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Lunedì 3 Gennaio 2022 - San Ciriaco Elia Chavara, Sacerdote e fondatore
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Il tempo... ieri - la luce del giorno dal solstizio d’inverno, quando il sole è sostato per tre giornate, è risalita già di tre minuti e si avvia sempre a crescere. Giornata calda e assolata.
Temperature: mass. 16,4°; min. 7,2°; attuale 7,7° (ore 23,30).
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in primo piano
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Capodanno con l’Odessa Philarmonic Orchestra
Al teatro “Maria Caniglia” di Sulmona i musicisti ucraini, diretti dal maestro Hobart Earle (il quale ha
voluto ricordare la giovane Fabrizia Di Lorenzo nell’augurare un anno di pace) hanno eseguito arie molto conosciute, incassando
lunghi applausi dal pubblico. Il celebre “Capriccio Italiano op 45” di Ciaikovsky, la Sinfonia da “Italiana in Algeri” di Rossini, e ancora “Pomp and Circumstance marcia numero 1”, conosciutissima tra quelle composte da Elgar (video), divenuta “inno non ufficiale” nel Regno Unito, oltre a canzone religiosa usata nelle chiese cattoliche
italiane e pezzo suonato nelle cerimonie dei college americani. Sul
palcoscenico il tenore napoletano Raffaele Sepe. Il musicista Gaetano Di Bacco (Antonella
Gentile, voce narrante), ha eseguito ”Sei Metamorfosi da Ovidio op 49”, composta da Britten, ispirata a sei episodi tratti dall’opera ovidiana.
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teatro
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il libro del giorno
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Compagnia Teatrale
FANTACADABRA
con lo spettacolo Hansel e Gretel
Nell’ambito del programma degli Eventi Sulmona Natale 2021, domani 4 gennaio 2022
alle ore 17 il Piccolo Teatro di via Quartario diventa lo scenario fantastico
per far emozionare i più giovani e le loro famiglie con lo spettacolo Hansel e Gretel della Cooperativa
FANTACADABRA con: Santo Cicco, Laura Tiberi, Roberto Mascioletti e Martina Di
Genova Scene: Associazione Culturale TELAPINTA Costumi: Antonella Di Camillo e
Daniela Verna Musiche e canzoni di Paolo Capodacqua. Ideazione e regia: Mario
Fracassi. Nella celebre fiaba del povero taglialegna, Hansel e Gretel, vittime
della miseria e dalla paura, della matrigna e dell'avida strega, riescono a
sviluppare la capacità di guardare in faccia le difficoltà, riescono a trovare la capacità di affrontare i problemi attraverso la crescita della loro inventiva con i
sassolini che buttano nel bosco per ritrovare la strada e con lo sviluppo del
loro coraggio per evitare di essere divorati dalla strega. Così come in ogni fiaba, anche nel nostro spettacolo è centrale il percorso di sviluppo che i due bambini - eroi compiono attraverso il superamento di prove
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impegnative.
Per crescere, pur rimanendo bambini, bisogna affrontare gli imprevisti
utilizzando l'ingegno e la fantasia. Come Hànsel e Gretel che, ingannati da una mostruosa matrigna, scoprono improvvisamente
il mondo fuori casa, intimoriti si addentrano nelle fitte difficoltà e coraggiosamente percorrono il sentiero segnato dai sassolini. Ed è così che Hànsel e Gretel diventano grandi e tornano a casa intascando sassolini di felicità.
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DONATO CARRISI
LA CASA SENZA
RICORDI
Un bambino senza memoria viene ritrovato in un bosco della Valle dell’Inferno, quando tutti ormai avevano perso le speranze. Nico ha dodici anni e
sembra stare bene: qualcuno l’ha nutrito, l’ha vestito, si è preso cura di lui. Ma è impossibile capire chi sia stato, perché Nico non parla. La sua coscienza è una casa buia e in apparenza inviolabile.
L’unico in grado di risvegliarlo è l’addormentatore di bambini. Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, viene
chiamato a esplorare la mente di Nico, per scoprire quale sia la sua storia. E per quanto sembri impossibile, Gerber ce la fa. Riesce a individuare un innesco – un gesto, una combinazione di parole – che fa scattare qualcosa dentro Nico.
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coronavirus abruzzo
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Saliti a 114.744 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo
Ieri in Abruzzo 1135 nuovi positivi (di cui 639 emersi da test antigenico), di età compresa tra 2 e 92 anni. Sono stati eseguiti 2599 tamponi molecolari e 51961
test antigenici (compresi quelli non comunicati ieri), 2 deceduti (una 70enne e
un 74enne della provincia di Chieti). Sono 87087 i pazienti guariti (+5), 22000
attualmente positivi (+1223), 184 i ricoverati in area medica (+5), 22 in
terapia intensiva (+1), 21794 in isolamento domiciliare (+1217). I nuovi
positivi, all’Aquila 98, a Chieti 284, a Pescara 202.
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parliamo di cose concrete
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IL 2022 SI APRE CON L’INCERTEZZA
DI “OMICRON”
di Andrea Iannamorelli
Tutto avrei potuto pensare tranne che di aprire l’anno, in questo mio appuntamento quindicinale con Voi, ricominciando a parlare
del Covid e delle sue (impazzite) varianti.
Insomma questo “Omicron”, BA.2 ovvero Sars-Covid-2, come dicono gli esperti, di origine incerta
(Sudafrica? Australia? Canada?) è vero che
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sembra, poco “pericoloso” (a meno che non prenda persone “fragili” o non vaccinate) comunque è fortemente contagioso. E lo vediamo, non soltanto in Europa o in Italia, ma
anche qui da noi. E gli effetti (psicologici, sociologici ed economici) pesano
su tutti. Sembra di essere tornati all’autunno dell’anno scorso, quando però avevamo l’alibi di non aver potuto attuare la campagna di vaccinazione della quale oggi
possiamo vantarci. E francamente ‘sti “quattro no-vax” (sei, per la verità, in piazza Garibaldi a Sulmona giovedì scorso, dove hanno dato il segno della propria inconsistenza ...
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editoriale
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IL LUNEDì DEL DIRETTORE
Il 2022 ha iniziato già a contare i suoi giorni
Oggi, lunedì, siamo già al terzo giorno del 2022, ma ne mancano ancora 362 per arrivare a sabato 31
Dicembre. La Commissione Europea ha proposto che questo sia l’anno dei giovani. Ad annunciarlo è stata la stessa presidentessa Von Der Leyen nel suo discorso sullo Stato dell’Unione 2021, in cui ha detto chiaramente che andare incontro alle nuove
generazioni sarà il nuovo obiettivo dell’Europa per il 2022. Infatti, il Piano NextGenerationEu intende sostenere i
giovani, rimasti penalizzati dalle problematiche derivanti dalla pandemia,
infondendo loro speranza e incoraggiandoli nell’essere il motore della ripresa.
Sin da questo mese di Gennaio le attività avranno come fine lo sviluppo personale, sociale e professionale dei giovani.
Esse verteranno non solo sulle prospettive lavorative, ma anche su obiettivi
riguardanti l’uguaglianza, la sostenibilità, l’inclusione e la salute mentale.
Sull’esempio dell’Europa, mi auguro che anche nei nostri piccoli paesi i giovani non vengano
mortificati, ma che possano essere i protagonisti attivi del processo di
trasformazione.
La partecipazione alla vita sociale e politica del proprio paese ha una
connotazione di fondamentale importanza per sentirsi parte della comunità in
cui vivono. Fare posto ai giovani significa riconoscere loro potere e
competenze nello stimolare l’innovazione.
Occorre, quindi, incentivare e diffondere forme e metodi partecipativi,
attraverso la costruzione di nuovi percorsi e regole per discutere i problemi,
siano essi grandi o piccoli di una comunità, valutandone le possibili
soluzioni attraverso il dialogo e il confronto: una partecipazione fattiva,
concreta.
Questi concetti li ho espressi in più occasioni, ma mi corre l’obbligo di ripeterlo, perché nei nostri piccoli paesi si seguita a dare retta ad una logica che non va verso
i giovani, che non riconosce loro potere e competenza nello stimolare strategie
di cambiamento dei contesti di
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Il colore “Very Peri” è simile a questo naturale che tinge Villalago
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vita, differenti dalle attuali posizioni culturali.
Ho letto che il colore simbolo del 2022 è il “Very Peri”, creato da “Pantone Color Institute”. Gli esperti di grafica sanno che Pantone sin dagli Anni Cinquanta classifica e
“traduce” in quadricromia i colori nel sistema di stampa.
Ebbene, il “Very Peri” (si tratta di un blu dal sottotono viola e rosso, che madre natura infonde
spesso nei paesaggi dei nostri paesi), che influenzerà la moda, la bellezza e il design per i prossimi mesi, nelle intenzioni dei
creatori ha il compito di incoraggiare creatività e fantasia e di ridarci la carica in questi tempi difficili.
Creatività e fantasia sono proprio dei giovani.
Come augurio per il 2022 lascio loro le parole del Papa: “Non fate che altri siano protagonisti del cambiamento! Voi siete quelli che
hanno il futuro! Attraverso di voi entra il futuro nel mondo… non guardate dal balcone la vita”. r. g.
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villalago
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AUGURI DI BUON LAVORO
AI NUOVI GESTORI
DELLO CHALET DI VILLALAGO
Il Ristorante Pizzeria “Lo Chalet” dalla notte di San Silvestro ha ripreso, dopo la chiusura da parte dei
proprietari, l’attività di ristorazione.
Lo Chalet si trova a Villalago in Via Nicola Casciano. Guarda la Valle del
Sagittario ed è a pochi passi dalla Strada Provinciale che porta a Scanno. A rilevarne la
gestione è Matteo Pandolfi, insieme al fratello Pasquale. Sono di Napoli ma hanno una
frequentazione decennale nel paese, dove i genitori possiedono una casa per
trascorrervi le vacanze.
A Capodanno li abbiamo incontrati per portare loro gli auguri di una proficua
gestione e per la seguente intervista che abbiamo fatto a Matteo, un giovane di
29 anni.
D - Matteo, perché questa attività proprio a Villalago?
R - A Villalago, perché lo frequentiamo da undici anni e perché la mia famiglia sta investendo molto in questo paese. Essendo un bel posto, ci
siamo subito innamorati. Abbiamo pensato di investire le nostre risorse
lavorative proprio a Villalago che vedo come una piccola Cortina.
D - Perché?
R - Perché è un posto bello, di persone cordiali e di giovani bravi, che ho conosciuto in questi anni. Il 31
Dicembre, per il cenone di fine anno, ci hanno onorato della loro presenza,
facendoci gli auguri per l’attività intrapresa. Il nostro desiderio è valorizzare insieme ai giovani questo territorio, perché ci siamo accorti che qui si può fare molto di più di quello che già c’è, soprattutto perché è frequentato da molta gente, che ha voglia di vedere queste bellezze naturali.
D - Qual è il vostro menù?
R - Noi non vogliamo entrare in concorrenza con i ristoranti del posto, quindi
non proponiamo cibi tradizionali, come ad esempio gli arrosticini, ma cerchiamo
di fare dei piatti diversi e soprattutto a base di pesce fresco, che prendiamo
direttamente da Napoli.
D - E per le pizze?
R - Abbiamo scelto questo ristorante proprio perché ha il forno a legna, che ci permette di fare le classiche pizze napoletane. La
nostra specialità è la pizza fritta.
D - Come sarebbe!
R - La pizza fritta è una specialità di Napoli. E’ lo stesso impasto delle altre pizze, solo che va messa in friggitrice. La
capacità è tutta nel pizzaiolo. Il nostro viene dalla scuola Imperatore di Napoli, e
quindi sa come trattarla e quando la mangi non senti l’olio, non ti accorgi che è fritta. Viene una bella pizza dorata, ripiena di tutto quello che desideri.
D - Lo Chalet funzionerà solo come ristorante-pizzeria?
R - Non solo. Lo faremo funzionare anche come bar, ma per i soli clienti,
serviremo oltre alle solite bevande anche dei cocktail, preparati dal nostro
barman. Avremo anche il servizio “Eventi”. Come abbiamo fatto per il cenone di fine anno, lo faremo per il carnevale e
per altre ricorrenze di
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una certa importanza. Per la prossimo estate renderemo accogliente anche lo
spazio esterno, dove fare aperitivi, pranzi, cene, ecc. Ci stiamo movendo a 360
gradi. La ristorazione non è facile e non può essere a conduzione solo familiare, perché servono degli esperti per apportare delle novità. Siamo intenzionati a collaborare con tutti gli altri esercenti per creare una
catena di servizi.
D - Come vi ponete nell’accoglienza dei clienti?
R - Siamo delle persone simpatiche. Riteniamo che oltre al cibo l’intrattenimento sia la chiave fondamentale di tutto. Come abbiamo fatto l’ultimo dell’anno, organizzeremo tutto ciò che può rendere piacevole e allegro lo stare insieme. L’estate prossima organizzeremo serate con dei musicisti. E poi vorremo anche
organizzare insieme al Comune eventi di una certa importanza, che possano
attrarre nuove persone per far conoscere il posto e tutto il territorio della
Valle del Sagittario.
D - Mi accorgo che non sei uno sprovveduto. Cosa facevi prima?
R - Ho sempre lavorato nel campo dell’elettronica nell’azienda di famiglia. Nello stesso tempo ho sempre organizzato eventi a Napoli.
Mi occupavo di ristorazione, di discoteche, perché la mia migliore amica è una delle proprietarie di uno dei più bei ristoranti di Napoli, come Villa Epitaffio. Dandole una mano ho appreso
come ci si deve muovere in questo settore. Per l’intrattenimento abbiamo dei “punti” precisi per il bene tutti.
D - E per il personale?
R - Ti prego di scrivere che vogliamo dare la precedenza alla gente del posto e
soprattutto ai giovani. Chi ha intenzione di darci una mano si faccia avanti.
L’intervista si chiude qui. Ci siamo complimentati con Matteo e Pasquale ai quali
vanno i nostri auguri per un proficuo lavoro.
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scanno
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Capodanno a Scanno
Tanta gente in giro per le vie dello shopping
Un paese rivestito di luci e colori e un via vai di gente hanno caratterizzato a Scanno i
primi giorni del nuovo anno. L’aria di festa e le temperature piuttosto gradevoli rispetto al periodo hanno
riscaldato i cuori di grandi e piccini. Gli spettacoli di magia, palloncini e
zucchero filato, in pomeriggi di intrattenimento, hanno catturato l’attenzione dei bambini, nella piazza centrale dominata dal campanile decorato
dalle immagini luminose del presepe, con l’albero con mille luci colorate e una fiabesca casetta sfavillante. Tanti turisti
si sono riversati nelle vie dello shopping, lungo la “ciambella”, con le vetrine attraenti di negozi dell’artigianato e dei prodotti gastronomici. Ma è in Piazza San Rocco, dove sono state allestite le casette di legno per il
mercatino natalizio, che c’era maggiore concentrazione di gente, come in un grande salotto per qualcosa da
gustare. Un’atmosfera diversa per un evento del tutto nuovo per Scanno, quello dei
mercatini, partito timidamente l’11 dicembre, reso ancora più
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suggestivo dalla prima neve, ma poi l’affluenza di persone è stata più che positiva.
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