Lunedì 17 Gennaio 2022 - Sant'Antonio, Abate

Il tempo... ieri - UNA DOMENICA DI CIELO TERSO CON UN SOLE BRILLANTE. La giornata ha visto risalire i gradi di calore, con la minima sopra lo zero. Temperature nettamente in rialzo per la massima: mass. 11,5°; min. 2,8°; attuale 3,1° (ore 23,30).
 
   in primo piano
Stamane, come lo scorso anno, non ci sarà
a Scanno il calderone sul fuoco a bollire
per la cottura delle sagne

La comunità di Scanno porta avanti un’antica tradizione, del tutto singolare, relativa al culto di Sant’Antonio Abate. E’ quella delle sagne con la ricotta, distribuite dopo la benedizione ai numerosi fedeli sul sagrato della chiesa dedicata al santo, rappresentato con una statua posta nella nicchia sopra l’altare.
Questa mattina, come lo scorso anno, non ci sarà il calderone sul fuoco acceso con l’acqua a bollire per la cottura delle sagne, condite con lardo e ricotta salata, durante la celebrazione della santa messa. La tradizione sarà mantenuta nelle proprie case, dove verrà preparato per devozione questo piatto povero, che ricorda il piatto di minestra offerta ai poveri del paese dai chierici ospedalieri del monastero di Sant’Antonio Abate nei sec.XIV-XV. Nella chiesa parrocchiale è stato rispettato lo svolgimento del triduo e sarà celebrata la santa messa in onore di Sant’Antonio Barone, come è identificato a Scanno.
 
   scanno
   il libro del giorno
 
Guardiamo avanti!

Paolo Di Loreto

Spero che la relazione della Sovrintendenza con le sue considerazioni tecniche convinca le ACLI a rinunciare al progetto di installare la statua del pastore nel centro storico di Scanno. E' sicuramente vero che oggi esso è degradato, ma al degrado si pone rimedio con la riqualificazione conservativa, rispettosa dell’esistente, non con interventi che rischiano di cancellare un passato importante.
Spero che per la individuazione del nuovo sito in cui collocare l’opera del Maestro D’Alessandro ci si affidi prima di tutto alle competenze di persone esperte che intepretino al meglio i suggerimenti della Sovrintendenza. Poi si ricorra, se necessario, alla consultazione popolare. Le elezioni amministrative del 2023 potrebbero essere l'occasione giusta per chiudere l'iter amministrativo e procedere subito dopo alla installazione della statua.
Spero che la discussione di questi mesi, depurata da qualche tono esasperato, convinca tutti dell'importanza di difendere e migliorare, rispettandolo, tutto quello che abbiamo ereditato dai nostri antenati e che abbiamo il dovere di passare ai nostri figli nelle condizioni migliori.
Spero, infine, che quanto avvenuto possa ispirare i più  giovani ad organizzarsi per garantire tutela efficace e valorizzazione del patrimonio ereditato.
Prendano sulle loro spalle la salvaguardia e il miglioramento di quanto di bello, in campo artistico e naturalistico, offre il nostro paese, impegnandosi direttamente nell'amministrare la cosa pubblica o, dall'esterno, in ruoli di controllo
e di stimolo.
Da un paese bello e ben conservato non c’è l’emigrazione
Cristina Cassar Scalia
Il talento del cappellano

In una versione alternativa dell'America del 1893, New York fa parte degli Stati Liberi, dove le persone possono vivere e amare chi vogliono (o almeno così sembra). Il fragile e giovane rampollo di una famiglia illustre rifiuta il fidanzamento con un degno corteggiatore, attratto da un affascinante insegnante di musica senza mezzi. In una Manhattan del 1993 assediata dall'epidemia di aids, un giovane hawaiano vive con il partner molto più anziano e ricco, nascondendo la sua infanzia travagliata e il destino del padre. E nel 2093, in un mondo lacerato da pestilenze e governato da un regime totalitario, la nipote di un potente scienziato cerca di affrontare la vita senza di lui e di risolvere il mistero delle sparizioni di suo marito. Queste tre parti sono unite in una sinfonia avvincente, con note e temi ricorrenti che si approfondiscono e si arricchiscono a vicenda.
come unico destino. Anzi, in un luogo così si
può rimanere, lavorare e vivere bene.
Con amicizia, Paolo Di Loreto
 
   coronavirus abruzzo
Saliti a 166.470 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

IERI in Abruzzo sono 3633 nuovi positivi (di cui 2011 emersi da test antigenico), di età compresa tra 1 mese e 101 anni, eseguiti 8215 tamponi molecolari e 25199 test antigenici. Purtroppo si contano 8 decessi (di età compresa tra 47 e 105 anni, mentre sono 94661 guariti (+299) e 69078 attualmente positivi (+3325), 386 ricoverati in area medica (+11). I nuovi positivi sono residenti nelle province dell’Aquila (611), Chieti (945), Pescara (826), Teramo (1106), fuori regione (50),in accertamento (94).
 
  parliamo di cose conccrete
MENTRE LA VARIANTE OMICRON
DEL COVID-19 DILAGA APPRENDIAMO
CHE ESISTE UN “NUOVO P.S.R.
PER LA PREVENZIONE
E PROMOZIONE DELLA SALUTE”

di Andrea Iannamorelli

Sarà la nostra inadeguatezza a comprendere i tempi che
viviamo, sarà, cioè, che apparteniamo ad un altro modello culturale e politico (forse “anziano” e datato…), ma sinceramente confessiamo pubblicamente tutta la meraviglia che ha accompagnato la lettura, che abbiamo avuto modo di fare, mercoledì 5 gennaio scorso, della laconica comunicazione della Giunta Regionale sull’avvenuta approvazione del “nuovo piano sanitario regionale (2021-2025) di prevenzione e promozione della salute”.
Per la verità la nostra informazione era ferma ai richiami che in autunno il tavolo ministeriale ha fatto ...
 
  editoriale
IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
Virtù, Saggezza e Vita Politica

Il numero natalizio del “Gazzettino della Valle del Sagittario”, ancora nelle edicole dell’Alta Valle del Sagittario, riporta un articolo di Ricardo Lucio Perriello, professore associato di Filosofia nell’Istituto Teologico Leoniano, dal titolo: “Platone: Virtù, Saggezza e Vita Politica”.
Ricardo, che è a Villalago ogni anno per tutto il periodo estivo, ripropone nel suo articolo il dialogo le “Leggi” di Platone in quelle parti che gli consentono di disquisire sul  “comportamento individuale e collettivo” che debbono essere profondamente interconnessi, in modo che le azioni di un singolo individuo non nuocciano alla collettività.
Le “Leggi”, secondo Theodor Gomperz, è un opera “di una piena maturità, di una tersa saggezza di vita e di un calore del sentimento a cui nulla d’umano è straniero”. Il contenuto abbraccia il diritto costituzionale, il diritto privato, il diritto penale e le istituzioni, atte a promuovere il benessere pubblico. La discordia sociale, ossia la guerra interna, secondo Platone, è nociva per un Stato più di quella esterna. Egli esprime il proprio dissenso contro ogni guerra, sia fra città e città, sia tra famiglia e famiglia e sia tra individuo e individuo.
Come scrive Periello, rifacendosi al pensiero platonico,  “Uno Stato coeso al suo interno, vede meglio vivere i suoi concittadini, e meglio riesce a gestire possibili attacchi esterni. Le varie componenti della società, in una situazione di pacificazione interna e di concordia, meglio riescono a realizzarsi; le componenti sociali sono in armonia e in pace se riesce ad indirizzare verso il bene tutte le energie e le attività dello Stato il Bene si realizza armonizzando la parte peggiore con quella migliore”.
Ma qual è questo bene? - si chiede Ricardo. La risposta ci riporta ancora al pensiero Platonico e Ricardo nel suo articolo così lo spiega: “Questo Bene, che dal punto di vista assiologico e metafisico coincide con l’Uno,
dal punto di vista morale ed antropologico si esprime nella virtù, quella disposizione dell’anima, che si acquisisce col tempo, con l’educazione, con l’impegno e con la costanza: è una forza che cresce su se stessa e ci rende pienamente uomini. Questa virtù รจ ciò che realizza l’individuo, ma anche la collettività, ispirando le leggi stesse dello Stato”. Le virtù sono diverse, ma quella più alta, secondo Platone, è la “Saggezza” (in vocabolario: Capacità di valutare e affrontare le situazioni della vita con ragionevolezza e prudenza), perché è quella che coordina tutte le altre e, soprattutto,  ha il compito di realizzare la Giustizia dello Stato”.
L’insegnamento platonico ha valenza universale, cioè senza tempo, senza luogo e senza “Credo”, quindi, possiamo benissimo rapportarlo ai nostri tempi e ai nostri piccoli paesi.
A Villalago continua, dopo la riconferma del sindaco uscente, un triste periodo di separazione e di scontro verbale, dopo il risultato delle urne del 3 e 4 Ottobre, che ha decretato solo per quattro voti  la vittoria della lista della maggioranza, che ha amministrato nei passati dieci anni. E’ in atto una divisione escludente da ogni rapporto di dialogo e di innesto nel tessuto cittadino di quel seme di concordia, che certamente fiorirà e darà frutti se lo si seminerà e coltiverà con “Saggezza”. Altrimenti ogni buon proposito, ogni progetto di collaborazione saranno destinati a naufragare, a danno di un paese che ha bisogno di tutti, dei Villalaghesi residenti altrove e degli ospiti, ma in modo particolare di chi lo presidia da sempre, che sopporta tutti i disagi possibili di un piccolo centro di montagna, lontano dalle strutture sanitarie e amministrative. Parafrasando Platone: “Un paese coeso al suo interno, vede meglio vivere i suoi concittadini; se le componenti sociali sono in armonia, si riesce a realizzare il suo bene, ispirando progetti e provvedimenti agli stessi amministratori”.
L’interiezione “che barba, che noia!” non è segno di quella “Saggezza” che dovrebbe caratterizzare chi detiene le sorti amministrative di
un paese. r. g.
 
   l’intervento
CALO DEMOGRAFICO
Non si fanno figli a causa del precariato

di Domenico Rinaldi

L’argomento «fare o non fare figli» è complesso e lo si deve affrontare seriamente. Dal mio punto di vista di anziano uomo della strada, mi permetto di sottolineare la causa principale del calo demografico: il precariato. Forse sto scoprendo “’acqua calda”, ma il rimedio più efficace per incentivare le nascite è quello di bandire il
termine “precariato” da ogni contratto di lavoro. Evidentemente i nostri governanti non conoscono, non essendosi mai trovati in tale situazione, né comprendono qual è la (non) vita del lavoratore precario.
Glielo dico io! Il lavoratore precario è un condannato a un’insicurezza continua che gli toglie ogni serenità e di conseguenza non gli permette di costruirsi né una famiglia né un futuro. E’ succube dello sgomento di una quotidianità senza sogni e senza speranze, appesa sempre, appesa sempre a un filo che improvvisamente può spezzarsi  facendolo precipitare nella più sconfortante umiliazione: perdita di lavoro e della propria dignità di essere umano e di genitore.
 
   tribunali
I SINDACI DEL CENTRO ABRUZZO
CHIEDONO A DRAGHI
DI SALVARE IL TRIBUNALE

Secondo alcune verifiche commissionate dalla stesso Ministero della Giustizia, il Tribunale di Sulmona si trova al quinto posto in Italia per produttività ed efficienza su un totale di 140 tribunali e addirittura al promo posto tra tutti i tribunali del centro-sud e già in linea con gli obiettivi fissati dal PNRR.
Il tribunale di Sulmona è al centro di quattro aree, (Valle Peligna, Alto Sangro, Valle del Sagittario e Valle Subequana), geograficamente vaste e molto decentrate. Con la soppressione del tribunale, in presenza di un sistema di viabilità disagevole e un sistema di trasporti pubblici ancora lontano dagli standard di adeguatezza e di rispondenza piena alle esigenze dei cittadini, i problemi per raggiungere il Tribunale dell’Aquila diverrebbero sempre maggiori, soprattutto nel periodo invernale. Alcuni Comuni del circondario distano oltre 140 chilometri dall’Aquila con tempi di percorrenza superiori alle due ore e mezza.
A Sulmona è presente il più grande istituto penitenziario della regione che ospita oltre 400 reclusi, ergastolani, alta sicurezza e collaboratori di giustizia. Sul carcere sono state compiute opere di ampliamento, con previsione di ulteriore incremento della popolazione detenuta con oltre 200 nuovi reclusi. “In un territorio, quello del circondario di Sulmona”, sottolinea il sindaco Gianfranco Di Piero, “che è in rapporto di stretta contiguità geografica con i territori a forte rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, appare dirimente orientare l’iniziativa e la
decisione politica al rafforzamento dei presidi di giustizia e non al loro smantellamento”. Si tratta di un ambito dove il Tribunale di Sulmona ha sviluppato negli ultimi anni modelli di aggiornamento tecnologico e processi di innovazione rilevanti. “Il potenziamento in atto delle infrastrutture digitali a supporto del sistema giudiziario, tra l’altro previsto dal PNRR con grande disponibilità di risorse europee”, conclude il sindaco, “potrebbe infine rappresentare una decisiva opportunità per scongiurare la soppressione del nostro Tribunale, a tutela degli interessi reali della collettività.
 
  salviamo l’orso
Dieci anni a difesa dell’orso 
e della natura dell’Appennino centrale!

Salviamo l’Orso entra nel 2022 , decennale della sua istituzione facendo il bilancio delle attività svolte nei 12 mesi precedenti  che sono molte e variegate per una giovane associazione che si autofinanzia grazie ai suoi soci e ad alcuni  sponsors europei.
Uno dei motivi fondanti della nostra associazione è sempre stato il desiderio di denunciare tutti gli attacchi alla natura del nostro Appennino centrale ed alle sue aree protette per poi opporvisi con tutti mezzi legalmente disponibili. Campagne di sensibilizzazione, interventi sulla stampa, informazione continua e capillare delle comunita locali, informazione e coinvolgimento di una platea piu vasta di cittadini ed infine ricorsi ai Tribunali amministrativi come l’ultimo conclusosi positivamente per quanto riguarda i nuovi impianti da sci progettati in zona protetta da norme regionali, nazionali ed europee nel Parco Regionale Sirente-Velino...
 
Villalago