Lunedì 26 Settembre 2022 - Santi Cosma e Damiano

Il tempo... ieri - inizio di giornata tempestoso con lampi e tuoni. La pioggia man mano si è calmata fino a divenire pioviggine. Correnti di Maestrale. Temperature in calo per la massima: mass. 14,1°; min. 10,6°; attuale 12,2° (ore 23,30).
 
   in primo piano
Duecentoquattordicesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
Altre sette navi con cereali sono partite dall'Ucraina

La Russia "rispetterà pienamente la volontà popolare che si esprimerà tramite i referendum" che si sono aperti due giorni fa e andranno avanti fino al 27 settembre nei territori dell'Ucraina orientale. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov intervenendo all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. "Diventeranno territori russi". La procedura per l'annessione delle auto-proclamate Repubbliche popolari di Luhansk e Donetsk e delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia alla Russia potrebbe aver luogo il 30 settembre, riferisce la Tass citando una fonte della Duma di Stato.
Sono in totale 2.000 le persone arrestate durante le proteste contro la mobilitazione in Russia. Di loro 799 rimangono in carcere.
La Russia vieterà agli uomini in età da coscrizione di lasciare il Paese a partire dal 28 settembre. Lo riporta il media indipendente russo Meduza, che ha citato due fonti vicine al Cremlino che la ritengono la data più probabile per la chiusura dei confini.
Altre sette navi con un carico di cereali sono partite ieri dai porti dell'Ucraina. Lo ha annunciato il ministero delle Infrastrutture di Kiev dicendo che sono in tutto 218 le navi partite da agosto, dopo l'accordo raggiunto lo scorso 22 luglio tra Russia e Ucraina
 
   il libro del giorno
   mostra
 
“Porto la Terra d’AbruzzO”
Mostra fotografica
di Luca Di Fabio
al porto turistico di Pescara

Un Abruzzo a tutto tondo. È l’Abruzzo di Luca Di Fabio, all’esordio con una propria mostra. “Porto la Terra d’Abruzzi” è il titolo dell'esposizione, che esplicita senza ipocrisie la scelta di Luca, che non intende nascondere il legame profondo che lo lega al Vate, al D’Annunzio del Libro segreto, alla più abruzzese delle opere dannunziane. 
Di Fabio esporrà le sue foto da sabato 17 settembre, alle 16.30, nella piazzetta del porto turistico Marina di Pescara, nei locali e nelle vetrine di Itutor.it. Se c’è un Abruzzo della tradizione, ma non solo, è quello di Luca Di Fabio, che indaga, trasforma attraverso l’immagine ripresa, la realtà di una regione complessa, ricca di contraddizioni, che non ha ancora abbandonato del tutto l’anima “pastorale”.
Finissage domenica 16 ottobre. Curata da Gianni Iovacchini, fotografo e docente Fiaf, la mostra ha avuto il patrocinio del parco nazionale della Majella, tra i recenti geoparchi mondiali riconosciuti dall’Unesco. Oltre 30 immagini della nostra regione, dei paesaggi, delle tradizioni popolari e religiose,  
delle trasformazioni che le nostre città hanno subito, protagoniste di uno sviluppo spesso disordinato, ma che portano ancora le tracce, i segni dei versi dannunziani. Le foto raccontano il portamento elegante della donna con la conca sul capo, gli occhi intensi del lupo, Pescara e la sua marina, il suono degli ultimi zampognari, una chiesa tratturale, le mani e lo zafferano, il cane pastore e il suo gregge, ma anche i bianchi e neri dei suonatori di campane del proprio paese, San Valentino, delle serpi di San Domenico a Cocullo e della chiesa di San Rocco a Scanno.
Luca D’Andrea
Il girotondo delle iene

1992. È il cadavere di Lorena Haller, ventiquattro anni, ventiquattro coltellate – la prostituta che clienti, spacciatori e colleghe chiamavano “la bambina” –, a gridare: il vostro Paradiso è solo una bugia. È così che chiamano Bolzano, la città che ha preso Lorena, l’ha illusa, poi l’ha usata e gettata via, come immondizia. Paradiso. Isola felice. Nonostante la prostituzione, l’alcol, i suicidi, la violenza, l’eroina a fiumi e gli omicidi irrisolti a prendere polvere nei fascicoli della questura. Lì, in una cella che non dovrebbe esistere, viene plasmata l’immagine di una terra dove ogni crimine diventa colpa del benessere. Ma Lorena è stata uccisa da un uomo brutale e determinato che soltanto Luther Krupp, il commissario troppo giovane, troppo inesperto e troppo ligio alle regole, ha il coraggio di chiamare, da subito: serial killer. E in quegli anni, senza manuali da studiare o unità specializzate a cui scaricare l’indagine, arrestare un mostro che uccide per il piacere di uccidere è come andare a caccia di un unicorno. noltre: il Paradiso non si deve sporcare. Questo lo sa persino Alex Milla, lo “spalatore di ghiaia”, come lo chiamano alla redazione della “Voce delle Alpi”. Anche lui troppo giovane, troppo inesperto e con il cuore troppo tenero per essere un vero reporter.
 
   exit poll

i primi exit poll delle votazioni del 25 Settembre 2022

Ore 23: seggi chiusi. Diffusi i primi exit poll. Alla Camera, il centrodestra è avanti tra il 41-45% secondo Opinio Rai. Con Fratelli d’Italia in testa tra il 22-26%. Un successo per Giorgia Meloni, ma non per gli alleati: la Lega sarebbe al 8,5%-12,5 e Forza Italia al 6-8.
Il centrosinistra è al 25,5-29,5. Il Pd sarebbe tra il 17-21%,inseguito dal M5S tra il 13,5-17,5, una rimonta avvenuta durante gli ultimi giorni di campagna elettorale specialmente al Sud. Buono anche il risultato raggiunto dal terzo polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda che speravano di arrivare al 10% e secondo i primi exit poll si attesterebbero ora tra il 6,5-8,5%.  
Al Senato, sempre secondo il primo exit poll del Consorzio Opinio Italia per la Rai, la coalizione di centrodestra avrebbe tra 111-131 seggi, il centrosinistra 33-53, M5S tra 14 e 34. Azione-Italia Viva tra 4 e 12 seggi, nessuno per Italexit per l'Italia. Altri tra 2 e 6.
Questi sono gli exit poll. Per i irisultati definitivi reali bisognerà aspettare domani.

 
   coronavirus abruzzo
Saliti a 553.745 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

SONO 553 i nuovi contagi da coronavirus registrati ieri  in Abruzzo e nessun deceduto. I pazienti guariti sono invece 522836 (+83). Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 1352 tamponi molecolari e 3086 test antigenici. Sono 27864 attualmente positivi (+470), di cui 115 ricoverati in area medica (+6) e 2 in terapia intensiva (invariato). I nuovi positivi sono residenti nelle province dell'Aquila (120), Chieti (162), Pescara (141), Teramo (100), fuori regione (11), in accertamento (19).
 
   villalago
Seconda lettera aperta al sindaco
di Villalago di Lucrezia Sciore
in risposta alla seconda ordinanza

Poiché la verità rende liberi, in tutta libertà le scrivo quanto segue.
a) La persecuzione che sta mettendo in atto contro una cittadina villalaghese onesta e non bugiarda, non le fa onore perché, vede, Lucrezia Sciore, con 78 primavere sulle spalle, da quando 25 anni fa decise di tornare alle sue radici, Villalago, non ha fatto altro che operare nel bene della propria comunità con molteplici attività in vari ambiti: culturale, sociale, ambientale, animale. Tutte attività ben certificate da tutti, compreso lei che mi diede un finanziamento nel 2011 per l’alimentazione dei miei cari cani abbandonati; b) dietro questa diatriba che non avrebbe dovuto avere luogo c’è ben altro che lei non osa rendere noto e cioè di ciò che avrebbe voluto fare nella Riserva di Lago Pio: una braceria-pizzeria, in barba a tutte le leggi vigenti in materia.
Scusi, ma lei non è a capo della coalizione “Noi stiamo con Villalago”? Ma per fare cosa? Per distruggere il nostro meraviglioso ambiente?
Ricordo che quando 11 anni fa lei si insidiò al Comune qualcuno disse: “distruggeremo quanto fatto dalle precedenti amministrazioni”, ma a tutt’oggi mi sembra che di quelle tante cose fatte ne andate fieri! Lei non ha mai mostrato una certa sensibilità ambientale, tant’è che tutte le nostre peculiarità sono state in questi 11/12 anni molto ignorate. Si ricordi che l’ambiente è oggi la priorità numero uno dell’agenda politica e della new generation. Inoltre devo rilevare che da circa due anni e cioè dalle dimissioni della presidente Gabriella Gentile, nulla è stato fatto per ricostruire il Centro Anziani. Eppure, grazie a noi donne, ha funzionato egregiamente: nove gite per conoscere l’Abruzzo e la sua gastronomia,  
due corsi d’inglese, tante tombolate, pranzo natalizio, serate musicali, mostre, libri e giornate internazionali della donna da me proposte e tante altre cose, tutto fatto con i proventi dei tre mercatini da me ideati e svolti senza alcun contributo da parte del Comune. Nulla è stato più fatto, niente è stato più ripristinato, neppure i locali.
Lei non ascolta le istanze che le vengono dai cittadini, rifiuta i confronti e, come hanno riferito, risponderebbe in modo sgarbato ed inopportuno ad alcuni che posseggono nel nostro paese una seconda abitazione, nonché a qualche malcapitato turista. Lei vuole continuare a distruggere un ambiente frequentato da orsi, cervi, lupi ed altri animali selvatici e vuole punire quegli animali sfortunati che hanno trovato asilo, cibo ed amore nel rifugio da me creato, ripeto, senza alcun onere per il Comune, nell’intento di evitare loro di finire in uno di quegli orrendi canili già tanto affollati. In quanto alle condizioni igienico-sanitarie in cui, secondo la polizia municipale verserebbe, le ripeto per l’ennesima volta che i carabinieri forestali da lei inviati non hanno stilato alcun verbale negativo perché non c’era nulla da eccepire.
Ho chiesto da lunedì scorso gli allegati alla seconda ordinanza, ma dopo una settimana non ancora mi sono stati consegnati. Sappia che io non demordo, farò ricorso anche al Presidente della Repubblica e attuerò tutte le strategie possibili per giungere a dirimere questa situazione.
La invito, quindi, ad addivenire a più miti consigli, si confronti con me, a tutti i problemi c’è una soluzione, altrimenti non può continuare ad indossare quella fascia tricolore che è un simbolo di democrazia e non di autoritarismo. Si ricordi che il ruolo che ricopre deve essere un punto di riferimento per tutti i cittadini della comunità. Se di questo non è consapevole, allora, mi spiace, abbia la dignità di dimettersi. Lucrezia Sciore
 
   l’intervento
domande del procuratore Gregorio Capasso, ribadendo di non avere sentito niente di strano. Per il contro esame va al banco Dario Romano, collega del difensore di parte civile Giulia Buongiorno. Il legale chiede conto alla Tadjk dei messaggi inviati nell’agosto 2017, quando il ragazzo è in vacanza- studio al McLeans college di Auckland. Ci sono i messaggi di Ciro agli amici, “cavoli durissimi in Nuova Zelanda”. Dopo le pesanti avances alla ragazza, il giovane avrebbe anche minacciato i responsabili della scuola. “Hanno parlato anche di polizia. In Nuova Zelanda minacciare qualcuno è gravissimo”, gli scrive la madre comunicandogli che deve immediatamente rientrare in Italia. “Ciro non c’è niente da fare, ti vogliono espellere con foglio di via, forse anche con la polizia  se tu fai resistenza. A meno che tu non venga via di tua spontanea volontà, hanno già deciso che perderai il processo anche se tu ti scuserai o hai ragione”. Ieri di fronte alla contestazione del legale della vittima, lady Grillo prima cerca di negare, poi di minimizzare. Ma in tanto la chat entra nelle carte del processo. E’ a quelle carte che fa riferimento l’avvocato Romano quando, uscendo dal processo a porte chiuse, spiega che dall’udienza di oggi sono emerse forti contradizioni>> e di averle contestate, “anche con atti documentali”.
Il barista, Ivano Carta, dice di non ricordarla la ragazza che ha detto di essere stata stuprata nella villa dal figlio, Grillo Jr. Il locale ha delle telecamere di sicurezza. Peccato che quando i Pm mandarono i carabinieri a prelevare i file erano già stati cancellati. Per forza: dal presunto stupro erano passati due anni. Ma si può?
La Giustizia e’ uguale per tutti
IL PROCESSO A GRILLO Jr

di Domenico Rinaldi

Se il processo iniziasse ad andare male, non è da escludere che tra gli imputati parta il “si salvi chi può”. Prima che si arrivi al dunque, però, ce ne vorrà: i ritmi sono già blandi, e si allungherebbero ancora se il procuratore Gregorio Capasso oggi (ipotesi improbabile ma possibile) venisse eletto al Consiglio superiore della magistratura.
Certo, quella notte nessuno ha sentito nulla. Né la mamma, né la colf, né l’amica di famiglia che dormiva vicino. Certo, la vicina dice che la mattina dopo una delle ragazze che aveva passato la notte con Ciro Grillo e i suoi amici era a fumare sul patio della villa, in accappatoio, “e sembrava tranquilla”. Ma a fare irruzione nell’udienza di giovedì scorso nel processo per stupro al figlio di Beppe Grillo e ai suoi tre amici è invece la chat che i difensori di una delle presunte vittime sottopongono a Pavin Tadjik, madre di Grillo junior. La chat racconta che il figlio del fondatore dei 5 Stelle non è un bravo ragazzo che i difensori cercano di accreditare. Perché già pochi anni prima Ciro dovette abbandonare precipitosamente dalla Nuova Zelanda, dove era in viaggio con la scuola, in seguito alle attenzioni inaccettabili che aveva rivolto alla giovane figlia di un docente. Ed è un precedente che rischia di pesare sul convincimento dei giudici chiamati a valutare quanto avvenne il 17 luglio 2019 nella casa dei Grillo in Costa Smeralda. La Tadjik ha appena finito di rispondere alle  
 
   wilderness
Comunicazioni periodiche aiw
SULL’ORSA GEMMA E SU Juan Carrito

In Abruzzo (Scanno) si è rifatta viva l'orsa Gemma,  col suo bel collare al collo... se ne stava transitando per un parco giochi per bambini alla base di una funivia; ovviamente accompagnata non dagli strilli di timore, ma dalla gioia meravigliata di una mamma e dei sui figli, i quali anche la chiamavano (l’orsa) per nome. Ora, ma se in quel parco giochi anziché due bambini, ce ne fossero stati qualche decina come capita in estate, e se questi bambini ormai disneyanamente educati all'orsacchiotto pacioccone, si fossero avvicinati a lei e lei avesse reagito con una semplice ed ovvia zampata difensiva, cosa sarebbe successo? Sono questi gli orsi marsicani che dovremo abituarci a vedere (qualcuno dice convivere!)? Perché è ovvio che Gemma ed Amarena (e quante altre?) orse "problematiche" inevitabilmente produrranno cuccioli che a loro volta diventeranno problematici, e così come succederà a loro volta per i cuccioli femminili già nati e divenuti adulti: una catena genetica irreversibile! Ma che importa? Basterà ampliare le aree protette e trasformare l'Abruzzo in un grande Parco Nazionale ed il problema sarà risolto! Basterà divulgare ducofilm fantasiosi (pieni di omissioni, narrazioni edulcorate ed anche false – Morena morta uccisa dai soliti cani inselvatichiti, e non già di fame a causa di un collare troppo stretto! O la giustificazione che gli orsi nei paesi vanno a cercare “cibo facile”, proprio quel cibo facile che un tempo trovavano nei campi ai margini delle foreste, e le pecore negli stazzi dei pascoli, ma che le stesse autorità non vogliono seminare e far più trovare)! Questa è l’Italia, bellezza!
 
Intanto Juan Carrito prosegue nei suoi tour turistici in visita a tutti i paesi d'Abruzzo nei circondari dei Parchi Nazionali d'Abruzzo e della Majella. L'ultimo è stato Gamberale, a sud-est della Majella, dove mai l'orso era giunto, neppure in passato. Ovvio lo spavento della gente nel vederlo passeggiare tra le case, ma meno ovvio il messaggio delle autorità ormai impotenti: “Non è pericoloso, è un’animale timido. Se lo    
si incontra bisogna lasciarlo stare ed evitare comportamenti non adatti a una fauna selvatica”. In pratica, alla Pilato! Autorità intanto prese ad organizzare convegni ed incontri e ducofilm in cui narrare della bellezza dell'orso marsicano e del suo valore scientifico. Come se con questo si possa esorcizzare la paura delle gente! Ormai rassegniamoci, l'habitat primario dell'orso marsicano non sono più i pascoli e le foreste, ma i centri abitati dove hanno ormai capito che possono trovare cibi appetitosi, quel cibo che una volta i loro progenitori trovavano nei campi coltivati e negli stazzi dei pastori. Intanto le autorità se la cavano con i docufilm, dove la raccontano come gli pare: e alla fine varranno più queste mistificazioni che non la realtà che la gente ogni giorno affronta nelle piazze e nei paesi d'Abruzzo! In fondo, anche questa è educazione, solo che lo è dal vivo. Non quella narrata dagli schermi televisivi e dei computer o dalle paginate dei media cartacei! Così col tacito silenzio (e consenso?) dei media, come in Russia la verità diventa quella delle autorità, da loro diffusa! Mai che sia vista o letta un’inchiesta giornalistica super-partes: sempre disneyanamente portavoci delle autorità!
 
Villalago