamposto della Russia". Il ritorno della Crimea all'Ucraina "è impossibile" perché è "una parte integrante della Russia", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha aggiunto: "al momento la Russia non vede le condizioni per uno sviluppo pacifico della situazione in Ucraina, per cui l'operazione militare russa continuerà".  
“La tirannia e il terrore devono cadere. La pace e la libertà devono prevalere. La vittoria dell’Ucraina è l’unica possibilità per riportare la pace in Europa. Sosteniamo l’Ucraina”. Lo hanno scritto in una dichiarazione congiunta, in occasione del primo anniversario della guerra in Ucraina, i presidenti dei parlamenti estone (Jüri Ratas), lettone (Edvards Smiltēns), lituano (Viktorija Čmilytė-Nielsen) e polacco (Elżbieta Witek).
 
  il libro del giorno
 
   musical
"IL PERDONO NUTRE IL MONDO"
Approda a Roma

Approda, ad apertura della tournèe primaverile, a Roma, nella splendida Sala Verdi dell’Hotel Quirinale, il prossimo giovedì 2 marzo, ore 19.00, “Il Perdono nutre il mondo”, racconto musicato ispirato ai lavori editoriali “Dante, Silone e la Perdonanza” e “I Papi e Celestino V” (One Group Edizioni) di Angelo De Nicola, per l’occasione anche in veste di voce narrante, ideato dalla pianista e direttrice artistica aquilana Sara Cecala, con la partecipazione eccezionale del cantastorie Germano D’Aurelio, in arte ‘Nduccio. Lo spettacolo è stato inserito all’interno del calendario della 728.ma Perdonanza, in occasione dell’evento straordinario dell’apertura della Porta Santa della basilica di Santa Maria di Collemaggio da parte di Papa Francesco, che ha eletto L’Aquila “Capitale del Perdono e della Pace”, il 28 agosto scorso.
Giulia Caminito
Amatissime

Cinque donne, cinque bambine, cinque amanti, cinque sguardi sul mondo. Cinque autrici che sono passate alla storia e che ora la scrittrice romana, Giulia Caminito, classe 1988 , vincitrice del Premio Campiello 2021 , riporta in vita in un volume dal titolo Amatissime, pubblicato da Giulio Perrone Editore. Dall’infanzia di Elsa nella Roma dei rioni agli abiti che Paola indossava per andare a teatro con Massimo Bontempelli; dagli incarichi editoriali di Natalia da Einaudi passando per l’ultimo sconosciuto romanzo di Laudomia, fino all’eredità di Livia, donna bellissima e sicura, Giulia Caminito ripercorre le fila della loro esistenza intrecciando il resoconto con numerosi elementi autobiografici. Proprio come lei, d’altronde, le cinque autrici sono passate per la Città eterna – chi per viverci, chi per soffrire, chi per dimenticare, chi per fallire. E mentre Caminito si racconta dall’infanzia fino al mestiere della scrittura, il romanzo della sua vita si sovrappone e si alterna a quello delle sue scrittrici più amate, diventando un omaggio alla vita di cinque eccezionali donne del Novecento italiano.
 
   ristoteatro
"A cena
con i 7 peccati
capitali"

Venerdì 3 marzo a grande richiesta torna al Ventonotturno di Pescara "A cena con i 7 peccati capitali". Seppur non facenti parte della bibbia, i sette vizi capitali sono sempre stati avvicinati alle dottrine religiose, sono temuti e desiderati allo stesso tempo, il cedimento ad essi regala si timori, ma anche la piacevolezza che ne scaturisce quando ci si concede a tal vita dissoluta. Li pensiamo accostati alla vita pratica quotidiana di un lontano passato, distante da noi, ma siete certi che nell’oggi non si siano infiltrati come virus nel mondo digitale che state vivendo? Provate a pensare ad alcuni accostamenti come ad esempio accidia = wikipedia o superbia = like sotto le foto, e tanti altri ancora che vi sveleremo.
Lo spettacolo che abbiamo pensato per voi ripercorre sia la parte storica/letteraria con il dottor Faust di Marlowe disposto a cedere la sua anima in cambio di 24 anni di peccati che quella moderna portandovi tra i vizi digitali. Incontrerete tra i tavoli e sul palcoscenico le nostre attrici che dopo aver circuito il Faust
raggiungeranno la vostra zona confort, cioè i tavoli su cui state cenando, per tentarvi e ammaliarvi.
Uno spettacolo che oscilla tra il gotico e il divertente. Tutto questo al Ventonotturno, l’unico ristoteatro con palco e sipario in sala.
Qui di seguito il menu - Antipasto: Tagliere con prosciutto, formaggio, spianata, salame ungherese, lonza di capocollo, frittata contadina, polentina con goccia di gorgonzola, crocchette di patate, cicorietta al coccio, pallotte cacio e ove. Primo piatto: Fagottino di crepes. Seconda portata: Arrosto al forno con contorno. Calice di vino o bitter rosso.
 

RACCONTI DI POLITICA INTERIORE

E’ in lettura il racconto n. 108 di politica interiore di Angelo Di Gennaro dal titolo “NOI SIAMO PARLATI DAL LINGUAGGIO - Residui linguistici di un passato che non vuole passare”.

 
    politica
Elly Schlein prima donna eletta
segretario del Partito Democratico

HA VinTO con il 53,8% contro il 46,2% di Bonaccini. L'esito del voto le dà un vantaggio su Stefano Bonaccini ampio ma non schiacciante. Un rapporto inverso a quello dei circoli, dove aveva vinto di 20 punti il presidente dell'Emilia Romagna: è la prima volta che non diventa segretario il candidato più votato fra gli iscritti.
Nel suo primo discorso da segretaria, Elly Schlein ha tracciato le linee del programma del suo Pd. "Il popolo democratico è vivo, c'è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara". Con la voce rotta dall'emozione, Schlein ha festeggiato: "Ce l'abbiamo fatta, insieme abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione, anche questa volta non ci hanno visto arrivare".
Classe 1985, è nata nella Svizzera italiana da padre statunitense e madre italiana. Ha studiato giurisprudenza all’Università di Bologna, dove si è laureata con il massimo dei voti nel 2011 e ha contribuito a fondare l’associazione universitaria Progrè, che si occupa di sensibilizzare l’opinione pubblica su temi legati alle migrazioni e alla realtà carceraria.
Da questo giornale gli auguri alla neosegretaria!
 
    l’intervento
a milioni. Mentre adesso sono quasi scomparsi del tutto. Comunisti compresi, da quando Achille Occhetto, meglio tardi che mai, pensò bene di disfarsi di un partito considerato sempre più imbarazzante. La pretesa di resuscitare adesso il monolite antifascista è semplicemente surreale, visto e considerato che non è più un monolite dagli anni dell’immediato dopoguerra. Tutti dobbiamo invece osservare la Costituzione. Una carta che si fonda soprattutto su due articoli: l’articolo 3 e l’articolo 21, entrambi caratterizzati un ordinamento liberaldemocratico. Il primo sancisce il principio di eguaglianza davanti alla legge senza discriminazione  alcuna. Il secondo riconosce a tutti il diritto di libera manifestazione del pensiero. Ora sarà anche vero che la nostra è la Costituzione più bella del mondo. E selo dice Benigni, che pure non è un costituzionalista, possiamo crederci. Resta il fatto che è una illustre sconosciuta. Ne abbiamo avuto la riprova proprio in questi giorni. Alcuni studenti dei collettivi di sinistra del liceo classico Michelangiolo di Firenze, con in mano un cestino dell’immondizia, hanno invitato alcuni giovani di destra a deporvi i loro volantini considerati robaccia e a togliere il disturbo su due piedi perché  - udite, udite – non ne condividono il contenuto. E nel corso della manifestazione dell’altro giorno hanno chiarito – si fa per dire – il loro pensiero: “se arrivano davanti alle scuole, troveranno chi li scaccia”. Urge un corso accelerato di educazione civica. Che aspettano i professori a farsi parte diligente?
IL SURREALE ANTIFASCISMO
DEL NUOVO MILLENNIO

di Domenico Rinaldi

Se non avessimo visto qualche giorno fa con i nostri occhi a Firenze la cosiddetta manifestazione antifascista degli studenti del liceo Michelangelo dopo gli scontri tra giovani di destra e di sinistra, avremmo pensato a una rievocazione cinematografica  del tempo che fu. E allora diciamolo una buona volta le cose come stanno dal punto di vista storico e costituzionale. Morto il fascismo per indisposizione  del dittatore, ben presto anche l’antifascismo storico – quello vero al quale ci inchiniamo e non quello da barzelletta che si è visto in seguito – non ha più ragion d’essere. Tirando le cuoia , l’antifascismo verace partorisce due creature. Da una parte si afferma la democrazia liberale di Alcide De Gasperi e dei suoi alleati. Ed ecco la scissione di Palazzo Barberini del gennaio 1947, quando Giuseppe Saragat rompe con Pietro Nenni perché opta per una scelta di civiltà, e il trionfo del18 aprile 1948 del leader democristiano, che conferma una scelta di campo irreversibile. E d’altra i Nenni e i Togliatti, allora uniti dal patto di unità d’azione, che si schierano a favore di Peppone Stalin, uno spietato dittatore come pochi altri. Nell’immediato dopoguerra nostalgici del fascismo, monarchici e comunisti si contavano
 
    macchemito
Viaggio nell'Abruzzo fantastico sulla "Scia dei Saraceni"

La costa abruzzese dopo il saccheggio dei Saraceni ha vissuto momenti di terrore, come si racconta nella nuova puntata di Macchemito a cura di Paolo Pacitti, dove le telecamere Rai di Sem Cipriani vanno alla scoperta dell'Abruzzo fantastico con lo scrittore abruzzese Peppe Millanta; eppure come si evince da questa nuova puntata andata in onda su "Buongiorno Regione" sono tante le storie nate con queste vicende, come quella legata alla donna rapita dai Turchi, il cui destino si perde nella leggenda.
"Oltre alle distruzioni, i Turchi navigando verso le nostre coste portarono anche dei termini che si sono poi cristallizzati nella nostra parlata abruzzese e nel nostro dialetto - spiega la dialettologa Daniela D'Alimonte. - Uno per tutti 'bardasce' con il quale noi abruzzesi indichiamo il 'ragazzo' e deriva dall'arabo 'bardag' che indicava in passato il bottino da guerra ossia lo schiavo che veniva preso e catturato dopo una battaglia contro i nemici".
Ragazzo dunque, come bottino di guerra: questo paragone rimanda
proprio ad una leggenda fiorita a Francavilla al Mare (Ch) a seguito del tragico evento che vede protagonista la "rapita dai Turchi"; infatti mentre la città veniva saccheggiata alcuni Saraceni stavano per mettere fuoco alla casa di un contadino quando scoprirono una donna nascosta nel camino ossia una "bardascia", talmente bella che fu rapita e portata a Costantinopoli per donarla al Sultano.
 
    unarma
UNARMA SUGLI ANARCHICI:
“ESCALATION DI VIOLENZA IL GOVERNO
NON RIMANGA A GUARDARE”

“Non possiamo tollerare che le città siano deturpate da gruppi anarchici che, con pretesti qualsiasi, da mesi inneggiano alla violenza e si accaniscono senza alcun motivo contro le Forze dell’Ordine, come successo sabato a Genova” – così Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, associazione sindacale dell’Arma dei carabinieri – “Durante la manifestazione gli anarchici hanno deturpato diverse macchine delle Forze dell’ordine e imbrattato degli edifici tacciandoci come assassini.
Non ci piegheremo a questi gesti meschini e pavidi, è tempo però che il Governo non rimanga a guardare e mantenga le promesse elettorali, venendo incontro anche al comparto difesa e sicurezza e permettendo almeno di tutelarci di fronte a quelli che sono, di fatto, attacchi alle istituzioni”. (Unarma)
 
    rugby
Il rugby visto da Sandro della Foce di Scanno
Under 20 Italia 27 - 44 Irlanda; Italia maggiore 20 - 34 Irlanda;
Galles 10 - 20 Inghilterra;  Francia 32 - 21 Scozia

Buona partita dell'Italia contro, attualmente, i più forti al mondo. Sbagliamo sempre il punto d'incontro: ci facciamo rubare troppi palloni, forse è l'unica pecca di tutta la partita. Comunque li abbiamo fatti soffrire fino alla fine. Tutti soffrono affrontandoci. Anche la stampa Irlandese ci ha fatto i complimenti.
Prossima partita Italia - Galles all'Olimpico di Roma 11 marzo ore 15,15.
Che la coccia sia spiccia! SANDRO Baffo.
 
Villalago