Sabato 30 Aprile 2022 - Santa Giovanna d'Arco, Vergine

Il tempo... ieri - Aprile domani ci lascera’. E’ stato un mese che ha portato prevalentemente cattivo tempo. Ieri la giornata è stata assolata, ma vessata da venti settentrionali. Temperature in calo: mass. 15,9°; min. 2,9°; attuale 6,1° (ore 23,30).
 
   in primo piano
Sessantacinquesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
oltre un migliaio di mercenari del gruppo russo Wagner
sono stati richiamati dal fronte libico per quello ucraino

Il conflitto tra Russia e Ucraina è giunto al sessantacinquesimo giorno. Kiev è tornata a essere bersaglio delle truppe di Mosca: esplosioni nel centro città ieri durante la visita del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, nuovo attacco missilistico sulla Capitale ucraina “per umiliare l’Onu”. Colpito un edificio residenziale: almeno 10 i feriti. L’esercito ucraino ha fatto sapere che, nelle ultime 24 ore, hanno abbattuto 15 bersagli antiaerei russi. Secondo l’intelligence americana, ci sarebbero gli 007 dietro l’attacco nel treno al premio Nobel, Muratov. Quest’ultimo fu attaccato con della vernice ed acetone rosso. Sul conflitto è intervenuto il Presidente Mattarella, affermando che si tratta di una "guerra insensata" e che "la resistenza va sostenuta". L'Alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri, Josep Borrell, scrive che "Mariupol è la Aleppo europea. La città è stata rasa al suolo, con migliaia di civili uccisi". Secondo il Financial Times, oltre un migliaio di mercenari del gruppo russo Wagner sono stati richiamati dal fronte libico per schierarsi su quello ucraino. Mosca chiarisce: "A Kiev abbiamo colpito fabbriche di missili". L'appello delle autorità nella capitale: "Minaccia aumentata, donne e bambini non rientrino in città". Il sindaco di Mariupol: "Oltre 600 feriti nell'ospedale da campo costruito nell'acciaieria Azovstal". L'amministrazione militare di Kiev ha chiesto alle donne con bambini piccoli e agli anziani di non tornare in città, dati i recenti eventi legati agli incendi nei depositi di petrolio, alla detonazione di depositi di munizioni in Russia, che hanno fatto salire la minaccia armata. Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha affermato che l’Occidente “non riuscirà a mettere in ginocchio Minsk e Mosca con le sanzioni”, perché i due paesi “hanno risorse, tecnologie e intelligence sufficienti”.
 
   fnsi social
   il libro del giorno
 
PRIMO MAGGIO
FESTA DEI LAVORATORI

«Il lavoro è il fondamento della Repubblica. Dalla festa del Primo Maggio deve partire l'impulso per ridare centralità al lavoro, recuperandone appieno il valore, anche remunerativo. Che questo tema sia il filo conduttore dell'iniziativa nazionale promossa da Cgil, Cisl e Uil, il primo maggio ad Assisi, intrecciato ai temi della pace e della crescita del Paese, è sacrosanto e condivisibile. Per questa ragione, la Fnsi aderisce alla manifestazione nazionale dei sindacati confederali, schierandosi al loro fianco nella richiesta di mettere in campo ogni sforzo per far cessare la guerra in Ucraina scatenata dalla Federazione Russa». È quanto si legge in una nota del sindacato dei giornalisti.
«Il protrarsi delle ostilità - afferma Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi - rischia non soltanto di moltiplicare morti e distruzioni, ma anche di produrre pesanti ricadute di natura economica e occupazionale su larga scala. Il Primo Maggio deve tornare ad essere la Festa del Lavoro inteso come valore e, soprattutto, fattore di riscatto sociale e di crescita individuale e collettiva. Occorre invertire la tendenza
degli ultimi decenni in cui il lavoro è diventato precario, discontinuo, debole, povero, sempre più privo di diritti e di tutele, se non drammaticamente assente. Una situazione che accomuna i lavoratori di numerosi comparti e categorie e alla quale non fa eccezione l'informazione. Anche i giornalisti sono sempre più lavoratori senza diritti, talvolta sfruttati, sicuramente più ricattabili che in passato. Per questo è necessario che il mondo del lavoro, unitariamente, torni a far sentire la propria voce per far sì che i diritti sociali riacquistino la necessaria e imprescindibile centralità».
@fnsisocial
Jane Austen
Orgoglio
e pregiudizio

Elizabeth Bennet è carina, brillante, una perfetta ragazza da marito. Ma, a differenza delle sorelle e in barba ai consigli della madre, non smania per darsi in sposa al primo pretendente. Ha un sogno: vuole innamorarsi e una vera eresia per i suoi tempi - sposare l'uomo che ama. Non sembra cosa facile, ma quando si presenta alla porta di casa Bennet un nuovo interessante vicino, il giovane Mr Darcy, il più appare fatto. Lui è bello, intelligente, pieno di fascino, eppure le cose tra i due non riescono a ingranare e tra fraintendimenti, pettegolezzi, reciproche incomprensioni sembra proprio che Lizzy e Darcy non vogliano rassegnarsi ad ammettere quello che i loro cuori hanno già perfettamente capito.
 
   coronavirus abruzzo
Saliti a 372.307 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

SONO 2160 (di età compresa tra 2 mesi e 100 anni) i nuovi casi positivi al Covid registrati tra ieri e l’altro ieri in Abruzzo. Sono 327 i pazienti (+11) ricoverati in ospedale in area medica; 9 (-1) in terapia intensiva, mentre gli altri 55.987 (+736 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 4.166 tamponi molecolari e 9.904 test antigenici. Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 15,35%.
 

Per imprevisti motivi organizzativi, la riunione dei soci BCC Roma del primo maggio si terrà domenica 8 maggio al palazzetto dello sport di Celano.
La riunione terminerà alle ore 13 con il pranzo conviviale offerto dalla Banca.

 
   l’intervento
Ma bisogna aiutarlo e convincerlo a non ripetere. “Chi sbaglia non deve essere mai punito”. Tutto bello, ma resta un dubbio: l’inferno, con tutte le sue pene, dove lo mettiamo?
In Italia dove ogni decisione parlamentare tarda a venire, e, magari sarà presa con l’espediente di bypassare il Parlamento, perché i grillini che sostengono il governo Draghi non sono d’accordo. Siamo, quindi, appesi come da quattro anni a questa parte agli umori di un partito che è uno “scherzo”, ma che in un presente tragico come l’attuale costringe il Paese a “scherzare con il fuoco”. Dove ti giri scopri le conseguenze nefaste del grillismo. A partire dalla questione energetica che ci assilla: tutti ricordano l’ambientalismo primitivo dei 5stelle contro il gasdotto Tap che ora stride con l’esigenza di ricorrere al carbone per alleggerire la nostra dipendenza dal gas russo. Ma il dato più pericoloso è la leggerezza con cui il Movimento diventato partito si approccia alla politica internazionale: l’innamoramento per il dittatore venezuelano Maduro, i flirt con Mosca e Pechino e ora l’avversione alla politica della Nato motivata da un non ben definito pacifismo. Conte per tenere insieme tutte le anime grilline deve far la spola tra Di Battista e Petrocelli, il Presidente della commissione Esteri del Senato che ama firmarsi con la “Z” dei carri armati russi. Ed intanto, Beppe Grillo non trova di meglio che tessere le lodi del regime di Pechino. (la Cina diventando padrona dei porti Italiani). Pure Luigi Di Maio, già leader dei 5stelle ora approdato alla Farnesina, confessa di essere imbarazzato.
A scherzare con il fuoco - recita il proverbio - alla fine ci si brucia.
LA GUERRA IN UCRAINA
Un Ramo di Ulivo al Patriarca Kirill
e ai nostri politici

di Domenico Rinaldi

Ho ascoltato con rispetto dovuto delle parole del Pontefice, il quale ha esortato alla pace e condanna la guerra fra i popoli. Parole giuste, ma che dire di quelle di Kirill, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, quando ammonisce: “Dobbiamo proteggerci come solo i russi sanno fare”? E più oltre: “Amiamo la pace ma dobbiamo difenderci”. Un ramo d’ulivo al Patriarca che governa le coscienze di oltre 140 milioni di persone. Il Papa penso abbia più di qualche parola da dire e sono certo che l’idea del suo viaggio a Kiev per arrivare alla pace fosse davvero ispirato dallo Spirito Santo. Visto che la prudenza sconsiglia Kiev come meta, perché non andare a Mosca? Al Pontefice aspetta il compito immenso e dolorosissimo di parlare a Kirill per mediare la pace fra popoli d’Oriente porgendo, quasi testimone, un ramo d’ulivo per la Pasqua russa, da passare all’amico Putin, insieme al paterno abbraccio del perdono.
All’inferno ormai non va più nessuno: Papa Francesco bisogna ascoltarlo con attenzione la domenica e riflettere bene sulle sue parole. “L’egoismo è il peccato più grave. Esso proviene da tre ismi: narcisismo, vittimismo, pessimismo”. Da meditare: meglio essere ottimisti e avere torto che pessimisti e avere ragione, diceva qualcuno tempo fa. “Il malfattore va sempre perdonato”, in quanto non sa quello che sta facendo.                    
 
   cocullo
L’offerta delle serpi
a San Domenico Abate

L’aspetto più studiato e discusso del culto di San Domenico è l’offerta delle serpi. A riguardo sono sorte diverse teorie. Tra queste, quella che ha trovato più credito è “l’ascendenza marsa”, che fa riferimento all’antico popolo dei Marsi, storicamente noto per la capacità di saper maneggiare le serpi e di conoscere l’arte medica per guarire dai loro morsi, avente la virtù di neutralizzarne il veleno. Di questi e della loro capacità cantò per primo Virgilio nell’Eneide, perché ne scrissero anche Ovidio, Orazio, Silio Italico, Plinio il Vecchio, Aulio Gellio e poi in epoche più recenti Sant’Agostino, Firmico Materno, per arrivare a Ugo Aldrovanti al Vannucci, ecc.
Per la loro maestria nel maneggiare i serpenti furono chiamati spesso nei martirii cristiani e nei giochi del circo. Secondo la tradizione mitica, appresero l’arte di maneggiare i serpenti e di curare i loro morsi dalla dea Angizia, sorella di Circe e di Medea, che aveva culto nella Marsica, in un tempio circondato da un sacro bosco, Lucus Angitiae, sulle rive del Lago Fucino, che ha dato il nome a Luco dei Marsi.
Gli autori che hanno abbracciato  la teoria dell’ascendenza marsa sono molti e tra questi, in anni più vicini, lo stesso Ignazio Silone.
Il prof. Profeta, uno dei massimi studiosi del culto di San Domenico, ritiene che questa teoria sia priva di fondamento e che, molto probabilmente, sia stata portata avanti dal movimento illuminista, teso a scoprire sopravvivenze pagane in alcuni riti della religione cristiana e spesso senza spiegarne il passaggio. Per Profeta, invece, la base logica del culto non è l’animale serpente, ma il morso di qualsiasi animale velenoso e rabbioso e di conseguenza il dente che morde, che avvelena viene a trovarsi con un altro dente, il dente buono del Santo, al cui tocco guariscono tutti i mali. (Cocullo e Villalago hanno come reliquia un dente molare del Santo) Il dente cura dente sembra essere l’impianto logico di tutto il culto e su cui si debbono avviare tutte le ricerche. Non vi sono prove - sostiene Profeta - per affermare che l’offerta delle serpi sia connessa direttamente con la professionalità ofidica dei Marsi e tanto meno con gli aspetti della loro religione. E’ possibile che l’offerta delle serpi sia dovuta a gruppi di separi, diffusi in tutta l’Italia Centrale che abbiano organizzato sagre ofidiche, che con il tempo si sono radicate nel centri cultuali di San Domenico, per i suoi miracoli in vita contro i      
morsi velenosi. Questo rito ebbe inizio nella seconda metà del secolo XVIII, troppo tardi per rifarsi al culto della dea Angizia. Offerta che avveniva anche a Villalago, per la presenza di “ciarmatani” che giravano per le campagne, curando con mezzi mistificatori i morsi da animali velenosi.
Ai tempi odierni il declino dell’agricoltura e della pastorizia ha liberato la gente di montagna dalla paura dei morsi di serpenti e quando si va a Cocullo per assistere al rito dei separi le motivazioni sono tutt’altre.
Domani tutta la Valle del Sagittario godrà di questa festa, perché le migliaia di persone che andranno a Cocullo, per la festa di San Domenico, saliranno a Villalago per fermarsi all’eremo del Santo e poi proseguire per il Lago di Scanno.
 
   sulmona
CONCLUSE LE ATTIVITA’
ANTINCENDIO BOSCHIVO

Si è conclusa l’attività di addestramento antincendio boschivo che, svoltasi a Sulmona e Pratola Peligna, ha coinvolto la Protezione Civile regionale, il supporto sanitario del Sovrano Militare Ordine di Malta, i militari del 9° reggimento alpini dell’Aquila, i carabinieri forestali e l’Associazione Nazionale Alpini. Nel corso dell’esercitazione è stata simulata la risposta ad una situazione di emergenza, derivante                
da un incendio boschivo, svolgendo esercizi pratici per la sua stabilizzazione ed estinzione. La formazione d’aula è avvenuta al cinema Pacifico di Sulmona. “È stato un momento formativo importante che apre a future collaborazioni molto gradite con l’Esercito italiano e gli alpini dell’Aquila”. Ha affermato l’assessore alla Protezione Civile del Comune di Sulmona, Catia Di Nisio. Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Pratola Peligna Antonella Di Nino: “L’amministrazione comunale accoglie sempre questo genere di iniziative e desidera ringraziare tutti gli esercitati”.
 
   lutti

LUTTO A VILLALAGO
E’ deceduta Elda Di Ianni, “La ragazza americana”

Durante l’occupazione tedesca a Villalago nella Seconda Guerra Mondiale Elda Di Ianni ebbe un ruolo molto importante in aiuto dei Villalaghesi. Era identificata come “la ragazza americana”. I genitori erano di Villalago, emigrati in America. La mamma nell’estate del 1938 tornò in Italia con le due figlie, Elda e Luisa, con l’intenzione di restarvi definitivamente. Si stabilì a Sulmona, dove poi l’avrebbe dovuta raggiungere il marito Giovanni, per dare la possibilità ad Elda, che allora aveva 12 anni, di frequentare le scuole superiori. Scoppiata la guerra, pensò di tornare negli USA, ma il servizio passeggeri tra l’Italia e l’America era stato soppresso. Dopo il primo bombardamento di Sulmona, decise di stabilirsi con le sue due figlie a Villalago, presso i suoi genitori. Quando la casa venne requisita dai Tedeschi si trasferì in un’abitazione di proprietà del marito, sita in Via Sciore Giuseppe. Elda, per la sua conoscenza della lingua inglese, ebbe durante l’occupazione tedesca un ruolo fondamentale, non solo per comunicare con i fuggitivi alleati e con i loro salvatori villalaghesi, ma anche per risolvere qualsiasi problema a favore della popolazione presso i Tedeschi, il cui comandante conosceva l’inglese.
La stessa Elda, nel libro “Villalago nella Seconda Guerra Mondiale”, racconta che i contadini come trovavano un fuggitivo inglese andavano da lei, che allora aveva 17 anni, per condurla dove essi si nascondevano, facendo da tramite. E molti sono gli episodi in cui parlò al comandante tedesco per risolvere alcuni problemi, spingendo perfino le donne a non rispettare il coprifuoco e tutti insieme uscire per portare da mangiare agli animali domestici. Scrive Stewart Cowan, uno dei tanti soldati salvati dai Villalaghesi: “Non ci sono parole giuste per esprimere il mio ringraziamento a questa bellissima ragazza americana per la sua gentilezza e per il rischio personale che aveva corso”.
La notizia della sua morte è stata annunciata a Villalago il 28 Aprile scorso. Condoglianze alla figlia e a tutti i suoi cari.

 
Villalago