| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Mercoledì 7 Settembre 2022 - Santa Carissima di Albi, Vergine
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il tempo... ieri - ANCORA UNA giornata assolata e calda, nonostante gli accumuli di nuvole, che non hanno portato cambiamenti climatici.
Deboli correnti serali. Temperature in ulteriore rialzo: mass. 27,4°; min. 13,7°; attuale 18,2° (ore 23,30).
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
in primo piano
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Centonovantacinquesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
Aiea è preoccupata per la situazione della centrale nucleare
“Ieri, a tarda notte, i russi hanno lanciato un attacco missilistico: hanno distrutto un'ala
dell'edificio di 4 piani e danneggiato i grattacieli vicini. Fortunatamente non
ci sono state vittime”. Lo scrive il canale Telegram governativo. Un altro attacco russo ha provocato
un incendio in un deposito petrolifero nell'Ucraina centrale. Grandi nuvole di
fumo nero hanno oscurato il cielo mentre i vigili del fuoco sono intervenuti
per contenere le fiamme.
Per la centrale nucleare Aiea dice di essere gravemente preoccupata per la
situazione. Gli ispettori hanno rilevato danni in diversi punti dell'impianto,
alcuni dei quali vicino agli edifici del reattore e a quello che ospita
combustibile nucleare fresco e l'impianto di stoccaggio dei rifiuti radioattivi
solidi. Alcuni lavori di riparazione erano già stati eseguiti o erano in corso, ma saranno necessari ulteriori lavori per
riparare tutti i danni causati. Il team ha anche osservato la presenza di
personale militare russo, veicoli e attrezzature in vari luoghi, inclusi
diversi camion militari al piano terra delle sale turbine di due unità e alcuni parcheggiati sotto il cavalcavia che collega le unità del reattore. Il personale ucraino che opera nella centrale controllata dai
russi, riferisce ancora Aiea, è costantemente
sottoposto a forte pressione.
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
il libro del giorno
|
concerto
| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
BEATRICE VENEZI
DIRIGE I SOLISTI AQUILANI
AL FESTIVAL DANNUNZIANO
ALL’AURUM DI PESCARA
Sarà Beatrice Venezi, musicista giovane ma già celebre, a dirigerà domani 8 Settembre al Piazzale dell’Aurum di Pescara i Solisti Aquilani (occasione il Festival dannunziano) in un
programma che spazia da Verdi a Shostakovich, da Puccini a Massenet. La scelta
dei brani, non casualmente, mette al centro la figura femminile, un impegno che
la bacchetta toscana porta avanti non solo con la musica (“Heroines” è il suo ultimo cd) ma anche con i libri, uno dei quali dall’emblematico titolo:
“Le sorelle di Mozart”.
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cristiana Serangeli
Ti devo un tramonto
Quando il destino decide di togliere a Vittorio l’amore materno lui è solo un piccolo uomo di tre anni. Una cicatrice nell’anima che segnerà tutto il suo percorso esistenziale, costringendolo a restare quotidianamente in
bilico tra la paura di amare e il bisogno imprescindibile di essere amato. La
sensibilità d’animo di un uomo di altri tempi lo porterà a porsi mille interrogativi quando, per caso, inciamperà nella vita di Chiara e inevitabilmente si troverà a fare i conti con i fantasmi che abitano la sua mente e lo obbligano a vivere
continuamente succube di un passato troppo doloroso. Non una donna tra tante,
ma l’unica capace di accarezzare le sue angosce trasformandole in forza. Un incontro
che è frutto di un disegno della sorte, perché quando la vita sottrae, poi puntualmente aggiunge e colma quel vuoto che per
anni ti ha accecato impedendoti di riconoscere in un tramonto mille sfumature
di colore.
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
animalisti italiani
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
TRENTINO: ORSA UCCISA PER ERRORE DA VETERINARI PUBBLICI
L’orsa F43 è morta in provincia di Trento durante un controllo di routine. I fatti risalgono
alla notte dell’altro ieri in val di Concei, durante un intervento per la sostituzione del
radiocollare che portava dal luglio 2021 perché ritenuta troppo “confidente” con gli esseri umani. Il dispositivo andava cambiato, ma secondo le
dichiarazioni dell’equipe dei veterinari, una volta sedata l’orsa ha assunto una posizione che le è stata fatale. A nulla sono serviti i tentativi di rianimazione degli operatori.
«Gli Animalisti Italiani, dichiara il Presidente Walter Caporale, chiedono che
venga subito istituita una Commissione di indagine per conoscere come sono
andate le cose. Ma chiediamo anche che qualcuno paghi per una uccisione
compiuta da un dipendente pubblico. Nella morte dell’orsa F43, c’è sicuramente stato menefreghismo, superficialità e indifferenza. Era solo un orso’ mi hanno risposto questa mattina alla Ausl. NO: F43 (nome vergognoso che le è stato assegnato da una bestia umana) era un essere vivente: amava, correva,
gioiva, soffriva, piangeva. Ora non ci sei più, cara amica: piangiamo la tua assurda morte».
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
coronavirus abruzzo
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Saliti a 543.231 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo
Sono 882 i positivi al coronavirus registrati ieri in Abruzzo. Il bilancio dei pazienti
deceduti registra 1 nuovo caso (si tratta di una 87enne). Del totale dei casi
positivi, 109.911 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+230 rispetto a ieri), 155.050 in provincia di Chieti (+215), 126.504 in
provincia di Pescara (+228), 130.929 in provincia di Teramo (+173), 12.048
fuori regione (+25) e poi ci sono 8.789 (+10) per i quali sono in corso
verifiche sulla provenienza. I dati sono dell’assessorato regionale alla sanità.
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
cinematografia
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nascono i primi NFT di disegni
dei costumi utilizzati nel cinema italiano
L’Istituto Cinematografico dell’Aquila La Lanterna Magica - ETS, lancia la collezione di NFT “I costumi della Lanterna Magica”, realizzata in collaborazione con Crowducers. Per la prima volta entrano nel
mercato NFT i bozzetti originali dei costumi di opere che hanno fatto la storia
del cinema italiano. La collezione include 12 NFT di disegni originali degli
abiti indossati da Claudia Cardinale e gli altri protagonisti del film C’era una volta il West di Sergio Leone nel 1968 e da Vittorio Gassman e il cast
dell’Amleto di William Shakespeare, nella versione italiana del regista Luigi
Squarzina del 1952. Il lancio ufficiale è il 7 settembre sul marketplace Foundation, una data da non perdere per i fan
del cinema, i collezionisti di opere digitali e tutti gli appassionati.
“I costumi della Lanterna Magica” ha come mission di diffondere la storia del cinema italiano e riaccendere i
riflettori verso il grande pubblico su di esso. La digitalizzazione di questa
collezione, è un’opportunità innovativa e creativa di promozione e fruizione, di opere di rilevante
interesse storico e culturale del patrimonio artistico dell’Istituto Cinematografico dell’Aquila La Lanterna Magica - ETS.
Gli NFT del film C’era una volta il West di Sergio Leone comprendono i bozzetti originali dei vari
abiti di Jill, indossati da Claudia Cardinale nella scena finale, all’arrivo del treno a Sweetwater e in altre sequenze del film, da Henry Fonda nel
ruolo del bandito Frank e Charles Bronson che
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
interpreta Armonica.
Gli NFT dell’Amleto di William Shakespeare, nella versione italiana del drammaturgo e regista
Luigi Squarzina andata in scena nel 1952, annoverano i costumi usati da
Vittorio Gassman nella scena finale (Amleto) e dal cast di attori prestigiosi
quali Luigi Vannucchi (Laerte), Anna Maria Ferrero (Ofelia), Elena Zaneschi
(Gertrude) e Mario Feliciani (Claudio). Gli NFT rappresentano un asset
digitale, come token possiamo utilizzarli per dimostrare la nostra proprietà di oggetti unici. Gli NFT della collezione “I costumi della Lanterna Magica” possiedono speciali utilità collegate e sono acquistabili sul marketplace Foundation.
Le attività che l’Ente svolge annualmente, consistono nel salvaguardare la memoria storica e
culturale del cinema e rendere il patrimonio conservato fruibile anche alle
generazioni future attraverso il MuMAC, Museo dei Mestieri e delle Arti del
Cinema e le iniziative culturali proposte, con uno sguardo attento alle nuove
frontiere digitali.
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
saca
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
RINNOVATO IL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE DELLA SACA
Di Loreto lascia la presidenza
DA IERI la società Saca (gestore del Servizio Idrico Integrato del territorio peligno) ha il nuovo
Cda. A mettere d’accordo centrodestra, centrosinistra e civici è stato il nome di Luciano Di Biase (centrosinistra), ex Commissario dell’Ersi, figura tecnica chiamata a gestire i fondi del Pnrr ma soprattutto la crisi
energetica. Fanno parte del Consiglio d’amministrazione anche Rosantonia Santangelo (centrodestra) e l’ex consigliere comunale nonché Direttore uscente dell’Asp 2, Alessandro Pantaleo (civici). Un Cda definito da diversi sindaci
trasversale e competente.
il Presidente uscente, Luigi Di Loreto, si è congedato, con il seguente saluto.
«Oggi si chiude l’ennesimo capitolo importante della mia vita. Negli ultimi sei anni la Saca ha
rappresentato gran parte delle mie preoccupazioni ed occupazioni. Volevo
pubblicamente ringraziare i sindaci che mi hanno prima voluto alla guida dell’azienda e poi supportato in questi anni. Volevo ringraziare Andrea Gerosolimo
per avermi dato l’opportunità di fare questa esperienza. Ringrazio anche tutti i dipendenti con i quali ho
avuto il piacere di collaborare ed i miei colleghi del Cda, Tania Liberatore e
Corrado Gualtieri. Certamente di errori ne avrò fatti tanti. Sbagliare fa parte dell’essere umani. Chiedo scusa ha chi ha dovuto subire questi errori. Ringrazio
anche mia moglie che in questi anni ha dovuto sopportare tante cose, anche
qualche falsità a cui non eravamo abituati ma che ci ha insegnato a crescere. Ringrazio anche
coloro che hanno voluto
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
dipingere pubblicamente cose che non esistevano perché mi hanno insegnato ad avere un profilo basso a tutela degli asset aziendali.
Agli amici dico che questo territorio va difeso ed amato. Per questo bisogna
diffidare di coloro che da anni costruiscono una immagine negativa della nostra
realtà. In ultimo volevo fare gli auguri alla nuova governance che si troverà ad operare all’interno di un contesto molto difficile, caratterizzato da una crisi energetica
che desta, a livello generale, più di una preoccupazione. Hanno le giuste competenze per affrontare questa enorme
ed imprevista sfida del futuro. Alla fine di questa esperienza di una cosa sono
certo. L’acqua continuerà a scorrere, insieme alla vita.
Grazie a tutti».
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
wilderness
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
NOTIZIARIO WILDERNESS ITALIA
di Franco Zunino
Vi ricordate Juan Carrito, l'orso così battezzato in onore dell'ultimo Presidente del Parco e di uno dei tanti paesi
frequentati (perché ormai vive solo più tra un paese e l'altro, e non già tra una foresta e l'altra, o tra una montagna e l'altra come un tempo facevano
gli orsi!)? Lo catturarono per l'ennesima volta e lo portarono in un recinto
per rieducarlo in pochi giorni, con la presunzione di fargli cambiare quel
comportamento che gli ha "indelebilmente" inculcato la mamma Amarena per mesi ed
anni, a non scambiare più i paesi per le sue foreste e montagne; ma niente! Infatti, è stato così tanto bene "rieducato" che Juan Carrito si ostina a dare retta alla mamma, ed a
considerare i paesi come un tempo i suoi progenitori consideravano i campi di
mais e di grano, e gli stazzi dei pastori; ovvero, luoghi dove da millenni
l'uomo gli faceva trovare qualcosa da mangiare, e che ora non trova più perché più nessuno semina e più nessun pascola. Ovviamente, ben sapendo loro che quel cibo glielo procurava l’uomo, gli orsi che fanno? Lo vanno a cercare (elemosinare!) tra le case dell’uomo! La soluzione è di una semplicità che ha dell'incredibile, se non fosse che la pervicacia con cui non la si
applica è altrettanto incredibile: basterebbe iniziare di nuovo a seminare e consentire
l'accesso di morre di pecore ai tanti pascoli oggi loro chiusi o abbandonati.
Basterebbero (almeno!) alcuni ben dislocati "Recinti Finamore". Invece ci si
limita a diffondere comunicati stampa che annunciano che in fondo gli orsi
stanno bene anche se vivono fuori dal Parco Nazionale; e ancora meglio se si
spostano in altri Parchi e, meglio ancora, se poi con la motivazione della sua
presenza si possono avanzare proposte di ampliamento delle aree protette e di
"corridoi" che le connettano… Così si potranno chiudere alla caccia altre zone! Ma che c'entra la caccia con tutto
questo? Ovviamente nulla, ma se l'orso bruno marsicano può dare una mano a farla sempre più restringere, meglio sfruttare la situazione e dire che questo è il vero problema, la vera cosa da fare per salvare l'orso marsicano! Ah, si
dimenticava: l'altra soluzione è convincere la gente che deve abituarsi al fatto di avere l'orso nei proprio
cortili, giardini, orti e finanche nelle strade e piazze dei paesi
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
("convivere", lo definiscono)! E, in fondo, non è che questa soluzione la si possa dire del tutto sbagliata se si pensa che,
assurdo per assurdo, in America tra le tante ipotesi per risolvere il problema
degli ultimi Grizzly, a suo tempo ci fu anche quella, pur teorica, di
sterminarli: ed è verità documentata! Da noi gli "esperti" si sono inventati la "convivenza"! La cosa
grave è che Amarena, che ha già educato ben 4 cuccioli (sempre che siano ancora tutti vivi) continuerà ad educarne altri in futuro. E quella ancora più garve che non glielo si potrà impedire... a meno di catturare lei ed altre femmine "problematiche",
rinchiuderle in un recinto e/o sterilizzarle: ipotesi assurda che vale quella
americana dello sterminio dei grizzly!!!
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
pratola peligna
| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
unarma
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
FEDEZ CONTRO I CARABINIERI.
UNARMA: “LA VERA TRASGRESSIONE
È IL RISPETTO DELLE AUTORITÀ”
“La licenza artistica sulle offese alle Forze dell’Ordine di cui si servono molti rapper è paradossale: Fedez accusa i Carabinieri di infamia insultandoli, da che pulpito
si criticano le ingiustizie spacciando le aggressioni verbali per creatività” – così Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, associazione sindacale dell’Arma dei carabinieri – “Ciò che ci stupisce non è tanto il concetto di trasgressione banale che hanno questi rapper, ma il fatto
che la procura di Milano, archiviando il procedimento contro Fedez, invii come
messaggio che in Italia è concesso mancare di rispetto verso le autorità. Si veda solo pochi giorni fa come Frah Quintale abbia ritratto il personale di
Polizia, paragonandolo a maiali. Come sindacato a tutela dei Carabinieri -
prosegue Nicolosi - ci domandiamo cosa sarebbe successo se le stesse frasi
fossero state rivolte alla magistratura, avremmo avuto la stessa sentenza? È con queste decisioni che si minano le basi democratiche del paese: i
Carabinieri sono baluardo di legalità e rappresentano il rispetto della democrazia, insultare le Forze dell’Ordine non ha nulla di trasgressivo: la vera trasgressione è ormai rispettare le persone che vi lavorano”.
|
LA FRITTATA E’ FATTA
Prendo atto solo oggi, da un articolo di giornale, che l'edificio dell'ITIS, come da tempo
vado sostenendo, probabilmente non verrà riaperto. Altro che qualche giorno per qualche lavoro. Stando allo Studio
pagato 40mila€, l'edificio sono circa 20 mesi che doveva essere chiuso. Nessuno di quelli
tenuti a farlo lo ha chiuso.
Dicono che nessuno di loro sapeva dello Studio redatto dal Dott. Ing. Petrella.
L'ammissione, se vera, è forse peggio dell'aver scelto di tacere. Chi ha taciuto però ha pericolosamente lasciate, per quasi 2 anni, centinaia di persone in un
edificio accettando il rischio che accadesse l'irreparabile. Il Sindaco oggi
propone di dividere gli studenti, in alcuni vecchi edifici comunali. Una parte
degli studenti nella ex scuola media e l'altra nella scuola elementare di
piazza Indipendenza. Quindi l'I.T.I.S. oramai è certo non riaprirà. E, visto che il Presidente della Provincia, nonostante il contenuto dello
Studio, ha dichiarato che è agibile per uso scolastico, chi ne disporrà la chiusura? Il Sindaco? Ed il problema Sindaco non sarà solo chi pagherà le bollette, ma i laboratori. Prima di andare dal Prefetto, Sindaco, Le chiedo
urgentemente, anche domani, di chiarire, a noi Consiglieri in Consiglio, ai
Cittadini pratolani ed ai genitori dei ragazzi che frequenteranno l'I.T.I.S.,
se la decisione l'ha presa leggendo la valutazione sismica e statica degli
edifici individuati quale piano 'B'. In merito, non avendo io conoscenza della
esistenza di valutazioni tecniche e seppur felice di rivedere frequentate
quelle strutture, ricordo che la casa di riposo alle scuole medie non è stata possibile realizzare a causa di problematiche statiche e sismiche.
Oggi, in un'altra ala dello stesso edificio, invece, pretendiamo di ricoverarci
degli studenti, ma al pianto terra. Incomprensibile almeno per me. Qualora tali
valutazioni non ci siano, infatti, abbandonare l'edificio dell'I.T.I.S
(struttura inaugurata nei primi anni '90) perché insicuro e ricoverare gli studenti in altri edifici molto più vecchi ed abbandonati, e probabilmente con problemi peggiori, non avrebbe
senso. Ma da Voi di Pratola Bellissima oramai possiamo aspettarci di tutto.
Il Cons. Comunale Avv. Vincenzo Margiotta
| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||