Lunedì 09 Maggio 2022 - San Gregorio di Ostia, Vescovo

Il tempo... ieri - uN FINE SETTIMANA DI NUVOLE, NEBBIE E PIOGGIA, iniziate ad arrivare fin dai primi giorni della settimana. Ieri una giornata di pioggia insistente. Temperature in calo: mass. 9,8°; min. 7,2°; attuale 8,1° (ore 23,30).
 
   in primo piano
Settantaquattresimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
“La Russia non vuol fare male a nessuno”

il patriarca Kirill, massima autorità della Chiesa ortodossa di Mosca, nella predica della messa, tenuta nella chiesa delle forze armate a Kubinka alla vigilia della Giornata della Vittoria, in cui la Russia celebra il successo sui nazisti nella Seconda Guerra mondiale, ha detto:«La Russia non vuol fare male a nessuno, non vuole invadere e occupare le terre di nessuno, non vuole togliere risorse a nessuno, come invece fanno i Paesi più ricchi e potenti del mondo, occupando economicamente i Paesi deboli e senza aiuto. Noi non abbiamo bisogno di questo, siamo autosufficienti. Dobbiamo consolidare tutte le nostre forze, sia spirituali che materiali, in modo che nessuno invada le nostre sacre frontiere. E le mie parole non sono quello che i nostri oppositori vorrebbero descrivere come un altro discorso militarista del patriarca, perché questo non ha senso».
Dall'acciaieria Azovstal a Mariupol sarebbero stati evacuati tutti i civili secondo Zelensky. Ora il leader ucraino vuole portare fuori tutti i militari, compresi i soldati del reggimento Azov, che dicono: "Nessuna resa". A Mariupol arriva il vicepremier di Mosca Khusnullin.
Sono dieci i medici ucraini che hanno perso la vita nella guerra in Ucraina, uccisi dagli attacchi condotti dalle forze armate russe. Lo ha dichiarato il ministro della Sanità di Kiev Viktor Lyashko spiegando che altri 40 medici sono rimasti feriti.
Inoltre gli attacchi russi hanno distrutto completamente più di quaranta ospedali, mentre circa 500 sono stati danneggiati.
 
   mostra fotografica
   il libro del giorno
 
MOSTRA IN BAVIERA DI GRABE
SULLA TRANSUMANZA
CON PROTAGONISTI PASTORI E PECORE
D’ABRUZZO E DELLA NOSTRA VALLE

Settanta scatti in bianco e nero di Herbert Grabe sulla transumanza che raccontano anni alla ricerca di tracce della millenaria civiltà pastorale sviluppatasi in Abruzzo lungo i due tratturi, sentieri modellati nei secoli in uno straordinario rapporto tra economia, ambiente e paesaggio, strade erbose, larghe fino a 111 metri, che permettevano alle pecore di alimentarsi durante il cammino.
 
   mostra
Monica Ali
Amore
matrimonio

Monica Ali ritrae magistralmente la bellezza e la brutalità della famiglia contemporanea e racconta con ironia e profondità le contraddizioni che ruotano attorno al matrimonio, al desiderio, all’amore. Studentessa di medicina a Londra, Yasmin Ghorami ha diversi motivi per non lamentarsi: una famiglia che la ama, una promettente carriera come medico e soprattutto un bel fidanzato, Joe Sangster, compagno di università e futuro sposo. Eppure, quando le nozze ormai si avvicinano, l’incontro tra la sua famiglia e quella di Joe si rivela per lei fonte di grande ansia e imbarazzo: mentre i genitori di Yasmin, arrivati a Londra dal Bengala molti anni prima, sono una coppia tradizionale, unita da un matrimonio di convenienza, la madre di Joe, Harriet – convinta femminista, ricca, colta e snob – è una donna single che ha cresciuto il figlio da sola.
L'Urban Jungle di Max-Bi
in mostra al Museo
delle Genti dell'Abruzzo

Nelle sale del Museo delle Genti d'Abruzzo a Pescara è in mostra L'Urban Jungle di Max-Bi fino aL'esposizione, valorizzata dall'allestimento di Alessandra Moscianese, resterà aperta fino al prossimo 15 maggio proponendo colori potenti e forme estreme, con opere che traducono la forza di una ricerca incessante. "Si tratta di una rassegna di grande impatto - sottolinea la direttrice della Fondazione Genti d'Abruzzo Letizia Lizza - Opere intense, dai cromatismi forti ed originali, forme che sono frutto evidente di un importante percorso  
artistico e interiore. L’ambientazione è quella delle nostre città con scritte sui muri, tags, street writing; da essa emergono figure di animali tra il buffo e il fantascientifico.
 
   coronavirus abruzzo
Saliti a 390.071 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Sono 1208 i nuovi casi positivi al Covid registrati ieri in Abruzzo. Sono stati eseguiti 1883 tamponi molecolari e 7048 test antigenici, 1 deceduto (in provincia di Chieti), 325952 guariti (+737), 56899 attualmente positivi (+497), 304 ricoverati in area medica (+3), 9 in terapia intensiva (invariato), 56559 in isolamento domiciliare (+467).
I nuovi positivi sono residenti nelle province dell’Aquila (181), Chieti (408), Pescara (295), Teramo (275), fuori regione (16), in accertamento (33).
 
   parliamo di cose concrete
ORA BASTA! E’ IL MOMENTO
DI DEFINIRE GLI INTERVENTI
SULLA SANITA’ DEL TERRITORIO

di Andrea Iannamorelli

E’ il caso di dirlo: “Ora basta”. E non fa niente che c’è la guerra, non fa niente che il Covid non demorde, anche se molti hanno “tolto le mascherine”.
Quando è il momento di essere “ignoranti” bisogna esserlo. Abbiamo già constatato che le buone maniere non danno frutti. E io (e tanti insieme    
a me) “le buone maniere” le abbiamo sperimentate tutte (dalla fine di marzo del 2011, pensate. Quando ci siamo visti in piazza per dire “vogliamo nascere a Sulmona”).
Ma, se la pazienza ha un limite, questo, oramai, è stato ampiamente superato. Dai fatti, dalle parole, dalle promesse, dalle chiacchiere inutili che si sono fatte sulla querelle della sanità abruzzese, qui e altrove, sia chiaro. Infatti, questo Governo regionale non è in grado di interloquire con concretezza con il Ministero della sanità; non è in grado di porre il problema del riassetto ...

 
   editoriale
IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
Io sto con Villalago
e con il suo “Genius Loci”

Avevo deciso di tacere sul contenitore metallico per la raccolta differenziata dei rifiuti, posto sul piazzale della chiesetta di San Domenico all’eremo. Avendo letto i toni trionfalistici su alcuni giornali e sui social, ho ritenuto opportuno di esprimere pubblicamente il mio parere, quale cittadino di Villalago, con considerazioni legate alla mia sensibilità culturale e a quella di alcuni miei compaesani che mi hanno espresso il loro disappunto.
Sono sceso all’eremo del nostro Santo mercoledì scorso, 4 Maggio. Passato il ponte, mi sono fermato, per antica abitudine, sul piazzale antistante all’atrio della chiesetta per qualche foto al lago. Quando mi sono girato ho notato, addossato alla roccia, un paesaggio non meglio identificato con un orso in primo piano, una volpe e un cervo. A guardarlo mi sono sentito frastornato e per un momento ho creduto di essere all’entrata di uno zoo e non di una chiesetta. Il costone di roccia sembrava visivamente bucato da queste immagini, che ricoprono il contenitore a quattro scompartimenti e troppo invadente per quello spazio alquanto ristretto. Per me quella ridondanza e confusione visiva è una mortificazione per quel luogo sacro, che ti accoglie con una croce con i simboli della passione di Cristo, e non si armonizza nel contesto. E’ una località che per anni ha mantenuto lo “Spirito del Luogo”, che oggi si va sempre più snaturando e i nostri sensi (vista, udito, tatto e olfatto) fanno fatica a riconoscere. I latini lo chiamavano “Genius Loci”, il guardiano del luogo, a significare che i luoghi hanno un’anima che va salvaguardata, protetta, perché non si finisca col non riconoscerli più,    
se perdono la loro identità.
L’eremo con tutta la sua area cultuale è identitario del popolo villalaghese, legato al suo santo protettore, che qui ha lasciato le sue memorie terrene. Proteggerlo significa farlo sopravvivere con le sue memorie, figure e pensieri, perché giunga incontaminato alle prossime generazioni. E’ un ambiente armonioso, fonte quotidiana di cristianità, che non dev’essere disturbato da altri simboli.
Detto questo, non comprendo il senso di quel contenitore, con quel rivestimento fotografico, posto sul piazzale antistante alla chiesetta. La riserva inizia (o dovrebbe iniziare) dopo il cancello. Vada posizionato sui prati, dove c’è più produzione di rifiuti da parte dei gitanti e si metta sul piazzale un cestello, più semplice, più grazioso e in sintonia con il luogo. Io sto con Villalago! r.g.
 
   l’intervento
GUERRA IN UCRAINA
Usa fra torti e ragioni

di Domenico Rinaldi

La Nato nacque negli anni ’50 per opporsi al Patto di Varsavia. L’Italia vi aderì saggiamente, superando la feroce opposizione del P.C.I. Quando nel 1990 cadde il muro di Berlino, il Patto di Varsavia si sciolse assieme all’Urss. A rigor di logica, avrebbe dovuto sciogliersi anche la Nato, una volta venuta a mancare la ragione della sua costituzione. Invece si è ulteriormente rafforzata inglobando Paesi dell’ex Patto di Varsavia, accerchiando di fatto la Russia. A breve avrebbe incluso anche l’Ucraina. Dovremmo a questo punto chiederci: se la Russia patrocinasse una specie di nuovo Patto di Varsavia in America Latina comprendente, che so, Venezuela, Colombia, Cile, Perù, Messico, Cuba, gli Usa come reagirebbero? Un paio di esempi li abbiamo già avuti: per 4 missili a Cuba per poco non scoppiò la terza guerra mondiale che fu evitata
perché la Russia si ritirò e per un piccolo contingente di cubani all’isola di Granada, gli Usa inviarono subito i marine a liberarla. Dunque ci vorrebbe una reale volontà di arrivare a una pace. Sembra invece che l’interesse vero sia quello di armare a più non posso l’Ucraina per sfiancare due grandi nazioni a vantaggio di Usa e Cina. Questa strategia, oltre a mettere in ginocchio Russia, Ucraina ed Europa, ha avuto il bel risultato di spingere la Russia in braccio alla Cina. Ecco perché, nonostante le efferatezze dei russi, non sono convinto che la ragione sia tutta dalla parte degli Usa. Biden non fa letteralmente nulla per arrivare a una pace giusta. Si limita ad armare uno dei contendenti.
Voi concittadini cosa ne dite! Vogliono che Putin arrivi fino a Lisbona. Io dico (non so voi) che se continuano a mandare armi a Zelensky, Putin si arrabbia. Se l’Ucraina continua difendersi si spazientisce. Se invece lo lasciamo arrivare a Lisbona, magari si calma. Saremo tutti schiavi di un popolo un po’ barbaro, ma alla fine eviteremo la guerra.
Basta dirgli sempre di si. Non vi pare una soluzione ragionevole?
 
   villalago
AUGURI AL GIOVANE
GIANLUCA GATTA

Con una partecipata cerimonia sabato mattina Gianluca Gatta Jr. ha aperto al pubblico a Villalago “La Bottega della Carne”, la macelleria rilevata dal precedente gestore, Olena Pilipchouk. Dopo un periodo di praticantato Gianluca ha deciso di intraprendere in proprio questa attività commerciale. Il negozio ha tutte le modernità richieste per un  
commercio in assoluta sicurezza, richieste dalle norme vigenti. I prodotti sono soprattutto quelli tipici locali, con la caratteristica della genuinità. Oltre alla varietà di carni e insaccati, il negozio ha anche una scaffalatura di vini pregiati e di specialità alimentari.
Gianluca è uno di quei giovani che hanno deciso di non abbandonare il proprio paese e di svolgere un lavoro a servizio della comunità. A lui da tutta la nostra redazione gli auguri più sinceri per un grande successo commerciale.
 
   in breve
hanno scelto Ecomob per promuovere bici muscolari, elettriche e cargo bike, monopattini, auto elettriche ed e-scooter. Tutti i mezzi possono essere testati nell'area dedicata: per le bici, si aggiunge la ciclabile del lungomare di Pescara.
Sabato 7 maggio alle 11, nello stand del Comune di Pescara, si è svolto l’incontro "Ecosistema urbano e Pnrr" con gli assessori comunali Luigi Albore Mascia (Pescara), Carla Mannetti (L'Aquila) e Maurizio Verna (Teramo) insieme a Silvia Tauro, responsabile Legambiente Abruzzo.
'Ecomob expo city',
il villaggio della cultura sostenibile

Inaugurata a Pescara la quinta edizione di Ecomob, primo grande evento del centro sud dedicato alla cultura ecosostenibile, ideato, organizzato e promosso da Ecolife A.p.s. per parlare di mobilità sostenibile, turismo attivo ed ecologia ambientale, con un villaggio allestito fra piazza della Rinascita e la spiaggia libera antistante la fontana monumento Nave di Cascella. Sono 45 gli espositori che    
 
Lago di Scanno