Lunedì 18 Luglio 2022 - Santa Elisabetta Fedorovna, Granduchessa, monaca e martire

Il tempo... ieri -  LA QUARTA ONDATA DI CALDO AFRICANO si è fatta sentire anche nella nostra vallata. Le nubi di calore nel pomeriggio hanno portato scrosci di pioggia. Temperature stazionarie: mass. 28,2°; min. 17,8°; attuale 17,9° (ore 23,30).
 
   in primo piano
Centoquarantaquattresimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
 "Tutti si diano da fare per la ripresa dei negoziati"

"Sono sempre vicino alla martoriata popolazione dell'Ucraina, colpita ogni giorno da una pioggia di missili". Lo ha detto Papa Francesco dopo la preghiera domenicale dell'Angelus. "Come si fa a non capire che la guerra crea solo distruzione e morte, allontanando i popoli e uccidendo la verità e il dialogo? Prego e auspico - ha aggiunto - che tutti gli attori internazionali si diano veramente da fare per riprendere i negoziati non per alimentare l'insensatezza della guerra".
Almeno 50mila soldati russi sono stati uccisi o sono rimasti feriti dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina: le forze di Mosca hanno perso così oltre il 30% della loro efficacia nei combattimenti sul campo. A Putin, purtroppo, i morti e i feriti non interessano!
 
   il libro del giorno
   xterra
 
XTERRA
LAGO
DI SCANNO
Vincitori:
il francese 
Maxim Chané
e la francese
Alizée Paties
Francesco Carofiglio
L’estate dell’incanto

È l'estate del 1939, Miranda ha dieci anni e il mondo è sull'orlo dell'abisso. Ma lei non lo sa. Quell'estate sarà la più bella della sua vita. Miranda parte con sua madre da Firenze per raggiungere Villa Ada, la casa del nonno paterno, il marchese Ugo Soderini, sulle colline pistoiesi. Suo padre è altrove. La cascina del nonno e il bosco misterioso che la circonda sono il teatro perfetto per le avventure spericolate insieme con Lapo, il nipote del fattore, le scorribande in bicicletta, le scoperte pericolose, il primo, innocente bacio. Ma il bosco è anche il luogo abitato dalle creature parlanti che l'anima di bambina vede o crede di vedere. E la foresta compare sempre, e misteriosamente, nei quadri del nonno, chiusi nel laboratorio che nessuno ha il permesso di visitare. C'è come una luce magica che rischiara quella porzione di mondo. Miranda, ormai novantenne, ce la racconta, fendendo le nebbie della memoria.
E' il francese Maxim Chané, e per il secondo anno consecutivo, che mette la sua firma sulla vittoria a XTERRA Lago di Scanno, chiudendo al traguardo in 2:49:20. Ottimo il terzo posto dell’italiano Riccardo Ridolfi. Vittoria quasi da condividere tra Alizée Paties e Marta Menditto, con l’italiana che lascia alla francese l’onore di tagliare il traguardo per prima fermando il tempo a 3:27:53.
Onore ai vincitori, ma anche a tutti i 460 atleti che si sono affrontati in una gara, cross triathlon internazionale, considerata la più difficile del circuito. Quella di Scanno sarà anche l’ultima chance in Italia per conquistare una slot di accesso alla finale mondiale, in programma per la prima volta in Italia, a Molveno, inel mese di ottobre.
In una giornata assolata, con il caldo di questi giorni, reso sopportabile dalla brezza di montagna, due sono
state le gare con partenza e arrivo sulle rive del lago: XTERRA Full – 1.5 km a nuoto + 30 km in bici con un dislivello di 1290 m + 10 km di corsa con un dislivello di 440 m; XTERRA Sprint – 0.75 km a nuoto + 12 km in bici con un dislivello di 400 m + 5 km di corsa con un dislivello di 180 m. In mezzo le tecnicissime salite e discese, le fredde e trasparenti acque del Lago, ancora una volta Bandiera Blu della FEE (Foundation for Environmental Education), le scalette e i vicoli che si snodano dentro il borgo, Bandiera Arancione del Touring Club. Soddisfazione da parte degli organizzatori, in modo particolare del Presidente, Massimo Massaccesi, della società xtribe, che gestisce XTerra Italia. La sofdisfazione è per il numero degli atleti e per la presenza di tanti, arrivati al Lago di Scanno, per seguire la gara.
 
   coronavirus abruzzo
Saliti a 473.238 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Sono 2180 i nuovi positivi al Covid risultati ieri a fronte di 1.392 tamponi molecolari e 9.715 test antigenici eseguiti. Il bilancio dei morti fa segnare 2 nuovi casi: una 73enne in provincia di Chieti e una 82enne in provincia di Pescara.
Il numero dei guariti sale a 425.627 guariti (+674). Gli attualmente positivi sono 47.035 (+1.504) di cui 262 ricoverati in area medica (-5) e 3 in terapia intensiva (-I nuovi positivi sono residenti nelle province dell’Aquila (369), Chieti (559), Pescara (559), Teramo (489).
 
   parliamo di cose concrete
VENTI DI CRISI:
UN BRUTTO MOMENTO

di Andrea Iannamorelli

Non è facile ricordare un “momentaccio” simile a quello che stiamo attraversando.
Capiamoci: “crisi”, qui, è un sostantivo femminile che si deve declinare al “plurale”; tanto “plurale” da far paura. E fa riferimento a situazioni locali e nazionali che hanno come esito, nientedimeno, forse, le elezioni che dovrebbero tenersi l’anno prossimo (ma, al punto in cui siamo, forse in
autunno!). È evidente che, in questo “spazio editoriale”, non posso permettermi di sviluppare tutto il ragionamento che dimostri il perché di ciascuna ragione di “crisi”. E mi limiterò, pertanto, a fare una ricognizione dell’indice delle questioni; rinviando tutti gli approfondimenti all’articolo che troverà spazio nella rivista a stampa la cui edizione è programmata, come di consueto, per il periodo ferragostano.
A mio parere bisogna partire dalla presente (nuova ed inaspettata?) ondata di Covid.
Forse nessuno ci credeva. D’estate poi, per l’esperienza dei due anni trascorsi, nessuno poteva ...
 
   lago di scanno
GOLETTA DEI LAGHI IN ABRUZZO
Entro i limiti i 4 punti campionati
sui laghi di Scanno e di Bomba

I risultati delle analisi sono stati resi noti ieri pomeriggio durante la conferenza stampa tenutasi sul Lago di Scanno e organizzata in collaborazione con il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Sono intervenuti: Giovanni Mastrogiovanni, Sindaco di Scanno; Luciano Sammarone, direttore del PNALM; Andrea Minutolo, Responsabile scientifico di Legambiente nazionale e Giuseppe Di Marco, presidente di Legambiente Abruzzo. Il momento della presentazione dei risultati di Goletta dei Laghi è stato anche l’occasione per ragionare insieme con il territorio sul percorso da avviare verso il riconoscimento della Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano, che da oltre vent’anni orienta le scelte di quanti preferiscono una meta estiva all’insegna della responsabilità e della qualità ambientale. Si è inoltre riportata l’attenzione su una corretta politica Rifiuti free che vede nella collaborazione con il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise un percorso atto a rafforzarne l’azione in tutti i Comuni aderenti.
Realizzato ieri sul Lago di Bomba, a Colledimezzo, invece, un flash mob in adesione al Big Jump, l’iniziativa europea che attraverso un tuffo simbolico si propone di mobilitare opinione pubblica e istituzioni per proteggere le acque interne minacciate da attività antropiche ed effetti dei cambiamenti climatici: un evento che è stato anche occasione per dire “No alla siccità”, e per accendere i riflettori sugli impatti della crisi idrica su corsi d’acqua e territori. A seguire, si è tenuto un convegno sul “Manifesto dei laghi per la gestione sostenibile del lago di Bomba”, nel Castello a Colledimezzo. Tra i presenti, hanno aderito al manifesto i Comuni di Atessa, Bomba, Colledimezzo, Pennadomo e Pietraferrazzana, con l’obiettivo di rafforzare la sinergia tra l’Associazione e le Amministrazioni
locali per una gestione sostenibile del lago. Il percorso tiene conto della necessità di tutelare le risorse idriche che negli anni sono state fondamentali per la produzione di energia elettrica e la lotta agli incendi, e per valorizzare la cornice naturalistica del territorio, con una politica.
I risultati (vedi sopra) entro i limiti di legge tutti e quattro i punti campionati da Goletta dei Laghi in Abruzzo: nello specifico, il punto campionato in corrispondenza dell’immissione del fiume Sangro, a Villa Santa Maria (CH) e quello campionato in prossimità della diga a Bomba (CH), entrambi nel Lago di Bomba; il punto campionato in via della Difesa, in località La spiaggetta a Villalago (AQ) e quello campionato in via del Lago, in località Chiesetta, nel Lago di Scanno. I prelievi sono stati eseguiti da tecnici e volontari di Legambiente
 
   villalago
Dai Consiglieri comunali del gruppo
“PROGETTIAMO VILLALAGO”
L'intervento del Prefetto dell'Aquila 

I nostri lettori ricorderanno della richiesta di consiglio comunale che avevamo regolarmente e legittimamente depositato in data 2 marzo 2022 e ricevuta dal Comune di Villalago al prot. n. 945.
Ebbene, in materia l’art. 39, comma 2, del D. Lgs. 267/2000 così dispone: Il presidente del consiglio comunale o provinciale è tenuto a riunire il consiglio in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri, o il sindaco o il presidente della provincia, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste.
Il dettato normativo è assolutamente chiaro: nel nostro Comune, non essendo stato eletto un Presidente di Consiglio Comunale, il sindaco è “tenuto a riunione il consiglio in un termine non superiore ai venti giorni”.
Il sindaco Gatta, invece, non solo non ha rispettato la legge, ma ha di fatto calpestato le prerogative dei consiglieri comunali.
Ci siamo sentiti in obbligo di ricorrere alla Prefettura dell’Aquila per affermare i nostri diritti ed il Dirigente competente è ovviamente intervenuto in nostro favore.
Ciononostante ciò che ci lascia basiti è la risposta data dal sindaco Gatta agli organi della Prefettura, sostenendo che “l’argomento sarà discusso alla prima convocazione consiliare utile non appena l’Ente avrà la disposizione di un Segretario Comunale”.
Infatti, la nostra richiesta avrebbe potuto trovare allocazione nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 30 maggio scorso, ma dobbiamo prendere atto dell’atteggiamento da padre padrone del sindaco Gatta.
I consiglieri di “ProgettiAmo Villalago”

 
   wilderness
COMUNICAZIONI WILDERNESS

1. L'orso marsicano Juan Carrito (lo ribadiamo: ridicolo dare questi nomi agli orsi, anziché sigle asettiche da utilizzarsi solo durante i periodi di ricerca; sigle che evidenziano un desiderio di addomesticamento che dovrebbe sempre impedirsi, specie da parte di chi questi animali selvatici studia! Ma siamo in Italia, e l'animalismo disneyano è imperante!) ha rischiato di morire, secondo quanto diffuso sui media a seguito di un comunicato dell’Ente Parco, precipitando in un dirupo a causa della reazione comportamentale di una femmina più anziana: cosa che sarebbe spiegabile se l’orsa fosse stata accompagnata da dei cuccioli. Ma questo le autorità del Parco non ce lo dicono, quindi resta quanto meno strana la reazione della femmina nei confronti del giovane orso.
 
2. Intanto Juan Carrito, fregandosene delle altisonanti parole con cui lo si imprigionò per qualche giorno nel recinto di Palena con l'arrogante presunzione di educarlo in pochi giorni a farlo ritornare selvaggio ("programma di rieducarlo" e "dissuaderlo dal pensiero dei rifiuti nei cassonetti", "nuova sfida di conservazione", dissero!) e poi liberato con la certezza di un suo ritorno alla natura selvaggia, se ne è invece ritornato a razzolare tra i bidoni dell’immondizia di Roccaraso, ormai  
suo habitat naturale! Questo perché il suo vero habitat di natura selvaggia non l’aveva mai conosciuto da cucciolo, perché a sua volta "addomesticato" dalla madre (con assai più effetto positivo che non l’educazione umana!). Infatti, anche lei come ormai troppi altri orsi, grande frequentatrice di paesi, stalle, pollai e bidoni di immondizia alla ricerca di quel cibo che non trovava più nella natura selvaggia a causa di una cattiva gestione ambientale da parte di chi anziché cercare di riportargli il cibo che da generazioni quelli della sua specie si erano cibati, hanno pensato solo a catturarla e ricatturarla per poterla munire di radiocollare e così "monitorarla". Un ritorno ben previsto da quanti (pastori, agricoltori, e pochi saggi naturalisti!) questi animali conoscono forse meglio degli studiosi da tavolino. Previsione per previsione, presto ci sentiremo dire che è stata nuovamente catturato e portato in quel recinto di Villavallelonga dove poi già morirono, invecchiando da prigionieri, Sandrino e Yoga. E sì, in questo nostro strano Paese è usuale con le parole trasformare in vittoria le sconfitte, come nel caso degli orsi che vivrebbero meglio “fuori dal Parco”, ed anzi che questo starsene ben lontani dall’area protetta sia un successo, in quanto espansione della popolazione. Semplice: utilizzare il termine “espansione” quale sinonimo di “dispersione”!
 
 
Lago di Scanno