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Martedì 8 Marzo 2022 - San Giovanni di Dio, Religioso
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Il tempo... ieri - IL SOLE HA FATTO FATICA AD USCIRE ed è stato disturbato durante tutta la giornata dalle nuvole. Le gelide correnti di Maestrale hanno fermato la risalita termica. Temperature:
mass. 3,3°; min. -2,7°; attuale -1,9° (ore 23,30).
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in primo piano
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Dodicesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
Allarme della Croce Rossa: l'Ucraina
è la "più grande emergenza in Europa"
La Croce Rossa lancia l'allarme per la situazione umanitaria in Ucraina: Con le strade bloccate
e la chiusura della rete idrica e di quella elettrica le persone hanno
disperatamente bisogno di cure mediche urgenti, di farmaci, di acqua pulita e
di un rifugio. Centomila orfani in Ucraina hanno bisogno di aiuto. Occorre un “ponte” per portarli via dall'Ucraina. Lo hanno attivato decine di associazioni
polacche che da giorni organizzano treni e pullman per cercare di far uscire i
bambini senza genitori, o perché sono morti o perché li hanno abbandonati. In Polonia ne sono già arrivati diverse migliaia e il governo, in collaborazione con la Caritas, ha
allestito un hub nel sud del Paese dove i piccoli vengono registrati e poi
smistati in tutta la Polonia. "Sono stanchi, impauriti e hanno vissuto un
doppio trauma, quello dell'abbandono e quello della guerra", dicono i volontari
che si occupano di loro. Sono 17mila i profughi arrivati in Italia, tra cui
7mila minori. Nella notte ancora bombe e missili: situazione catastrofica, tra
morti e crolli.
Putin ha stilato una lista di «Paesi ostili» alla Russia a causa delle sanzioni:
c’è anche l’Italia. (fonte, rainews.it)
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l’evento
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il libro del giorno
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8 marzo: giornata
internazionale della donna
Ma continuano a chiamarla festa!
Oggi, 8 Marzo, avremmo voluto celebrare la donna, ricordare i diritti umani a lei
negati in molte parti del mondo e tutte le atrocità, commesse a suo danno, ma non lo faremo perché oggi è il giorno del lutto; perché gli avvenimenti e le atrocità commesse in Ucraina lo impongono. Unica cosa che mi sento di fare è esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza affettuosa alle donne ucraine, che con coraggio e determinazione
lottano con i loro uomini per la libertà, la seconda cosa più preziosa dopo la vita; sembra scontato, ma ricordiamoci che per conquistarla è costata quasi a tutti i paesi del mondo, il nostro compreso, sangue e morte!
(Lucrezia Sciore)
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ETTORE CINNELLA
1932-1933 Ucraina
Il genocidio dimenticato
Tra l’autunno del 1932 e la primavera del 1933 sei milioni di contadini nell’URSS furono condannati a morire di fame: quasi i due terzi delle vittime erano
ucraini. Quella carestia di proporzioni inaudite non fu dovuta ai capricci
della natura, ma venne orchestrata da Stalin per punire i ribelli delle
campagne che, in tutta l’URSS, si opponevano alla collettivizzazione imposta dall’alto.
In Ucraina lo sterminio dei contadini, il cosiddetto holodomor, si intrecciò con la persecuzione dell’intellighenzia e con la guerra al sentimento patriottico di un popolo.
Sulla base della documentazione emersa dopo il crollo dell’URSS, il libro ricostruisce quei drammatici avvenimenti e spiega le motivazioni
che spinsero Stalin a prendere decisioni così spietate.
Ettore Cinnella ha studiato all'Università di Pisa ed è anche stato allievo della Scuola Normale Superiore. Si è laureato nel 1970 con una tesi su "La prima Duma nella rivoluzione russa del
1905" e ha proseguito le ricerche all'estero (a Mosca, Parigi ed Helsinki)
grazie ad alcune borse di studio. Ha insegnato Storia contemporanea e Storia
dell'Europa orientale presso l'Università di Pisa.
Le sue opere maggiori sono La tragedia della rivoluzione russa (1917-1921), 1905
La vera rivoluzione russa, 1917 La Russia verso l'abisso.
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munda
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OGGI ENTRATA GRATUITA
AL MuNDA PER LE DONNE
OGGI, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, è previsto l’ingresso gratuito per le donne nei musei e nei luoghi della cultura statali.
A L’Aquila l’orario di apertura del MuNDA, il Museo Nazionale d'Abruzzo è 8.30/19.30. Proseguono, intanto, le molte prenotazioni per visitare il Mammut, aperto al Castello Cinquecentesco nei week
end fino all’8 maggio, oltre Pasqua. Il Mammut si conferma, così, il grande attrattore per i visitatori che vengono anche da altre città. La prenotazione, obbligatoria, va effettuata sul sito del museo.
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locanda lago lucciola
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LA LOCANDA LAGO LUCCIOLA
A SERVIZIO DELLE DONNE
Questa sera la Locanda Lago Lucciola di Villalago, con inizio alle ore 20,00, sarà a servizio delle donne
con questo gustoso menù: - Aperitivo di Benvenuto con Cocktail Mimosa - Antipasto della Locanda -
Risotto Zucchine e Zafferano - Maccheroncini ai Pomodorini
- Agnello e Salsicce con Contorni Vari - Torta Mimosa
- Macedonia di Frutta, Caffè, Amari. (info, 0864-740109)
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coronavirus abruzzo
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Saliti a 270.424 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo
Sono 462 (di età compresa tra 5 mesi e 96 anni) i nuovi casi positivi al Covid registrati ieri
in Abruzzo. Sono 294 i pazienti (+4) ricoverati in ospedale in area medica; 12
(-1) in terapia intensiva, mentre gli altri 64807 (+2) sono in isolamento
domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Nelle ultime 24 ore
sono stati eseguiti 1279 tamponi molecolari (2086263 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 3411 test antigenici (3009184). Il tasso di positività, calcolato sulla somma dei tamponi del giorno, è pari a 9.85%.
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villalago
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PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI VILLALAGO
OMAGGERA’ TUTTE LE DONNE
CON UN SIMBOLO FLOREALE
VILLALAGO - L’Amministrazione comunale di Villalago ha comunicato alla cittadinanza che in
questa giornata importante, omaggerà tutte le donne con gli auguri più fervidi, ricordando le loro conquiste sociali, economiche, culturali e
politiche.
Dalle ore 11,00 alle ore 13,00 in Piazza Celestino Lupi verrà offerto loro un omaggio floreale.
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scanno
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SCANNO CONTRO LA GUERRA
con la bandiera simbolo della pace disegnata dalla luce sulla torre
del campanile della chiesa
SCANNO - Ieri sera un fascio luminoso ha disegnato sulla facciata della torre del campanile della chiesa parrocchiale, che dà sulla piazza, la bandiera multicolore della Pace, con la scritta in alto in
ligua inglese: Peace - No War (Pace - No Guerra) e a seguire: “Scanno è contro ogni guerra”.
Un forte richiamo alla pace per la guerra in atto in Ucraina e nello stesso
tempo è un atto di vicinanza al popolo ucraino, che sta subendo l’invasione in armi da parte della Russia, con la conseguenza di migliaia di
profughi, costretti a lasciare la loro casa, la loro città, la loro Patria, per salvare la loro vita e quella dei loro figli. Scanno è con loro.
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pensieri in libertà di un ottuagenario
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LA GUERRA
(corsi e ricorsi storici)
La più micidiale, addirittura letale, delle patologie che affliggono l’umanità è la guerra. Non è questione di diplomatici e non rientra nelle competenze della Scienza.
Purtroppo è peggio di una malattia cronica: è una fatalità. Giambattista Vico ci spiega i “ corsi e ricorsi storici”. Purtroppo è una fatalità. Io non sono uno storico né e quindi non posso
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cimentarmi con quelli; ma penso che mi sia lecito esprimere il parere di un uomo
della strada sulla ricerca del capro espiatorio, sulle cause più remote o in accadimenti vicini (l’aspirazione al “corridoio” di Danzica da parte della Germania, che innescò una serie di interventi militari fino alla II Guerra Mondiale) o sulle colpe
determinanti ad uomini che sono trascinati nella bufera voluta esclusivamente
dall’egoismo dell’uomo. “Homo homini lupus”: lo intuì già duemila anni fa il commediografo latino Plauto; lo ha spiegato ...
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l’intervento
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LEGGENDO SULLA SICUREZZA
DEI REATTORI NUCLEARI
Scritto dal fisico Antonio Ereditato
di Domenico Rinaldi
«Quando si tratta di questioni scientifiche e tecnologiche bisogna cercare di capire le
cose in modo il meno possibile emotivo e il più possibile quantitativo. Purtroppo, poiché siamo in una situazione di guerra e di distruzione, il discorso diventa
facilmente emotivo, ma bisogna cercare di guardare ai fatti».
«Innanzitutto una centrale è una infrastruttura di per sé estremamente sicura. Nella storia, l’unico problema che si sia verificato è stato a Chernobyl; e si badi bene che non si è trattato di malfunzionamento, bensì di errore umano».
La centrale in Ucraina non ha nulla a che vedere con Chernobyl: è un complesso di vari reattori indipendenti con sistemi tecnologici di controllo
più avanzati, ed un complesso abbastanza moderno e sicuro, per quanto sicuri si
possa essere in una situazione di guerra.
«Le centrali nucleari sono costruite per resistere a terremoti, inondazioni,
uragani, aerei che possono cadere sopra, attentati terroristici… I fisici dicono sempre: se c’è un problema, il posto più sicuro devi andare è una centrale nucleare».
«Un vero danno si avrebbe se qualcuno, deliberatamente, lanciasse un missile contro il reattore in questo caso, parte del materiale radioattivo
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potrebbe essere disperso nell’atmosfera , incrementare i valori di radioattività nei dintorni e provocare danni. Non un disastro, si badi bene. E neanche una
esplosione come quella di una bomba atomica, che è una cosa completamente diversa: un reattore è fatto per produrre energia, un’arma è fatta per uccidere».
«Per i Russi è stato fatto un atto simbolico, emotivo. E’ un crimine di guerra, una cosa seria, ma non per i danni, bensì per il terrore che genera».
«Si, perché si pensa all’esplosione; ma il fuoco era lontano dal reattore, che è ben protetto. Il fuoco si spegne, la centrale è messa in sicurezza e basta. Se ci fosse stato un danno al reattore e una
fuoriuscita di materiale radioattivo, l’Aica l’avrebbe subito rilevato».
«Se i Russi volessero causare un vero danno, farebbero altro…. Sembra più una scelta politica: si scatena il terrore con un danno quasi “innocuo” vicino a una centrale che, dal punto di vista psicologico, può essere dirompente, anche se dal punto di vista oggettivo e tecnico è quasi nulla. Forse è questa la vera arma letale: così la Russia ha messo paura a mezzo mondo…».
«Dico che una guerra nucleare generalizzata è poco probabile, mentre è più probabile, una guerra tattica, regionale, che porterebbe all’”inverno nucleare”, le scorie renderebbero opaca l’atmosfera e il sole non riuscirebbe a scaldarci».
«Quello. Il 1816. Non ci sarebbe un’estinzione dell’umanità, ma una regressione politica, sociale, economica “come l’anno senza sole, quando Mary Skelley creò Frankenstein?»
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wilderness
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Juan Carrito:
la storia si ripete!
di Franco Zunino (Segretario generale AIW)
L'avevamo previsto, noi e tanti altri (ma non ci voleva un genio per prevederlo, almeno per chi
abbia un poco di conoscenza del comportamento animale imparato in natura e non
sui banchi di scuola): Juan Carrito è stato ancora una volta catturato e, infine, non più trasferito nella "wilderness" in cui i nuovi “esperti” sognano di far vivere gli ultimi orsi marsicani, costringendoli, appunto, a
ritornare a cibarsi di erba, frutti selvatici, bacche, carcasse di animali
predate dai lupi e, magari, anche qualche predazione diretta, se gli ava bene;
ovvero, quello che succede ...
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