Sabato 12 Novembre 2022 - Sant'Emiliano della Cogolla, Monaco

Il tempo... ieri - GIORNATA piovigginosa, con brevi e deboli piogge. Il sole se n’è stato tutto il giorno nascosto. Correnti di Maestrale che hanno raffreddato ulteriormente l’aria. Temperature: mass. 10,4°; min. 5,0°; attuale 5,3° (ore 23,30).
 
   in primo piano
Duecentosessantunesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
aiuti militari all’Ucraina per 400 milioni di dollari

Sono più di 30mila i militari russi che hanno ripiegato sulla sponda orientale del fiume Dnipro, nella regione di Kherson.
L’esercito ucraino è entrato nella periferia occidentale della città di Kherson, secondo alcune immagini sui social media geolocalizzate dalla Cnn. Secondo quanto riferito, le truppe ucraine sono state accolte dai residenti in festa nel distretto di Shumenskyi del capoluogo ucraino. Nelle immagini geolocalizzate dal canale Usa, i cittadini hanno inondato la piazza centrale della città, sventolando e alzando bandiere ucraine per festeggiare la liberazione della città dagli occupanti russi. La regione ucraina di Kherson, annessa unilateralmente dalla Russia, resterà parte della Federazione russa nonostante la ritirata delle truppe di Mosca. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
È di almeno sei morti il bilancio di un bombardamento russo contro un edificio residenziale nella città Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina.
Il Pentagono ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina per 400 milioni di dollari. A Kiev andranno missili per sistemi di difesa aerea Hawk, quattro sistemi di difesa aerea Avenger, missili Stinger, nuove munizioni per le batterie missilistiche Himars, lanciagranate e migliaia di munizioni.
 
   il libro del giorno
   mostra
 
mostra d'arte contemporanea
A L’Aquila nel Palazzetto dei Nobili

Da sabato 19 novembre sarà possibile visitare a L’Aquila la mostra d’arte contemporanea “Tra colore, trame e trasparenze”. Nei sotterranei di Palazzetto dei Nobili ci saranno le opere degli artisti Michela Santoro, Marco Tullio Cicerone RoRò e Ilaria Fabiocchi, alla sua prima esposizione. Tre diverse visioni che convergono nella stessa necessità, quella di usare il colore come strumento di espressione. Dipinti che convincono perché, in comune, hanno il fatto di ritrovarvi qualcosa che appartiene a tutti, ovvero quel senso immediato di trasporto che si prova difronte ad un’opera che sia un grande capolavoro o di un artista ancora da scoprire, con l’invito ad avvicinarsi il più possibile alla superficie dei dipinti, per afferrarne tutti gli elementi che la compongono: materie e trasparenze, trame e forme, colori e vuoti, graffi e grumi. Dinamiche compositive diverse ma tutte espressione di un’avvincente forza cromatica. La mostra sarà visitabile sino al 27 novembre: tutti i pomeriggi dalle 17 alle 20 e domenica 20 e 27 dalle 11 alle 13.
Jean Mercier
Il signor parroco
ha dato di matto

In una parrocchia come tante, in cui le cose non funzionano più bene, la gente è poca e gli operatori pastorali litigano per sciocchezze, ecco che il parroco richiama tutti ai valori da conservare, la confessione in primis; proprio mentre fa questo, però, si accorge che alla sua comunità cristiana, di Cristo, della liturgia, dei sacramenti... non importa più nulla. Da qui la sua crisi: per che cosa ha fatto il prete? Per questa gente che litiga sulla posizione dei vasi di fiori davanti all'altare della Madonna e non si accorge del mondo che le sta attorno e tanto meno del vangelo? Don Beniamino decide che ne ha piene le scatole e, semplicemente, se ne va. Senza il parroco, però, per la prima volta da molto tempo, la gente comincia a riflettere e a interrogarsi, prima su di lui (dove è finito? È scappato con una donna? È impazzito? È morto?) e poi sulla propria comunità. Il parroco viene infine rintracciato, tra vere e proprie situazioni umoristiche.
Un libro in cui i preti ritroveranno molte immagini dei loro parrocchiani, e i parrocchiani molti meccanismi del loro difficile vivere insieme della fatica di dover accogliere i preti.
 
   convegno
INCONTRO SU “SULMONA CAPITALE DELLA CULTURA, GIA’ CAPITALE
DEL TURISMO FERROVIARIO”

Oggi, alle ore 16, al Teatro comunale Maria Caniglia ci sarà un convegno dal titolo ““Sulmona candidata capitale della Cultura, e già capitale del turismo ferroviario”, promosso dalla Fondazione Ferrovie Storiche e  patrocinato dal Comune di Sulmona. Il direttore generale della Fondazione FS, Luigi Cantamessa, parlerà del turismo ferroviario come opportunità di rilancio culturale ed economico per i territori e borghi italiani con un nuovo modello di mobilità slow.
Saranno presenti, inoltre, oltre al sindaco di Sulmona, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, Paolo Barletta – amministratore delegato di Arsenale spa -, Claudio Colaizzo, tour operator Pallenium Tourist e Mariadora Santacroce, vice Presidente DMC.
Coordinatore dei lavori sarà il presidente dell’ Ordine Giornalisti d’Abruzzo Stefano Pallotta.
 
   coronavirus abruzzo
Saliti a 595.744 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Sono 4783 i casi positivi al Covid registrati tra il 5 e l’11 novembre in Abruzzo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 8 nuovi casi (di età compresa tra 67 e 98 anni) e sale a 3731. Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 14044 (+5 rispetto a venerdì scorso).
Di questi, 176 pazienti (+12 rispetto a venerdì scorso) sono ricoverati in ospedale in area medica; 4 (invariato rispetto a venerdì scorso) in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare.
 
   commemorazioni
In memoria dei patrioti sulmonesi
Renzo Sciore e Amleto Contucci

DOMANI, domenica 13 novembre 2022, alle 10, nel Cimitero di Sulmona commemorazione per i patrioti della Brigata Maiella, Amleto Contucci e Renzo Sciore, caduti durante l’estate del 1944, nella lotta di Liberazione dall’occupazione tedesca.
Ospiti i sindaci di Montecarotto e Poggio S.Marcello, Giuseppe Paoloni e Giuseppina Spugni, le due cittadine della provincia di Ancona dove i patrioti sulmonesi caddero uccisi dai Tedeschi. Il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, con i sindaci di Montecarotto e Poggio S.Marcello, deporrà una corona d’alloro sulle tombe dei due caduti, unitamente al primo cittadino di Villalago, Fernando Gatta, paese di origine di Sciore. Alla cerimonia commemorativa parteciperanno cittadini delle due località marchigiane.

Renzo Sciore (nella foto) era nato a Villalago il 17 ottobre 1927. Tutta la famiglia si trasferì a Sulmona, dove il padre lavorava nelle ferrovie. Aveva diciassette anni quando decise di arruolarsi. Lasciò il lavoro di fattorino nelle Poste e, sotto falso nome, seguì la Brigata Maiella. Nascose la sua vera identità in quanto minorenne. Molti giovani minorenni (tra questi il sulmonese Ennio Pantaleo, vivente, che aveva solo 14 anni) davano nomi falsi per essere arruolati.
Era l’11 giugno del 1944. La Brigata risalì l’Abruzzo e nelle Marche, insieme alle altre forze partigiane, ebbe diversi scontri con i Tedeschi. La mattina del 25 luglio la “Brigata Maiella”, a Poggio San Marcello (AN) ebbe uno scontro con una pattuglia tedesca. Nella sparatoria Renzo rimase ucciso, stroncato da una raffica di mitra. Il feretro venne composto in una camera ardente nell’Istituto dei Missionari Saveriani, a Poggio San Marcello: era avvolto in una bandiera tricolore. La salma rimase per molti anni nel cimitero di Poggio San Marcello. In seguito fu traslata al cimitero di Sulmona e poi nel Sacrario della Brigata Maiella a Taranta Peligna, paese del comandante Ettore Troilo.
Nel luogo dove Renzo trovò la morte c’è una stele commemorativa con la seguente epigrafe: «Renzo Sciore – Dalle balze nevose della Maiella discese combattendo per la liberazione della Patria immolando la sua fiorente giovinezza a Poggio San Marcello il 25 luglio 1944».
Villalago lo ricorda, oltre con l’iscrizione alla lapide dei Caduti di Guerra, con una strada a lui dedicata.
 
   villalago
AIUTIAMO IL SINDACO DI VILLALAGO
Segnalando le situazioni
DI IMPATTO AMBIENTALE

Questa volta raccontiamo che il Sindaco ha mandato ieri mattina due operai a ripianare le buche segnalate da questo giornale in Via Nicola Casciano. Un lavoro provvisorio di pochi minuti. Siamo certi che quando arriveranno in Comune i finanziamenti a pioggia della Regione Abruzzo, parte di questi saranno spesi per la ribitumazione del tratto di strada, rappezzato alla meno peggio. Il sindaco tiene al decoro del paese (come ha abbondantemente dimostrato) e la strada in questione sarà al primo punto nel programma dei lavori da effettuare.
Non è intervenuto prima, perché non segue le segnalazioni fatte su
questo gionale. E’ bastato, quindi, una Pec indirizzata a lui perché ne venisse a conoscenza. Questo sconfessa tutti coloro che sostenevano che le buche non sarebbero mai state riparate, perché in quel tratto di strada abitano persone che non l’hanno votato, mentre il manto è stato rifatto quest’estate vicino le abitazioni dei suoi sostenitori. Non è così! Il sindaco ha dato anche questa volta una grande lezione di democrazia.
Sono trascorsi i termini dell’ordinanza per lo smantellamente del rifugio dei cani randagi e quindi prima o poi l’avrà vinta su chi non ha eseguito i suoi ordini,
Sindaco, “noi siamo con Villalago” e seguiteremo a segnalarle le situazioni che creano impatto ambientale, che “cozzano”, disturbano tutto ciò che sta intorno, riferendoci ad una sfumatura semantica in ambito ecologico, ma anche estetico.
 
   abruzzo
PIANO NEVE: DALLA REGIONE
450MILA EURO PER PROVINCE

La Regione Abruzzo ha predisposto l’erogazione della somma di 450mila euro quale anticipazione del contributo stanziato per concorrere all’attuazione dei Piani Neve delle quattro Province abruzzesi, quantificato per la stagione invernale 2022/2023, nella complessiva somma di 900mila euro come di seguito indicato:
– 135 mila euro in favore della Provincia di Chieti
– 125 mila euro in favore della Provincia di Teramo
– 60 mila euro in favore della Provincia di Pescara
– 130 mila euro in favore della Provincia dell’Aquila
Gli importi stanziati, ripartiti tra le quattro Province in base alla consistenza del patrimonio stradale, che si estende per km1498+721 per la Provincia di Teramo, km 1509+446 per la Provincia di L’Aquila, km 652+776 per la Provincia di Pescara e km 1619+618 per la Provincia di Chieti, serviranno a garantire la sicurezza e l’incolumità degli automobilisti nella circolazione stradale, alla luce dei fenomeni metereologici di natura nevosa che interessano l’Abruzzo.
 
   l’intervento
ACCADE A SINISTRA
PD in crisi d’identità e Conte ne approfitta

di Domenico Rinaldi

Il Pd, se non trova una ragion d’essere, un programma politico credibile, è destinato all’estinzione. E’ formato dai resti del Pci e della Dc. I temi, per lo più demagogici e la politica di ostacolo a ciò  che portava verso le democrazie occidentali, intesa come creare problemi ai governi cui non partecipavano, la ricerca di ciò che poteva portare malcontento tra la popolazione più influenzabile e meno preparata, questa politica è stata, furbamente, occupata da Conte. E’ difficile per il Pd scalzarlo. Il partito di Letta appaiato con il M5s . La sconfitta politica del Pd si vede in tutta la sua virulenza, quando usa frasi come “bisogna fare ancora i conti con il fascismo” e “bisogna fare ancora i conti con il virus”. Questo dopo che il governo Meloni ha richiamato al lavoro i medici non vaccinati. Quel “bisogna fare i conti” è un segnale politico che il Pd dà a se stesso per esistere. E allora sia resistenza. Una guerriglia che passa dalle paure covidiane lanciate dal Quirinale, senza base scientifica, a quelle di difesa del rave party, e di qualunque cosa la Meloni farà. Non è neppure scartata la possibilità che per intortare i suoi elettori, il Pd cambi un’altra volta il nome. E quindi si grida al ritorno fascista con i nuovi neofascisti, che sarebbero i balilla no vax. Ultimo sondaggio: il Pd è appaiato al M5s.
Si agitano fortemente anche in Rai, fulgido esempio di arroganza, la trasmissione Che tempo che fa, presenti con Fazio, Damilano, Molinari, Boeri, mancava Loquenzi, con le spillette da far indossare ai medici no vax. Credono di recitare la storia del dopo guerra quando si vietò il ritorno al lavoro di chi fu fascista. Fingono di essere il baluardo antifascista e di averne depositato il marchio. Sono invece loro i veri fascisti con una variante staliniana.
Diffamare è facile ma non è edificante: Giorgia Meloni viene accusata di essere una indomabile fascista. Non è edificante mettersi sullo stesso piano dei detrattori, ma talvolta verrebbe l’uzzo di suggerirle di usare lo stesso metodo. Enrico Letta introduce delle nuove tasse? Si potrebbe accusarlo di essere un infoibatore, uno che fa mettere gli oppositori alle sue idee nei gulag e attribuirgli la responsabilità del massacro di Katyn. Ma se Letta non era ancora nato? Letta è nato il 20 agosto 1966 perciò è innocente. Perché, Giorgia era nata ai tempi degli affossamenti a Katyn? E Giorgia era nata quanto fu ucciso Giacomo Matteotti o i fratelli Rosselli? Controbattere con le stesse armi non è dignitoso ma alcuni denigratori se lo meriterebbero. E’ lecito invadere le proprietà altrui. Ho scoperto che occupare una scuola è un diritto fondamentale, senza il quale la libertà non esiste più. Grazie Giuseppe Conte (Avvocato e professore universitario!) e Enrico Letta (professeur à Sciences PO de Paris!) per aver fatto luce su queste gravissime lesioni e delle libertà fondamentali garantite dalla Carta costituzionale.
 
Anversa