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Lunedì 28 Marzo 2022 - Santo Stefano Harding, Abate
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Il tempo... ieri - giornata variabile con estesa nuvolosita’, ma senza fenomeni metereologici di rilievo. Correnti di Scirocco che hanno
mantenuto stabili i gradi di calore. Temperature: mass. 13,8°; min. 7,0°; attuale 8,1° (ore 23,30).
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in primo piano
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Trentaduesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
“i potenti decidono e i poveri muoiono”
Papa Francesco: «C'è bisogno di ripudiare la guerra luogo di morte, dove i padri e le madri
seppelliscono i figli, dove gli uomini uccidono i loro fratelli senza averli
nemmeno visti, dove i potenti decidono e i poveri muoiono. E' passato più di un mese dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, dall'inizio di questa
guerra crudele e insensata che come ogni guerra rappresenta una sconfitta per
tutti, per tutti noi». Sono 139 i bambini ucraini rimasti uccisi nella guerra dall'inizio
dell'invasione russa, e più di 205 sono i bambini feriti.
A Kiev le persone stanno morendo di fame e sono costrette a bere acqua di
scarico, mentre la situazione in tutto il Paese peggiora. Lo ha detto a Times
Radio la deputata ucraina Lesia Vasylenko, citata dal Guardian. La deputata ha
spiegato che la capitale sta ancora affrontando attacchi e soffre la scarsità di cibo, mentre le persone sono «costrette a stare in scantinati e stazioni della metropolitana». E ha aggiunto che «a Mariupol, migliaia di persone vengono deportate con la forza oltre il confine
con la Russia, apparentemente per essere al sicuro, ma poi vengono spedite in
una direzione sconosciuta e nessuno sente più parlare di loro: le atrocità sono le stesse dappertutto». Incendi intorno a Chernobyl col pericolo di inquinamento radioattivo.
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il libro del giorno
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mostra
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MOSTRA A PESCARA
DEL PITTORE ANVERSANO
GIUSEPPE FIDUCIA
RICORDIAMO che alla “Maison des Arts” di Pescara è visibile la mostra del Pittore Giuseppe Fiducia, dal titolo ”Fiducia. Stranamento e Malinconia del Reale", con l’esposizione di circa 90 opere, di cui 38 oli su tela, 20 opere con tecniche
miste a colori, 12 opere con tecniche miste in bianco e nero e 19 matite su
carta.
“Un percorso estetico nella profondità poetica dell’arte figurativa del secondo ‘900, attraverso le opere di uno dei più interessanti pittori italiani.
Fiducia nasce ad Anversa nel 1952. Dopo il Liceo Artistico si diploma
all'Accademia delle Belle Arti. La sua carriera è iniziata come vignettista. I suoi fumetti hanno riscosso un tale successo da
essere richiesto come illustratore dalla prestigiosa rivista francese "L'écho des savanes", edita a Parigi da Albin Michel. Come pittore si pone subito
all'attenzione dei critici. I riconoscimenti sono moltissimi. Dal 1974 fino
alla sua tragica morte le mostre personali e collettive si contano in diverse
nazioni: Italia, Francia, Spagna, Svizzera,
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Canada, ecc. Nel 1990 Entico Crispolti e Mauro Pratesi lo inseriscono
nell'antologia "L'arte del disegno nel Novecento italiano", edito da Laterza.
Il critico d'arte Crispolti: "Nella sua pittura ogni immagine ha una lucidità assoluta, lancinante, ma che non è tanto negazione di partecipazione spinta al punto da condividere l'allucinante
evidenza, quel farsi assoluto sipario di una eludibile contingenza".
La morte lo ha aspettato prematuramente la sera del 18 giugno del 2011 per un
incidente mortale sull’asse attrezzato Pescara-Chieti.
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Massimo Gramellini
Chiara Gamberale
Avrò cura di te
Gioconda detta Giò ha trentasei anni, un'anima inquieta e un unico, grande amore: Leonardo. Che
però l'ha abbandonata. Smarrita e disperata, si ritrova a vivere a casa dei suoi
nonni, morti a distanza di pochi giorni e simbolo di un amore perfetto. Una
notte Giò trova un biglietto che sua nonna aveva scritto all'angelo custode, per
ringraziarlo. Con lo sconforto, e con il coraggio di chi non ha niente da
perdere, Giò ci prova: scrive anche lei al suo angelo. Che, incredibilmente, le risponde. E
le fa una promessa: avrò cura di te. L'angelo non solo ha una fortissima personalità, ma ha un nome, Filèmone, e una storia. Soprattutto ha la capacità di comprendere Giò come Giò non si è mai compresa. Grazie a Filèmone, Giò impara a silenziare la testa e gli impulsi, per ascoltare il cuore. Ne avrà davvero bisogno quando Filèmone la metterà alla prova, in un finale sorprendente che sembrerà confondere tutto. Ma a tutto darà un senso. Non posso impedirti di inciampare. Però posso medicare il tuo piede ferito. E prenderti in braccio, fino a quando non
sarai in grado di camminare sulle tue gambe. Avrò cura di te.
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psicologia
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RACCONTI DI POLITICA
INTERIORE
E’ IN LETTURA il racconto numero 97 di politica interiore di Angelo Di Gennaro, psicologo e
psicoterapeuta, che da più di otto anni ogni mese contribuisce, col suo raccontare fatti, personaggi,
situazioni di ieri e di oggi, a ricostruire la storia del suo paese, Scanno,
con uno sguardo dilatato a tutta la Valle del Sagittario. Racconti in chiave
sociale e psicologico.
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coronavirus abruzzo
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Saliti a 306.270 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo
IERI in Abruzzo si sono registrati 2032 nuovi positivi (di età compresa tra 3 mesi e 101 anni).
Sono stati eseguiti 3.478 tamponi molecolari e 11.346 test antigenici. I morti
sono sette: uno in provincia dell’Aquila, uno in provincia di Teramo, quattro in provincia di Chieti e uno in
provincia di Pescara. I nuovi guariti sono 510, gli attualmente positivi sono 35.806 (+1.512).
Scendono i ricoveri: 271 sono i pazienti in area medica (-4), 13 in terapia
intensiva (-1).
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editoriale
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IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
In ricordo del professor Mario Setta
Mentre mi accingo a scrivere questo ricordo di Mario mi risuona nelle orecchie la sua voce
armoniosa che diveniva concerto quando sorrideva. Lo conobbi molti anni fa, nel
1995 ad Anversa in occasione della presentazione del libro “Quei lunghi trenta giorni”, di Raffaella Del Greco. Poi ci siamo rivisti all'Aquila per un corso di
aggiornamento riservato agli insegnanti di Storia e da lì la conoscenza è divenuta amicizia , che si è consolidata, quando insieme al gruppo dei coordinatori di Storia delle scuole
della Valle Peligna, si decise una ricerca sull’occupazione nazista nella Valle Peligna per dare vita al libro, “E si divisero il pane che non c’era”.
In tutti questi anni non ha mai fatto mancare i suoi articoli alla rivista da me
diretta Il “Gazzettino della Valle del Sagittario”. E' stato anche relatore in più anni nei “Sabati Letterari” a Scanno nella terrazza del Caffé Pan dell’Orso, organizzati da me nel mese di Agosto. Fu proprio in uno di questi incontri
che presentammo il suo libro “Il volto scoperto”. Leggendolo ho conosciuto meglio la sua vita di sacerdote, della sua missione
nel mondo degli operai, delle sue vicissitudini e della sua sospensione “a divinis”, restando sempre incardinato presbitero nella Diocesi di Sulmona-Valva. Mi ha
onorato, inoltre, della presentazione sul sagrato della chiesa del mio paese
del mio libro “L’occupazione Tedesca a Villalago”. Nel suo animo era ed è restato un sacerdote, un apostolo di Cristo, portato verso i sofferenti, verso
gli ultimi. Entrato nella scuola, come professore di Storia e filosofia, il
sacerdote ha aperto le porte per far uscire dal suo animo amore, comprensione e
rispetto per i ragazzi, con un insegnamento dialogante.
Caro Mario, sabato scorso, prima del tuo ultimo viaggio, in molti sono venuti a
salutarti per dimostrarti affetto e stima. Come hai chiesto tu: non pianti, non
fiori, né preghiere.
Sei stato un punto di riferimento per la ricerca storica, legata soprattutto
agli avvenimenti che hanno addolorato i nostri paesi con l'occupazione nazista,
dando vita alla resistenza umanitaria per accogliere i prigionieri alleati,
fuggiti dal Campo di Concentramento di Fonte d'Amore, di cui ti sei interessato
per farlo divenire un sito storico. Sei stato, insieme al prof. Ezio Pelino,
fondatore della Marcia della Libertà, ricordando anche la figura del Presidente Carlo Azeglio Ciampi che da Scanno,
dov'era rifugiato raggiunse Casoli per quel sentiero che gli studenti
ripercorrono ogni anno.
Grazie Mario per quello che hai dato alla Cultura, per la tua amicizia e per
aver impreziosito Il “Gazzettino della Valle del Sagittario” con i tuoi articoli.
Venerdì scorso ti sei ricongiunto a quel Cristo che tanto amavi, di cui sei stato umile
e fervente servitore. Ci hai lasciato, ma il tuo ricordo, amico mio, sarà sempre nel cuore di chi ti è stato vicino, che ti ha stimato e apprezzato, e che ti porterà sempre nel cuore. Roberto
Vicino alla bara era esposto il suo commovente testamento poetico, che qui
riportiamo: Testamento poetico
“Morto, non mi si vesta. Mi s’avvolga, nudo, in un lenzuolo. Niente fiori sul letto e nessun
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cero acceso” (Luigi Pirandello)
Quando sarò morto, / dovunque avverrà, / lasciatemi addosso / i miei panni. / Non rivestitemi di nero. / ricopritemi
col solo lenzuolo. / Non voglio candele, non fuori, / nemmeno preghiere. /
Voglio solo il silenzio. / Nessuno pianga la mia morte, / unica mia proprietà. / Lasciatemi godere la morte. / Non si urlino / canti di tristezza. / Non si
celebrino / Messe da Requiem, / Non si parli davanti al mio cadavere. /
Accompagnatemi alla terra / Ricopritemi di fiori. / Dormirò felice / tra i fiori. (Mario Setta)
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parliamo di cose concreto
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LA RICCHEZZA
DEI PARCHI LETTERARI
di Andrea Iannamorelli
“Sono parti di territori che illustrano l’evoluzione delle comunità locali attraverso la letteratura. Sono i luoghi stessi che comunicano le
sensazioni che hanno ispirato tanti autori per le loro opere e, viceversa,
molte delle più celebri opere letterarie e poetiche, ambientate in luoghi reali legati alla
vita o alle vicende di un autore. Possono offrire un metodo di interpretazione
dello spazio; consentono anzi di reinterpretare
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il territorio e di dare un significato ai luoghi in un equilibrato connubio tra
paesaggio, patrimonio culturale e attività economiche, in cui l’esperienza del passato rivela una proposta per il futuro.”
Questo ho letto in uno dei tanti link consultabili sull’argomento. E sono felice che in questa prospettiva di trasformazione di un bene
immateriale in attività produttiva, autorevolmente, ci siamo anche noi, con il nostro territorio e le
nostre ricchezze: D’Annunzio (per Anversa), Silone (per Pescina), Croce (per Pescasseroli) e, da
qualche giorno, Ovidio (per Sulmona); e non è ...
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....scanno
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Ricordato Gregorio Rotolo nella Messa
celebrata dal Vescovo sabato a Scanno
A due settimane dalla morte di Gregorio Rotolo, sabato scorso è intervenuto a Scanno il Vescovo della Diocesi mons. Michele Fusco per
presiedere la santa messa di suffragio concelebrata dal parroco don Giuseppe,
don Carmelo e don Alain. Ha voluto essere presente di persona per manifestare
la sua vicinanza a don Carmelo e a tutti i famigliari colpiti da un così grave lutto.
La chiesa era piena di gente. Tutta la comunità ha voluto bene a Gregorio, che si è distinto nel suo lavoro ricevendo apprezzamenti nelle varie manifestazioni di
Slow Food, orgoglioso di portare con il suo formaggio in tutto il mondo il nome
di Scanno.
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rugby
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Il rugby visto da Sandro della Foce di Scanno
FRANCIA 39 - 6 ITALIA
Il 6 Nazioni femminile inizia purtroppo con una sconfitta.
L'indisciplina è un difetto anche delle ragazze, e lo dico sempre, nel Rugby l'indisciplina si
paga cara, più della benzina.
Per ben due volte eravamo a un metro dalla meta e abbiamo sempre restituito
l'ovale alle Francesi. Comunque fiduciosi aspettiamo le prossime partite, la
cominciare a Parma il 3 aprile con ITALIA INGHILTERRA.
Che la coccia sia spiccia! SANDRO.
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