Lunedì 15 Marzo - Santa Leocrizia di Cordova, Vergine e martire

Il tempo... ieri - NUVOLOSITA’ DIFFUSA PER TUTTA LA GIORNATA, ma senza fenomeni di rilievo, se si escludono intermittenti pioggerelline. Freddo vento di settentrione. Temperature in calo: mass. 8,5°; min. -0,6°; attuale -1,5° (ore 23,30).
 
  in primo piano
OGGI GIORNATA MONDIALE
CONTRO IL CANCRO INFANTILE

La XX Giornata mondiale contro il cancro infantile, International Childhood Cancer Day - ICCD, si celebra oggi 15 febbraio, data scelta dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per informare e affrontare ogni anno le problematiche dei bambini e degli adolescenti con tumore, della popolazione dei lungo sopravviventi e delle loro famiglie. In tutto il mondo, le associazioni dei familiari di bambini e adolescenti colpiti dal cancro, unite nel network globale Childhood Cancer International - CCI, daranno vita a iniziative scientifiche per sensibilizzare al sostegno e vicinanza ai bambini, agli adolescenti e alle loro famiglie.
 
 
   concerto
   il libro del giorno
JACOPO SIPARI
DI PESCASSEROLI SUL PODIO
DELL’ORCHESTRA DI BARI

Oggi alle ore 20.00, dal Teatro Kismet di Bari sarà trasmesso in streaming sulla pagina facebook della Città metropolitana di Bari il Gran Galà Lirico “Tutto l'amore del mondo” diretto dal maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli (vincitore a gennaio 2020 del premio speciale Golden Opera degli Oscar della lirica attribuitogli dalla Confederazione Lirica dei Teatri d'Opera italiani come uno dei più promettenti giovani direttori d'orchestra) con l'Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari. Con Sipari una delle mezzosoprano più celebri della lirica internazionale, la Sig.ra Alessandra Volpe, apprezzata nei più importanti teatri del mondo come La Scala, Die Bayerische Staatsoper, The Metropolitan Opera, Glyndebourne Opera, Wno Cardiff, Zurich Opernhaus.
“Per me è un enorme piacere tornare ancora sul podio di questa magnifica orchestra che porto nel cuore” dice Sipari. “In programma l'esecuzione dei seguenti brani: “Preludio”, “Habanera” e “Seguidilla” da Carmen di George Bizet, “Sinfonia” da Cenerentola e “Ouverture” da La gazza ladra di Gioacchino Rossini, “Voi lo sapete, o mamma” e “Intermezzo” da Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, “Stride la vampa” da Trovatore di Giuseppe Verdi e “Ouverture” da Don
Tiziana Iozzi
Amati o Amàti
Questione di accento 

Tredici donne forti, compatte, e innamorate parlano dell’amore in tutte le sue forme e si abbracciano in un unico progetto che diventa un libro grazie all’intuito di Tiziana Iozzi (di Pescara), impegnata nella formazione. Ogni storia riportata nel libro è stata scritta seguendo il cuore, ogni frase è la sintesi perfetta tra la volontà di raccontare ed il desiderio di farsi portavoce di esperienze utili e paragonabili a miliardi di vite e di storie nelle quali non è affatto difficile potersi identificare, poiché le parole utilizzate raccontano la vita vera, la vita di chi ce l’ha fatta e di chi ha imparato anche dai propri errori; ed ecco che la lettura diventa un modo per condividere le proprie emozioni oltre che riempire vuoti interiori. Come spiega Tiziana Iozzi: “le storie parlano di noi, parlano della vita di tutte le autrici e  leggerle è come stare vicino alla persona che le ha vissute, emozionarsi con lei. Sono tutte storie che in un modo o in un altro raccontano l’amore, ma raccontano anche di donne che ce l’hanno fatta e se ce l’abbiamo fatta noi ce la può fare chiunque”. Le 13 donne sono: Sonia Genesini (Piacenza), Teresita Di Lauro (Milano), Francesca Di Giuseppe (Pescara), Loretta Saudella (Milano), Milena Di Gioia (Bari), Stefania Pieri (Prato), Annamaria Acunzo (Pescara), Annalisa Conti (Milano), Marina Egidi (Savona), Anna Nozzi (Chieti), Cristina Corazza (Milano), Patrizia Splendiani (Pescara).
Pasquale e “O mio Fernando” da La Favorita di Gaetano Donizetti.
 
   scatti di donna
Le vincitrici del concorso
”Scatti di donna”
Due Introdacquesi ai primi posti

Nel rispetto delle norme anticovid, sono state premiate le seguenti vincitrici: il primo premio, una citybike, è stato vinto da Sofia Valdo di Introdacqua, il secondo, un collier in argento, è stato conquistato da Fiorenza Rosso di Casagiove (Caserta), mentre il terzo premio, una pianta da interni, è andato a Maria Loreta Manuela di Introdacqua. Il primo Premio Speciale è stato conferito a Elisa Crestani di Torreggia (Padova), il secondo a Daniela Bernardini di Pratola Peligna. Il premio Simpatia è stato assegnato ad Alessandra Verrocchi di Sulmona.
 
   coronavirus abruzzo
Saliti a 60.099 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Rispetto a ieri si registrano 323 nuovi casi (di età compresa tra 2 mesi e 100 anni). Sono 45347 guariti (+112), 12840 attualmente positivi (+204), di cui 673 ricoverati in area medica (+24), 93 ricoverati in terapia intensiva (-1), 12074 in isolamento domiciliare (+181). Del totale dei casi positivi, 87 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila, 87 in provincia di Chieti, i27 in provincia di Pescara, 113 in provincia di Teramo, 9 fuori regione. Dall’inizio sono stati eseguiti complessivamente 815631 tamponi molecolari.
 
   parliamo di cose concrete
E’ QUESTA “LA TERZA ONDATA”

di Andrea Iannamorelli

Siamo alla terza ondata. Non dobbiamo meravigliarci, né spaventarci. E’ innegabile; lo sapevamo (e molti, per la verità, hanno fatto finta di non crederci). Le varianti hanno svolto la loro (negativa) funzione, è vero; il ritardo dei vaccini e gli equivoci sulle somministrazioni hanno fatto la loro parte, ma anche i nostri comportamenti non sono stati sempre corretti, soprattutto nei weekend.
In pochi abbiamo invocato controlli e contrasti più fermi, più decisi. Poi, anche quei “pochi”, ci siamo censurati perché ci siamo sentiti dire che non potevamo rischiare di sottostare ad uno “stato di polizia”. (Che fesseria, quando di mezzo c’è la tutela della salute personale!).
E così Martedì scorso abbiamo acquistato e “conservato” i giornali stampati che pubblicavano le foto (raccapriccianti) dei “centomila morti”: non una statistica, non “numeri”, ma centomila persone, con nome e cognome, centomila storie, senza differenza ...

 
   editoriale
IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
I consanguinei …

Ho trovato lunedì scorso, 8 Marzo, nella cassetta della posta di casa il volantino del gruppo “Noi stiamo con Villalago”, distribuito il giorno prima, che sfoggia una casistica di insulti e che lasciano increduli come tanto livore, tanto risentimento, tanta cattiveria albergano nel cuore dei cinque firmatari, che per circa dieci anni hanno amministrato il paese.
Chi ha studiato il Fascismo ricorda che questo movimento si affermò con purghe  e manganellate. E quando arrivò al potere mandò al carcere o al confine gli intellettuali che non si “piegarono” e devastò le redazioni di alcuni giornali, fino ad arrivare all’uccisione, per citare i più noti, del deputato socialista Giacomo Matteotti e a minare a bastonate la salute del liberale Piero Gobetti (definito da Mussolini, insulso oppositore di governo e fascismo), che morirà in Francia, dove si era esiliato. Aveva 25 anni. Certo non siamo a questo punto, nulla a che vedere con il Fascismo, ma le ingiurie, le calunnie, le diffamazioni sono “manganellate” virtuali, che tendono a minare l’onore, la credibilità  delle persone, che si sono staccate dal gruppo consiliare di maggioranza e a distruggere nell’opinione pubblica il buon nome di chi “osa” costruire un movimento politico alternativo.
C’è nel detto volantino una frase che merita una particolare riflessione.
I cinque scrivono: «Grazie a chi si è lanciato in questa sfida calpestando la dignità del nostro paese e i nostri “consanguinei”».
A lanciare la democratica sfida per il rinnovo dell’amministrazione comunale è l’avv. Luca Silvani, con il gruppo “Progettiamo Villalago”.  Luca è originario di Scanno. Vive a Villalago. Ha sposato una villalaghese. Ha due figlie.
Ma quale dignità sta calpestando? Di chi? La dignità di un paese la calpestano i delinquenti, i ladri, i malviventi, chi non rispetta i propri
concittadini, chi li diffama, chi li scarta.
La frase diventa inquietante, xenofoba, quando accenna ai “consanguinei”, con il rozzo fine di discriminare chi è originario di un altro paese. Sicuramente non hanno compreso che Villalago è una comunità aperta e molto accogliente. Durante l’occupazione tedesca la gente a rischio della propria vita ha accolto, curato e sfamato i soldati alleati, fuggiti dal campo di concentramento di Sulmona, e ha aiutato alcune famiglie sfollate di Roccaraso. Se andiamo alla conta, molti matrimoni a Villalago non sono tra “consanguinei”. Eppure i cinque stanno ancora a dividere chi è di Villalago e chi è di Scanno.
Non sono il difensore di Luca (anche se gli riconosco il coraggio di una difficile scelta), né di quei consiglieri che hanno fatto cadere democraticamente l’amministrazione, perché essi non hanno bisogno della mia difesa. Sono soltanto un cittadino che sta sempre dalla parte del suo paese, che in trent’anni di giornalismo ha denunciato apertamente le scelte amministrative sbagliate degli uni e degli altri. Non ho “massacrato - come scrivono i cinque - con sproloqui di ogni genere per dieci anni” l’amministrazione decaduta, ma ho fatto solo il mio dovere di giornalista, sopportando le loro offese e le loro esclusioni con spirito sereno.
Essi sì, hanno massacrato per dieci anni Villalago, il mio “paese smart” (intelligente, bello, elegante), mettendo addirittura ai piedi di una delle più belle scalinate d’Abruzzo, un orso di plastica, con sembianti discutibili.  
Nel Gazzettino on line ci sono tutti gli interventi degli ultimi dieci anni. Quanto prima ve li proporrò di nuovo, in una specifica rubrica, perché voi lettori possiate giudicare se i miei sono “sproloqui”.
Chiederò al commissario un’intervista, per capire se Villalago è senza guida e se dobbiamo aspettarci un cataclisma amministrativo. r.g.

PS. Ringrazio sentitamente chi mi ha espresso, con le opportune forme comunicative, solidarietà per gli attacchi offensivi subiti.
 
   comunicato stampa
sit-in contro amazon

Nella mattina di Sabato 13 marzo alcuni militanti del Partito Comunista del Vastese hanno fatto un sit-in davanti al sito dove verrà costruito il nuovo stabilimento Amazon a San Salvo.
251.000 metri quadrati dell’ex autoporto costato alla collettività 33 milioni di euro e rivenduti al colosso dell’e-commerce per 3,7 milioni.
Amazon non pagherà, secondo la delibera del Comune, gli oneri di urbanizzazione tranne che per gli uffici, però decide di “regalare”, con un atto unilaterale, al Comune di San Salvo 2,4 milioni per opere pubbliche “e di ritenere ricomprese e quindi compensate con il predetto importo tutte le somme per oneri urbanizzativi e monetizzazioni che ove mai, per qualsivoglia ragione, approfondimento, ulteriore istruttoria o disposizioni sopraggiunte rispetto al rilascio dei titoli abilitativi, dovessero risultare dovute dalla scrivente Società e suoi aventi causa al Comune…”
Amazon prevede 3000 dipendenti a regime e questo entusiasma tutti.
Però, è anche vero che Amazon non creerà 3000 posti di lavoro fissi, ma 3000 lavoratori precari che saranno costretti a competere tra loro per un rinnovo che alla fine non ci sarà come non ci è stato per i 2000 lavoratori dello stabilimento di Colleferro (FR)  licenziati alla vigilia di natale.
Dopo Amazon il vastese diventerà un deserto, quando avrà spremuto i lavoratori di tutto il territorio fino all’ultima goccia di sudore, andrà altrove a fare lo stesso anche se nel frattempo, avranno abbassato la saracinesca migliaia di attività vere, migliaia di piccole realtà che ancora oggi garantiscono quel po’ di lavoro autentico.
Se si provasse a guardare cos’è Amazon dall’interno, anziché solo dallo schermo di un PC per ordinare l’ultimo modello di cuffie bluetooth, si noterebbe una organizzazione del lavoro scandita dal primo all’ultimo secondo di lavoro con l’uomo al servizio di un algoritmo che detta tempi di smistamento oltre i limiti umani.
Lo raccontano, ormai, numerose inchieste: ritmi imposti anche di 360 smistamenti l’ora, 6 al minuto, uno ogni dieci secondi, percorrendo, in  
una giornata, anche 20 km con una tensione fisica, mentale ed emotiva così alta che molti magazzinieri Amazon sono dovuti ricorrere a farmaci per tenere quei ritmi lavorativi e che scarica  sulla società i costi delle patologie di lavoratori ipersfruttati, buttati fuori dal ciclo produttivo quando non servono più. Mentre giganti come Amazon vedono crescere gli utili anche in periodi tragici come la pandemia.
Il Partito Comunista si batterà contro la deriva dello sfruttamento e contro questa classe politica locale che fallisce ad ogni suo passo, incapace di progettare un’idea di territorio sostenibile e di una ormai strutturale assenza di analisi che vada al di là del proprio naso.
(Comitato regionale Abruzzo)
 
   rugby
Il rugby visto da Sandro della Foce di Scanno
Risultati 4° turno: ITALIA 7 - 48 GALLES;
INGHILTERRA 23 - 20 FRANCIA;SCOZIA 24 - 27 IRLANDA

Devo fare i complimenti e un in bocca al Lupo (viva il Lupo) al nuovo Presidente della Federazione Rugby MARZIO INNOCENTI. Mi auguro che finalmente si scenda dalla Tribuna di Onore, ai terreni verdi in modo da valorizzare i Nostri campionati e quindi i Nostri giovani. Veniamo alla partita. Sapevo della differenza abissale sia culturale, che sportiva. Però io la partita la voglio vedere come un bicchiere mezzo pieno. Con la Nostra inesperienza giovanile gli abbiamo regalato 5 mete, giocando 20 min. con un uomo in meno, hanno fatto 4 mete e un'altra meta gliela abbiamo regalata con un Nostro passaggio sbagliato. Sarebbero stati  30 punti in meno. Purtroppo i Nostri avversari conoscendo la Nostra  debolezza cercano di fare più mete possibili per prendere il punto di Bonus. Prima con la fisicità di Castrogiovanni, Lo Cicero, Parisse ecc. riuscivamo con la mischia ordinata a tenerli, ora con questi giovani è difficile, ecco perchè invitavo il nuovo Presidente a stare con i piedi per terra. Sabato 20 ad EDINBURGO, la città dove mi piacerebbe vivere, affronteremo la SCOZIA ultima partita del 6 Nazioni e prenderemo come sempre il cucchiaio di legno. Al prossimo Mio scritto vi spiegherò se abbiamo la possibilità di restare al 6 Nazioni.
Che la coccia sia spiccia! SANDRO.
 
Villalago