Mercoledì 2 Novembre 2022 - Commemorazione dei defunti

Il tempo... ieri - NOVEMBRE E’ entrato IERI con una bella GIORNATA assolata e con un cielo limpido. Moderata ventilazione di correnti gradevoli. Lieve rialzo termico. Temperature: mass. 23,4°; min. 11,10°; attuale 12,4° (ore 23,30).
 
   in primo piano
Duecentocinquantunesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
Massiccio attacco russo su tutta l'Ucraina

Sono 251 i giorni di guerra. Il freddo avanza e il conflitto continua a essere aspro e lontano da una qualsiasi soluzione. Ieri un attacco russo in grande stile su tutta l'Ucraina ha aperto l'ennesima settimana di guerra, con decine di missili lanciati sulle infrastrutture energetiche, già gravemente danneggiate.
Ancora una volta il bersaglio principale è stato Kiev, con il risultato di lasciare interi quartieri senza luce e acqua, ma la pioggia di raid è stata talmente intensa che i pezzi di un missile intercettato dalla contraerea sono caduti anche in Moldavia.
Anche sul grano si è riaperto lo scontro, perché al momento sembrano falliti gli sforzi di mediazione di Onu e Turchia per far rientrare Mosca nell'accordo di luglio, con Putin che spiega: «L’accordo sul grano è per noi sospeso e non risolto».
Il 13 dicembre si terrà una conferenza internazionale per raccogliere aiuti da inviare in Ucraina per aiutare i civili ad affrontare l'inverno. Lo ha annunciato il presidente francese Emmanuel Macron, spiegando di aver concordato la conferenza con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
 
   il libro del giorno
   film festival
 
E’ calato il sipario
su Sulmona film festival

Domenica 30 ottobre, con la premiazione dei vincitori è calato il sipario sulla XL edizione di Sulmona film festival. Un’edizione dai grandi numeri. Sono state circa 1.200 le iscrizioni provenienti da 85 paesi, di queste ne sono state selezionate 50 da 25 paesi. La manifestazione, come ha detto il presidente Marco Maiorano, nel corso della sua vita ha cambiato pelle, testimonianza di come la ricerca di nuove sfide sia parte del dna di questo evento che ambisce sempre a esprimere una qualità visiva e contenutistica.
Il premio Best International Short è andato a “Nest” di Hlynur Pálmason (Danimarca).
Il premio Best National Short è andato a “L’uomo
materasso” di Fulvio Risuleo (Italia).
Menzione speciale a “Closed to the Light” di Nicola Piovesan (Italia).
Julie Arlin
Perfetta da morire

Emma è giovane e bella, ha un lavoro appagante in televisione e ha tanti amici. Con essi però trova anche una determinazione e una consapevolezza che le permettono di trasformare la sofferenza in occasione: l’opportunità per sistemare il disagio profondo che da anni sente ma di cui non ha mai osato lamentarsi. E non si tratta dei tumulti amorosi che, come per ogni ragazza della sua età, non mancano, ma della paura di deludere gli altri, paura che fin da piccola l’ha spinta a puntare a un ideale irraggiungibile che le toglie il fiato. Così, a duri colpi, senza rivelare il suo stato e destreggiandosi abilmente tra impegni mondani, feste e aperitivi, in situazioni divertenti e al limite del tragicomico, rompe gli schemi e trova il coraggio di trasformare la sua vita. I ritmi prima rigidi e stressanti si fanno man mano più leggeri e proprio le sbavature del trucco, gli occhi gonfi e i capelli che cadono, diventano gli strumenti essenziali per imparare a stare al mondo senza più snaturarsi in nome della perfezione.
 
   l’aquila
FESTIVAL DELLE CULTURE 2022

Oggi, 2 novembre, in apertura del 1° Festival delle Culture, si esibiranno a L’Aquila nell’Auditorium del Parco, dodici artisti provenienti da quattro continenti e otto Nazioni:  Asaref Howladir (Bangladesh, vocalist e ballerino), Loris Coccia Colaiuta (Italia, clarinetto), Bruno Morello (Argentina, chitarra e voce), Alain Jackson Bizimana (Burundi, basso e piano), Armando Rotilio (Italia, percussioni), Sima Mahdiyar (Afghanistan, chitarra), Karaba Coulibali (Burkina Faso, Kora e percussioni), Emanuele Castellano (Italia, pianoforte), Sebastian Alvarez (Perù, percussioni), Tayyab Aziz (Pakistan, voce), Fabrizio De Melis (Italia, violino, chitarra e armonica) e Zamarod Khademi (Afghanistan, chitarra),  Zarifa Hussaini (Afghanistan. voce). Il programma completo del Festival delle Culture 2022 è disponibile sul sito www.laquilafilmfestival.it
 
   coronavirus abruzzo
Covid Abruzzo:
il report ora sarà settimanale

Come da indicazioni ministeriali, a partire da ieri, 1 novembre, il report sarà reso noto con cadenza settimanale nella giornata di venerdì. Lo rende noto la Regione Abruzzo, facendo seguito alla decisione del governo di Giorgia Meloni e del Ministro della Salute Orazio Schillaci, per avviare un progressivo ritorno alla normalità nelle attività e nei comportamenti, ispirati a criteri di responsabilità e rispetto delle norme vigenti.
La redazione di questo giornale pubblicherà il reseconto settimanale nella pagina di sabato.
 
   l’intervento
E SE FINISSERO I SOLDI
SOTTO IL MATERASSO!

di Domenico Rinaldi

Nella sua indagine in vista della giornata del risparmio, l’Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio) ha richiamato l’attenzione su un dato: il progressivo impoverimento degli Italiani. In particolare, sempre meno famiglie dispongono di un capitale – anche minimo – che possa aiutarle ad affrontare spese impreviste. La cosa non sorprende, dato che veniamo da un quindicennio (almeno) di politiche interventistiche  e  demagogiche, le quali hanno penalizzato in ogni modo la capitalizzazione e hanno indotto a intaccare sempre più quando in precedenza si era accumulato. Tutti sappiamo bene come non sia razionale tenere nel conto corrente una somma che ogni hanno si riduce del 10% e in pochi anni può quindi dissolversi. D’altra parte, chi nel 2010 avesse convertito in euro una banconota da 10 mila lire, abbandonata in un cassetto nel 1960, avrebbe ricevuto 5 euro: il suo potere di acquisto in origine, però, era all’incirca di 100 euro! In mezzo secolo, insomma, l’inflazione ha eroso del 95% il valore dei risparmi. E’ chiaro che negli
ultimi anni un ruolo sociale è stato giocato dalle decisioni della Banca centrale europea, che tenendo bassi i tassi d’interesse ha posto le premesse per l’attuale aumento dei prezzi. E se il denaro perde valore mese dopo mese, che senso ha risparmiare e accantonare risorse? Quando trionfa la spesa pubblica e quando abbiamo una moneta che è costantemente inflazionata, non è sorprendente che alla fine ci si trovi senza più risparmi e, di conseguenza, disarmati dinanzi al futuro.  E’ allora urgente che si smetta di finanziare le cicale e ci sia qualcuno che prenda le difese delle formiche. Per giunta, in ogni economia che voglia avere un futuro il risparmio è cruciale, poiché soltanto grazie a spese differite (la cosiddetta “capitalizzazione”) è possibile quell’accumulo di ricchezza che è ingrato di finanziare, investimenti, ricerche, imprese innovative. Per tornare a guardare al futuro è allora urgente avere monete affidabili, chiudendo l’era degli artifici della Bce, che era nata per replicare il marco tedesco e poi ha invece tradito quell’impegno, sottoscritto in particolare con la Germania. Gli Italiani non risparmiano perché si sono impoveriti: chi fatica a giungere alla fine del mese non ha nulla da mettere da parte. Non è nemmeno ingrato di prendersi cura dei propri beni e questo spiega anche il degrado del capitale immobiliare. In questo quadro, soltanto un cambio di rotta può indurci a tornare a prenderci cura del futuro.
 
   lo stelloncino
No a nuove forme
di manicomialità

di Angelo Di Gennaro

I Tg e i giornali ci parlano continuamente di casi di follia violenta. Iniziano a preparare il terreno perché la cosiddetta “legge Basaglia” venga rivista, re-introducendo metodi di cura simil-manicomiali. In realtà, lo fanno per alimentare la paura e l’ideologia della sicurezza. Non a caso, unitamente all’enfasi sui casi di follia, con il nuovo governo ha ripreso vigore anche l’idea di chiudere i porti agli immigrati, ai quali, come ben sappiamo, l’unica moneta spendibile rimasta loro in tasca è la speranza. La stessa speranza che, nonostante la gravità della malattia mentale, i pazienti nutrono verso quelle istituzioni psichiatriche cui approdano, seppure, a volte, contro la loro stessa volontà. Non sono pochi gli immigrati che, condizionati dalla povertà e dalla difficoltà di inserirsi in un contesto per loro incomprensibile, vengano trasformati rapidamente in utenti di un  Centro di salute mentale o in manovalanza alle dipendenze della cosiddetta malavita organizzata o in detenuti presso una Casa circondariale.
Ci troviamo di fronte ad una visione che, abbandonata la concezione di un futuro lineare, dove il domani è seguito dal dopodomani, considera invece il futuro come una minaccia. Con ciò, trascurando l’idea che il presente che viviamo non è un presente semplice, ma ha una dimensione assai più complessa. Per cui, se il futuro come  minaccia produce paura è  
plausibile che finisca per favorire la rottura dei legami (personali, famigliari, amicali, ecc.), spingendo così le persone verso un non meglio definito “si salvi chi può”. Nel versante individuale, tutto ciò provocherà – ad esempio – depressione, alcoolismo, tossicodipendenza, anoressia, abuso di farmaci, violenza e comportamenti multi-problematici.
Nel versante comunitario osserveremo fenomeni di isolamento, di allontanamento e di rifiuto. Credo sia invece necessario resistere e capire fino in fondo che proprio lo Stato che non ammette rischi o anomalie o devianze, mette i propri cittadini in pericolo.
 
   villalago
Ulteriore “orrore” al Lago di Scanno
sulle rive di Villalago

di Lucrezia Sciore

Nell’inserto di “Repubblica” del 25 ottobre dedicato agli itinerari abruzzesi da visitare, si consiglia di ammirare il “foliage” in vari luoghi del nostro territorio: Opi, Pescasseroli, Val Fondillo, Barrea (P.N.A.M.) e, dulcis in fundo, a fare una passeggiata ideale sulle sponde del nostro caro ed amato Lago di Scanno, che da qualche anno è stato dichiarato dalla Regione Abruzzo di proprietà dei due paesi che vi si trovano ad ugual distanza, Scanno e Villalago, e che dovrebbero occuparsene in quanto a difesa, salvaguardia e valorizzazione, non solo delle acque, ma del verde che lo costeggia. Purtroppo così non è nella realtà. Nel corso di più di 25 anni ho ripetutamente chiesto alle due amministrazioni che guidano i paesi di occuparsene fattivamente, ma, ahimè!, tranne l’Associazione Pescatori Scanno-Villalago con la quale collaboro annualmente il 25 aprile per la ripulitura delle rive e della passeggiata, sono stata inascoltata, Tant’è!
All’attuale stato di grave degrado che è sotto gli occhi di tutti, si è aggiunto da qualche giorno un ulteriore “orrore”: strutture metalliche in territorio di Villalago negli spazi vuoti createsi nel corso del tempo che sostituiscono la staccionata in legno che costeggia la pista pedonale-ciclabile (anch’essa in condizioni pietose). Mi si obietterà che è stato fatto per
impedire eventuali incidenti, ma faccio presente che non si sono         tenuti in considerazione due fattori: 1°) al più noto e ripetuto degrado del verde trascuratissimo si è aggiunto il peggio del peggio che confligge in modo stridente con il grande valore paesaggistico del nostro gioiello lacustre; 2°) il vile metallo è un’attrazione formidabile per i fulmini che si produrranno nel corso di eventuali temporali perché provocherebbero la distruzione delle piante lungo le sponde.
Ma perché si insiste nel prendere decisioni così opinabili senza consultare gli esperti dell’ambiente o quantomeno, senza ascoltare il parere dei cittadini di entrambi i paesi? Complimenti! Andando avanti così vi daranno non l’Oscar, ma il Premio Attila per la distruzione di un luogo definito “paradisiaco” dai turisti. Altro che Bandiera Blu!
 
   scanno
Liturgia Eucaristica al cimitero
di Scanno nella festività di Ognissanti

Le temperature miti di questi giorni hanno favorito un maggiore afflusso di gente ai cimiteri per far visita ai parenti scomparsi. Per la solennità di Tutti i Santi si è ripetuto ieri a Scanno, superate le restrizioni degli anni scorsi, il rito della processione dalla chiesa madre verso il cimitero, con la recita delle preghiere per i defunti. Vi hanno preso parte anche i ragazzi dell’Oratorio, accompagnati dalle suore, seduti poi disciplinatamente sui gradini della chiesa di San Michele durante la santa messa celebrata alle 15,00 dal parroco. Don Giuseppe ha dedicato dei pensieri per la memoria dei defunti, rivolgendo anche un invito ai fedeli di volersi bene mentre si è in vita. Il camposanto, quasi al completo nei quattro campi, pareva un grande giardino con varie cromìe di colori nelle tombe accuratamente decorate, come i loculi nelle varie disposizioni davanti e dietro la chiesa, ancora con i ponteggi per i lavori edili. L’andirivieni di persone è andato avanti fino all’imbrunire, oltre l’orario
di chiusura.
 
Lago di Scanno