Lunedì 09 Gennaio 2023 - Sant'Adriano di Canterbury, Abate

Il tempo... ieri - MATTINATA DI SOLE. Nel pomeriggio ci sono state le prime avvisaglie del cambiamento del tempo con l’abbandono dell’alta pressione. Temperature in lieve calo per la massima: mass. 10,3°; min. 3,4°; attuale 7,2° (ore 23,30).
 
  in primo piano
Trecentodiciannovesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
“Nessuna tregua per il Natale Ortodosso”

Il pressing della Nato perché l'Italia fornisca uno scudo ai cieli di Kiev trova divisi i nostri militari. Nessuno nega l'importanza di sostenere la resistenza ucraina, mettendola soprattutto in condizioni di proteggere la popolazione dai bombardamenti russi. "Il sistema Samp-T prodotto da Italia e Francia è ritenuto superiore al Patriot americano - evidenzia il generale Maurizio Fioravanti, ex comandante della Folgore e delle forze speciali - perché è efficace a una distanza maggiore, fino a 80-100 chilometri".
Nella città del Donbass non c’è stata traccia del cessate il fuoco di Putin. I soldati ucraini hanno continuato a sparare temendo che la richiesta diventi una trappola.
 
   auguri
  il libro del giorno
 
“NOZZE DI SETA”
PER ELISABETTA
E FRANCESCO

Sabato 7 gennaio 2023 nella chiesetta di S Maria del Lago si è celebrato il quinto anniversario di matrimonio di Elisabetta D’Agnano, scenografa RAI e del generale della forestale in pensione Francesco Scarpelli. La cerimonia religiosa è stata officiata dal parroco di Scanno Don Joseph che ha avuto per la coppia parole di elogio e di augurio. La ricorrenza è stata impreziosita da una formidabile sorpresa: Elisabetta e le damigelle - nipoti di Francesco: Vittoria, Cecilia e Caterina sono arrivate abbigliate con il tipico e bellissimo costume scannese conferendo alla “sposa” un non so che di aristocratico, il tutto reso ancora più attraente dalle famose sciacquaglie- orecchini tipici dell’oreficeria abruzzese del XIX e primo XX secolo, opera di maestri orafi della famiglia Di Rienzo. L’evento gioioso e pieno di allegria si è concluso presso il ristorante  dell’Agriturismo Valle Scannese dove è stato somministrato un delizioso menu pastorale con prodotti artigianali tipici locali di alto livello. Infine i commensali hanno offerto doni ai festeggiati nel segno del loro affetto e della profonda amicizia.
Elisabetta e Francesco, una coppia solida, ironica, simpaticissima e generosa ha da alcuni anni scelto di vivere nel nostro paese divenendone cittadini residenziali. La famiglia del generale forestale scelse, alla fine del 1950, come luogo di vacanza Villalago Riviera dove si fece costruire una delle prime villette in prossimità del Lago. La nostra comunità non può trarne che giovamento acquisendo persone di cultura e di indiscusso spessore morale. Dunque, auguri, auguri, auguri per una vita ed una residenza serena, di pace, fatta di gioia e felicità. Lucrezia
Lorenzo Marone
La tristezza
ha il sonno leggero

Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezza e svariati fratelli. È uno di quei figli cresciuti un po’ qua e un po’ là, un fine settimana dalla madre e uno dal padre. Sulla soglia dei quarant’anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi, tanto emotivo e trattenuto che nella sua vita, attraversata in punta di piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nello stomaco, somatizzando tutto. Un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia dopo avergli rivelato di avere una relazione con un collega. Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l’appuntamento con la sua vita. E deciderà di affrontare una per una le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto: una casa che senta davvero sua, un lavoro che ami, un rapporto con il suo vero padre, con i suoi irraggiungibili fratelli e le sue imprevedibili sorelle. Imparerà così che per essere soddisfatti della vita dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che non abbiamo alcun obbligo di ricoprire per sempre il ruolo affibbiatoci dalla famiglia. E quando la moglie gli annuncerà di essere incinta, Erri sarà costretto a prendere la decisione più difficile della sua esistenza...
 
   villalago
LA BEFANA
E’ TORNATA
IL 6 GENNAIO
A VILLALAGO
PER LA GIOIA
DI GRANDI
E PICCINI
IL 6 GENNAIO, dalle ore 16,30 nella sala polifunzionale di Villalago si è svolta la festa della befana, promossa dalla CRE di Villalago in collaborazione con le attività commerciali locali.
Si sono esibiti due bravissime cantanti e un imitatore provenienti dalla trasmissione di Telethon. I bambini hanno giocato a tombola e al quizzettone. Per loro ci sono stati tantissimi premi messi in palio dai due promotori. Verso le 18,30 è arrivata la befana, annunciata da una musica opportuna. La vecchina  ballando con il sacco sulle spalle, ha iniziato a distribuire le calze (ben 130) a tutti ma proprio a tutti i bambini e ragazzi presenti, che hanno apprezzato tantissimo il dono. La serata si è conclusa con un ricco buffet, per grandi e bambini.
Il mio ringraziamento va a Salvatore Pandolfi (CRE), a tutte le attività locali, a Paolo e Alessandra che    
hanno regalato come da sempre le calze vuote e qualche gadget, a mio marito, a mia figlia Francesca e agli amici speciali Gaetano e Grazia che spontaneamente hanno dato una valida mano per servire il cibo, vista la numerosa partecipazione
(oltre 150 persone).
Infine un grazie alle collaboratrici attive dell’evento, Giulia, Maria Pia e alla sottoscritta, che abbiamo lavorato non poco, per la riuscita della festa della befana, apprezzatissima da tutti.
La befana ha ricevuto infiniti complimenti ed è stata fotografata e filmata da più di 100 persone, che le hanno fatto promettere di tornare il prossimo anno.
La befana ha ringraziato per la calorosa accoglienza e ha promesso di tornare a Villalago il prossimo
6 Gennaio. Giuseppina
 
   editoriale
il lunedi’ del direttore
Ivi è perfetta letizia…

Nell’editoriale dello scorso 28 Novembre ho riportato il fioretto di san Francesco sulla “Perfetta Letizia”, in cui Egli spiega a frate Leone che la perfetta letizia si raggiunge quando si accettano ogni umiliazione, ogni “iniuria”. San Giacomo stesso nella lettera n. 1 scrive:  Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove, sapendo che la prova della vostra fede produce la pazienza. E la pazienza completi l’opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla.
Cerco, data anche la mia età, di raggiungere la “perfetta letizia”, ma ho il dovere di intervenire se l’umiliazione tocca altre persone.
Nel pomeriggio di martedì 3 Gennaio è stato presentato a Villalago
il libro: Studio antropologico dei resti umani rinvenuti nel Monastero di
san Pietro in lago.
Quando è apparsa la locandina dell’evento, molti mi hanno chiesto perché non fosse nell’elenco dei presenti il mio nome. Non ho saputo rispondere, perché non ero a conoscenza neppure della stesura del libro.
L’invito a partecipare, come presidente dell’associazione culturale l’Atelier, mi è pervenuto nel pomeriggio del giorno prima. Non ho disatteso l’invito. Il sindaco, invitandomi a sedere nella prima fila, mi ha dato una copia del libro. Nell’attesa ho letto la sua presentazione e mi sono un po’ adombrato perché non c’era alcun riferimento, né all’associazione né tantomeno al gruppo che ha provveduto agli scavi archeologici nell’area del Monastero di San Pietro del Lago. Ho pensato che lo facesse nel suo intervento.
Si è soffermato a lungo su quanto lui e la sua amministrazione avevano fatto in merito allo studio dei reperti ossei umani, ma nessun accenno, né ringraziamenti a chi (un gruppo di dieci suoi concittadini) ha “sudato” per riportare in luce i segnali del vasto complesso monastico. Sembrava, a sentirlo, che tutto fosse stato fatto per opera sua. Eppure, le ossa umane
non sono venute fuori con il biblico scoperchiamento delle tombe, ma con un lungo e delicato lavoro di pala e picco sotto il sole cocente dell’estate. La stesura del libro, secondo me, avrebbe dovuto coinvolgere anche chi è stato promotore e artefice dello scavo archeologico, per appurare i molti dettagli necessari per un’attenta ricostruzione storica.
Quando è stata data la parola al pubblico, mi sono sentito in dovere di intervenire per informare che lo studio antropologico dei resti umani è stato possibile, perché c’è stato un gruppo che quelle ossa ha rinvenuto, toccato, custodito e onorato con una cerimonia funebre. Su indicazione del funzionario della soprintendenza archeologica furono riunite in una bara comune per una nuova sepoltura, avvenuta nel cimitero di Villalago. Delle sette tombe le ultime vennero lasciate intatte, ritenendo non necessario la loro apertura, fatta in seguito dall’équipe di antropologia.
Il libro, scritto dai ricercatori ed antropologi del museo dell’Università di Chieti, G. D’Annunzio, ha la sua valenza perché dà informazioni sulla comunità monastica di San Pietro del Lago, non ricavabili dai reperti lapidei o fittili.
San Pietro in Lago (come riporta il suddetto libro) o San Pietro del Lago? In tutte le agiografie di San Domenico Abate in lingua italiana, a cominciare da quella di Ludovico Iacobilli del 1645 e negli antichi documenti che trattano di Villalago e della Valle del Sagittario, compare la dicitura: “Monastero di San Pietro del Lago”, rifacendosi all’iscrizione riportata in una delle formelle delle antiche porte di bronzo della basilica di Montecassino: “Sanctus Petrus de Lacu, cum quindecim cellis sui”.
Troviamo per la prima volta il nome  “San Pietro in lago” nell’opuscolo di Mons. Giuseppe Celidonio del 1910. Non sappiamo perché abbia mutato il “de” con “in” ed ogni ipotesi potrebbe essere fuorviante.
Alcuni studiosi e ricercatori villalaghesi sono fedeli alla tradizione classica, mentre altri seguono mons. Celidonio.
In tutti i miei scritti ho sempre nomato quel monastero
“San Pietro del Lago”. r.g.
 
   inps news
Portale delle famiglie:
i dati sulle prestazioni
della maternità

a cura di Stefano Caranfa

L’INPS, nella realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ha previsto la creazione di una piattaforma integrata della
genitorialità denominata “Portale delle Famiglie”.
Tramite il Portale delle Famiglie è possibile visualizzare le informazioni sulle prestazioni erogate o in corso di erogazione, lo stato di lavorazione delle domande, gli eventuali pagamenti, le informazioni relative ai figli minori e il valore del proprio ISEE . Inoltre sono fornite informazioni e servizi integrati ...

 
   cocullo
IL PRESEPE A COCULLO

La festività della Epifania è il ricordo dell’omaggio dei Re Magi a Gesù: è la sua prima apparizione agli uomini e nello stesso tempo è la manifestazione di fede e di amore.
Il presepe riassume iconograficamente e plasticamente tutto ciò: gli angeli osannano il Signore che dona agli uomini la salvezza; i pastori accorrono con il loro gregge per offrire i loro umili doni; le donne in costume sono la rappresentazione delle varie etnie a cui poter estendere il messaggio d’amore che quella nascita suscita in ogni essere dotato “di buona volontà”… Il presepe realizzato a Cocullo da solerti e volenterosi ha questo significato. Colpisce un particolare che accomuna i sentimenti già espressi, e li avvolge d’ una forte malinconia: il campanile che svetta con la cupola della “chiesuola” (poetica espressione d’un personaggio cui stava a cuore il Santuario); ma oggi non è il giorno adatto per le polemiche! Grazie a chi ha realizzato questo piccolo presepe che ci
conduce all’amore e all’abbraccio fraterno, in una visione cristiana che non si fermi al 6 gennaio.
Grazie anche a Antonio e Anna Lisa per aver regalato alla Chiesa un bel presepe artigianale, con statuine ben più grandi, posto sull’altar maggiore. Giovanna Chiocchio
 
   lutti

LUTTO A VILLALAGO

Si sono svolti nel pomeriggio dello scorso 6 Gennaio i funerali di Dario Costantini, deceduto il giorno prima nell’ospedale di Sulmona. Aveva 96 anni. La salma è stata esposta nella Rsa San Domenico di Villalago per l’ultimo saluto dei suoi compaesani. Dario era un uomo buono, cortese e grande lavoratore. Le condoglianze di tutta la nostra redazione al figlio Gianni, al fratello Ernesto e a tutti i suoi parenti.

 
Lago di Scanno