Venerdì 18 Novembre 2022 - Santa Filippina Duchesne, Vergine e fondatrice

Il tempo... ieri - TEMPO VARIABILE NELLE INCERTEZZE metereologiche tra sole e nuvole. Quest’ultime hanno finito per predominare nell’arco di tutta la giornata. Temperature in rialzo per la massima: mass. 14,3°; min. 6,3°; attuale 9,1° (ore 23,30).
 
   in primo piano
Duecentosessantasettesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
«L'Ucraina dirà sì a una seria proposta di pace»

Il pericoloso incidente polacco pare andare verso l’archiviazione, diventando solo un altro tragico episodio di questo sanguinoso conflitto. «Uno sfortunato incidente», probabilmente un missile della contraerea ucraina che ha sbagliato rotta, ma di certo «non un attacco deliberato contro la Polonia» né alla Nato. Intanto, le truppe russe hanno lanciato ieri mattina un attacco missilistico su Odessa colpendo un bersaglio, ferendo un civile e danneggiando gli edifici vicini. Ha, inoltre, attaccato gli impianti di produzione di gas in Ucraina e un impianto per la produzione di attrezzature e tecnologie missilistiche e spaziali per scopi di difesa a Dnipro. Prorogato l'accordo sul grano. Questo significa per l'Italia il via libera all'arrivo dall'Ucraina di quasi 1,2 miliardi di chili all'anno di grano tenero e olio di girasole e mais. L'accordo, sottolinea la Coldiretti, è importante soprattutto per la forniture di mais alle stalle italiane, per non mettere in ginocchio gli allevatori,
«L'Ucraina dirà sì a una seria proposta di pace». Lo afferma in un'intervista ad Avvenire l'arcivescovo maggiore di Kiev, monsignor Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina.
 
   abruzzo
 
   wilderness
RISORSE REGIONALI
per rafforzare l’attrattiva
dei Comuni Montani

Approvato il programma regionale che permetterà di sfruttare le risorse finanziarie provenienti dal Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane. Lo ha annunciato l’assessore agli Enti locali, Pietro Quaresimale, nel corso di una conferenza stampa, dichiarando: “I comuni montani abruzzesi potranno contare su 6 milioni di euro per incrementare la capacità attrattiva dei propri territori. È un programma che guarda al futuro confidando sulla capacità progettuale dei comuni montani. Abbiamo fissato linee guida che saranno alla base degli avvisi pubblici di prossima pubblicazione, indirizzando la crescita e i progetti verso la green economy, la transizione energetica, il dissesto idrogeologico e la salvaguardia dell’ambiente. Non potevano rimanere fuori naturalmente le misure contro lo spopolamento dei comuni montani: è un intervento che intendiamo finanziare anche il prossimo anno confermando alcune importanti misure che hanno riscosso successo durante l’anno”. Proprio su questo fronte, Pietro Quaresimale ha annunciato che il prossimo anno “saranno 2,7 milioni di euro le risorse finanziarie per incentivare la residenza e la natalità nei piccoli comuni montani”, in linea con l’attuazione della legge regionale 32 del 2021. Che la normativa regionale può aprire nuovi scenari per i comuni montani, lo confermano i primi dati sulla misura che incentiva natalità e residenza. “Dall’entrata in vigore della legge – dice Quaresimale – sono oltre 500 le domande pervenute per il cambio di residenza in favore di un piccolo comune montano. L’incentivo prevede l’erogazione di un contributo annuale di 2.500 euro per tre anni e sono previste altre domande di cambio residenza. Sul fronte della natalità, i dati sono ancora frammentari e fermi all’estate scorsa con oltre 150 domande di contributo per la nascita di un bambino o bambina.
Comunicato wildernes Italia
“IL FAMOSO ORSO
Juan Carrito”

Intanto tra il Parco Nazionale della Majella e quello storico d'Abruzzo, il famoso orso Juan Carrito pare che stia nuovamente scorrazzando tra i paesi, ed in particolare nella sua area di elezione attorno a Roccaraso: dicono, le voci, che si aggiri quasi ogni giorno come un barbone avvicinandosi alle automobili elemosinando cibo sul piazzale del centro sciistico dell'Aremogna. L'Abruzzo novello Yellowstone! Ma non si erano spesi notevoli cifre per un'epica operazione di "rieducazione" di Juan Carrito? Gli si dedicarono per giorni tecnici e "studiosi", in un recinto di Palena. Fu addirittura fatto venire un esperto dal Canada! Evidentemente quella costosa operazione non è servita a nulla. Juan Carrito ha ripreso la vecchia abitudine insegnatagli dalla mamma Amarena; ovvio, si potrebbe dire. E’ notorio a tutti che l'educazione famigliare è sempre stata vincente su ogni altra forma di educazione o indottrinamento. Il lavaggio del cervello, evidentemente, se funziona con l'uomo in quanto essere non solo senziente ma anche superiormente intelligente, non funziona con gli orsi, forse proprio grazie alla loro scarsa intelligenza "umana"! A proposito: non sarebbe stato più facile, meno costoso e più pratico, aver seminato un poco di campi abbandonati e riportato un poco di pecore al pascolo là dove Amarena si aggirava con i suoi cuccioli? Quando invece fu costretta a scendere nei paesi per trovare qualcosa da mangiare? Ecco, quello Juan Carrito ha imparato a fare, ed anche molto bene... E purtroppo, non solo Juan Carrito, ma anche tanti altri esemplari, regolramente catturati, manipolati, incollarati per l'inutile piacere di "monitorarli". Ecco, ora pur stando chiusi negli uffici e davanti ad unc omputer, qualcuno potrà dire se che Juan Carrito sta gironzolando sul piazzale dell'Aremogna o in centro a Roccaraso, Scanno o Villalago. Bella soddisfazione!
 
   cna abruzzo
Premio Cambiamenti:
è una impresa teramana
la vincitrice dell'edizione 2022

A designare la regina dell'edizione 2022 (quest'anno denominata "Take-off", ovvero decollare) tra le 14 start-up chiamate a contendersi il primo posto, è stata una giuria composta da studenti al polo Economico dell'Ateneo: seguendo una formula originale già sperimentata nelle edizioni scorse tenute nelle università di Chieti-Pescara e di Teramo, i giovani hanno sommato il proprio voto a quello di una giuria tecnica - ne hanno fatto parte quest'anni Giuseppe Di Biase, Luigi Balzani, Paola Olimpia Achard, Ivano Lapergola e Linda D'Agostino - che ha operato nei giorni scorsi una prima selezione tra le 97 imprese iscritte al Premio. Una cifra davvero significativa, soprattutto se messa a confronto con il dato di partecipazione di territori molto più grandi dell'Abruzzo.
La finale - condotta da Silvio Calice, da sempre animatore dell'evento in Abruzzo con i Giovani Imprenditori della CNA - è stata l'occasione per veder sfilare un piccolo universo di competenze e ingegno, frutto della fantasia imprenditoriale di donne e uomini giovani e ambiziosi, che spaziano nei campi più diversi, molti dei quali attenti alle nuove frontiere dell’economia green, ma sempre attenti alle nuove opportunità per fare business. Un panorama che va dalla finanza sostenibile che promuove l’ecologia alle progettazioni agro-industriali, dal turismo ambientale dedicato ai disabili alla digitalizzazione dei biglietti da visita, fino all’uso dei droni e delle neuroscienze. Il tutto passando per soluzioni d’avanguardia nel campo delle calzature, per la ricerca elettronica di posti barca, l’e-commerce, la riconversione elettrica delle bici, l’uso di
tecnologie avveniristiche per l’attività agricola in aree marginali, il supporto alla viticoltura, l’utilizzo di sofisticate e sempre più sicure tecnologie digitali dedicate alle transazioni online, e perfino la semplificazione nella scelta del menù al ristorante.
Gli interventi di saluto alla platea hanno tutti sottolineato il valore delle nuove imprese innovative e la straordinaria occasione che rappresentano per la nostra economia, alle prese con una importante transizione ecologica: in questo senso si sono espressi con vari accenti e sottolineature il professor Lelio Iapadre, il presidente regionale della CNA, Savino Saraceni; il presidente della CNA dell’Aquila, Claudio Gregori. Concetti ribaditi nelle sue conclusioni, dal direttore regionale della CNA, Graziano Di Costanzo, che ha parlato di "scoperta di idee fantastiche".
 
   l’intervento
LE ONG: I GOVERNI PRECEDENTI
TIFANO CONTRO L’ITALIA
Ma la battaglia alle “Rackete”
rischia di essere già persa

di Domenico Rinaldi

Magistratura e partner Ue tifano per loro. “Solo il sinistro Minniti riuscì a frenarli. Del Ministro Piantedosi condivido tante idee. E ammiro impegno e determinazione. Leggendo le indiscrezioni sulle nuove regole anti-Ong previste dai prossimi decreti una domanda, però, sorge spontanea. A che servono nuove leggi e nuove norme se alla fine l’Italia non troverà mezzo giudice deciso a farle rispettare? E a che serve approvarle se l’Europa farà a gara nel delegittimare liquidandole come inconciliabili con quelle dell’Unione? La questione non è di lana caprina. Per capirlo, qualora non fossero servite le legnate subite fra Parigi e Catania, basterebbero premi e riconoscimenti incassati a suo tempo da Carola Rackete. Nel giugno 2019 la passionaria del mare” non solo ignorò ogni regola dei “ decreti sicurezza” dell’epoca, ma chiuse il suo arrembaggio a Lampedusa travolgendo una motovedetta della Finanza frappostasi tra lei e il molo. L’impresa sarebbe costata svariati anni di galera a un comune marinaio. Nel suo caso equivalse, invece, ad un’immediata beatificazione. Celebrata come novella “Robin Hood del mare” Carola venne non solo rimessa in libertà, ma velocemente prosciolta da quella stessa magistratura che a distanza di tre anni – continua a perseguire l’ex ministro degli Interni Matteo Salvini. Ma la vicenda non si chiuse li. Il gesto di Capitana Rackete, irrilevante agli occhi dei nostri magistrati, diventò impresa eroica nell’immaginario europeo. E Capitan Carola iniziò un trionfale giro di capitali e città dell’Unione pronte a tributarle medaglie e onori. Un tour iniziato, guarda caso, dalla capitale francese dove, poche settimane dopo, l’assessore Patrick Klugman la saluta come “donna portatrice di valori” meritevole della “più alta onorificenza della città di Parigi, la medaglia Grand Vermeil”. Per non essere da meno Luigi De Magistris, (Italiano), l’ex magistrato all’epoca sindaco di Napoli, le promette il Premio Pimentel Fonseca “Honoris
Causa”. Ma prima di venir osannata dalle genti partenopee la “passionaria” di Sea Watch passa da Barcellona dove, chiamata sul palco con Oscar Camp – il fondatore di Open Arms incallito “habitue” dei nostri porti – s’infila al collo una medaglia d’oro offertala dal Parlamento catalano. Il gran finale arriva ad ottobre quando “Santa Carola” varca la soglia del Parlamento europeo, conquista un’entusiasta ovazione e spiega che travolgere l’incauta motovedetta della Guardi di Finanza è stata un “esigenza inderogabile” di fronte alla necessità di salvare i migranti.
Insomma vedendo come vanno, e come sono andate, le cose il nostro Ministro Piantedosi dovrebbe forse chiedersi se quella appena iniziata non sia una disperata battaglia contro i mulini a vento. O se non altro una partita impossibile da giocare senza la collaborazione dei magistrati e l’assenso dell’Europa. Anche perché il primo e l’unico che riuscì – nel 2017 – a mettere in riga le Ong e a dribblare il catenaccio europeo lanciando una missione tutta italiana fu Marco Minniti. Ma l’allora ministro aveva almeno due “atout”. Il primo era quello di poter operare sul territorio libico, una prerogativa dilapidata con simpatia noncuranza dagli ultimi governi. Il secondo, ma forse il principale, era quello di essere (o sembrare) uomo di sinistra. E questo è un vantaggio che nessun decreto potrà mai a garantire al ministro Piantedosi.
 
Anversa