Martedì 5 Ottobre 2021 - Sant'Emidio, Vescovo e martire

Il tempo... ieri - E’ stata una giornata bella e piena di sole con nuvole passeggere che non hanno portato fenomeni di rilievo. Temperature in rialzo per le massime e le minime: mass. 22,2°; min. 10,3°; attuale 14,3° (ore 23,30).
 
   in primo piano
Elezioni Amministrative a Villalago
Vittoria della lista “NOI STIAMO CON Villalago”
FERNANDO GATTA RICONFERMATO SINDACO
Una vittoria all’ultimo voto, anche se la lista vincente ha mantenuto il primato fin dalla prima decina di schede scrutinate. Il distacco verso la fine è aumentato di circa dieci punti, ma allo sprint “Progettiamo Villalago” ha recuperato e sono mancati solo quattro voti per tagliare il traguardo insieme a “Noi stiamo con Villalago”, Il risultato finale è stato di 212    
(50,24%) a 208 (49,29%)Complimenti alla lista vincente! Certamente il Sindaco si ritrova un paese diviso a metà ed occorre da subito ricucire la frattura, perché una comunità di poche centinaia di persone non può andare avanti nella divisione. Auguri, Sindaco!
 
   teatro
   il libro del giorno
 
“SPAZIO MATTA”
CON LO SPETTACOLO
“SI L’AMMORE NO”

L’8 ottobre alle ore 21, come anteprima di Matta in Scena 2021, rassegna di teatro, danza e altri linguaggi, viene presentato al pubblico di Pescara “Si l’ammore no”. Spazio Matta riapre le porte dopo una programmazione estiva fatta di incursioni artistiche nella città, una sorta di preparazione al ritorno a teatro, come ci ricorda l’assessora Maria Rita Paoni: “È un momento speciale di cui siamo felici: il ritorno alla vita artistica dello Spazio Matta, chiuso da più di un anno e mezzo, per il dramma del Covid, perché la città di Pescara può contare su un luogo prezioso dove celebrare la passione per il teatro e la danza di grande qualità”
.Lo spettacolo ha un tema universale “l’amore di coppia” che tocca spettatori e spettatrici di tutte le
tipologie. Dal carattere onirico e dalle sfumature surreali “Si l’ammore no” attraversa modelli e stereotipi sull’amore e sul rapporto tra i due sessi: dalle canzoncine anni trenta a Frank Zappa e Celentano, da Goethe e Cavalcanti a Beautiful e Mahler, passando per gli Harmony e il Vangelo.
Cristina Caboni
LA RAGAZZA
DEI COLORI
una storia ritrovata

Il blu del cielo regala allegria, il verde dei prati conforto. Stella ci credeva davvero. Credeva davvero che i colori avessero il potere di cambiare le emozioni e la vita delle persone. Ma per lei non è più così. E si sente perduta. Fino al giorno in cui, nella casa dell'anziana prozia Letizia, trova una valigia in cui sono custoditi dei disegni. I tratti sono semplici, infantili, ma l'impatto visivo è potente. Il giallo, il rosso e il celeste sono vivi, come scintille pronte a volar via dalla carta. Stella ha quasi paura a guardarli. Perché, per la prima volta dopo tanto tempo, i colori non sono più solo sfumature di tempera, ma sensazioni, racconti, parole. Stella deve scoprire chi li ha realizzati, solo allora tutto tornerà come prima. Ma Letizia, l'unica che può darle delle risposte, si chiude in un ostinato silenzio. Continuandole sue ricerche, però, Stella scopre un episodio che affonda le sue radici nel periodo più difficile della storia nazionale, quando poveri innocenti rischiavano la vita solo a causa della loro origine.
 
   convegno
IL CLIMA ESTREMO

Il Consiglio Nazionale dei Geologi e la Fondazione Centro Studi CNG in collaborazione con l’Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia, e con il patrocinio di FSNI, Ministero della Transizione Ecologica, EFG, Società Geologica Italiana, Articolo 21 e Pontifico Consiglio della Cultura, organizza in modalità webinar per venerdì 8 ottobre 2021 dalle 14:30 alle 20:00 il convegno dal titolo:
“Il Clima Estremo, tra cambiamenti climatici e gestione del territorio”.
 
   coronavirus abruzzo
Saliti a 81.380 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Sono 14 (di età compresa tra 11 e 96 anni) i nuovi casi positivi al Covid registrati ieri in Abruzzo. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 77162 dimessi/guariti (+99 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 1672* (-86 rispetto a ieri).
Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 1253 tamponi molecolari (1418679 in totale dall'inizio dell'emergenza) e 1056 test antigenici (845745).
 
   posta
LETTERA AL DIRETTORE
da Claudio D’Alessandro

Gentile Direttore Roberto Grossi,
sono un assiduo lettore del suo giornale on line sia in relazione alla cronaca giornaliera che per quanto riguarda le Rubriche periodiche.
Per questo motivo vorrei,tramite lei, inviare questa lettera al signor Angelo Di Gennaro.

Egregio signor Angelo Di Gennaro,
seguo con  attenzione le sue pubblicazioni. Raramente ho avuto la possibilità di ascoltarla dal vivo e questo è dovuto al fatto che normalmente le iniziative in cui lei è protagonista si svolgono in quei periodi durante i quali noi, operatori turistici locali, siamo impegnati in attività inderogabili.
Sul Gazzettino della Valle del Sagittario ho l'opportunità di sfogliare, leggere, consultare o studiare i suoi "Racconti di Politica Interiore". Mi permetta innanzitutto di ringraziarla per queste opportunità.
Alcuni temi da lei trattati mi sono ostici nel merito e preferisco solo prenderne visione. Altri più accattivanti si stanno rivelando fonte di riflessioni approfondite.
Sarà la curiosità o semplicemente l'incedere dell'età che spinge a guardare diversamente al passato ed allora quando si viene travolti dalla narrazione storica tutto cambia.
Per una serie di circostanze, da quasi un anno, utilizzo molto del mio tempo per  indagare un tema che mai avrei pensato potesse inghiottirmi con questa violenza. Parlo della pastorizia.
Da figlio di pecoraio, sono innanzitutto contento di non essere nato nei secoli scorsi. Dal  rapporto con le pecore nasce la maggior parte del nostro patrimonio e  con quello dobbiamo fare i conti; indagandolo, conoscendolo, studiandolo e succhiando da esso quello che dobbiamo portare con noi per il futuro. Poi,dopo aver letto tutto il pubblicato dai nostri grandi, da Silla a Tanturri, da Parente a Notarmuzi, ecc., capita di ascoltare l'interpretazione di un esponente della famiglia dei Renzitti, oppure di leggere lo splendido diario, inedito, di un pastore scannese    
o di conoscere le memorie relative allo stesso periodo di un esponente dell'altra famiglia Di Rienzo. E non mi riferisco alle splendide lettere che lei ha selezionato e pubblicato prima in Pastori nell'anima e poi nei Racconti. Insomma in meno di dodici mesi ho avuto la fortuna di leggere e ascoltare memorie private, molto più corpose di quanto si possa immaginare, in relazione a quel mondo scomparso che troppo affascina alcuni nostalgici.
Noi scannesi, erroneamente, quando parliamo della pastorizia corriamo subito al mondo degli ultimi 100/150 anni. Sentendoci già soddisfatti nel momento in cui siamo capaci di farcene un quadro minimo. Parlo per me innanzitutto. Poi l'incontro fortuito con una ricercatrice francese che, frequentando anche la nostra valle, studia la pastorizia e le transumanze con angoli di visuale mondiali, aiuta a focalizzare meglio.
Ad esempio l'amica francese inquadra il fenomeno della transumanza del meridione d'Italia, all'interno di un mondo limitato: il bacino del Meditterraneo. Ecco allora che i racconti, La fine della bella époche, Noi siamo figli delle pecore e I migliori affari sono quelli che non si fanno, uniti alle memorie private richiamate, possono divenire una una bella palestra con percorsi di varie difficoltà.
Le principali complicazioni da me incontrate, nel leggere i suoi Racconti discendono dal continuo uso di citazioni di incerta affidabilità.
Mi riferisco al contrasto che avverto confrontando i rimandi  rimbalzati da pubblicazioni locali ai riferimenti racchiusi nelle schede, oggettivamente più attendibili, che lei usa per rispondere a domande del tipo: e in Italia? Citando fonti inprecise si delega ad altri l'onere della prova?
Ma, questi sono aspetti dei quali sarebbe più utile discuterne de visu per percepire anche le espressioni immediate.
Mi scuso per aver abusato del suo tempo, e di quello del direttore che la ospita nei suoi giornali, ma questo è un modo per rigraziarla di quanto propone a lettori come me. Claudio D'Alessandro

PS Mi ha fatto piacere recuperare lo sbobinato del mio intervento alla presentazione del libro: I minatori di Monteneve,  Pag 65 del racconto:
I migliori affari sono quelli che non si fanno.
 
   pensieri in libertà di un ottuagenario
IL CIRCO A COCULLO
Carosello elettorale:
risultati- 2021

di Nino Chiocchio

Più che un circo è un carosello, più che un carosello è un teatro, più che un teatro è un teatrino, più che un teatrino è un giornalino periodico animato in diverse edizioni pluriennali. L’edizione cocullese del 2021 fu fissata al 3/4 ottobre 2021 ed è uscita puntualmente con il seguente articolo di fondo. Non ci sono grosse novità, cioè, come dicono a Cocullo, ”ave remiss’ la stessa chiav’ agl’ stess’ “bbusc” (hanno rimesso la stessa chiave allo stesso buco, cioè nella stessa serraturra):
I CANDIDATI:
Lista Insieme per voi: Vincenzo De Cicco- Dino Pace, Franco Risio, Antonio Vermut, Manuela Esposito, Rosa Maria Saccone, Luigi Mascioli, Antonella Gabriella Marinilli. (dimissionario Franco De Bellis)
Lista Insieme per il progresso:  Sandro Chiocchio, Mauro Biasetti, Luca D’Intino, Daniela Del Monte, Massimo Mascioli, Marco Ognibene Mascioli, Carmine Risio, Antonio Zinatelli Arcieri, Laura Corvetti, Valerio Chiocchio
(AMMINISTRAZIONE USCENTE: Sandro Chiocchio. Loreta Risio, Vincenzo De Cicco, Daniela Del Monte, Massimo Mascioli, Marco
Elezioni 3-4 Ottobre 221
Ognibene Mascioli, Dino Pace, Carmine Risio, Antonio Zinatelli Arcieri.)
Lista Nuova era- Achille Ursini- Candidaro Sindaco.
Lista Finalmente noi: Pasquale Giansante, candidato Sindaco.

 
   scanno
Ancora sulla lapide
della Chiesa di S. Giovanni

di Paolo Di Loreto

SCANNO - Nel mio intervento di qualche giorno fa, dedicato alla lapide che si trova all'esterno della chiesa di S. Giovanni Battista a Scanno, ho scritto che essa è stata citata da Mommsen nella sua storia di Roma, ma mi sbagliavo. In effetti quella lapide è inserita nel Corpus Inscriptionum Latinarum, un‘opera, curata dallo storico tedesco, in cui sono state raccolte con metodo scientifico le immagini di tutte le iscrizioni latine, dovunque si trovassero e di qualsiasi natura e su ogni supporto epigrafico esse fossero. Un'operazione davvero straordinaria di cui può essere interessante conoscere qualche dettaglio.
Il progetto iniziò nel 1847 a Berlino con la nomina di una commissione, presieduta da Mommsen. Essa aveva il compito di prendere contatto con studiosi di cose romane di tutto il mondo, così da creare una rete di esperti in grado di segnalare reperti di origine latina, di controllarne di persona l'esistenza e di realizzarne un disegno il più fedele possibile.
Tutti i disegni cosi raccolti, accompagnati da commenti e informazioni utili a reperire eventuali fonti, furono riportati in un'opera di 17 volumi, più un gran numero di allegati, che viene ancora oggi aggiornata. Il primo volume uscì nel 1863. Oggi la collezione contiene informazioni relative a oltre duecentomila frammenti prodotti da Roma fino alla caduta dell’Impero romano d'Occidente.
La segnalazione dell'esistenza della lapide di S. Giovanni e il suo disegno (vedi illustrazione) arrivarono al Mommsen nel 1855 per l'interessamento di un certo Pasquale Sandonato. La lapide fu inserita nell'ottavo volume della raccolta, pubblicato nel 1883, quello che contiene tutti i reperti trovati nell'aquilano.
Come ci ricorda Colarossi-Mancini nella sua “Storia di Scanno”, la lapide, che rimonta ai primi anni dell'Impero, arriva probabilmente da Betifulo, il piccolo villaggio citato nella lapide, situato tra S. Egidio e il lago. Il reperto fu presumibilmente portato a Scanno attorno ai primi anni ’30 del ‘600, in occasione della costruzione della chiesa di S. Giovanni.
Mommsen ne diede la seguente traduzione: “A Caio Gaidio, figlio di Lucio, morto a trentotto anni, che fu il primo senatore (decurio) di Betifulo, appartenente al Senato di Sulmona”.
 
Lago di san Domenico