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Mercoledì 16 Marzo 2022 - Sant'Allone di Bobbio, Monaco
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Il tempo... ieri - Giornata con un rialzo termicO che ci ha fatto assaporare la Primavera, ormai alle porte. Il sole e un
gradevole vento africano hanno fatto risalire il termometro. Temperature: mass.
14,1°; min. -0,8°; attuale 4,6° (ore 23,30).
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in primo piano
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Ventesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
Si discute e si seguita a bombardare
Le delegazioni russa e ucraina si sono incontrate di nuovo, ma senza risultati positivi. Sul
tavolo “questioni di regolamentazione generale, cessate il fuoco, ritiro delle truppe
dal territorio del Paese". Intanto la battaglia ha seguitato a infuriare: violente esplosioni - almeno tre, probabilmente provocate da missili da crociera su una zona residenziale della
città di Kiev. Ad essere colpito è stato un palazzo di 15 piani nel quartiere di Sviatochine, nella parte
occidentale della capitale: molti gli appartamenti in fiamme. Le vittime
sarebbero almeno 4, mentre 27 le persone tratte in salvo. Gli Stati Uniti hanno
imposto nuove sanzioni alla Russia e alla Bielorussia. La paura è che Putin possa ordinare l’uso di armi chimiche". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens
Stoltenberg durante un punto stampa. A soffrire di questa situazione sono soprattutto gli strati
sociali più poveri e i bambini orfani
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il libro del giorno
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arte
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“Il germoglio della consapevolezza”
dell’artista sulmonese Alessia Pignatelli
nel Museo delle Donne di Dubai
Nel Museo delle Donne di Dubai c’è anche il dipinto “Il germoglio della consapevolezza” dell’artista sulmonese, Alessia Pignatelli. Il museo, situato vicino al famoso
mercato dell’oro e nella zona centrale di Dubai, è visitato continuamente da milioni di turisti e la visione del quadro è accessibile in una delle sue prestigiose sale.
Il quadro della pittrice Alessia Pignatelli ha avuto l’attenzione di molti. Secondo l’artista è questo il messaggio della sua opera:
“Respirando il profumo della consapevolezza, nutriamo di sostanza la vita che
germoglia nel nostro presente.
Come un fiore d’oro nel giardino del tempo che contempla l’attenzione allo stato attuale, del ‘qui e ora’, per accogliere la vita con il dono illuminato dell’esserci”. Un messaggio veramente importante che esalta la vita allo stato presente e
dona simbolicamente grande forza morale all’opera”.
La Pignatelli porta una testimonianza dell’arte italiana nelle istituzioni degli emirati arabi, con la valorizzazione dei
valori e della sapienza artistica del nostro Paese.
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Sejal Badani
La cacciatrice
di storie perdute
Jaya ha il cuore spezzato. Ha tentato a lungo di avere un bambino, ma dopo la terza
gravidanza interrotta le speranze vacillano. Anche il suo matrimonio comincia a
sfaldarsi e così, nel disperato tentativo di ritrovare se stessa, decide di allontanarsi da New
York per riscoprire le sue origini indiane. Non appena arriva in India, Jaya
viene immediatamente sopraffatta dai colori, dai profumi e dai suoni di quel
Paese. Ogni cosa ha un fascino esotico, per lei, e ben presto il desiderio di
riavvicinarsi alla cultura della sua famiglia prende il sopravvento. Ma ci sono
eventi del passato, a lungo taciuti, che hanno il potere di influire sulle
generazioni a venire. E così Jaya viene a conoscenza della storia di sua nonna e di un amore segreto che è destinato a cambiare per sempre la sua vita. Solo dopo aver conosciuto il
coraggio e l'indomabile spirito combattivo che ha caratterizzato le donne della
sua famiglia, infatti, Jaya scoprirà di avere dentro di sé una forza che non avrebbe mai immaginato di possedere.
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museo ovidio
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NEL DIES NATALIS DI OVIDIO
SARA’ aperto il MUSEO DEDICATO al poeta SULMONESE
Il 20 marzo, dies natalis di Ovidio, l’ex monastero di Santa Caterina a Sulmona, ristrutturato e funzionalizzato per
ospitare un museo interamente dedicato al poeta, a conclusione dell’ultima fase dei lavori che saranno realizzati nei prossimi mesi, apre le porte
alla città e sarà visitabile nei seguenti orari: 10-13 e 15-17. Momento d’incontro ai piedi della statua del poeta il 19 marzo con gli studenti del Liceo
Classico Ovidio.
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coronavirus abruzzo
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Saliti a 281.689 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo
SONO 2345 (di età compresa tra 2 mesi e 101 anni) i nuovi casi positivi al Covid registrati ieri
in Abruzzo. Sono 284 i pazienti (+1) ricoverati in ospedale in area medica; 13
(invariato) in terapia intensiva, mentre gli altri 32189 (+1805) sono in
isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 4414 tamponi molecolari e 13708 test
antigenici. Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 12.94 per cento.
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problemi mentali in ucraina
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La salute mentale
è sotto assedio
di Angelo Di Gennaro (Psicologo e Psicoterapeuta)
Tra le tante, due sono le notizie allarmanti di questi giorni. La prima, da il Fatto Quotidiano, 14.03.2022, secondo cui «Centinaia di persone, tra staff e pazienti, sono costretti a vivere in ospedali
psichiatrici in Ucraina poiché rimasti senza casa per colpa della guerra in corso. È una situazione “inquietante”, così come l’hanno definita Yurij Zakal, dell’Ukrainian Association of Psychiatrists, e lo psichiatra Serhiy Mykhnyak.
Inoltre, i medici hanno avvertito che tra un mese circa potrebbero rimanere
senza farmaci, di cui quindi ci sarebbe un “assoluto” bisogno in tutti gli ospedali per evitare conseguenze gravi soprattutto nei
pazienti in condizioni acute. Lo scorso 5 marzo, le forze russe hanno
sequestrato un ospedale psichiatrico dove risiedono 670 persone a Borodyanka, a
circa 60 chilometri da Kiev… Dal racconto che ci arriva dai sanitari in Ucraina sembra che ogni giorno
vengano ricoverati nelle strutture psichiatriche circa 30-40 pazienti, inclusi
alcuni ufficiali militari che soffrono di malattie mentali. “Ci aspettiamo che ci saranno più casi perché abbiamo una crescita dei nostri pazienti che provengono da altri distretti del
Paese”, hanno raccontato i medici…».
La seconda, da il manifesto del 15.03.2022: «Wissem Ben Abdel Latif ha trascorso i suoi ultimi cinque giorni di vita legato a
un letto di ospedale e sedato, senza possibilità di comunicare. È rimasto in contenzione per 40 ore consecutive all’ospedale Grassi di Ostia (Roma), dove era stato trasferito il 23 novembre 2021
dal Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Ponte Galeria, e poi per
altre 63 ore in un corridoio del reparto psichiatrico dell’ospedale romano San Camillo, dove è arrivato il 25 del mese. Ha avuto braccia e gambe libere solo nel trasferimento
da una struttura all’altra. Si è spento il 28 per arresto cardiocircolatorio».
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“Lo hanno lasciato scivolare verso la morte. La contenzione è permessa solo per brevi periodi dopo episodi di violenza. Se è permanente non ha giustificazioni“, dichiara l’avvocato della famiglia…». «Si è costituito il comitato “Verità e giustizia per Abdel Latif”. È promosso da Lasciatecientrare, che segue la vicenda dall’inizio, Fondazione Franca e Franco Basaglia, Psichiatria democratica e Associazione
Sergio Piro. Decine le adesioni…».
Le due vicende sembrano legate da un filo tanto invisibile quanto resistente: la
volontà di reprimere, anche con la forza, con la contenzione fisica e chimica, con le
armi se necessario e con l’assenza di cure adeguate, la libertà di espressione e di autodeterminazione sia dei singoli cittadini (in Italia)
sia delle collettività (in Ucraina).
Per quel che ci riguarda non ci stancheremo di ricordare quel “viaggio di un’idea”, effettuato nel 2005 al Parlamento di Strasburgo per sostenere, con i pazienti
psichiatrici, la proposta (un po’ “folle”, vista con gli occhi di oggi) di una “Europa senza manicomi” e senza contenzioni (v. il volume Europa senza manicomi di Luigi Attenasio, Angelo Di Gennaro, Giuseppina Gabriele, Vanni Pecchioli,
Ilario Volpi, presentato da Giovanni Berlinguer e Roberto Musacchio, Ed.
Gangemi, Roma, 2005).
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l’intervento
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talebani dell’ambiente che hanno determinato scelte suicide e che ci hanno resi schiavi di chi
ci vende gas, petrolio ed energia elettrica lucrando sulla nostra cieca
imbecillità. Adesso che abbiamo l’acqua alla gola, scopriamo che esiste l’energia nucleare pulita e che abbiamo il petrolio sotto il sedere.
“Se si produce, non si può lucrare, se si acquista si gode”.
Con il referendum abbiano abolito le centrali nucleari sul nostro territorio,
tuttavia i rifiuti nucleari aumentano. Un paradosso, soprattutto se si
considera che nella vicina Francia ci sono quasi 60 centrali nucleari attive.
Ma allora che senso ha rinunciare a questa forma di energia se comunque siamo
esposti al rischio?
Quella di certi politici è la posizione comoda per dire tutto e il contrario di tutto a ogni occasione. E'
il modo di non decidere niente, su tutto. L'indecisione e l'incertezza sono due
facce della stessa moneta. Cosi si evita ogni responsabilità. I cittadini ne sono stanchi e vorrebbero un po’di decisione, mentre i politici non si sbilanciano. Sarà tecnica politica, ma certo non è la virilità di un buon governo. Di buoni governi non se ne vedono da decenni. Le alleanze
tra gli opposti hanno nauseato e causato l’astensionismo elettorale. Basta con l’ambiguità, si presentano decisioni chiare nella direzione che si vuole intraprendere. Poi
la gente decide.
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VERSO UN FUTURO DIFFICILE:
Gli ambientalisti sono la rovina dell’Italia
di Domenico Rinaldi
Tutti dicono che il prossimo obiettivo, stavolta della Cina di Xi, sarà Taiwan, mini paradiso tecnologico. Gli Usa di Biden non muoveranno un dito,
perché fuori di casa. Semmai sarà invocato Putin a mediare tra Cina e States, ma non ci sarà spargimento di sangue come in Ucraina. Formosa sarà percorsa in un lampo dalle armate del Dragone. Gli Usa si sono fatti codardi e
fuggono - come in Afghanistan - coinvolgendo semmai Paesi europei della Nato,
che nulla hanno a che vedere, per risorse energetiche e materie prime. Vedi l’Italia che ora si rivolge a Paesi nordafricani, per sopperire alla rinuncia del
gas russo. Per l’elettrico siamo alla mercé della Francia. Possibile che i precedenti governi abbiano ascoltato supinamente
gli ambientalisti, appollaiati a sinistra, smantellando centrali nucleari
(mentre la Francia le moltiplicava), acciaierie, rinunciando al gas sotto i
nostri mari, fonte di più risorse energetiche, senza pensare al futuro del nostro Paese, la cui economia è improntata su manifatturiero e turismo da Belpaese d’Europa? Per anni ci siamo arresi, con colpevole inerzia, all’utopia dei
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caccia
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IL TAR DELL’AQUILA SUL CALENDARIO VENATORIO DELLA REGIONE
Sul ricorso presentato WWF Italia, ENPA, LIPU, LAV e LNDC Animal Protection, sul calendario
venatorio dello scorso anno, il Tar dell’Aquila ha dichiarato l’improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse perché il calendario venatorio ha esaurito i propri effetti per scadenza del termine
di efficacia. Il TAR aveva del resto già disposto a suo tempo la sospensiva del calendario stesso per le parti
impugnate, accogliendo le richieste delle associazioni ambientaliste e
impedendo così l’anticipo della stagione venatoria previsto dalla Regione. Quest’anno, però, il TAR ha aggiunto alcune considerazioni riguardo alla condotta “pervicace e reiterata” della Regione “violativa della disciplina in materia” e ha condannato i soggetti che si sono esposti contro il ricorso delle
Associazioni al rimborso delle spese legali. La sentenza sottolinea come sia
stata posta in essere da parte della Regione Abruzzo una “sostanziale violazione dei principi generali di cui alla legge n. 157/1992 che
impone alle Regioni di assicurare compiutamente e concretamente la riproduzione
delle specie cacciabili”.
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wilderness
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Juan Carrito: ma veramente
"non hanno fallito?”
di Franco Zunino (segretario generale Wildernes Italia)
Una delle tante più o meno anonime studiose di ultima generazione dell'Orso marsicano ha sostenuto,
convinta di dire una grande verità, che «Noi non abbiamo fallito, abbiamo scelto di stare dalla parte dell'orso». Come se prima nessuno fosse stato dalla parte dell’orso. Come se mai prima qualcuno avesse sofferto, si fosse battuto (anche
rimettendoci economicamente, cosa che non crediamo sia ancora successo a
quest'ultima generazione di "esperti da tavolino"; anzi, più probabile il contrario!) mettendoci «professionalità e passione» per salvare l'orso marsicano! E no, cara orsofila di ultima generazione, se
avesse studiato un poco di storia dovrebbe sapere che lei è solo l'ultima arrivata, con l'arroganza classica della gioventù (la stessa che avevamo noi, peraltro, ma forse meno presuntuosi e più inclini ad ascoltare chi con l’orso aveva convissuto per generazioni ...
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