Martedì 18 Ottobre 2022 - San Luca, Evangelista

Il tempo... ieri - SEGUONO LE OTTOBRATE, FATTE DI SOLE E CALDO. A soffrirne è il Lago di Scanno che vede le sue acque scendere di livello giorno per giorno. Temperature in ulteriore rialzo: mass. 20,7°; min. 9,1°; attuale 11,8° (ore 23,30).
 
   in primo piano
Duecentotrentaseiesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
BOMBARDAMENTI RUSSI NELLA NOTTE DI SABATO

La guerra in Ucraina si trova a un punto di svolta: dopo aver respinto l'invasione russa iniziata il 24 febbraio l'esercito ucraino è passato alla controffensiva grazie all'arrivo al fronte delle truppe equipaggiate con le nuove armi fornite dalla Nato.
Ieri nove droni kamikaze iraniani hanno colpito Kiev. Ci sono persone sotto le macerie di un edificio residenziale. Le esplosioni si sono verificate nel centro della città e vicino alla stazione centrale. L'allarme aereo continua e i residenti sono stati invitati a restare nei rifugi. Il traffico è stato bloccato. L'allerta vige in tutta l'Ucraina.
Il ministero della Difesa bielorusso ha riferito che circa 170 carri armati e fino a 100 cannoni e mortai con un calibro superiore a 100 mm arriveranno dalla Russia come parte di un raggruppamento regionale di truppe. Lukashenko aveva annunciato la creazione di un gruppo congiunto russo-bielorusso all'inizio di ottobre.
L'ex presidente russo e attuale numero due del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev ha messo in guardia Israele dal fornire armi all'Ucraina, ritenendo che un'azione in questo senso "distruggerebbe" le relazioni con la Russia. La decisione israeliana di fornire armi all'Ucraina è una risposta all'uso di droni kamikaze iraniani da parte della Russia nel conflitto ucraino. Era stato Nachman Shai, ministro israeliano per la Diaspora, ad affermare come sia "giunto il momento di fornire assistenza militare all'Ucraina”.
 
   il libro del giorno
   mostre
 
Mostra delle opere
di Massimo Monti
e Michela Santoro

Arte e Psiche è una mostra delle opere di Massimo Monti e Michela Santoro che si terrà dal 23 al 28 ottobre all’Emiciclo. Organizzata dall’omonima associazione, ospiterà un convegno il 26 ottobre, alle 18,30 all’Aquila nella sala Ipogea dell’Emiciclo, col patrocinio dell’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo.
Cosa proviamo quando vediamo un’opera d’arte? Quali meccanismi neuronali si attivano? Quali conseguenze si scatenano nel nostro corpo? Quali processi psicologici si instaurano? Di questo e altro parleranno il prof. Enrico Perilli, presidente Ordine Psicologi d’Abruzzo, la dott.ssa Manuela Grassi,
psicologa arteterapista ed il prof. Massimo Monti, psicologo e artista.
Massimiliano Baldassarre
Non siamo sole
Otto storie di solidarietà femminile

Pungenti e tenere storie di solidarietà femminile composte da otto scrittrici. Uno sfaccettato coro di voci che ha origine nel tributo a una ricercatrice prematuramente scomparsa, con l'intento benevolo di sostenere altre giovani impegnate nella ricerca scientifica. È un cerchio che si chiude, questo libro prezioso per molteplici aspetti, un atto d'amore che ha generato frutti tanto artistici quanto materiali. Dall'idea di un progetto editoriale a sostegno di una borsa di studio in memoriam al ricco tessuto di incontri che lo hanno reso possibile, tutto si è svolto con la spontaneità di un piccolo miracolo. E la grazia letteraria cui le donne imprimono da sempre un inconfondibile segno si è tradotta così, una volta di più, in un mirabile impegno per ricordare e insieme per costruire il futuro.
 
   film festival
DIALOGHI SUL CINEMA

Sarà Rainer Werner Fassbinder il protagonista dei nuovi "Dialoghi sul Cinema" curati per il sesto anni a quattro mani da L'Aquila Film Festival e dal Dipartimento di Scienze Umane dell'Università dell'Aquila. Esponente di spicco del Nuovo Cinema Tedesco, lascerà il segno con capolavori quali "Le lacrime amare di Petra Von Kant", "Querelle de Brest" e "L'amore è più freddo della morte" innovando il Cinema tedesco ed europeo in generale.
Info: www.laquilafilmfestival.it 
 
   coronavirus abruzzo
Saliti a 576.768 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

SONO 424 i casi positivi al Covid registrati ieri in Abruzzo. Ci sono due nuovi decessi: una 84enne e un 86enne. I guariti sono 866. Nel report dell’Assessorato regionale alla Sanità si legge che: del totale dei casi positivi, 117. 230 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+94 rispetto a ieri), 164.886 in provincia di Chieti (+122), 135.755 in provincia di Pescara (+142), 137.736 in provincia di Teramo (+61), 12.531 fuori regione (+7) e 8.630 (-3) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
 
    pensieri in libertà di un ottuagenario
RIFLESSI DEI FRATELLI FERRATI
DI FORCA CARUSO E DEGLI SPIRITUALI
SULLA FESTA COCULLESE
DI SAN DOMENICO 

di Nino Chiocchio

Innanzitutto una veloce incursione sul monachesimo occidentale per ricordare che il ricovero più sicuro per il distacco dal mondo e
l’accostamento a Dio fu considerato l’eremo, l’ascesi: imitazione di Gesù Cristo (Matteo). Naturalmente questo fenomeno fu più diffuso nelle aree vicine alla Palestina (secolo IV), dove oltretutto generalmente gli asceti sfuggivano alle persecuzioni dei gentili. Già nel III secolo Sant’Antonio è l’esempio più marcato dell’eremitismo (con accenni al cenobitismo). Nell’ Italia centro-meridionale, i primi Basiliani precedettero San Benedetto il quale aveva anticipato la riforma monastica nell’Italia centrale. Seguirono, sull’esempio dei Cluniacensi, San Romualdo e San Pier Damiani ...
 
   l’intervento
SE A TREMARE
E’ IL BUONSENSO

di Domenico Rinaldi

A lasciare attoniti non è l’errore giudiziario, che pure si intravvede nelle pieghe della sentenza che ha dato ai morti dell’Aquila la colpa della loro morte. Gli errori accadono, il diritto non è una scienza esatta, si può confidare che tra Appello e Cassazione altri giudici mettano le cose a posto. E nemmeno è una questione di soldi, del taglio del risarcimento che il giudice, dando alle vittime una parte della colpa, ha concesso ai famigliari: tanto è ovvio che nessun milione lenirà mai il loro strazio. A lasciare sgomenti è altro: ed è, duole dirlo, un male atavico di parte della magistratura Italiana. Questo male è la distanza dal comune buon senso, dalla logica della gente qualunque, il banale pensare dell’uomo della strada: insomma dal sostrato di cui siamo tutti fatti, e di cui nessuna giurisprudenza per raffinata che sia – può prescindere, se vuole continuare a essere parte del vivere civile. Non si tratta, come liquiderebbero la faccenda certi soloni in toga, di farsi dettare le sentenze dalla piazza, di proclamare verdetti a furor di popolo. Si tratta di fare vivere il diritto nella società che lo produce e che in esso deve riconoscersi. E che poi mai e poi mai potrà dare nemmeno in parte infinitesimale - ai ventisette morti, tra cui tanti ragazzi, della casa di via Campo di Fossa la colpa della loro sorte. La sentenza, con piglio da
ragioniere, qualifica nel 30 per cento della colpa totale quella spettante a chi è rimasto sotto le macerie. Se anche fosse il venti, il dieci o l’uno per cento non cambierebbe niente. Il risultato è scaricare su gente che nulla sapeva di edilizia e di terremoti la responsabilità di non avere abbandonato la casa. Di avere cioè dato retta alla Commissione Grandi Rischi, quelli che le cose dovevano saperle per forza, e che in quelle ore spiegavano che tutto andava bene, e che anzi le scosse continue erano un buon segno, perché  la bestia sottoterra si sfogava e perdeva d’energia; di avere creduto di abitare in una casa degna di questo nome, non in un castello  di farina pronto a sfaldarsi mentre le case vicine si crepavano appena. Il concorso di colpa si da in genere alle vittime incoscienti o irresponsabili: esempio classico, al motociclista che guida senza casco, viene centrato e perde la vita. Ma cosa c’era di irresponsabile nel comportamento della madre che era restata li con suoi due figli, sicura di essere al sicuro? Li trovarono dopo due giorni lei abbracciata a proteggerli. Oggi un giudice le manda a dire, là dove si trova: è stata anche colpa tua. Lo stesso messaggio manda a Ilaria e Paolo, che erano fidanzati e morirono insieme nel crollo. <<Tanto, mamma, io credo ai capoccioni che si sono riuniti all’Aquila>> questo aveva detto Ilaria a sua madre, in una delle ultime telefonate, spiegando che sarebbe rimasta li, a studiare, anzi ché tornava a casa. Aveva dato retta ai “capoccioni”. Infondo è questa la colpa postuma che il giudice le rifila: avere creduto allo Stato, agli esperti, alle autorità preposte. Che sia un magistrato a dirlo è francamente incredibile.
 
   frattura
Ancora sulla strada
per il cimitero di Frattura
Ora occorre
un cantoniere!

Nell’editoriale del direttore di ieri, 17 Ottobre, sono state rilevate le gravi “dimenticanze” inerenti alla strada che porta al cimitero di Frattura: assenza di cunette, di muri di contenimento e di guardrail; lasciata allo stato di degrado quella che dal cimitero porta a Frattura Vecchia.
Nel pomeriggio di ieri è arrivata in redazione la foto (postata a lato) della strada di recente bitumata che porta al cimitero di Frattura.
Osservandola attentamente si vedono sull’asfalto ciottoli, sassi, pietrisco di varie forme. Sulla destra della foto si nota la scarpata segnata da sentieri. Questi sono attraversati soprattutto dagli animali di allevamento che vanno e ritornano dal pascolo. Non essendoci cordoli, né cunette a fermarle, le pietre rotolano sul manto stradale. Per tenerlo pulito ora bisognerebbe assumere un cantoniere, perché ne curi quotidianamente la manutenzione. Va aggiunto che la situazione si complicherà con l’arrivo delle piogge e della neve. Quando essa comincerà a sciogliersi, ci saranno le gelate notturne, essendo la strada situata a 1200 m. slm.
Siamo del parere che tutto questo (ma anche di più) doveva essere considerato, dato che il  
finanziamento è stato erogato, come si legge nella determina dell’ufficio tecnico,  “per mettere in sicurezza le strade nella frazione di Frattura”. Inoltre, la stessa determina mette in evidenza che per asfaltare la strada di circa un chilometro (o poco più) sono stati spesi 143 mila euro. Ne sono avanzati dalla somma prevista quasi 62 mila per il ribasso d'asta. Dove e come saranno spesi? o torneranno alla strada di Frattura?
 
   abruzzo
CONSIGLIO REGIONALE:
OGGI SEDUTA CON 10 MILIONI
DI FONDI A PIOGGIA
E Riconoscimento
di debiti fuori bilancio

La settimana politica del Consiglio Regionale si apre oggi, martedì 18 ottobre, con la seduta del Consiglio regionale all’Aquila, convocata alle ore 11 nella Sala Spagnoli.
In discussione è la manovra da 10 milioni di euro di fondi a pioggia, e di cui ancora non è chiaro l’elenco dei beneficiari, visto che come altre volte accaduto il maxi-emendamento sarà “arricchito” per mano dei singoli consiglieri nel corso della seduta.
Il quotidiano “Il Centro” prevede che ci saranno anche i fondi per la sede unica della Regione a Pescara, osteggiata dal Pd aquilano, in primis dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. E ancora il cofinanziamento di misure del Piano sociale rurale, per la crisi dell’area termale di Caramanico, per i consumi dei Consorzi di bonifica e la sistemazione delle strade del Fucino. Ma poi ci saranno i soliti elenchi di fondi a pioggia ai vari comuni, associazioni culturali, sportive, e per eventi vari.
All’ordine del giorno anche tre progetti di legge: “Riconoscimento di debiti fuori bilancio derivanti da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa per l’implementazione del Progetto “INNOTRANS – Enhancing Transport Innovation Capacities of Regions”;
“Riconoscimento di debito fuori bilancio in favore del Comune di Trasacco derivante dall’attuazione della Convenzione tra Regione Abruzzo e Comune di Trasacco per l’intervento denominato ‘Riqualificazione del campo sportivo comunale’; “Iscrizione dei senza dimora nelle liste degli assistiti delle Aziende Sanitarie Locali della Regione Abruzzo”. Infine, sarà discussa la Risoluzione recante: Criticità e potenziamento UOC Chirurgia Generale a indirizzo Senologico dell’Ospedale “Bernabeo”.
 
Villalago