Lunedì 10 Ottobre 2021 -  San Giovanni XXIII, Papa

Il tempo... ieri - E’ SCESA LA PRIMA NEVE SULLE CIME DELLE MONTAGNE. Ieri è stata una giornata molto fredda e con tanta umidità nell’aria per via della pioggia. Temperature in forte calo per le minime: mass. 6,7°; min. 3,5°; attuale 3,9° (ore 23,30).
 
   in primo piano
IL DOCUFILM
“IL SEGNO DEL PERDONO”

“Il segno del Perdono” è il titolo del docufilm girato a L’Aquila per testimoniare il rapporto del capoluogo con la Basilica di Collemaggio.
Il docufilm è scritto e diretto da Marco Zaccarelli con la produzione di Visioni Future e Teatro Zeta. E’ stato presentato a Palazzo dell’Emiciclo all’Aquila. “Un percorso che racconta tutto ciò che questo luogo rappresenta per il territorio – ha spiegato Luca Cococcetta, produttore esecutivo – Per la diffusione della conoscenza del territorio è importante contare su prodotti audiovisivi che usino un linguaggio internazionale”. 
Attraverso la storia di una bambina che, a 10 anni dal battesimo, torna a Santa Maria di Collemaggio appena restaurata, si snoda con le immagini e le parole di chi l’ha vissuta, l’esperienza della Basilica che da ricovero degli sfollati del terremoto del 2009 pian piano torna al suo splendore grazie al restauro, fino ad accogliere nuovamente la Perdonanza Celestiniana.
 
   active abruzzo
   il libro del giorno
 
“Active Abruzzo 2021”

Ha preso il via dall’Aquila la seconda edizione di “Active Abruzzo 2021”, l’evento dedicato alla promozione del turismo attivo organizzato da Cna Turismo Abruzzo con la direzione tecnica di “Bikelife live your passion”.
Le bellezze della città hanno dato il saluto di benvenuto ai rappresentanti dei nove grandi tour operator internazionali d’Italia, Spagna e Stati Uniti, sbarcati in Abruzzo per promuovere due pacchetti turistici che compongono il “Real experience Abruzzo Famtrip”: pacchetti che muoveranno in bici o con percorsi di trekking dall’Aquila. Il primo appuntamento con gli ospiti internazionali si è tenuto all’hotel san Michele: a fare gli onori di casa, con il presidente e il coordinatore regionale di Cna Turismo Abruzzo, Claudio Di Dionisio e Gabriele Marchese, ci sarà
l’assessore al Turismo della città, Fabrizia Aquilio.
Con loro, il direttore regionale di Cna Abruzzo, Graziano Di Costanzo; Agostino Del Re, componente della giunta esecutiva della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia; Stefano Bussiglieri della Bper.L’altro ieri, invece, si si è partito alla scoperta dell’Abruzzo con i due percorsi programmati, il primo a piedi (“Iconico”) e il secondo in bici (“Culto”).
AMALIA PICCOLO
IL CUORE
A LEPANTO

come fa Laura, a sedici anni, a ricominciare tutto da capo?
Alla fermata di Lepanto della Metro A di Roma inizia il viaggio di Laura, che silenziosa e docile affronta il cambiamento di tutta la sua vita; nella metamorfosi la nota Benny, il dj della pista di ghiaccio sulla quale misteriosamente lei diventa audace e spericolata. Ed è proprio in questo suo mistero che Laura ritrova il senso di ogni cosa per andare avanti e aprirsi finalmente al suo primo amore.
 
   coronavirus abruzzo
Saliti a 81.576 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Sono 19 i nuovi contagi da Coronavirus ieri ottobre in Abruzzo. Non ci sono decessi. Nelle ultime ore sono stati eseguiti 2.079 tamponi molecolari e 6.787 test antigenici. Finora, dall'inizio dell'emergenza, sono 77.581 i guariti, un numero invariato rispetto a ieri. Sono 1.494 gli attualmente positivi, di cui 49 ricoverati in area medica, 3 in più, e 6 in terapia intensiva, uno in più, mentre 1.439 sono in isolamento domiciliare. Tra le province con il maggior numero di nuovi casi, 10 all'Aquila, 2 a Chieti, 1 a Pescara e 6 a Teramo.
 
   parliamo di cose concrete
«FACCIAMO LA STORIA DELLA CITTA’»

di Andrea Iannamorelli

Durante la presente campagna elettorale per l’amministrazione di diversi Comuni del territorio mi è capitato di cogliere al volo alcune espressioni sulle quali mi piace di tornare per sottolinearne (come in questo caso) i segni di ciò che a mio parere è incomprensibile.
Che significa, “andiamo a fare la storia della città”?
Senza scomodare citazioni illustri, per quel che ne sappiamo, la storia (per un
contemporaneo vivente) si studia, legittimamente si interpreta, eventualmente (con riferimento al senso di direzione degli avvenimenti) “si tenta il cambio di direzione”. Che la si “faccia” è cosa che diranno i posteri, rispetto alla contemporaneità del presente, coloro cioè che, raccontando quello che è accaduto, dando una valutazione degli avvenimenti, riterranno di distinguere ciò che appartiene all’effimera “cronaca”, da ciò il cui segno è diventato negli anni indelebile ...
 
   editoriale
IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
Ai miei tempi ...

Ai miei tempi (gli anziani iniziano sempre così!), quando avevo 12-13 anni, le discussioni dopo ogni elezione comunale c’erano e ce n’erano tante e per giorni! Avvenivano in Piazza, nei vari capannelli che si formavano, fatti esclusivamente di uomini. Oggi ci sono le piazze virtuali, dove non si parla, ma si scrive. Sono aperte a tutti e ognuno senza controllo esprime quello che pensa, con aforismi, sentenze o con un frasario, spesso scoordinato, ma ad effetto. E poi ci sono i troll, i provocatori del web, che sono i più pericolosi, perché fanno leva su chi ha amarezze e risentimenti da sfogare.
La piazza reale per noi adolescenti, che ci avvicinavamo al mondo degli adulti, era fonte d’insegnamento e passavamo da un gruppo all’altro per ascoltare le varie opinioni, fermandoci spesso in quelli dove c’erano i più facinorosi dell’una e dell’altra parte, che se le dicevano di “santa ragione”, tra l’ilarità di tutti. Quando il sole cominciava a calare si ritrovavano al bar o in una cantina  a giocare a carte a fare altri discorsi e a sfottersi soprattutto durante la “passatella”. La mattina dopo era il lavoro che acquietava tutti.
Erano i tempi di Ferdinando Piantadosi e di Emilio Iafolla, esponenti l’uno della Democrazia Cristiana e l’altro del Partito Social Democratico, che nelle amministrative inglobava tutti i partiti della sinistra. Le due liste vedevano uomini che avevano lo stesso indirizzo politico del simbolo nazionale e la questua dei voti era rivolta esclusivamente a chi votava secondo il proprio tornaconto.
Dopo Tangentopoli i partiti si sono sfaldati e siamo caduti nell’era delle liste civiche, senza un’ideologia precisa e con programmi  “buoni per tutte le stagioni”.
Lunedì 4 Ottobre 2021 le urne hanno decretato la vittoria della lista “Noi stiamo con Villalago” per soli quattro voti, con uno scarto percentuale
dello 0,95 rispetto alla lista avversaria “Progettiamo Villalago”. Il voto ha diviso sostanzialmente il paese, tralasciando un’analisi politica che ha visto la prima coalizione perdere notevolmente consensi rispetto a cinque anni fa.
A me interessa tornare sull’argomento della “pacificazione e unione sociale” (trattato nell’editoriale di mercoledì scorso), che sono stati i punti di forza delle attuali neoconsigliere comunali di maggioranza durante la campagna elettorale (ne approfitto per fare i complimenti a tutte e quattro le donne che fanno parte del Consiglio). Mi aspetto, quindi, che Maria Assunta Gatta e Angela Zacco mettano in atto tutte le strategie possibili per raggiungere determinati obiettivi che portino a queste finalità. Certamente il primo passo non è quello delle commissioni, delle consulte, che sono uno degli obiettivi da raggiungere, perché vedrebbero la partecipazione solo di una parte e non di tutta la cittadinanza. Ma come coinvolgere tutti?
Non sta a me dirlo, perché non vorrei attirarmi di nuovo lo  “sbeffeggiamento” di colei che, più che fare un’analisi del voto in casa propria, se la prende con chi comunque fa delle proposte, in linea con quanto asserito in più anni.
Questo giornale, come tutti gli organi di stampa, ha il compito di critica e di proposta. E seguiterà a farlo, finché avrà la forza di uscire ogni giorno e di andare dov’è invitato per la cronaca, come accoglierà senza censura ogni articolo.  
A proposito di Emilio Iafolla, che è stato sindaco, assessore provinciale, vicepresidente e assessore regionale, in paese non ha nessun riconoscimento. A Piantadosi è stata intitolata una piazzetta, ma del politico più di prestigio di Villalago nessuno mai ha pensato a consegnarlo alla storia del paese con l’intitolazione di una via, una piazza o altro ancora.
Il mio appello alla nuova amministrazione è di rimediare a questa “dimenticanza”. r.g.
 
   scanno
Don Joseph Mazola Aynapa 
Parroco (ad novennium) delle Parrocchie
di Santa Maria della Valle in Scanno
e di San Nicola di Bari in Frattura di Scanno

Si dice che la voce non mente: essa lascia spesso trasparire le emozioni, come quelle che ho provato personalmente, domenica mattina, 3 ottobre, durante la Santa Messa delle 10,30 nella chiesa parrocchiale, quando, all’inizio della celebrazione, ho dato lettura, su incarico del nostro Vescovo Mons. Michele Fusco, del decreto di nomina di Don Giuseppe a Parroco della nostra Parrocchia, dopo che Don Carmelo Rotolo, data la sua veneranda età di 90 anni, aveva chiesto di poter lasciare tale impegno. Con tale decreto, dato dalla sede vescovile di Sulmona il 1° ottobre 2021 e rogato e controfirmato dal Cancelliere Vescovile Mons. Eulo Tarullo, il Vescovo ha conferito a Don Giuseppe, nato a Beno (Repubblica Democratica del Congo) l’11 agosto 1969, la nomina di Parroco “ad novennium” della Parrocchia di Scanno, secondo la prassi comune e il limite minimo definito dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Nessuno ha voluto far mancare la sua vicinanza e il suo affetto al nuovo parroco e ringraziare Don Carmelo, in una chiesa rivestita ancora con i paramenti rossi in onore del patrono Sant’Eustachio, la cui statua ancora troneggia sul presbiterio in tutta la sua bellezza.
Nella serata di ieri, 10 ottobre, in occasione dell’Ottavario della Madonna del Rosario, anche la Comunità parrocchiale di Frattura di Scanno ha vissuto le stesse emozioni partecipando alla cerimonia, presieduta dal Vescovo Fusco, per l’insediamento di Don Giuseppe come nuovo Parroco della Parrocchia di S. Nicola di Bari, della quale il nuovo Parroco è stato Amministratore parrocchiale dal novembre dello scorso anno.
La cerimonia dell’avvicendamento del Parroco nella nostra Comunità era avvenuta l’ultima volta 40 anni fa, con l’insediamento appunto di don Carmelo, che ininterrottamente, ha guidato la nostra comunità, in un percorso illuminato da profondi valori umani e cristiani, diventando per tutti, guida spirituale sicura e punto di riferimento.
Dal 1901 ad oggi sono stati soltanto cinque, e tutti scannesi, i Parroci di Scanno: Don Francesco Ciarletta, dal 1901 al 1908, Don Giuseppe Quaglione, dal 1910 al 1927, Don Pietro Ciancarelli, dal 1928 al 1952, Don Manfredo Carfagnini, dal 1953 al 1980, e Don Carmelo Rotolo, dal
1981 ad oggi. Durante i periodi di “vacatio” la Parrocchia è stata retta      da un Amministratore parrocchiale. La nomina di Parroco è conferita ad novennium (9 anni) ed ha efficacia giuridica dall’atto canonico della presa di possesso, che domenica scorsa si è concretizzata, dopo il rinnovamento delle promesse sacerdotali e, prima della benedizione finale, con l’invito rivolto dal Vescovo a Don Giuseppe a sedere sulla sede presidenziale del celebrante.
In Italia, la Conferenza episcopale ha disposto che, quando la nomina viene fatta a tempo, abbia la durata di nove anni.  Il Codice di diritto canonico (can. 522) afferma: «È opportuno che il parroco goda di stabilità, perciò venga nominato a tempo indeterminato». Il Vescovo diocesano, però, può nominarlo a tempo determinato «se ciò fu ammesso per decreto dalla conferenza dei vescovi». La Conferenza episcopale italiana nei primi anni ΚΌ80 ha stabilito che «le nomine dei parroci ad certum tempus hanno la durata di nove anni». Si tratta comunque di una possibilità, a discrezione del Vescovo.
Il Codice di Diritto Canonico fissa, inoltre, per l'ufficio di Parroco, un limite massimo di età (75 anni), raggiunto il quale, è moralmente tenuto a presentare le dimissioni. (R.N.)
 
   wilderness
La Majella selvaggia
sempre più addomesticata
per favorire il turismo!

di Franco Zunino

Se c'è una montagna in centro Italia resa famosa dalla sua selvaggità, questa è la Majella, mater per il popolo abruzzese; ma oggi
una Majella mater sempre più una prostituita al turismo! E, peggio ancora, questo succede da quando è stata, si fa per dire, "protetta" con un Parco Nazionale! Chi cinquant'anni or sono avesse frequentato l'allora selvaggio ed integro Vallone di Fara San Martino, quando era ancora lungi la possibilità di un Parco Nazionale, avrebbe potuto fare una suggestiva esperienza che oggi non è più possibile, un escursione in una natura assolutamente integra, ...

 
   in breve
IL PAVENTATO AUMENTO DEI PEDAGGI
DELL’AUTOSTRADA DEI PARCHI

Nella riunione del 7 ottobre scorso della commissione Ambiente della Camera dei deputati l’amministratore delegato di Strada dei Parchi Riccardo Mollo ha ricostruito la vicenda che porterebbe “dal primo gennaio 2022  un aumento tariffario, pari circa al 34,5%. Il motivo è che le tariffe sono state bloccate ormai da anni, per effetto di una serie di decreti interministeriali e sono ferme ai valori del 2017. Secondo Mollo il problema “si risolverebbe completamente, ovvero le tariffe non crescerebbero più del 1% all’anno fino al 2030, se sarà approvato il nuovoPiano economico finanziario di Strada dei Parchi, la cui revisione manca dal 2012, che prevede un mega progetto di messa in sicurezza antisismica della durata decennale delle due arterie del valore di 6,3 miliardi di euro, di cui 4 coperti dallo Stato la parte restante da Sdp, un intervento previsto nella legge di stabilità del 2012 nella quale si considera l’autostrada strategica in caso di calamità naturale a seguito del terremoto dell’Aquila del 2009. Con il nuovo Pef, secondo quanto si è appreso, i pedaggi, sospesi da anni dopo l’invettiva dei sindaci abruzzesi e laziali, subirebbe solo un aumento dell’un per cento.
 
ADOTTA UN SENTIERO

Si chiama “Adotta un sentiero”, l’iniziativa nata dalla collaborazione tra Cai Sulmona, Muntagninjazz, Panathlon e Dmc Terre d’amore in Abruzzo e mira a creare una sorta di palestra all’aria aperta e a produrre Valore sia ambientale che economico. Un progetto che attraverso il coinvolgimento del mondo della scuola, di operatori pubblici e privati, vuole costruire e valorizzare una rete di sentieri da montagna nella Valle Peligna, dove l’escursionista e l’appassionato della passeggiata tra i boschi, possano camminare in tranquillità e sicurezza.
Dal punto di vista ‘sportivo’ i sentieri montani rappresentano una ottima possibilità di esercizio fisico e svago mentale. Il sentiero, inoltre, è come un filo che unisce due luoghi e tanti fili formano una rete che collega tante montagne.
“L’obiettivo è creare un’altra infrastruttura a costo quasi pari a zero – secondo Fabio Spinosa Pingue della Dmc Terre d’amore in Abruzzo –  adottare più sentieri così da costruire una autentica rete sentieristica utile anche dal punto di vista della sicurezza a 360° a partire dalla prevenzione antincendio per proteggere i nostri preziosi boschi”.
 
Passo Godi di Scanno