Mercoledì 6 Ottobre 2021 -  San Bruno, Sacerdote e monaco

Il tempo... ieri - Ottobre ieri HA ABBANDONATO IL BEL TEMPO. Sin dal mattino ha portato le nuvole, spinte dal Maestrale, e nel pomeriggio una breve pioggerellina. Temperature in calo: mass. 18,6°; min. 10,9°; attuale 12,3° (ore 23,30).
 
   in primo piano
TROFEO UNESCO 2021
Matera, Castel del Monte e Alberobello

È tutto già al suo posto per le tappe conclusive del 2° Trofeo Unesco, circuito sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana per le categorie esordienti, allievi e juniores, pronto ad entrare nel vivo della sua fase cruciale: al termine di questa settimana, sabato 9 ottobre, con l’inedita cavalcata tra Matera e Castel del Monte dedicata alla categoria juniores, mentre nella stessa data esordienti ed allievi partiranno dalla Città Federiciana di Andria per raggiungere l’ottagono più famoso al mondo. Chiusura in grande stile – fuochi d’artificio ciclistici - domenica 10 ottobre con la Noci-Alberobello, per tornare a far capolino in quella Costa dei Trulli (di cui proprio Fasano e Alberobello sono i fondatori, insieme a Monopoli) che ha dimostrato al mondo intero di essere già pronta per ospitare i più grandi eventi del calendario internazionale.
 
   carispaq
   il libro del giorno
 
TURISMO ESPERIENZIALE
14 PROPOSTE FINANZIATE
DALLA FONDAZIONE CARISPAQ
Tra cui Aps Localevolution Scanno

Sono state presentate ieri pomeriggio, presso la sede della Fondazione Carispaq, le proposte selezionate nell’ambito del bando peer la realizzazione di progetti innovativi nel settore del turismo esperienziale nella provincia dell’Aquila, pubblicato nel mese di maggio scorso.
L’iniziativa promossa e finanziata dalla Fondazione con lo stanziamento di 200mila euro, è stata realizzata d’intesa con FondAq s.r.l. la società strumentale della Fondazione stessa. Sono state selezionate quattordici proposte, tra le 33 domande pervenute, per l’avvio d’iniziative turistiche soprattutto nei piccoli centri dell’aquilano, della Marsica e della Valle.
Si tratta di progetti turistici che valorizzano aspetti unici ed irripetibili del territorio o dei territori che prendono in considerazione. Ci sono le grotte, la montagna, gli altipiani, l’arte e l’antropologia; c’è il cineturismo e l’enogastronomia; le tradizioni, il folklore e il patrimonio culturale. Insomma quattordici proposte che rappresentano la nuova frontiera del viaggio e un’evoluzione culturale della fruizione turistica. Un nuovo modo di concepire il turismo che tende a trasformarsi sempre di più in una reale esperienza di vita che coinvolge emotivamente l’ospite.
Sono stati finanziati progetti che prevedono la realizzazione di “pacchetti turistici” in grado di “raccontare” in maniera inedita il territorio e le sue peculiarità.  
I VINCITORI: 1Associazione Monte Serrone A spasso Con La Geologia: la Marsica com’era e com’è; 2 Associazione Straperetana Alla scoperta della “Piana del Cavaliere”; 3 Fondazione Silvio Salvatore Sarra Profumo di Zafferano; 4 Asd Le siepi country farm Cento anni dopo… con gli occhi di Estella; 5 Asd Bike99 Emak Emozioni in Montagna con Artisti in Qualità; 6 Tavola rotonda soc. coop. a r.l. Campo Di Giove, comunità in movimento; 7 Società cooperativa Il Bosso A passi di vita; 8 Associazione Cuore dei Confini Con gli occhi di Escher - Riflessioni di viaggio; 9 Sette borghi societa’ cooperativa a responsabilita’ limitata in vacanza con i 5 sensi; 10 Aps Localevolution Scanno: il borgo dei fotografi; 11 Casa delle Culture Itinerari di vini; 12 Associazione “I Viaggiatori nel Parco” Cinetrekking e Movie Tour del Gran Sasso d’Italia; 13 Associazione Culturale Leonart CinemAbruzzo Campus; 14 Associazione Nazionale Città delle Grotte Giù in grotta, un’esperienza unica;
Roberto Emanuelli
Volevo dirti delle stelle

Claudia e Matteo quando si sono conosciuti erano studenti universitari. Matteo aveva diciannove anni, era alto, gentile, con gli occhi blu e la faccia da bravo ragazzo. Claudia, di origini spagnole, aveva i capelli ricci, la pelle ambrata e una passione incontenibile per le parole. Insieme inseguivano la stessa rivoluzione: mettere l'amore al centro della propria vita. Ora, a vent'anni di distanza, Claudia si chiede se sia stato tutto vero, o solo un'illusione. Anche Matteo stenta a riconoscersi nel riflesso dello specchio: quello che adesso vede, infatti, è un uomo disposto a giocare un gioco pericoloso con Greta, che ha diciannove anni, e tutta la sfrontatezza e la fragilità di una ragazza della sua età. E mentre le loro vite assumeranno, nel giro di pochi mesi, traiettorie che nessuno avrebbe potuto immaginare, Claudia, Greta e Matteo cercheranno di trovare una risposta alla stessa domanda: l'amore vince sempre, o a volte non può che rivelarsi un terribile errore?
 
   coronavirus abruzzo
Saliti a 81.415 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Sono 35 (di età compresa tra 6 e 95 anni) i nuovi casi positivi al Covid registrati oggi in Abruzzo. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 77235 dimessi/guariti (+73 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 1634 (-38 rispetto a ieri). Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 2202 tamponi molecolari (1420881 in totale dall'inizio dell'emergenza) e 5002 test antigenici (850747).
 
   editoriale
RIFLESSIONI DEL GIORNO DOPO
SULLE ELEZIONI A VILLALAGO

Ieri mattina col cielo grigio e con una leggera corrente di Maestrale alle ore 9,30 non c’era nessuno in piazza. Il paese sembrava attonito. Dava l’impressione di un intontimento, dovuto alla netta (o quasi) divisione politica della sua gente, dopo il responso delle urne la sera prima. Solo per quattro voti la lista “Noi stiamo con Villalago” ha avuto la meglio sulla seconda “Progettiamo Villalago”. Ad una prima analisi è emerso un popolo diviso da due visioni politiche generazionali. Ha prevalso, seppur di poco, il conservare e voler preservare lo stato attuale delle cose, mentre i 208 voti della lista “Progettiamo Villalago” parlano di giovani e di cambiamento.
E dei giovani non si può fare a meno, altrimenti ci sarà  per Villalago uno spopolamento ancor più consistente.
La metà del paese chiede un cambio di marcia, improntata all’innovazione e ad una maggior vivibilità, dotato di servizi e con soluzioni smart. Un paese interconnesso, che consenta ai cittadini ed alle cittadine di lavorare da casa o in luoghi condivisi, per renderlo fruibile a tutti e non solo a chi già vi risiede. Questa è un’opportunità  per le diverse imprese locali, e magari per crearne di nuove. Inoltre i giovani della lista Progettiamo Villalago si sono impegnati in una campagna elettorale corretta nei toni e soprattutto ricca di idee, che in poco tempo ha fatto breccia tra i cittadini, decretando di fatto un sostanziale pareggio.
A questo punto la palla passa nel campo dell’altra maggioranza, quella dei quattro voti in più! Vorrà amministrare come nei quasi dieci anni precedenti, ritenendo di essere maggioranza assoluta ed autosufficiente?
Essendo stato accusato da quella maggioranza, rientrata in toto ad amministrare, di scrivere continuamente “sproloqui” (povera semantica!), non mi faccio scrupolo a scriverne un altro.
Nei loro discorsi elettorali non ho sentito altro che le parole “unione” e “pacificazione”. Le parole senza una corrispondenza concreta se le porta il vento. E allora il mio ennesimo “sproloquio” è quello di invitarli ad attuare il “Modello Anversano”: che il candidato sindaco della lista “Progettiamo Villalago” sia chiamato ad entrare in Giunta con la funzione di Vicesindaco per formare un unico consiglio comunale. Solo così si può dare il segnale di unione e pacificazione. Questo è il salto culturale e politico di cui ha bisogno il paese. Non è più il tempo di fare da soli e relegare tutti gli altri al di fuori della “governance”.
Villalago si è espressa in modo chiaro e deciso. A noi tutti la responsabilità di ascoltarla. r.g.
 
   ringraziamenti
loro fiducia, ma tutto il popolo villalaghese a cui rivolgiamo l’auspicio che ora si possa voltare seriamente pagina. Villalago merita tanto di più di quello che è accaduto in questa campagna elettorale, ma soprattutto merita infinitamente di più di quanto fatto fin’ora per valorizzarlo.
Un ringraziamento, in particolare, a tutti coloro che ci hanno “messo la faccia” e agli amici che ci hanno supportato e si sono messi a disposizione, senza i quali non saremmo mai riusciti ad ottenere questo risultato, seppur non proprio positivo.
Da oggi inizia un nuovo percorso: a Enrico, Annamaria e Luca, insieme a chi tiene a cuore le sorti del nostro paese, il compito di far valere le nostre ragioni, perché siamo “sufficientemente folli da avere ancora un sogno”: Villalago deve rinascere.
Grazie di cuore a tutti. ProgettiAmo Villalago
DALLA LISTA
PROGETTIAMO
VILLALAGO
Noi di progettiAmo Villalago, lo avevamo detto nel comizio di chiusura che Villalago era spaccato perfettamente a metà e così è stato. Non ce l’abbiamo fatta per soli 4 voti, ma siamo molto sereni, seppure un po' di amarezza c’è. Abbiamo fatto un grande lavoro, abbiamo proposto programmi ed idee, non abbiamo "speso" null'altro delle nostre energie se non in questi termini; ci siamo messi a disposizione di un’intera comunità, la nostra.
Ringraziamo non solo gli elettori che hanno riposto nel nostro gruppo la
 
   il ponte dell’industria
La storia di un simbolo della città,
andato a fuoco per incuria
del Comune e Regione Lazio
E quella passerella
resa celebre anche da Totò

di Domenico Rinaldi

E’ un ponte che io facevo tutti i giorni, i romani lo conoscono molto bene perché è tanto trafficato quanto stretto. Cento trentuno metri da una sponda all’altra, ma appena 7,25 metri di larghezza, con parte carrabile ancora più ridotta dalla presenza del marciapiede. Ma il Ponte dell’Industria, avvolto dalle fiamme la notte tra sabato e domenica, non è sempre stato uguale. La capitale del fresco Regno d’Italia era ancora Torino, in quel 1863, quando le sponde del Tevere tra i quartieri di Portuense e Ostiense erano ancora amministrate dallo Stato di Pontificio, e con la benedizione del Papa vennero unite dal “Ponte di ferro”, come i romani lo hanno sempre chiamato, tirato su in circa un anno con materiale di ferro e ghisa costruito in Inghilterra  e assemblato poi da una società belga nella Città Eterna, su piloni di ghisa e calcestruzzo.
In origine il Ponte dell’Industria era un ponte ferroviario, destinato a unire la Roma -Civitavecchia, inaugurata nel 1859, alla nascente stazione di Roma – Termini, costruita proprio in quel biennio 1862-63. All’inizio le campate centrali si potevano sollevare, per consentire ai battelli la navigazione del Tevere, e l’operazione venne fatta anche alla presenza di Pio IX che, con un sorprendente fuori programma, si presentò per il passaggio del primo convoglio ferroviario, il 24 settembre 1863. Poi quasi esattamente sette anni dopo, arrivò la presa di Roma, e il ponte continuò il suo lavoro al sevizio dei treni del Regno d’Italia fino a quando, 110 anni fa, nel 1911, i binari furono trasferiti su un altro ponte. Il Ponte di Ferro però non andò in pensione, ma venne riconvertito al traffico di veicoli e
pedoni, e subì il primo restyling. Oggi solo i piloni che lo sorreggono sono ancora quelli originali e nel suo secolo e mezzo abbandonate di vita il ponte ne ha vista passare di acqua sotto di sé e anche sopra di eventi non ne sono mancati.
Il drammatico risale al 7 aprile del 1944, quando dieci donne che avevano partecipato a un “assalto” popolare al mulino Tesei, un forno che forniva l’esercito tedesco, spinte dalla carenza di cibo e dalla fame, vennero sorprese dalle SS, furono trascinate fino alle transenne del ponte e fucilate li sul posto, come ricorda una lapide posta quando, mezzo secolo più tardi, quella strage dimenticata tornò alla luce. Dodici anni dopo, invece, a gennaio del 1956, fu Totò a camminare su quel ponte, vestendo i panni del portiere Antonio Bonocore durante le riprese de “la banda degli onesti”. L’attore napoletano sta per buttare la valigia con materiale per falsificare le banconote che gli era stata consegnata in punto di morte da un condominio del suo palazzo proprio affacciandosi sopra la passarella crollata l’altra notte per l’incendio, ma subito dopo cambia idea avviandosi alla sua carriera di falsario improvvisato.
Ora quel ponte storico è inagibile. L’unica certezza è che per tornare a percorrerlo, bisognerà aspettare un bel po’.
 
   sulmona
CORSO GRATUITO A SULMONA
DI ARBITRI DI CALCIO

L’associazione Aia di Sulmona “Teodorico Vernacotola” organizza un corso gratuito per arbitri di calcio al quale possono partecipare ragazzi e ragazze con età compresa tra i 14 e i 40 anni.
Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 15 ottobre all’indirizzo mail sulmona@aia-figc.it o telefonando al 345/2716617.
Agli idonei, per ogni gara diretta, verrà erogato un rimborso e fornita gratuitamente la divisa ufficiale della serie A.
Sarà, inoltre, rilasciata la tessera Figc che permette l’ingresso gratuito in tutti gli stadi d’Italia e sarà consentito ottenere il credito scolastico formativo.
 
Anversa