Martedì 23 Agosto 2022 - Santa Rosa da Lima, Vergine

Il tempo... ieri - giornata per lo più serena e assolata. Nuvolosità diffusa nel pomeriggio, ma senza fenomeni di rilievo. Correnti di Maestrale, soprattutto nelle ore serali. Temperature: mass. 27,0°; min. 13,9°; attuale 14,9° (ore 23,30).
 
   in primo piano
Centottantesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
Unicef: circa 1.000 i bambini uccisi o feriti finora

La guerra in Ucraina è giunta al 180esimo giorno. La città ucraina di Nikopol, vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, è stata bombardata diverse volte dai russi.
La notte del 20 agosto Darya Dugin, figlia di Alexander, ideologo e consigliere del presidente russo Vladimir Putin, è stata uccisa da una bomba mentre viaggiava con la sua auto su un’autostrada fuori Mosca. Il padre avrebbe dovuto essere con lei, ma ha cambiato piano all’ultimo momento. L’attacco è stato condotto da specialisti (conoscevano i movimenti di Dugin) con abilità militare (l’auto è stata fatta esplodere con un ordigno esplosivo improvvisato, difficile da realizzare senza esperienza). Pertanto, potrebbero verificarsi altri attacchi ai vertici del potere russo e alle loro famiglie.
La guerra in Ucraina è senza scopo; nessuno sa cosa Putin voglia ottenere. Non è riuscito a conquistare Kiev in tre giorni, non è stato in grado di circondare e sbaragliare la maggior parte dell’esercito ucraino a est e non è riuscito a sfondare con attacchi frontali da est.
"Almeno 972 bambini in Ucraina sono stati uccisi o feriti dalla violenza della guerra in Ucraina, una media di oltre cinque bambini uccisi o feriti ogni giorno.
 
   il libro del giorno
   Villalago
 
Si è svolta ieri a Villalago
la festa in onore
di San Domenico Abate

Il Santo Protettore di Villalago, San Domenico Abate, ha ricevuto ieri tutti gli onori che gli sono dovuti con una solenne festa, fatta di momenti religiosi nel rispetto di una ritualità fissata dalla tradizione, in particolare la processione con la statua del Santo per le vie del paese. Il corteo processionale ha visto sfilare i bambini della prima comunione, le confraternite di Villalago e Fornelli e quelle di Scanno e Frattura con i rispettivi stendardi. Insieme al Sindaco di Villalago c’erano i sindaci della Valle del Sagittario e dei paesi cultuali del Santo in Abruzzo preceduti dai gonfaloni. La statua, alle ore 12,30, è uscita dalla chiesa al suono del complesso bandistico “Città di Riardo” . Affiancata da due carabinieri in alta uniforme, ha iniziato il suo percorso tra due ali di folla, seguita da tantissimi fedeli.
Al rientro in chiesa c’è stato il saluto dei pellegrini di
Patrich McGrath
Follia

Il romanzo è narrato in prima persona da Peter, uno psichiatra che lavora in un grande manicomio di Londra. Peter narra il caso clinico di Stella, moglie frustrata di Max, vicedirettore del manicomio: questa conosce Edgar Stark, paziente in regime di semilibertà che viene quasi ogni giorno a curare il suo giardino e restaurare una grande serra vittoriana ormai cadente. Edgar, scultore e artista dalla grande intensità creativa, è anche un fascinoso manipolatore che entra prepotentemente nella vita di Stella, travolgendo ogni sua resistenza. La passione sessuale scoppia selvaggia e ossessiva e la salute mentale di Stella, la sua vita noiosa ma rispettabile vanno in pezzi. Ma Edgar ha un piano: sottrae dalla camera da letto matrimoniale i vestiti di Max e fugge. A quel punto è chiaro che Stella è coinvolta: viene interrogata, dal marito e dagli psichiatri responsabili dell'istituto, che a loro volta sono messi sotto pressione dalla stampa per la pericolosità del fuggitivo. Edgar infatti è un paranoico che ha crisi violentissime di rabbia. In una di queste, convinto dell'infedeltà della moglie Ruth, l'ha uccisa e fatta a pezzi, lavorandone poi la testa come fosse una scultura. Stella non regge più la tensione, scappa a Londra, trova Edgar e trascorre con lui tre settimane in uno spazio industriale abbandonato, rifugio di vagabondi, artisti e criminali. Per la prima volta si sente libera, sessualmente e mentalmente, si abbandona alla sfrenatezza, passa da una sbronza all'altra e resta intere giornate a letto con Edgar che la soddisfa e la comprende profondamente.
Fornelli. Il programma religioso si è concluso in serata con i vespri, la santa messa e il bacio della reliquia, che conserva un dente molare del Santo.
Il sipario della festa è calato con il concerto del Complesso Bandistico “Città di Riardo”.
 
   munda
MuNDA: DAL 22 AL 28 AGOSTO APERTURA SERALE
PER LA PERDONANZA

Per ampliare l’offerta culturale durante  la settimana della Perdonanza e per  la visita del Papa, dal 22 al 28 agosto l’orario di apertura del Mammut sarà  tutti i giorni dalle 10.00 alle 23.00.
Il biglietto per il Mammut è comprensivo dell’ingresso al Museo Nazionale d’Abruzzo (sede ex mattatoio, di fronte alle 99 cannelle) dove è possibile vedere il nuovo allestimento della sezione archeologica
“I tempi di Amiternum”.
 
   coronavirus abruzzo
Saliti a 531.773 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Sono 524 in Abruzzo i nuovi positivi. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 6 nuovi casi (di età compresa tra 77 e 98 anni, di cui 3 risalenti ai giorni scorsi) e sale a 3613. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 503027 dimessi/guariti (+711). Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 25133 (-194). Del totale dei casi positivi, 107269 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+87), 152037 in provincia di Chieti (+147), 123718 in provincia di Pescara (+152), 128473 in provincia di Teramo.
 
   teatro
A Sulmona la Compagnia Teatrale FANTACADABRA

Il Festival POPANZ, curato dalla compagnia Fantacadabra, è un appuntamento storico e fondamentale per il teatro ragazzi giunto alla sua quinta edizione. Per le famiglie POPANZ è un momento di incontro con diverse compagnie teatrali che hanno messo al centro il “TEATRO PER I RAGAZZI”, un momento di confronto e approfondimento sulle poetiche e sui percorsi artistici, un'occasione culturale e informale di incontro e scambio fra famiglie e artisti.
Oggi, martedì 23 Agosto alle 18.30 presso il Cortile dell’Annunziata presenteremo la Compagnia Proscenio Teatro di Fermo in “ LA BELLA ADDORMENTATA? ” gioco teatrale liberamente tratto da “ La Bella Addormentata nel Bosco” con Roberto Rossetti e Simona Ripari
testo e regia Marco Renzi Il Teatro per l'occasione è un Museo monotematico, dedicato alla raccolta di materiali e documenti inerenti il patrimonio delle favole e fiabe più conosciute di ogni tempo, c'è la sala di “Pinocchio”, quella de “Il Gatto con Gli Stivali”, di “Raperonzolo” e di tutte quelle storie che hanno riempito l'immaginario di intere generazioni di ragazzi in tutto il mondo. La Sala dove si effettua lo spettacolo e quella dedicata a “La Bella Addormentata nel Bosco”, all'ingresso il pubblico riceverà un volantino con le istruzioni sul comportamento da tenere in questo luogo speciale, innanzi tutto si dovrà parlare sottovoce per non disturbare il sonno della protagonista che, da quando è stata ritrovata, sta ancora dormendo e non si sa per quanti anni ancora continuerà a farlo, tutti sono in attesa del famoso Principe che dovrà svegliarla e che potrebbe arrivare da un giorno all'altro. Due addetti del Museo accolgono i visitatori (pubblico) e illustrano con professionalità e cortesia i preziosi reperti che sono conservati: la corona del Re, quella della Regina, le
pietre del vecchio castello, una riproduzione fedele dello stesso, monili, abiti e ovviamente il pezzo forte della collezione, il regale letto dove la bella Principessa sta ancora dormendo in attesa di quel Principe che baciandola finalmente riuscirà a svegliarla dal suo centenario sonno. Il pubblico, che è diventato gruppo di visitatori, ha acquistato il biglietto “storia inclusa” e quindi, oltre alla spiegazione sui reperti, ha diritto al racconto della vicenda. Durante lo svolgersi della stessa la Principessa nel letto però si muove e questo darà origine ad una serie di situazioni tutte da vivere che, com'è noto, solo il Teatro sa regalare e che sarebbe davvero spiacevole rivelare in anticipo. Un gioco, un grande gioco in grado di coinvolgere tutti: pubblico, attori, sedie e teatro
 
   l’intervento
Essere nonni è un privilegio, se è
ricordo e patrimonio di conoscenze 

di Domenico Rinaldi

Diversi anni fa, un nugolo di bambini in un villaggio vacanze: in attesa dello show serale, li avvicino. Mi chiedono: chi sei? Rispondo: sono un nonno! Un sentimento di nostalgia pervade i bambini: mia nonna è morta; i miei nonni sono morti; il mio è morto tanti anni fa; mia nonna è morta a 90 anni; un altro: tutti i nonni ci lasciano; un significato: ritorno al passato. Infatti i bambini hanno vissuto un periodo della loro vita ricevendo un duplice amore: quello ordinario dei genitori e quello straordinario dei nonni! Poi il distacco! Rassicuro i bambini: vedete quella stella scintillante? Da lassù i vostri nonni vi osservano e vi inviano baci e carezze. La gioia si stampa sul viso dei bambini. Una però osserva:      
ma la stella di giorno non si vede! Rispondo: è vero, ma di giorno i nonni lassù hanno faccende da sbrigare. Vederla rassicurata gioisco nell’anima.
Oggi essere nonni e nonne è un privilegio, si è riferimento, si è ricordo, si è anche patrimonio di conoscenze. Purtroppo spesso questa figura emblematica diventa un fastidio da sopportare, il parente da onorare ogni tanto, l’idea che prima o poi abbia a concludere il suo tragitto. Rispetto alla mia adolescenza, dunque a un tempo antico, il nonno oggi ha assunto una nuova dimensione e un nuovo ruolo, quando eravamo bambini consideravamo un quarantenne come una persona anziana e matura, oltre addirittura erano persone e personaggi preziosi e presenti soltanto nelle festività, al momento dei regali. Oggi sono in circolazione nonni ultra settantenni e ottantenni in forma smagliante, più lucidi e reattivi di certi nipoti assopiti sui vari dispositivi tecnologici o frenati da un linguaggio sincopato e precario. E teniamoci stretta la nostalgia.
 
   villalago
SONO 25948 i sampietrini 
che mancano all'appello a Villalago

SONO 25948 i sampietrini che mancano all'appello nelle strade, stradine e viuzze della piccola cittadina di Villalago. Sono quasi 30 anni che passo le mie vacanze estive in questo splendido borgo ed ho assistito al suo lento declino, declino confermato dai tanti cartelli di vendita ed affittasi attaccati sui portoni delle case. Ma torniamo ai sampietrini.
Qual è la causa della loro scomparsa? La neve che d'inverno copre le strade di questo paese? Il sale che si butta sulla neve per rendere percorribili e sicure le strade? O semplicemente l'incuria, semplicemente e banalmente? Ammettiamo che le pre due cause siano le responsabili di queste sparizioni, ma i sampietrini non è che decidono, lo stesso giorno, di staccarsi tutti insieme per qualche ignota ragione. Un giorno se ne staccheranno 10, un altro 7 e poi ancora ed ancora. A quel punto dovrebbe intervenire qualche addetto del comune che, trovati i sampietrini staccatisi, ma non persi, provvedesse a rimetterli nella propria sede. Si fa largo, allora, l'incuria, che suggerisce di soprassedere, rimandare, procrastinare raggiungendo così i risultati odierni. Ed i risultati sono questi: sampietrini sostituiti dal cemento o dal bitume. Ormai le strade di Villalago assomigliano ad una coperta patchwork. Si va dal
grigio del cemento al nero del bitume, al Bruno rossastro dei sampietrini per fortuna ancora in maggioranza, al verde dell'erba che viene puntualmente lasciata crescere. Potrebbe esserci una quarta ragione, della perdita dei sampietrini e cioè la presenza dei romani, i turisti più numerosi in questa cittadina, che abituati alle buche della loro città, alle quali sono molto affezionati, cercano di ricreare anche qui il proprio habitat. Ma credo sia solo una boutade.
Ho parlato solo del problema dei sampietrini, in quanto il più evidente per un turista, ma la causa di questo degrado è dovuto alla spaccatura che si è avuta nell'elettorato di Villalago. Quando si ha il potere per una manciata di voti è difficile governare; quando il consenso viene grazie a favori e promesse è difficile governare; quando si sono create spaccature che addirittura hanno diviso famiglie è difficile governare. Che fare allora? Il buon senso direbbe di organizzare un incontro tra le due “fazioni” e trovare un accordo almeno per il quieto vivere. Ma sembra che questo incontro non si avrà, perché chi ha vinto non ha detto la frase, di prassi che normalmente si dice in questo caso: "SARO' IL SINDACO DI TUTTI". Sembrerebbe, invece che abbia detto alla presenza dei suoi accoliti e sodali, rivolto alla parte avversa, ciò che il Marchese del Grillo diceva ai suoi contadini " IO SO' IO E VOI NON SIETE.UN..."   (A. G.)
 
   pd scanno
“FESTA DEMOCRATICA” 
A SCANNO
PIAZZA SAN ROCCO
il 27 e 28 Agosto 2022
 
Villalago