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Giovedì 9 Febbraio 2023 - Sant'Ansberto, Abate di Fontenelle
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Il tempo... ieri - Brevi nevicate, ma senza consistenza. La giornata ci ha dato la certezza di essere nella stagione giusta, quella
invernale, con gelate notturne e diurne. Temperature sotto lo zero: mass. -1,6°; min. -7,6°; attuale -3,6° (ore 23,30).
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in primo piano
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Trecentocinquantesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
Zelensky oggi a Bruxelles per partecipare al Consiglio Europeo
Il 350esimo giorno di conflitto vede il presidente ucraino Volodymyr Zelensky arrivare nel Regno
Unito a bordo di un aereo militare della Raf, per incontrare il premier Rishi
Sunak. Si tratta della sua prima visita in un paese europeo dopo lo scoppio
della guerra con la Russia. E oggi Zelensky sarà anche a Bruxelles per partecipare al Consiglio Europeo straordinario, e si
rivolgerà ai 27 leader "in mattinata" per poi procedere a una serie d'incontri
bilaterali. In sede di Consiglio, i governi di Polonia, Estonia, Lettonia e
Lituania chiederanno dei passi avanti nell'uso degli asset russi congelati
nell'Ue. A renderlo noto una lettera congiunta indirizzata ai presidenti
Charles Michel e Ursula von der Leyen e al premier svedese Ulf Kristersson.
"Questo orientamento sarà la base per la proposta legislativa sull'uso degli asset congelati al fine di
sostenere la ricostruzione dell'Ucraina", si legge nella lettera. Entro il 24 febbraio, anniversario dell'inizio dell'occupazione della Russia in
Ucraina, Mosca vuole qualcosa di "clamoroso" da mostrare al suo Paese, ed è in questi termini che vanno lette le operazioni per una rinnovata offensiva militare russa in
Ucraina. Ha spiegato Oleksiy Danilov, il capo del consiglio ucraino per la
sicurezza nazionale, in una
intervista a Reutuers.
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il libro del giorno
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mostra
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“Obiettivo L’Aquila-
L’Italia nelle foto
di Gendel”
Una mostra allestita
in spazi pubblici
Grazie alla collaborazione della Fondazione Primoli, che conserva il fondo del
fotografo americano Milton Gendel (1918-2018) vissuto a Roma dal 1950 fino alla
morte, la mostra si compone di 55 fotografie in bianco e nero (stampe digitali
da negativi originali, la maggior parte in dimensione 30×40) che raccontano la città di L’Aquila e altri panorami urbani italiani. Fotografie scattate tra i primi anni
Cinquanta e gli anni Ottanta del Novecento, e che raccontano un’Italia ormai scomparsa, attraverso l’occhio attento e ironico di Gendel. Questi scatti si possono considerare
appartenenti alla cosiddetta straight photography, la fotografia diretta. Non
sono cioè mai preparati e i personaggi non sono mai “messi in posa”; anzi Gendel cerca di cogliere la realtà così
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come si presenta davanti ai suoi occhi, ma esaltandone peculiarità e stranezze con uno sguardo scanzonato ed espressivo.
La mostra è curata dalla prof.ssa Barbara Drudi (Storia della Fotografia) e dalla dott.ssa
Valeria Petitto (curatrice dell’Archivio Fotografico della Fondazione Primoli) insieme agli studenti del I anno
del Biennio della Scuola di Fotografia. Una vera esperienza “sul campo” per gli studenti che si sono cimentati con tutte le tappe di costruzione di una
mostra allestita in spazi pubblici.
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Valeria Parrella
Almarina
Esiste un'isola nel Mediterraneo dove i ragazzi non scendono mai a mare. Ormeggiata come un
vascello, Nisida è un carcere sull'acqua, ed è lì che Elisabetta Maiorano insegna matematica a un gruppo di giovani detenuti. Ha
cinquant'anni, vive sola, e ogni giorno una guardia le apre il cancello
chiudendo Napoli alle spalle: in quella piccola aula senza sbarre lei prova a
imbastire il futuro. Ma in classe un giorno arriva Almarina, allora la luce
cambia e illumina un nuovo orizzonte. Il labirinto inestricabile della
burocrazia, i lutti inaspettati, le notti insonni, rivelano l'altra loro
possibilità: essere un punto di partenza. Nella speranza che un giorno, quando questi
ragazzi avranno scontato la loro pena, ci siano nuove pagine da riempire,
bianche «come il bucato steso alle terrazze». Questo romanzo limpido e intenso forse è una piccola storia d'amore, forse una grande lezione sulla possibilità di non fermarsi. Di espiare, dimenticare, ricominciare. «Vederli andare via è la cosa più difficile, perché: dove andranno. Sono ancora così piccoli, e torneranno da dove sono venuti, e dove sono venuti è il motivo per cui stanno qui».
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caritas
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“C’ENTRO ANCH’IO”
CARITAS, GIOVANI
E VOLONTARIATO
A partire da lunedì 13 febbraio alle ore 15:00 riparte il progetto “C’entro anch’io” presso i locali di Casa Zaccheo in via Porta Romana 4 a Sulmona. L’iniziativa promossa dalla Caritas diocesana di Sulmona-Valva è destinata ai giovani che vogliono avvicinarsi all’ambiente Caritas, impegnandosi in prima persona nell’attività di volontariato.
La Caritas diocesana apre le porte di Casa Zaccheo per offrire ai giovani un
modo alternativo di stare insieme, contrastando così il rischio della solitudine e dell’isolamento, scoprendo la bellezza della condivisione, della conoscenza ma anche
la responsabilità verso gli altri, in particolar modo verso chi si trova in situazione di
bisogno.
Attraverso incontri che si presentano come momenti di informazione, educazione e
sensibilizzazione al volontariato, la Caritas mette al centro i giovani,
rendendoli agenti nel loro operato e nello stesso tempo inseriti in un contesto
di formazione e crescita personale, guidati da un educatore professionale.
L’intento è quello di promuovere i valori della solidarietà, della gratuità del dono, della giustizia, della cittadinanza attiva e dell’incontro. Parallelamente, si intende promuovere la pensabilità dell’esperienza di volontariato attraverso un cammino spirituale, che aiuti i giovani
a maturare una scelta autentica e consapevole del servizio cristiano della
carità, favorendo una riflessione ed una ricerca rispetto al senso
ultimo della vita.
All’inizio di un nuovo anno di attività, l’auspicio è quello di lavorare in sinergia con le realtà territoriali abitate dai giovani, come scuole,
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università, parrocchie, associazioni e strutture socio-assistenziali. La rete Young
Caritas, anima giovane di Caritas, si nutre dell’apporto di giovani che contribuiscono, con il loro servizio, a portarne avanti
la missione.
(La caritas diocesana)
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curiosità storiche
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Settant’anni fa, Guido Piovene,
famoso giornalista, visita Sulmona
di Ezio Pelino
Erano gli Anni Cinquanta. Un famoso giornalista, Guido Piovene, su incarico della Rai, viaggia per oltre tre anni lungo l’Italia. Parte dal nord e prosegue per tutta la Penisola. Un ‘ impresa eccezionale, unica. Aveva tenacia, capacità di osservazione della realtà socio-economica e comprensione dell’animo della gente.
Ha scritto un voluminoso libro, oggi dimenticato, che è stato definito “scrupoloso come un censimento, fedele come una fotografia, circostanziato come
una atto d’accusa”.
Sono gli anni della ricostruzione post bellica e si comincia ad avvertire il boom economico.
Sulmona appare al giornalista come la città che esprime, più di altre, la natura “di fondo” dell’Abruzzo. Oltre che bella, gli appare vivace, addirittura gaia.
Festose sono le innumerevoli botteghe di confetti tanto da comporre un vero e proprio “fregio decorativo”. Lo colpisce il numero di barbieri per uomo: “negozi monumentali tappezzati di specchiere, tra cui (però) volteggiano le mosche”.
In quei “duomi di cristallo” bisogna spesso attendere pazientemente. Il barbiere, infatti, è spesso, al bar. A differenza dei barbieri, i parrucchieri per signora non sono vistosi, sono “segregati” per lo più al primo piano di uno stabile, quasi ginecei dai quali dev’essere escluso lo sguardo. Le passioni dominanti femminili sono per i profumi e
gli ori.
Piovene ricorda le tradizionali rivalità fra le confraternite della Trinità e di Santa Maria della Tomba e descrive con precisione la rappresentazione
della “Madonna che scappa in piazza”. Gli sembra che le “due passini femminili” siano i profumi e gli ori. Pensa che si vendano più profumi da noi...
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l’intervento
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FESTIVAL DI SANREMO
Messaggio di Zelensky e censura preventiva
presa in giro di Putin “poteva anche vincere”
di Domenico Rinaldi
La vicenda del messaggio del Presidente Zelensky al Festival di Sanremo è emblematica dell’improvvisazione organizzativa italiana. L’invito a presenziare all’evento canoro è stato fatto da Bruno Vespa (non
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si sa a che titolo) nel corso di un’intervista a Kiev. L’annuncio ha scatenato polemiche tra i contrari alla guerra che vogliono
silenziare (non si sa a che titolo) la voce degli ucraini per far regnare la “pax sovietica” sulla regione. La polemica a indotto il Presidente della Rai Carlo Fuortes a
rivendicate il diritto di esaminare parola per parola il testo del messaggio per stralciarne (non si sa a che titolo) parole non gradite. L’esame del testo è stato definito...
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poste italiane
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“IL LIBRO DEI FRANCOBOLLI 2022”
DISPONIBILE ALL’AQUILA, AVEZZANO E SULMONA
All’interno del volume
il francobollo dedicato
a San Gabriele, patrono d’Abruzzo
È disponibile anche negli uffici postali con sportello filatelico di via della Crocetta all’Aquila, via Cavalieri di Vittorio Veneto ad Avezzano e piazza Brigata Maiella a
Sulmona “Il Libro dei Francobolli 2022”, la nuova raccolta di carte-valori postali emesse l’anno scorso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con relativi
annulli del giorno di emissione e con un testo che ne illustra il tema.
Il Libro, disponibile oltre che in tutti gli uffici postali con sportello
filatelico anche negli Spazio Filatelia del territorio nazionale e online sul
sito filatelia.poste.it, non è solo la raccolta dei francobolli emessi in 365 giorni, ma è soprattutto il racconto dell’Italia attraverso i francobolli stessi che celebrano eroi, tesori, patrimoni
culturali e il sistema produttivo, che tutti insieme rappresentano il nostro
Paese come un’affascinante storia di eccellenza. Molte le emissioni di grande successo nel
2022. Tra queste, il francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “il Senso civico” dedicato a San Gabriele dell’Addolorata, emesso lo scorso 27 febbraio, nel 160° anniversario della scomparsa e in occasione della chiusura del giubileo per il
centenario della canonizzazione del santo patrono
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d’Abruzzo e dei giovani.
All’interno del Libro dei Francobolli 2022, realizzato con una tiratura di 11mila
esemplari, grande evidenza per le emissioni che hanno riscosso grande interesse
nel corso dell’anno come ad esempio i francobolli commemorativi dedicati a Giovanni Verga,
Giuseppe Mazzini e Margherita Hack; quelli della serie “le eccellenze dello spettacolo” dedicati a Raffaela Carrà, Lina Wertmüller, Franco Battiato e Milva; quelli appartenenti alla serie “Senso Civico”, dedicati a David Sassoli e al 170° anniversario della Polizia di Stato; infine quelli della Serie Turistica e i
consueti dedicati alla squadra vincitrice del campionato di calcio di serie A e
al Santo Natale.
(Vittorio Di Guilmi)
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comunicato wilderness
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I LUPI A PESCASSEROLI
E’ possibile che predino anche i cuccioli d’orso!
di Franco Zunino
A Pescasseroli, la capitale del Parco d’Abruzzo, dove la presenza dei lupi si fa sentire più che in tanti altri posti (secondo un esperto, ce ne sarebbero ben 16 branchi!),
e dove in più di un caso si è potuto “dimostrare” la falsità di una delle tante fole dei lupofili sull’utilità dei grandi cani bianchi da pastore per frenare la loro irruenza predatoria
(divorandosene alcuni!), in gennaio alcuni lupi, sono addirittura entrati nel
giardino di un albergo dove hanno ucciso e divorato due cani lupo cecoslovacchi
(dopo ben altri 12 precedenti casi similari)! Cosa che ha spinto il Sindaco ad
emettere un’ordinanza per chiedere a tutti i proprietari di cani di tenerseli chiusi nelle
case durante la notte! E poi c’è qualcuno che ha ancora dei dubbi sulla possibilità che i lupi predino anche i cuccioli d’orso! Dubbi che si potrebbero togliere se ci si volesse informare su quanto è stato accertato in Romania, dove queste predazioni sarebbero state documentate
dagli studiosi.
Sono state diffuse anche in Italia le terribili fotografie dell’uomo divorato animali selvatici, probabilmente lupi, in Polonia. Si tratta di
una persone di 64 anni scomparsa da casa il 19 dicembre scorso i cui resti sono
stati poi trovati il 5 gennaio. Non si sa né si può sapere se predato o se, più
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probabilmente, spolpato di tutte le parti morbide dopo la sua morte accidentale
(infarto, ipotermia). Resta il fatto che lo hanno divorato animali selvatici
carnivori, una notizia non certo piacevole, specie per i parenti e i conoscenti. Ma il lato peggiore di questa notizia è che se si tratta di lupi, come è plausibile che sia anche dalla stato in cui è stato ritrovato il corpo, quelli che se ne sono cibati hanno inevitabilmente “imparato” che anche l’uomo può essere un buon cibo per loro (perché gli individui che se ne sono cibati, si sono ben resi conto che si trattava di
un uomo!); e da ciò a supporre che, nel caso siano stati lupi (dubbio relativo, perché dallo stato dei resti, è difficile ipotizzare altri animali) in futuro eventuali aggressioni a ragazzi,
donne o anziani in difficoltà, diverrebbe ipotizzabile per quegli individui!
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