Sabato 16 Aprile 2022 - Santa Bernardetta Soubirous, Vergine

Il tempo... ieri - SOLE, CIELO SERENO E LA LUNA PIENA IN SERATA, hanno reso bella la giornata. Temperature in ulteriore rialzo per le minime e in calo di un grado per la massima: mass. 18,5°; min. 7,4°; attuale 9,1° (ore 23,30).
 
   in primo piano
Cinquantunesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
Nell'area di Kiev recuperati i corpi di 765 civili

Kiev ierì si è svegliata con il suono delle sirene antiaeree. L'ospedale di Dnipro ha accolto molti feriti. Fra questi tanti i bambini e gli orfani, con i genitori uccisi dai bombardamenti.
In città recentemente liberate come Chernihiv, continuano i lavori di sgombero delle macerie e pulizia. Il 70% delle infrastrutture è stato distrutto. E neppure dopo la ritirata dell'esercito russo il pericolo è cessato. Il terreno rimane disseminato di mine antiuomo. L'esercito ucraino è impegnato a cercarle, segnalarle e bonificare il territorio, per un ritorno della popolazione civile in sicurezza.
la perdita dell'incrociatore Moskva alla flotta russa ha monopolizzato l'attenzione, scatenando timori di rappresaglie su Odessa, dove sono state udite alcune esplosioni, anche se il comando operativo dell'Ucraina meridionale assicura che "al momento non c'è pericolo per la popolazione civile".
Secondo l'incelligence britannica, l'affondamento dell'incrociatore da guerra, sommato alla perdita di un'altra nave da sbarco anfibia subìto lo scorso 24 marzo costringeranno Mosca a rivedere il proprio posizionamento nel Mar Nero.
Nel frattempo, non si ferma la raccolta di prove di crimini di guerra. Le autorità ucraine hanno riferito di aver recuperato da inizio aprile nell'area di Kiev abbandonata dai russi i corpi di 765 civili, tra cui 30 bambini. "Questo è solo l'inizio. Abbiamo appena iniziato a lavorare nelle città più grandi come Borodyanka, Hostomel, Irpin e Bucha", ha detto il vice procuratore capo della regione, Oleh Tkalenko.
 
   editoria
   il libro del giorno
 
L'Unione nazionale
dei giornalisti dell'Ucraina
ha annunciato l'apertura
di tre centri di solidarietà
per aiutare gli operatori
internazionali dei media

L'Unione nazionale dei giornalisti dell'Ucraina (NUJU) ha annunciato l'apertura di tre centri di solidarietà per aiutare gli operatori dei media durante la guerra. I centri – fa sapere la Efj – sono aperti a tutti i reporter che operano in Ucraina. Possono essere utilizzati come redazioni, fungeranno anche da punti di distribuzione dei dispositivi di protezione e dei kit di pronto soccorso e serviranno anche per offrire formazione. In caso di emergenza, ai cronisti evacuati dai teatri di guerra sarà fornita tempestiva assistenza materiale e finanziaria.
«In questi giorni difficili, tutti i giornalisti si uniscono per aiutarsi a vicenda. I nostri partner internazionali si sono mobilitati per fornire assistenza pratica agli operatori dei media. I centri di solidarietà sono una concreta espressione del sostegno internazionale ai colleghi al lavoro in Ucraina», commenta Sergiy Tomilenko, presidente della NUJU.
Per Anthony Bellanger, segretario generale della Ifj, «la solidarietà internazionale verso i giornalisti che
lavorano sotto i bombardamenti in Ucraina è fondamentale per continuare a informare il mondo sulle devastanti conseguenze dell'invasione russa. I giornalisti sono in prima linea nel raccontare le reali conseguenze per l'umanità di questa barbara guerra all'Ucraina. La Ifj – conclude – è orgogliosa di avere l'opportunità di lavorare con la NUJU per creare centri essenziali per garantire sostegno concreto ai colleghi».
E Ricardo Gutiérrez, segretario generale della Efj, aggiunge: «Ringraziamo calorosamente i sindacati e le associazioni di giornalisti che hanno risposto con generosità all'appello di Ifj e Efj. Grazie al loro contributo finanziario siamo in grado di sostenere una rete di centri di solidarietà cruciali per assicurare che il pubblico di tutto il mondo sia ben informato».
Stefano Fierli
Il cinquantunesimo
giorno

un uomo, prigioniero a Guantanamo, ripercorre in uno strano diario la propria vita e gli avvenimenti che hanno causato il sovvertimento dell'ordine mondiale. Nelle sue pagine, che una volta scritte non potrà rileggere, non emergono tanto le condizioni drammatiche in cui vive, quanto l'impossibilità di accettare che quelle verità che si credevano intoccabili e assolute sono, in realtà, più effimere della sabbia spazzata dal vento. Il suo insopportabile vicino di cella e Ibrahim, gentile carceriere dall'occhio integralista, non lo aiuteranno a restituire un ordine comprensibile al mondo. Il colpo di scena finale servirà a fargli accettare l'andamento delle cose, ma non è detto che gli permetta di risolvere i suoi dubbi esistenziali.
 
   coronavirus abruzzo
Saliti a 343.733 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

SONO 1993 (di età compresa tra 5 mesi e 102 anni) i nuovi positivi registrati ieri in Abruzzo. Sono 294 i pazienti (-16) ricoverati in ospedale in area medica; 14 (invariato) in terapia intensiva, mentre gli altri 45218 (-47) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 3154 tamponi molecolari e 10587 test antigenici. Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 14,50%.
 
   l’intervento
PACE: Nobel alla nonna russa
che manifesta in piazza

di Domenico Rinaldi

Sono giorni tristi quelli in cui viviamo, sospese tra epidemia e guerre e si assiste impotenti ad una sorta di tracollo dell’umanità, come dice papa Francesco. Io sono un nonno con nipotini adolescenti, miti e generosi, sorridenti, curiosi del mondo che li circonda e se penso che essi potrebbero essere coinvolti in una guerra come quella che semina morte tra ucraini e russi oggi, mi si stringe il cuore. I miei nipotini non sono certamente molto diversi da i loro coetanei russi e ucraini ai quali si sta rubando la giovinezza e il futuro. Quei ragazzi, soldati in erba, vogliono solo vivere, e invece…..li si manda a combattere una guerra che li sta trasformando in assassini costretti a sparare per primi, per non essere a loro volta uccisi. Perché, a prescindere dal ruolo diverso di chi è invasore o di chi è invaso, la guerra è solo madre di morte. Assistere a tutto ciò, come i media ci consentono, è terribile. Per tutti li nonni e nonne del mondo, penso. Noi, mettendo al mondo figli che ci hanno, a loro volta, regalato nipoti, abbiamo voluto trasmettere il dono della vita ricevuto. In Ucraina questa catena è stata spezzata. Per molti dei ragazzi ucraini e russi coinvolti nella guerra non ci sarà futuro e se non si riuscirà a fermare tutto ciò, un giorno potrebbe
toccare ai nostri nipoti. Questo mio scritto accorato vorrei dedicarlo a tutti li nonni del mondo, anche russi, che non riesco ad immaginare possano auspicare morte per i loro nipoti. I sondaggi ci dicono, pare, non so con quanta verità, che per un 82% i russi siano solidali con Putin. Possibile? Anche i nonni? Da parte mia ho un sogno: che tutti noi nonni del mondo, tenendoci per mano, formassimo una catena umana continua, immensa davanti ai carri armati. Piuttosto noi, che siamo il passato che i nostri nipoti che sono il futuro. E proporrei quest’anno di assegnare il Premio Nobel per la Pace alla nonna russa che è andata in piazza a manifestare contro la guerra. E’ stata in carcerata, ma, una volta rilasciata, è subito tornata a manifestare. Lei si invincibile dalle intimidazioni e dalla violenza.
Giorni in cui l’uomo mostra il peggio di sé. In questi giorni sta emergendo la bestialità dell’uomo, chi combatte porta dentro di sé un odio che cresce, la ragionevolezza è persa, non esiste la guerra intelligente, la guerra è una esplosione incontrollata di violenza, e i campi che vediamo in questi giorni non sono delle eccezioni, è la bruttura della guerra di cui siamo responsabili noi uomini, bisogna fare una cosa sola e immediata, deporre le armi, sperando che vi sia spazio per il perdono, che chi ha commesso le più gravi iniquità sappia chiederlo  e che chi ha tanto male sappia concederlo.
 
    scanno
PROCESSIONI
DEGLI INCAPPUCCIATI
E DEL CRISTO MORTO
A SCANNO

Il venerdì santo è per i Cristiani un giorno di Passione: si rievoca la morte del Cristo. Ieri tutta la comunità parrocchiale di Scanno ha rivissuto intensamente questi momenti di pietà nelle due processioni: quella degli Incappucciati, delle nove del mattino e quella del Cristo Morto, iniziata alle 21,30. Dopo la sospensione forzata per la pandemia, il ritorno a questi riti è stato accolto con più fede e speranza.
La processione degli Incappucciati è ripartita quest’anno dalla chiesa della Madonna delle Grazie, nel frattempo riaperta al culto, seguendo il consueto percorso con i canti e le preghiere rievocativi della Croce, verso la chiesa della Madonna del Carmine, quella di Sant’Antonio e la chiesa madre, per fare ritorno alla sede di partenza.
Molto suggestiva e attesa da tantissima gente, è stata la processione con le statue del Cristo Morto e della Madonna, seguita con commozione e religioso silenzio, accompagnata dal canto struggente del Miserere con il coro e il suono dei violini, basso e fisarmonica. Per la prima volta, dopo il consueto percorso, dalla piazza nuova la processione è proseguita lungo il Viale del Lago e dopo il ponte verso Viale degli Alpini, per risalire dalla Spannella e rientrare nella chiesa del Carmine, che custodisce le statue. Qui il parroco, che per la prima volta ha vissuto questi momenti con la sua comunità, ha espresso le sue riflessioni invitando tutti all’unità e all’amore, incitando anche i ragazzi che vi hanno partecipato, ad essere vicini a queste tradizioni, per poter essere loro continuatori di questi riti.
 
    villalago
LA PROCESSIONE
DI CRISTO MORTO
A VILLALAGO

DOPO DUE ANNI è tornata a svolgersi la processione di Cristo Morto a Villalago. Uscita alle ore 21 con le statue del Cristo e di Maria e con i simboli del Calvario, seguita da tutta ila comunità parrocchiale, si è incamminata per un percorso ridotto. Attraversata la Piazza, si è avviata in via Risorgimento per il quartiere di Marracchione per poi, dopo un breve tratto della Strada Provinciale 479, immettersi in Via Roma e da qui tornare nella chiesa parrocchiale da dove era uscita, senza salire per il centro storico. Il quartiere Marracchione viene attraversato solo dalla processione del Cristo Morto, per rendere omaggio alla famiglia Iafolla, che donò le due statue alla parrocchia.
La serata, con la luna piena e con le temperature miti, ha permesso la partecipazione di molte persone, che hanno seguito con devozione la bella e sentita processione. Non suoni di banda, ma canti religiosi e preghiere, sotto la guida del parroco. Le due statue erano portate a spalla  dai giovani del paese, con l’abito della Confraternita di San Domenico.
 
    lago di scanno
ASSOCIAZIONE PESCATORI SPORTIVI SCANNO - VILLALAGO 

L’ASSOCIAZIONE Pescatori Sportivi Scanno -Villalago, comunica che il giorno 25 aprile 2022, dalle ore 08.00 alle ore 12.00, organizzerà la  consueta “Giornata ecologica” per ripulire le sponde del Lago di Scanno e le rive della sorgente delle “Cunicelle”, restituendo loro il giusto decoro.
L'appuntamento è  alle ore 08.00 presso i "Prati del Lago". Chi volesse cortesemente partecipare è invitato a munirsi, per quanto possibile, del minimo di attrezzatura utile alla raccolta dei rifiuti da eliminare.
Sarà comunque cura dell'Associazione fornire i guanti e i sacchi per il deposito del materiale asportato.
Ringraziamo tutti per il volenteroso contributo.