Martedì 15 Marzo 2022 - Santa Lucrezia di Cordova, Vergine e martire

Il tempo... ieri - GIORNATA ASSOLATA. L’arrivo dell’alta pressione ha portato il bel tempo e una risalita termica, dovuta anche all’indebolimento dei venti freddi. Temperature in rialzo per la massima: mass. 10,2°; min. -1,6°; attuale 2,9° (ore 23,30).
 
   in primo piano
Diciannovesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
E’ deceduta la ragazza di Mariupol
col suo bambino che portava in grembo 

È morta la giovane donna incinta, insieme al piccolo, fotografata su una barella mentre veniva allontanata dopo che i bombardamenti hanno colpito l'ospedale di Mariupol, in Ucraina, dove era ricoverata in attesa di partorire. Secondo il racconto del medico all'AP, dopo che la donna è stata trasferita in un altro ospedale, più vicino al fronte, il sui "bacino era schiacciato e l'anca staccata". I medici hanno effettuato un taglio cesareo d'urgenza per far nascere il bambino, ma non ha mostrato "nessun segno di vita", sottolineando che subito dopo si sono concentrati sulla madre. Più di 30 minuti di rianimazione, ma a nulla è servito: e morta insieme al suo bambino. Qualcuno è andato a prendere le due salme per seppellirli insieme e non farli finire in una fossa comune.
Povera Ucrania! Che sia maledetto che ha causato tale tragedia!
 
   il libro del giorno
 
   Il borgo dei borghi
L’Abruzzo è rappresentato
dal comune di Navelli

Aperte ieri, vanno avanti fino al 3 aprile le votazioni per Il Borgo dei borghi, il concorso del Kilimangiaro su Rai 3 che ogni anno mette a confronto i più bei borghi italiani. Una gara tra paesaggi e scorci mozzafiato, tradizioni vive e capacità degli abitanti di dare lustro al proprio paese. Per l’edizione 2022 l’Abruzzo è rappresentato dal comune di Navelli, in provincia dell’Aquila, unico in gara della regione. Si può votare sul sito https: //www.rai.it/borgodeiborghi dove una pagina invita gli utenti a votare il proprio borgo preferito; la classifica finale sarà svelata durante una “prima serata speciale”, in onda su Rai3 domenica 17 aprile. La votazione verrà chiusa domenica 3 aprile alle 23,59. In questa ultima tornata dell’edizione 2022 molto importante sarà la partecipazione al voto da casa da parte delle persone.
Per votare basta avere una mail ed esprimere la propria preferenza. Il voto può essere espresso una volta al giorno da ogni singola mail ed è totalmente gratuito. Mentre per chi ha l’utenza Raiplay già registrata basta solo collegarsi al sito.
Fëdor Dostoevskij
I fratelli Karamàzov

I fratelli Karamàzov, opera tra le più famose della letteratura moderna, ruota attorno all'omicidio da parte dei suoi quattro figli dell'odioso Fedor Pavlovic Karamàzov, un anziano proprietario terriero russo di provincia che si comporta in maniera dissoluta e vive nel disonore. Un delitto apparentemente provocato dall'atavica lotta per la donna, ma in realtà maturato nel più ampio contesto della contrapposizione tra padri e figli. Su uno sfondo da tragedia greca, indagati nei più reconditi recessi della loro psiche, si muovono personaggi di straordinaria potenza: Dmitrij, passionale e istintivo, Ivàn, ateo e cerebrale, lo storpio Smerdjakòv e soprattutto l'angelico, purissimo Alesa.
Sarà possibile esprimere un voto al giorno da ogni (propria) email per una sola preferenza. I possessori delle credenziali Raiplay potranno effettuare il login al sito e, dopo l’autenticazione, esprimere la propria preferenza di voto. Gli utenti non ancora registrati (per votare) dovranno creare indicando username, password ed indirizzo e-mail di riferimento. Il voto è gratuito.
 
   coronavirus abruzzo
Saliti a 279.347 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

SONO 687 (di età compresa tra 3 mesi e 92 anni) i nuovi casi positivi al Covid registrati ieri in Abruzzo. Sono 283 i pazienti (+11) ricoverati in ospedale in area medica; 13 (invariato) in terapia intensiva, mentre gli altri 30384 (-75) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 817 tamponi molecolari e 3776 test antigenici (3065703). Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 14.95 per cento.
 
   pensieri in libertà di un ottuagenario
ARCO SANT’ORSOLA
(Le verità nascoste nei toponimi)

di Nino Chiocchio

I puntata - Cocullo,“Arco S. Orsola. Chi (o la memoria di chi) lo ha denominato così? Chi era Orsola? Deduco da quanto esporrò di seguito che sia stata Sant’Orsola. Quando? La sua memoria era legata, molto molto verosimilmente, a Costanza Piccolomini (1500) e la conservò la tradizione fino all’800 generando il toponimo quando si intitolarono le    
vie e le piazze. Il frazionamento e lo sviluppo demografico ne causarono l’identificazione con le caratteristiche territoriali (di cui permaneva ancora il ricordo ottant’anni fa e forse vagamente ancora oggi: es. “quìss’ dell’Aralizza”, “quiss’ d’Urs”) e avevano dato il nome ai quartieri: si era delineata, con l’ulteriore aumento della popolazione, già nel ‘700, ma fu disciplinata nel secolo succesivo allorché fu istituita l’anagrafe. Oggi “l’arco S. Orsola” è coperto e lungo pochi metri: regge un ballatoio, separato dalla cinta esterna del maniero da una via trasversale che potrebbe ricalcare la traccia di ...
 
   l’intervento
Guerra in Ucraina:
che delusione il comportamento
di Papa Francesco!

di Domenico Rinaldi

Il comunismo del Papa allo “Za” Vladimir. Tempo fa Papa Bergoglio parlò di una sua stimata insegnante in gioventù, di fede comunista, dicendo anche che l’avvento del comunismo non era poi stato tanto negativo per l’umanità. Dimenticava le massicce deportazioni staliniste e milioni di morti (anche di cristiani) prodotti dal bolscevismo dopo la rivoluzione russa del 1917. Il Papa oggi parla di guerra Ucraina, di fare digiuno per fermarla (!), ma non dice mai che tale guerra è stata portata dalla Russia di Vladimir Putin, capo supremo rosso del Cremlino e aggressore di un Paese confinante, indipendente e sovrano.
Papa Francesco in questi giorni di guerra che cosa sta facendo di utile per cercare di fermare la mente malata e crudele di Vladimir Putin che ha pianificato la fine dell’Occidente? Perché il Papa, invece di lanciarsi in veglie o digiuni, non chiede un incontro con il dittatore Russo o fa un discorso in diretta a tutto il mondo nel quale fa un appello a Putin? Anche nel 1940 Papa Pio X poteva fare qualcosa per fermare la pazzia di Hitler ma non fece nulla girando la testa dall’altra parte. A volte i dittatori, come possiamo vedere, non hanno paura di nulla, ma forse di Dio si! Il Papa potrebbe anche scomunicarlo in diretta tv con grande effetto sui tanti cattolici che vivono in Russia.
Le ultime parole di Bergoglio sono state quelle di un parroco e non di un pontefice. C’è un termine che ha origine nel gergo romanesco che dice “papale  papale”, sta perciò che è chiaro, onesto, corrispondente alla verità. Begoglio non si sbilancia, la sua omelia non lascia traccia, soltanto la sua presenza fisica sui luoghi dello strazio, del dolore, della
morte potrebbe trasformarsi nel grande segnale della pace. Questa sarebbe il suo dovere. Per il momento ascoltiamo e ascolteremo le parole della domenica per poi andare in pace.
La chiesa cattolica, i sacerdoti calano, le parrocchie chiudono. Negli ultimi anni il numero delle chiese nel nostro Paese è andato diminuendo, con scarti sempre più marcati tra le nuove parrocchie e quelle soppresse. A partire dal 1993, si arriva a un totale di 277 chiese nate da allora fino a oggi e di 458 soppresse. L’anno scorso, sono nate sei chiese contro 50 che hanno invece perso lo status. Una tendenza che non si smentisce neanche nei primi mesi di quest’anno: al 18 febbraio si registra la cancellazione di sette parrocchie, con zero nascite. Il calo costante delle parrocchie trova facile spiegazione in due fenomeni che viaggiano paralleli: la riduzione del numero dei fedeli e quello dei sacerdoti. Nel giro di trent’anni il numero dei sacerdoti operanti in Italia è diminuito del 16,5%. Erano 38.209 nel 1990, sono scesi a circa 32mila.
 
   unione cattolica della stampa
‘Ucraina: comunicare guerra e speranza’
Il 18 marzo evento online dell'Ucsi

“Ucraina: comunicare guerra e speranza” è il titolo dell'evento online organizzato per venerdì 18 marzo 2022, alle 19, dall'Ucsi (Unione cattolica della Stampa italiana), in collaborazione con il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti. Dopo l'introduzione del presidente Ucsi, Vincenzo Varagona, spazio alle testimonianze di Carlo Bartoli (presidente Cnog), Giuseppe Giulietti (presidente Fnsi), Daniele Macheda (segretario Usigrai). Moderati dal giornalista Antonello Riccelli, si confronteranno sul tema mon. Gian Carlo Perego, presidente di Migrantes; Assunta Cordo di Constructive Network; Gabriele Cruciata di Slow Journalism; don Jurj Carlo Blazejewski, caporedattore del periodico ucraino Skynia; don Marius Krawiecz, sacerdote paolino e Leopoli e giornalista. L'incontro verrà trasmesso in streaming sul canale Youtube e sulle pagine social dell'Ucsi.
 
   abruzzo
IL PRESIDENTE MARSILIO: COMPLIMENTI
A CALASCIO MA NON TRASCURIAMO
GLI ALTRI BORGHI ABRUZZESI
Tra i paesi interessati alla proposta
del Presidente c’è Anversa degli Abruzzi

«Il Bando sui Borghi vinto da Calascio ci lascia in eredità una preziosa dote di progetti per il rilancio e l’attrattività turistica dei borghi abruzzesi. La scelta del Ministero di concentrare venti milioni di euro a un unico vincitore da un lato ci consente di realizzare un progetto di forte impatto e si spera anche di duraturo effetto; dall’altro, però, lascia a bocca asciutta, nel nostro caso, altre sedici proposte, tutte meritevoli di una qualche considerazione. Proprio per valorizzare questo sforzo progettuale di cui ringrazio le amministrazioni comunali che vi si sono impegnate proporrò martedì alla giunta una riflessione sull’opportunità di inserire nella programmazione 21-27 dell’FSC, il Fondo di Sviluppo e Coesione, una linea di intervento (che peraltro era già presente nella nostra programmazione) basata sulla identità dei luoghi e sulla valorizzazione delle emergenze storiche, architettoniche e archeologiche della nostra regione. In questo senso, e anche nella logica della complementarietà dei fondi della programmazione nazionale ed europea con i fondi del Pnnr che vengono raccomandati come requisito per
l’impiego delle risorse, ci sforzeremo di garantire un finanziamento a parziale copertura dei progetti, per non vanificare lo sforzo prodotto, contando anche sul vantaggio di poter far partire la nuova programmazione con progettualità già avanzate che possono garantire maggiore velocità nella spesa, Faccio i complimenti al Comune di Calascio, per aver visto premiato il proprio progetto da una commissione che comprendeva oltre gli uffici della Regione anche quelli della Fira e le due Soprintendenze in rappresentanza del Ministero, e li estendo a tutti gli altri sedici Comuni assicurandoli sul fatto che sapremo valorizzare insieme lo sforzo progettuale che hanno profuso per partecipare a questo bando». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo.
 
   sulmona
QUANDO MUORE
UN EDICOLANTE ...

Quando muore un edicolante, muore un pezzo importante della cultura, della comunicazione di idee.
Fabrizio non lo troveremo più a Sulmona, in Piazza XX Settembre, nella sua edicola, che sembra un piccolo tunnel dove per entrare bisogna aspettare che esca chi è dentro. Un’edicola che fa parte della storia della città, come centro culturale, dove si trovavano tutti i giornali e dove fuori ci si ritrovava a discutere dei fatti del giorno.
Era un punto d’incontro per eventuali appuntamenti. Bastava dire fuori l’edicola di XX Settembre, per capirsi, perché era nota a tutti.
Fabrizio l’ho conosciuto direttamente circa vent’anni fa. Accoglieva la rivista “Il Gazzettino della Valle del Sagittario”, che poi distribuiva gratuitamente a quelle persone che riteneva interessate.
La sua caratteristica era la gentilezza e la discrezione. Ci scambiavamo solo parole sui nostri paesi di montagna. Lui aveva nel cuore lil suo luogo natio, Campo di Giove, dov’è tornato, accolto da tutti i suoi compaesani, per la sua ultima dimora.
Ciao, Fabrizio, ti ricorderò sempre con affetto e commozione.
Roberto Grossi
 
Lago di San Domenico