Lunedì 23 Maggio 2022 - Sant'Onorato di Subiaco, Abate

Il tempo... ieri - L’ALTA PRESSIONE CI HA PORTATO un bella domenica di maggio con tanto sole che ha permesso di passeggiare a lungo. Moderata ventilazione. Temperature decisamente estive: mass. 27,8°; min. 11,9°; attuale 16,7° (ore 23,30).
 
   in primo piano
Ottantottesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
LA PACE E’ ANCORA LONTANA

La guerra in Ucraina continua e, nell’ottantottesimo giorno del conflitto, la situazione nel Donbass appare difficile. Le forze russe si starebbero  preparando a riprendere l’offensiva verso Sloviansk. Gli occupanti avrebbero effettuato  bombardamenti di artiglieria nelle aree degli insediamenti di Vernopil, Dibrivne e Dovhenke. Nella direzione di Siversky, spiega lo Stato maggiore ucraino, continuano i bombardamenti su “insediamenti e infrastrutture” nelle regioni di Sumy e Chernihiv. Inoltre, nella regione russa di Belgorod i russi avrebbero “schierato i lanciatori del sistema missilistico tattico-operativo Iskander-M”.
Nella notte le truppe russe hanno sparato missili contro infrastrutture civili di un villaggio nel distretto di Vilna nella regione di Zaporizhzhia (nel sud dell’Ucraina), causando delle vittime. Lo fa sapere l’amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia su Telegram, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. Secondo le prime informazioni, ci sono cittadini feriti. Altri due civili uccisi dai russi sono stati trovati nel distretto di Bucha, nella regione di Kiev. Gli investigatori della polizia della regione di Kiev “hanno riesumato i corpi di due residenti del villaggio di Buzova. I civili furono uccisi dagli occupanti durante i combattimenti nella regione di Bucha”. Il Presidente Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi. “Abbiamo discusso – ha scritto il leader ucraino su Twitter – della cooperazione di difesa e della necessità di accelerare il sesto pacchetto di sanzioni e di sbloccare i porti ucraini”.
 
    mostra
   il libro del giorno
 
Giorgio de Chirico
in mostra al Museo Paparella di Pescara

Il Museo Fondazione Paparella Treccia di Pescara ospita la mostra dal titolo "Giorgio de Chirico. La memoria e l’enigma. L’ultima stagione della metafisica", a cura di Elena Pontiggia, docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Brera e al Politecnico di Milano. L’esposizione, organizzata in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma, dalla quale provengono le ventisei opere uniche che sarà possibile ammirare fino al 25 Settembre.
L’obbiettivo primario di questa manifestazione, è il "coinvolgimento, oltre che degli appassionati, anche e soprattutto dei giovani i quali, con la conoscenza dell’opera di Giorgio de Chirico, potranno entrare in contatto con una delle maggiori espressioni artistiche del Novecento internazionale, traendone beneficio per il loro arricchimento culturale. Naturalmente il percorso espositivo della mostra, vedrà protagonista, oltre ai capolavori di de Chirico, la nostra prestigiosa collezione di antiche maioliche di Castelli", spiega il presidente Di Luzio della Fondazione Paparella Treccia. La mostra cade esattamente a venticinque anni di distanza dall'istituzione della Fondazione Museo Paparella Treccia.
Paola Russo
Il peso dell’anima

Sofia è una bambina come tante altre fino a quando la sua vita cambia all'improvviso. La morte dei genitori e l'inizio di una guerra contro un nemico più difficile di una morte: l'anoressia mentale. Il corpo diventa il mezzo per esprimere un disagio, semplicemente perché il corpo "parla", il corpo comunica più delle parole. Il corpo non finge. Così, con apparente distacco, Sofia combatterà incontrando lungo il percorso, chi saprà aiutarla a guardare l'immagine di se stessa con occhi diversi. A guarire dal male dell’anoressia. A guarire dall’amore malato di una madre iperprotettiva. A diventare una donna.
Una madre che muore in età preadolescenziale resta sempre un ideale. Un sogno. Un modello da imitare. Un “ostacolo difficile da demolire”.
 
   coronavirus abruzzo
Saliti a 401.061 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Sono 581 i nuovi casi positivi al Covid registrati ieri in Abruzzo. Sono stati eseguiti 1447 tamponi molecolari e 4606 test antigenici. Purtroppo sono stati registrati altri due decessi di cui uno in provincia dell'Aquila e un altro risalente ai giorni scorsi. Aumenta di 619 il numero di coloro che hanno superato l'infezione e il totale dei dimessi/guariti arriva a quota 369.626.  I nuovi positivi sono residenti nelle province dell'Aquila (94), Chieti (193), Pescara (145), Teramo (129), fuori regione (5), in accertamento (15).
 
   parliamo di cose concrete
e si è fatto rappresentare, sempre, da funzionari di enti collaterali (a differenza dei suoi predecessori, D’Alfonso e Chiodi, che durante rispettivi mandati hanno adottato atti formali coerenti con le posizioni delle popolazioni interessate, contrarie al percorso progettato per il metanodotto. L’11 maggio scorso, il dipendente del Genio Civile, in rappresentanza della Regione, nella riunione svoltasi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha manifestato l’ignoranza del problema in discussione ed ha “avallato in maniera del tutto acritica le tesi della Snam e del Governo favorevoli all’opera”, hanno scritto).
Ora, nel merito, si può anche non ...
MARSILIO “dovrebbe provare
profonda vergogna”

di Andrea Iannamorelli

Glielo ha scritto il comitato dei cittadini per l’ambiente, che da anni coordina la battaglia No Hub del Gas.
Così, semplicemente, senza diplomazia, papale papale. Gli ha rimproverato di “non essere degno di ricoprire la carica per la quale è stato eletto” perché non ha mai partecipato agli incontri, a diversi livelli, compresi quelli nazionali, nei quali si è affrontato il problema del metanodotto;            
 
   editoriale
IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
Fuoripagina:
“Il sentiero degli Eremiti”

C’è un sentiero a Villalago, che, partendo dal colle dell’Arapezzana, precisamente da “le cullitte”, così chiamato nel gergo locale, porta all’Eremo di San Domenico. E’ un percorso sovrastante inizialmente il Fiume Sagittario e poi il ramo Sud del Lago di San Domenico, fin quando non lo si scorge in tutto il suo perimetro. Scende dolcemente lungo la pineta e il verde delle erbe spontanee. Dopo circa 500 metri si arriva alla “terrazza panoramica”. Una doverosa sosta per godere tutto ciò che l’ambiente villalaghese sa mostrare di bello, per poi affrontare il suo ultimo tratto, un po’ ripido, ma non difficoltoso. Ed eccoci alla sorgente del Fiume Sega, che versa acqua salutare, e per un refrigerio sotto i platani. Il sentiero si allarga sempre di più fino ad arrivare ai prati del lago e proseguire per la chiesetta da dove si accede alla sacra grotta.
Il sentiero anticamente veniva percorso dagli Eremiti, laici con la funzione di custodi del romitorio e della chiesetta. Prima della costruzione della diga, avevano un alloggio sotto i locali della chiesetta, che poi fu sommerso dalle acque. Al suo posto venne edificato l’attuale caseggiato al termine del ponte. La presenza di eremiti la si ricorda fino agli Anni Sessanta. L’ultimo fu fra’ Bernardo. Quasi tutti i giorni risalivano il sentiero per essere a Villalago, dove giravano per le elemosine, che servivano sia a sostenerli, sia alla cura dell’eremo.
Oggi quel sentiero è entrato nel circuito della riserva regionale  “Lago di San Domenico-Lago Pio”. Viene percorso
settimanalmente da gruppi organizzati.
Andrebbe meglio riconosciuto, valorizzato, com’è per il “Sentiero del Cuore” sul Lago di Scanno.
Sono due sentieri che uniscono due laghi, due borghi, per un programma di escursioni che non escluda nessuno dei due. r.g.
 
   scanno
“FESTA DEL RESPIRO” A SCANNO
Cerimonia di chiusura
sul piazzale di sant’Antonio

Sabato 21 e domenica 22 Maggio si è svolta a Scanno la prima edizione della “Festa del respiro”. A Scanno, perché è uno dei paesi fondatori dell’Associazione “Borghi del Respiro”, paese del prof. Salvatore D’Antonio, medico pneumologo, promotore e coordinatore scientifico dell’evento.
La cerimonia di chiusura dei lavori si è svolta sul Piazzale della chiesa di Sant’Antonio, sotto un sole mattutino, caldo, ma non soffocante.
Il piazzale è stato scelto perché al suo lato sinistro scorre “la strada dei fotografi”, che tanto lustro hanno dato al paese con le loro foto esposte in molti musei nazionali ed esteri.
Gli interventi sono stati coordinati dal dott. Massimo Alesii. Dopo il breve intervento del dott. D’Antonio, che ha tenuto a precisare perché a Scanno si è deciso di iniziare con la “Festa del Respiro”. Scanno, paese di montagna, è accarezzato da aria pura e conosciuto - ha detto D’Antonio - per le sue bellezze ambientali, oltre che per l’accoglienza turistica.
Ha fatto seguito il saluto del Presidente dell’Associazione, Luciano Morini, che ha esplicitato le motivazioni che hanno spinto a fondare l’associazione dei “Borghi del Respiro”, per favorire la tutela ambientale e un turismo sostenibile e di conservazione dell’aria di qualità per il benessere respiratorio umano, individuati sulla base del D. Lgs 155/2010 in attuazione del Piano europeo Aria Pulita.
Dopo il Presidente è intervenuta la dott.ssa Francesca Marinangeli, ricercatrice del Crea, che ha spiegato i criteri con i quali il Comitato scientifico accetta i paesi che chiedono di entrare nell’Associazione. Il criterio basilare è la valorizzazione della vitalità e la vivibilità dei piccoli comuni di aree collinari o montane scarsamente popolate in cui sono rispettati gli standard normativi per la tutela della salute umana e della vegetazione, nei principi di Sviluppo Sostenibile definiti da AGENDA 2030, con particolare riguardo alla tutela della salute respiratoria.
L’intervento del sindaco di Scanno, avv. Giovanni Mastrogiovanni, ha
messo in evidenza come Scanno, nota meta di soggiorno estivo, che vanta tradizioni antiche e paesaggi incantevoli che hanno appassionato grandi fotografi, a partire da  Henri Cartier-Bresson, abbia deciso di far parte dell’Associazione non per avere un “marchio in più”, ma per valorizzare ancor meglio le sue peculiarità e per uno sviluppo e turismo sostenibile.
Hanno fatto seguito i saluti del Presidente del Parco Regionale Sirente Velino, dott. Francesco D’Amore, che ha auspicato, visto che già molti paesi ricadenti nella zona protetta ne fanno parte, che il Parco Sirente - Velino entri nell’associazione come “Parco del Respiro”.
Inoltre sono stati proclamati i nuovi Borghi del Respiro 2022 e consegnati gli attestati del “Premio Nazionale per l’Ambiente G. Merli 2021”, da Dante Fasciolo del “Movimento Azzurro”.
La festa si è conclusa col “Buffet lunch al Wine Bar alla Fonte.  
Per il “Bosco del Respiro” sabato è stato deciso di piantumare alberi di Pino Nero lungo il “Sentiero del Cuore”.
 
   ringraziamenti
LA FAMIGLIA PACE ringrazia la redazione e tutti coloro che ci sono stati vicini per la scomparsa di Oscar. Giuliana, Francesca e Dandolo Pace
 
Castrovalva