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Sabato 5 Novembre 2022 - Santi Galazione ed Episteme, Sposi e martiri
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Il tempo... ieri - MATTINATA piovigginosa con momEnti di forte pioggia, spinta da venti settentrionali. Il pomeriggio, invece, è stato caratterizzato da una costante pioviggina. Temperature in calo: mass. 13,8°; min. 6,9°; attuale 7,1° (ore 23,30).
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in primo piano
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Duecentocinquantaquattresimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
La Russia è sulla difensiva lungo tutto il fronte di guerra
Il conflitto in Ucraina sta avendo, come ampiamente previsto, una situazione generale di
stallo. L’offensiva che ha portato alla liberazione di ampie porzioni nel settore
orientale del Paese avvenuta a inizio settembre, si è trasformata in una guerra di posizione che, lentamente, ha visto il ritiro
delle forze russe su posizioni difensive nel Donbass che a fatica erano state
conquistate nei mesi precedenti. Lungo il fronte meridionale gli attacchi
ucraini effettuati in questi ultimi mesi, hanno costretto i russi ad arretrare
progressivamente nell’oblast di Kherson, e nelle ultime ore Mosca ha cominciato a evacuare la città.
L’esercito di Kiev ieri ha bersagliato le posizioni russe lungo il fiume Dnepr con
tiri di artiglieria e col lancio di razzi nel tentativo di colpirle in un
momento particolarmente delicato, ovvero quello dell’attraversamento di quell’importante corso d’acqua che funge da barriera geografica tra ovest ed est ucraino. La Russia è sulla difensiva lungo tutto il fronte, e questa decisione si spiega sia con l’arrivo imminente dell’inverno, che notoriamente favorisce chi deve difendersi con le sue condizioni
climatiche, sia con la necessità tattica di far esaurire lo sforzo in avanti dell’esercito ucraino evitando di restare imbottigliati in una regione, quella a
ovest del fiume Dnepr, che potrebbe facilmente diventare una sacca.
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il libro del giorno
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concerto
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“Gershwin Suite Marco Guidolotti Jazz Quartet”
Camerata Musicale: domenica 6 novembre
domenica 6 novembre, alle ore 17.30, al Teatro Comunale “M.Caniglia” di Sulmona, appuntamento della stagione della Camerata Musicale con “Marco Guidolotti Jazz Quartet” (in formazione Marco Guidotti sax baritono, Felice Tazzini pianoforte,
Francesco Puglisi contrabbasso e Valerio Vantaggio batteria). e la voce recitante di Gino Saladini, che è anche autore dei testi. l quartetto propone un viaggio nella musica jazz per raccontare la storia vera di Gershwin (1898-1937). Un racconto della sua vita con aneddoti divertenti e a volte
toccanti, un’esperienza intima ed entusiasmante, scritta e raccontata da Gino Saladini, con
immagini e video inediti della New York degli anni ‘20 e ‘30 che scorrono dietro al quartetto jazz guidato da Marco Guidolotti. George Gershwin è il musicista senz’altro più rappresentativo del Novecento.
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Daniela Tozzi
Il tempo che rimane
Il tempo che rimane di Daniela Tozzi è un libro in cui lo scorrere ineluttabile del tempo, precisamente la vecchiaia,
viene analizzato nelle sue variegate sfaccettature e coloriture. Personaggio
principale di questo romanzo breve è Annita, con due enne, come preferisce specificare lei stessa. Lo fa nelle poche
volte in cui si presenta personalmente agli ospiti della pensione, dove
trascorre parte del proprio tempo.
Annita è una signora anziana con i capelli bianchi come fili argentati. Una donna che
non si scoraggia mai di fronte alle difficoltà della vita. Affronta con coraggio e chiara consapevolezza i suoi ultimi anni “su questa terra”. Gli anni che, secondo il ciclo naturale della vita, corrispondono al tramonto
dell’esistenza umana.
La storia di Annita si dipana tra due diversi ambienti.
Il primo ambiente è chiuso ed è la casa di riposo. Qui fanno la comparsa diversi personaggi secondari e grazie
a essi Daniela Tozzi ci dà la possibilità di riflettere su tematiche molto forti e impegnative come la malattia terminale
di Rina, la sua “difficile e sofferta” decisione unita alla complicata storia personale e affettiva. Poi l’autrice ci fa riflettere sulle truffe a danno degli anziani eseguite dai “ furbetti” che approfittano della buona fede dei vecchietti che il più delle volte evitano di effettuare le denunce alle forze dell’ordine per “vergogna”.
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incontri
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"Dall'Appennino all'Himalaya"
Incontro con Stefano Ardito
A Sulmona per i cento anni
della locale sezione Cai
Oggi, sabato 5 novembre alle ore 18:00, serata in compagnia di Stefano Ardito nel
Foyer del Teatro “Caniglia” di Sulmona.in occasione dei festeggiamenti del centenario della sezione Cai di
Sulmona. Il giornalista e scrittore di montagna racconterà del suo ultimo viaggio tra i monti asiatici, in una conferenza ribattezzata “Dall’Appennino all’Himalaya”.
Come ha detto lo stesso Ardito «Sarà una chiacchierata accompagnata da immagini, dedicata prima di tutto alla
bellezza e ai problemi del nostro amato Appennino. Racconterò qualche storia legata alle Alpi, poi sarà la volta dell’Himalaya, del Karakorum e di altri luoghi che ho visitato per piacere, per
lavoro o tutt’e due. Alla fine non mancheranno foto e riflessioni sulle valli dell’Everest, che sono tornato a vedere e a raccontare da poco. Grazie al CAI di
Sulmona per l’invito, e per aver inserito la mia serata tra i festeggiamenti per i 100 anni
della Sezione”.
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coronavirus abruzzo
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Saliti a 590.961 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo
Sono 4.448 casi positivi al Covid, 5198 guariti e 16 decessi: sono i dati registrati tra il 29 ottobre e il 4 novembre in Abruzzo e diffusi da ora in poi
settimanalmente. I pazienti deceduti avevano un'età compresa tra 65 e 96 anni. Complessivamente i contagi sono scesi nell'ultimi
sette giorni; segno meno anche sul fronte dei ricoveri ordinari e in terapia intensiva. Sono 6007 i tamponi
molecolari eseguiti nell’ultima settimana e 22377 i test antigenici.
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l’aquila
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ESERCITO ITALIANO: 4 NOVEMBRE 2022
“GIORNO DELL’UNITÀ NAZIONALE
E GIORNATA DELLE FORZE ARMATE”
Il 4 novembre 2022, nell’ambito delle celebrazioni connesse con la ricorrenza del “Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate”, si sono svolti, nella Regione Abruzzo, sobri eventi e cerimonie commemorative
che hanno coinvolto i quattro capoluoghi e i principali centri. La celebrazione
nel capoluogo abruzzese ha avuto inizio presso la Villa Comunale dove un
Picchetto in armi composto da Esercito, Carabinieri, Guardia di Finanza,
Polizia di Stato e Polizia Penitenziaria hanno reso gli Onori ai Caduti, con la
deposizione, da parte del Prefetto della città de L’Aquila, dott.ssa Cinzia Teresa Torraco, e del Comandante Regionale Abruzzo della
Guardia di Finanza, Generale di Divisione Gianluigi D’Alfonso, di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti. Successivamente, presso la Chiesa Cristo Re, l’Arcivescovo Metropolita, S.E. Card. Giuseppe Petrocchi, ha celebrato la Santa
Messa in suffragio per tutti coloro che si sono immolati per il servizio e per
la Patria. Dopo la lettura in piazza Duomo del messaggio del Ministro della
Difesa da parte del Comandante Regionale Abruzzo della Guardia di Finanza, e di
quello del Capo dello Stato da parte del Prefetto, il Comandante del Comando
Militare Esercito “ABRUZZO MOLISE”, Colonnello Marco Iovinelli, ha consegnato la bandiera nazionale a due
professori e una rappresentanza di studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “L. Da Vinci – O. Colecchi” di L’Aquila. Contemporaneamente, nel contesto dell’iniziativa “Caserme in Piazza”, la cittadinanza ha visitato stands espositivi ove sono state
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illustrate alcune delle molteplici capacità operative e logistiche delle Forze Armate e Forze di Polizia.
In particolare, il 9° reggimento alpini ha presentato due stands, uno per il Battaglione Alpini “L’AQUILA”, con materiale e mezzi peculiari della specialità degli Alpini, e uno per il Battaglione Multifunzionale “VICENZA”, costituito nel 2017, dopo le gravi vicende che si sono susseguite in centro
Italia. Il Battaglione si occupa in particolare del soccorso alla popolazione
civile durante eventi calamitosi disponendo di assetti specialistici idonei ad
affrontare situazioni emergenziali di alto livello avvalendosi di mezzi e
materiali idonei ad operare in aree di difficile percorribilità.
(Comando Militare Esercito “Abruzzo-Molise)
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scanno
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Celebrata a Scanno
la Giornata dell’Unità Nazionale
e delle Forze Armate
Si è tenuta ieri mattina alle ore 11,00, con la deposizione della corona d’alloro al monumento dei Caduti, la celebrazione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Il corteo con la corona portata dagli alpini,
preceduto dalle scolaresche e formato dalle autorità civili e militari, dal parroco e dalle varie associazioni cittadine, si è mosso dalla piazza principale per raggiungere Piazza San Rocco.
Qui, sulle note degli inni patriottici e dopo l’Alzabandiera, è stata deposta la corona al monumento dei Caduti di tutte le guerre. Il Sindaco
G. Mastrogiovanni, ha rivolto il saluto alle Forze Armate, alle Associazioni,
ai ragazzi delle scuole e ricordato tutti coloro che sono morti per la
conquista della pace e della libertà: ideali che non devono rimanere astratti, ma che vanno coltivati e promossi
nelle giovani generazioni. Un’occasione per ribadire la ripugnanza della guerra in Ucraina, sostenere la
solidarietà e l’inclusione nei confronti degli ucraini ospitati a Scanno.
Ha poi comunicato che ci sarà il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, invitando i
giovani studenti ad un approfondimento storico.
L’evento commemorativo si è concluso con la benedizione e la preghiera del parroco e la recita di una
poesia scritta da alcuni alunni riportata qui a lato.
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l’intervento
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CONTRO CALABRESI
In 757 firmarono l’appello di Camilla Cederna
di Domenico Rinaldi
A giugno del 1971 ben 757 intellettuali firmarono l’appello di Camilla Cederna che, su l’Espresso, accusava il commissario Luigi Calabresi della morte dell’Anarchico Pinelli. Il direttore di quella campagna di odio fu Eugenio Scalfari a
cui si accodò il fior fiore dell’intelligenza italiana, la crema della sinistra di allora e di oggi. Ricordiamone
alcuni, in ordine sparso: Umberto Eco, Norberto Bobbio, Dario Fo, Giorgio
Bocca, Margherita Hack, Paolo Mieli, Federico Fellini, Luigi Comencini,
Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio, Carlo Levi, Alberto Moravia, Dacia
Maraini, Primo Levi, Furio Colombo, Toni Negri e Pier Paolo Pasolini che,
quella firma sminuì di molto la valenza della sua cultura. Ma Pasolini, si sa, era l’uomo delle contraddizioni, con i suoi atteggiamenti che, spesso, erano in
contrasto con se stesso. Restò ostinatamente comunista sebbene
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ferito negli affetti più cari quando, a Malga Porzus, i partigiani delle formazioni Garibaldi
trucidarono il fratello Guido con gli altri della “Osoppo” che rifiutavano l’inquadramento nelle formazioni comuniste di Tito. Espulso dal partito comunista
per la sua condotta omosessuale, egli restò ancora comunista. Una volta riammesso Berlinguer si rifiutò sempre di stringergli la mano e, a stento, sfilò davanti alla sua bara. Ma torniamo all’appello di condanna per Calabresi. La redazione dell’Espresso era il laboratorio della “fabbrica del fango” e tutti i suoi giornalisti furono firmatari dell’appello dell’assatanata Cederna. Giampaolo Pansa fu l’unico, in quella redazione, a rifiutarsi, senza temere la rappresaglia di
Scalfari. A distanza di anni, quando molti cominciarono a pentirsi di aver
firmato, anche Bobbio volle partecipare al lavacro. E la pezza fu peggiore del
buco. Scrisse: «quell’appello era sbagliato nella forma, troppo violenta, ma non nella sostanza». Cioè insisteva ancora nella colpevolezza di Calabresi. Anche Scalfari si pentì e chiese scusa alla vedova. Un doveroso riconoscimento merita Paolo Mieli che,
a proposito di quella firma, ebbe a dichiarare: “ Mi vergogno per quello che ho fatto”.
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condoglianze
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Dal Canada
TORONTO - Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia Petrocco per la morte del caro Tullio: alla
moglie Annarita, ai figli Andrea e Giorgio e a tutti i suoi cari. Con affetto,
Idea Carbone, Vilma Gatta, Angelo e Anna Ciancarelli, Alessia Ciancarelli e
Famiglia, Dana Carbone e Famiglia, Tina Di Santo e Famiglia.
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