Sabato 20 Marzo - San Giovanni Nepomuceno, Sacerdote e martire

Il tempo... ieri - GIORNATA fredda e per lo più nuvolosa, soprattutto nelle ore mattutine. Il sole si è fatto vedere a tratti sbucando dalle nuvole. Correnti di aria gelida. Temperature in calo: mass. 3,7°; min. -6,2°; attuale -0,6° (ore 23,30).
 
  in primo piano
STAMANE
ALLE ORE 9,37 FA
IL SUO INGRESSO
LA PRIMAVERA

L'equinozio di primavera avviene oggi, sabato 20 marzo, alle ore 9,37 le 9,37 del mattino. Questo evento sancisce il passaggio formale dall'inverno alla primavera.
Equinozio deriva dal latino aequinoctium, ovvero “aequa-nox” cioè notte uguale visto che la durata del periodo notturno è pari a quello diurno. Si tratta di quel punto della rivoluzione
terrestre (ossia la rotazione della Terra intorno al Sole) in cui la nostra stella si trova allo zenit dell’equatore.
In realtà, giorno e notte non sono esattamente uguali proprio durante l’equinozio. Il sole può sì attraversare l’equatore celeste, ma la sua luce può essere una cosa “volubile” perché il sole è un disco e non un punto, e a causa della rifrazione atmosferica, chi si trova alle nostre latitudini potrà avere ben 8 minuti di luce in più durante l’equinozio. Speriamo che Marzo nei nostri paesi non faccia il “pazzerello e e permetta alla primavera di entrare.
 
 
   anversa
   il libro del giorno
21 marzo: Giornata
della Poesia e delle Foreste
con I Parchi Letterari
AD ANVERSA POESIA E NATURA
DA SEMPRE SI ABBRACCIANO

Anche quest’anno il 21 marzo I Parchi Letterari celebrano la Giornata mondiale della Poesia indetta dall’Unesco e la Giornata internazionale delle Foreste promossa dalle Nazioni Unite.
Il 22 marzo, Giornata mondiale dell’Acqua, è inoltre l’occasione per sostenere i principi che rientrano nel Manifesto: 2021 – 2030 “Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile che abbiamo firmato con entusiasmo. Appuntamenti cui non rinunciamo ricordando l’impegno quotidiano della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri (C.U.F.A.), dei Parchi naturali, riserve e oasi, dei Comitati della Dante Alighieri, delle Pro Loco, delle Associazioni, dei piccoli imprenditori e soprattutto delle Comunità che ci ospitano.
Nel Parco letterario d'Annunzio e nella Riserva Gole del Sagittario Poesia e Natura da sempre si abbracciano.
Pertanto è giusto ed opportuno mettere in evidenza questo lo straordinario patrimonio naturalistico e culturale di Anversa in occasione della Giornata
Internazionale della Poesia e delle Foreste 2021 che si celebra, domani, rafforzando l’impegno e la passione del personale della Riserva naturale regionale e Oasi WWF “Gole del Sagittario”, degli operatori del Parco Letterario “Gabriele d’Annunzio”, degli amministratori comunali e degli abitanti di Anversa, per la tutela, la valorizzazione e la promozione turistica dello splendido habitat.
Gli aspetti peculiari del territorio hanno costituito i principali ingredienti anche per l’ispirazione letteraria, poetica e artistica di numerosi altri “viaggiatori” che - nelle varie epoche - hanno rappresentato, in diverse forme e contenuti, le sensazioni personali che Anversa e le Gole del Sagittario hanno sempre stimolato.
I Parchi Letterari non si limitano solo a custodire e divulgare la letteratura attraverso i luoghi, ma intendono anche contribuire a salvaguardare i luoghi attraverso
la letteratura.
Antonio Andreucci
I moti
del Pennacchio
Pescara, Reggio e L'Aquila
Le barricate per il capoluogo

Il libro era stato concepito come una cronaca delle sommosse popolari che si svolsero all’Aquila dal 26 al 28 febbraio del 1971 contro quella che fu definita “la guerra per il capoluogo” di regione.
A cinquant’anni dai Moti sembrava doveroso ricordare cosa avvenne, quali furono gli errori, quale insegnamento la classe politica avrebbe dovuto trarne, e riflettere sul futuro della Regione e di quello che oggi è il suo capoluogo.
Con l'approfondimento della ricerca è sembrato altresì doveroso ricordare che in Abruzzo non ci fu soltanto la ribellione aquilana, ma due ribellioni. A giugno del 1970 avvenne a Pescara e a Reggio Calabria, durati ben sette mesi, con morti, attentanti e la divisione salomonica dell’Istituzione regionale.
Una battaglia per ottenere qualcosa che non si aveva, ma che ognuno riteneva gli spettasse per il passato (L’Aquila), per il presente (Pescara), o per entrambi (Reggio Calabria). Si trattò di Moti popolari, con tutte le caratteristiche, positive e negative, che un’esplosione di sentimenti può provocare.

PRECISAZIONI

In risposta all’indicazione consigliata ieri su questo giornale online da Rosaria Maria Gatta, tengo a precisare che non solo offriremo le uova pasquali agli anziani ultraottantenni di Villalago, ma provvederemo, come già fatto lo scorso anno, ad omaggiare con uova di cioccolato gli ospiti della RSA e il personale sanitario e amministrativo della struttura. D’altronde ne abbiamo tenuto conto anche ultimamente in occasione della giornata della donna.
Ringrazio Rosaria per la sua sensibilità. Lucrezia Sciore

 
   coronavirus abruzzo
Saliti a 61.803 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Rispetto a ieri si registrano 417 nuovi casi (di età compresa tra 6 mesi e 97 anni). I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 88, di cui 19 in provincia dell’Aquila, 14 in provincia di Pescara, 41 in provincia di Chieti e 14 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 29 nuovi casi e sale a 1972 (di età compresa tra 57 e 95 anni, 6 in provincia di Chieti, 19 in provincia di Pescara, 2 in provincia di Teramo e 2 in provincia dell’Aquila). Il numero dei casi positivi sono 48868 (+526 rispetto a ieri).
 
   parco maiella
SU RADIO 3
CINQUE PUNTATE DEDICATE
AL PARCO DELLA MAIELLA

Andrà in onda in 5 puntate dal 22 al 26 marzo alle ore 19,50 sulle frequenze di Radio3 Rai all’interno del programma Tresoldi, l’escursione radiofonica dal titolo “Lama Bianca” ideata da Gianluca Stazi e Francesca Camilla D’Amico. Un progetto a cura di Tratti Documentari e Bradamante Teatro, con il sostegno del Parco nazionale della Maiella, la partecipazione di Aigae-Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche e il patrocinio del Wwf Italia.
La narratrice e guida ambientale Francesca Camilla D’Amico accompagna in un’escursione sonora attraverso la faggeta di Lama Bianca nel Parco nazionale della Maiella, sulle tracce dei lupi. La storia trae ispirazione dalla vita del biologo e poeta Paolo Barrasso che partecipò, negli anni ’70, al primo progetto per la salvaguardia del Lupo Appenninico in Italia: l’“Operazione San Francesco”.
“Questa è un’iniziativa di grande interesse artistico e culturale” si legge in una nota, “ma per il Parco rappresenta un tentativo di rivedere se stesso, come Ente e come comunità, la propria identità, la propria visione, alla luce della indelebile eredità raccolta da Paolo Barrasso, dopo 30 anni di tentativi, di progetti, di traguardi e anche di cose che andrebbero riviste e ripensate. Siamo certi che la narrazione di Francesca recherà a tutti gli ascoltatori l’immagine della nostra Montagna Madre e le radici della nostra ambizione nel preservarla”.
 
   sindacati
AMAZON ATTACCA,
MA FILT E NIDIL DIFENDONO
I LAVORATORI

Lunedi 22 marzo 2021 è stato indetto lo sciopero nazionale dalle organizzazioni sindacali Filt CGIL, FIT CISL E UILT INSIEME A NIDIL CGIL. Si è arrivati a questa decisione in quanto I' associazione datoriale Assoespressi, che rappresenta Amazon nelle imprese dell' indotto si è resa indisponibile alle richieste delle 0055, nello specifico:
- minori carichi di lavoro;
- Riduzione dell'orario di lavoro;
- Confronto su risarcimento danni dei mezzi;
- tutele nel cambio appalto ( art .42 del CCNL trasporti e logistica
  del 3-12-2017);
- Indennità covid;
- stabilizzazione del personale e stop alla precarietà.
Nella giornata odierna, il segretario della FILT CGIL Chieti-Pescara, Patrizio Gobeo e il coordinatore di NIDIL CGIL Chieti, Ivo Carampin, si sono recati presso lo stabilimento Amazon di San Giovanni Teatino per esprimere solidarietà a tutti i lavoratori (driver, magazzinieri, addetti alle pulizie), spiegando le ragioni della mobilitazione del primo sciopero nazionale di tutta la filiera Amazon.
I rappresentanti sindacali hanno avuto la sensazione di un controllo mirato e intimidatorio durante il volantinaggio volto a scoraggiare la diffusione della vertenza, circostanza questa che non ha impedito di proseguire la nostra attività di diffusione dei contenuti della piattaforma rivendicativa. Invitiamo, nel giorno dello sciopero a non effettuare ordini online per dare solidarietà a tutti i lavoratori e le lavoratrici che sciopereranno per affermare i propri diritti. (CGIL Chieti)
 
   cogesa
finale spetterà ai Sindaci che potranno anche posticipare ad un prossimo futuro l’eventuale nomina; siamo sicuri, comunque, che qualunque cosa sceglieranno sarà fatto per il bene della Società e del territorio, che è il principio che guida il nostro Cda. Riteniamo, inoltre, opportuno specificare che al momento non c’è alcun imminente bando per l’assunzione di personale, ma solo la volontà di risolvere lo stallo che riguarda le selezioni già avviate e da lì ricalibrare il fabbisogno del personale per i prossimi anni”. Il futuro della società si progetta con il piano di investimenti realizzato, che prevede il revamping (potenziamento) dell’impianto Tmb (Trattamento meccanico biologico). Con una migliore selezione del rifiuto indifferenziato in ingresso diminuirà fino a quasi azzerarsi il rifiuto da conferire in discarica, allungandone la durata utile anche grazie all’entrata in funzione del macchinario che produce Css (Combustibile solido secondario).
Sono previsti, infine, lavori di adeguamento di 2 milioni di euro di Fondi Fsc 2014/20 sulla piattaforma per la valorizzazione dei materiali conferiti con il porta a porta, un impianto per il trattamento dell’organico e per la produzione di biometano.
“Saranno tutte cose che condivideremo con i Soci – concludono dal Cda – a noi spetta il compito di fornire un indirizzo sulle scelte che restano di competenza dei Sindaci, che ringraziamo per la collaborazione e l’attenzione mostrate finora”. Ufficio Comunicazione Cogesa SpA
Nota su impianti e piano investimenti

Con l’ultima riunione di ieri termina il ciclo di incontri promosso dal Cda di Cogesa SpA con i Sindaci Soci per l’illustrazione del bilancio previsionale e della mission aziendale che vorrà dare la nuova governance alla Società.
Il presidente del Cda Nicola Guerra e i consiglieri Valentina Di Benedetto e Sandro Ciacchi intendono ringraziare i sindaci per l’apporto fornito e per lo spirito di collaborazione creato, che caratterizzerà le future scelte aziendali.
Tra queste la necessità di imporre una incisiva riduzione dei costi su forniture e sedi dislocate che torneranno nella sede principale sulla Statale 17 (come i Servizi e l’Officina), anche per una maggiore valorizzazione dell’immobile, oltre che il minor ricorso alla somministrazione e l’internalizzazione dei servizi, tra cui quello dedicato ai rifiuti Covid. Di pari passo si procederà con gli investimenti sugli impianti, ad impatto energetico zero grazie all’uso del fotovoltaico e alle molteplici opportunità del sisma bonus. Cogesa, poi, conferma la sua vocazione di società al servizio dei Comuni e dei cittadini e per questo per gli enti che ne faranno richiesta sarà possibile strutturare un sistema di bollettazione della Tari in sei rate per andare incontro ai contribuenti, oltre che la manutenzione del verde in modo continuativo e non più con servizi spot come fatto finora. “Cogesa è un’eccellenza di questo territorio e di tutta la regione – interviene il presidente Guerra per conto del Cda – e per noi dovrà tornare a recitare un ruolo fondamentale nel campo dei servizi ambientali e del risparmio energetico. Per farlo sarà necessario strutturare la Società con una rinnovata organizzazione interna, all’interno della quale si dovrebbe prevedere anche la fondamentale figura di un direttore generale: tale figura è prevista, peraltro, nello statuto e va vista come organo di garanzia per i Soci, per il sistema bancario e per le altre istituzioni con cui ci rapportiamo quotidianamente. Chiaramente la scelta    
 
   wilderness
Prosegue, ma forse risolto, il mistero
degli orsi spariti dalla Fossa (recinto)
di Campoli Appennino

Qualcuno forse si ricorderà la segnalazione dell'AIW dell'agosto scorso sulla misterioso sparizione di ben due dei 5 orsi di origine albanese che qualche anno fa erano stati immessi in un ampio recinto realizzato all'interno della grande dolina di Campoli Appennino; un rischio di inquinamento genetico che un Paese serio non avrebbe mai dovuto permettere visto che si è nell'area del rarissimo ed autoctono Orso bruno marsicano, per cui una eventuale fuga di orsi albanesi da quel recinto avrebbe potuto comportare l'inquinamento della popolazione. Purtroppo, lo si  invece voluto fare, nonostante alcune critiche che all'epoca fecero sia l'AIW sia altre persone specialiste dell'animale. Ebbene, ieri ci si è casualmente accorti che un altro di quegli originari 5 orsi non era più all'interno del recinto, ma se ne stava bellemente girovagando all'esterno dove era stato casualmente e fortunatamente individuato in tempo prima che si fosse allontanato, non per "fare una passeggiata nel centro del paese", come he tenuto a precisare il Sindaco, ma verso le montagne del Parco! Allertate le autorità del Parco ed anche quelle della pubblica sicurezza, l'animale è poi stato catturato e riportato all'interno. L'orso sarebbe riuscito ad "evadere" attraverso un "tubo di scolo". A questo punto, come non chiedersi, ma allora, non è che anche i due orsi spariti (si disse, circa un anno fa), abbiano usato la stessa via di fuga e siano quindi da tempo liberi in giro per le montagne del Parco, cosa che rappresenterebbe un gravissimo inquinamento genetico della pura popolazione dell'Orso marsicano? Ancora una volta l'AIW sollecita le autorità a dare una
spiegazione all'opinione pubblica, in merito a quelle due sparizioni. Ci sono veramente state? Sono animali morti ma mai segnalati per ragioni che ci restano ignote? O sono anch'essi "evasi", magari dalla stessa via di fuga solo ora individuata? In fondo, qualche segnalazione di orsi fenotipicamente "strani" agli occhi dei locali conoscenti dell'animale, almeno sul versante abruzzesere, proprio in quel periodo c'erano state.
Ricordiamo alle autorità che in questi casi il silenzio non giova, e che la notizia fu già diffusa in un comunicato del 30 agosto 2020, e poi ripresa nel periodico Wilderness/documenti n.4/2020 a pag. 18 con tanto di fotografie dei cinque individui originalmente presenti nella fossa, con evidenziati i due che sarebbero poi spariti (Jill e Abele, erano stati chiamati). Da allora sono trascorsi diversi mesi ma, almeno per quanto noto, né il Parco Nazionale d'Abruzzo né il Comune di Campoli Appennino hanno ritenuto di chiarire quella, almeno apparente, misteriosa sparizione.  Forse è il caso che lo facciano almeno oggi alla luce di questa nuova, fortunatamente rimedita in tempo, fuga di un individuo da quel recinto. Ciò almeno per rasserenare gli animali degli ambientalisti più sensibili e contrari all'idea di un rinsanguamento della popolazione dell'Orso marsicano con orsi di provenienza da oltre Adriatico come in qualche caso si è sentito parlare.
E, soprattutto, sarà bene che le autorità provvedano quanto prima ad un controllo e ad una messa in sicurezza del recinto affinché fatti del genere non debbano mai più verificarsi. In fondo è anche così che si difende il fenotipo dell'autentico Orso marsicano, visto che con la presenza di orsi non di origine "marsicana" in questo e magari in altri recinti, questo rischio esiste e va monitorato forse e anche più di quanto non si monitorano gli orsi selvatici in libertà.
Franco Zunino, Segretario Generale AIW
 
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