Giovedì 28 Gennaio 2021 - San Tommaso d'Aquino, Sacerdote e dottore della Chiesa

Il tempo... ieri - GIORNATA VARIABILE COL SOLE AL MATTINO e cielo nuvoloso nel pomeriggio. Nell’avvicinarsi dei giorni della merla il freddo si è fatto più intenso. Correnti settentrionali. Temperature: mass. 1,9°; min. -7,1°C; attuale -1,2° (ore 23,30).
 
  in primo piano
Next Generation

Oggi, giovedì 28 Gennaio dalle 18.00 alle 20.00, su piattaforma zoom e in diretta live sulla pagina Facebook e su YouTube, si terrà il secondo appuntamento di questo 2021, dedicato al tema delle aree interne, già trattate lo scorso Novembre.
In Italia, il tema della valorizzazione delle aree marginali e fragili, meglio conosciute come aree interne, tornata sotto i riflettori grazie al Next Generation Eu, è stata per troppo tempo lasciata fuori dal dibattito pubblico e dalle agende politiche, nonostante il suo enorme peso per lo sviluppo strategico dell’Italia, in particolare del Centro-Sud.
In questo secondo appuntamento sulle Aree Interne, si parlerà della situazione attuale e delle prospettive di sviluppo attraverso un ritorno alla terra, soprattutto da parte dei giovani. Molteplici sono le leve su cui poter accelerare uno sviluppo sociale ed economico per le aree interne del Centro-Sud, che noi di Ned crediamo debbano essere incanalate secondo una visione del vivere bene il nostro territorio.
 
 
   il libro del giorno
   nonsolomusica
“La teoria degli affetti”
album musicale di Claudia Fofi

DOMANI, 29 gennaio, alle ore 18:30, sulla pagina Facebook di Nonsolomusica Radio, andrà in onda l’intervista  con la cantautrice Claudia Fofi.  La puntata, in diretta, sarà curata da Lara Molino, direttrice artistica della radio web che dal 3 giugno scorso si occupa delle trasmissioni.
Claudia Fofi è umbra, di Gubbio ed è una donna piena di talenti. È cantautrice, poetessa, scrittrice,  educatrice vocale e direttrice artistica. Nel corso della sua carriera ha vinto diversi premi importanti tra i quali ricordiamo:  il Premio Grinzane Cavour (direttore della giuria, Fabrizio De Andrè), il Premio Ciampi, il Premio Logic conquistato al Mantova Musica Festival. Ha tenuto concerti in Italia e all’estero tra club, festival e rassegne. Con la poesia ha esordito nel 2016 con la silloge “Odio le ragioniere” e nel 2019 ha pubblicato il suo secondo libro dal titolo “Post-Post”. Da anni, Claudia, tiene seminari sulla voce e sulla scrittura della canzone, è un trainer olistico della voce e del suono ed è la direttrice artistica del bellissimo festival
“Umbria in Voce”.
Il suo ultimo album, “La teoria degli affetti”, prodotto da Dodicilune, registrato a Perugia e pubblicato a novembre 2019, raccoglie canzoni scritte nell’arco di vent’anni. Sono state incise da grandissimi musicisti: Ares Tavolazzi al contrabbasso, Alessandro Gwis al pianoforte, Alessandro Paternesi alla batteria e Paolo Ceccarelli alle chitarre.
PASCAL D’ANGELO
Son of Italy

Pascal D'Angelo nacque ad Introdacqua e morì a Brooklyn nel 1932. Figlio di un pastore abruzzese, fu costretto ad emigrare col padre in America nel 1910, dove lavorò come spaccapietre e fece altre esperienze di lavoro massacranti che lo provarono duramente.
È vissuto negli USA ed ha pubblicato poesie sulle più prestigiose riviste letterarie statunitensi e la sua autobiografia Son of Italy: il racconto autobiografico della sua miserevole vita infantile in Italia, della sua condizione di pick and shovel men (uomo del piccone e della pala) negli Stati Uniti e del suo desiderio di essere poeta.
 
   coronavirus
Saliti a 41.450 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Rispetto a ieri si registrano 344 nuovi casi (di età compresa tra 6 mesi e 91 anni). *(il totale risulta inferiore di 1 unità, in quanto è stato eliminato un caso comunicato nei giorni scorsi e risultato duplicato). I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 79, di cui 17 in provincia dell’Aquila, 19 in provincia di Pescara, 28 in provincia di Chieti e 15 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 6 nuovi casi e sale a 1441. ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo, tolti i guariti, sono 10076 (+29 rispetto a ieri).

RACCONTI POLITICA INTERIORE

E’ IN LETTURA il racconto n. 83 di Angelo Di Gennaro, dal titolo:
“LA FAMIGLIA D’AFFLITTO A SCANNO - È dal margine e da lontano che si comprende la forma delle cose”.

 
   scanno
E' ARRIVATA LA CONTROREPLICA DEL GRUPPO DI MINORANZA
ALLA REPLICA DEL GRUPPO DI MAGGIORANZA
ALL’ATTACCO DEL GRUPPO DI MINORANZA
“SCANNO Insieme”, il gruppo consiliare di minoranza, risponde alla replica del 25 Gennaio, fatta dal gruppo di maggioranza, “Scanno è di tutti”, al comunicato stampa del 23 Gennaio, nel quale i consiglieri di opposizione evidenziavano ritardi e “protagonismo inconcludente” nella risoluzione dei problemi del paese da parte dell’amministrazione comunale. La replica della maggioranza è stata soprattutto un attacco al capogruppo Amedeo Fusco.
A loro volta i consiglieri di minoranza nella seguente controreplica difendono il loro capogruppo e attaccano - come lo definiscono - il “Sindaco degli eserciti”. Attacco, replica e controreplica sarebbero divertenti se “Sagunto” non bruciasse! Ecco il testo completo del comunicato stampa.
 
«Abbiamo letto - scrivono i consiglieri di minoranza - lo scomposto e nervoso comunicato stampa della maggioranza, che, a corto di argomenti, si concentra su un attacco personale nei confronti del capogruppo,
Amedeo Fusco.
Solo per dovere di cronaca, ricordiamo che fu lui da Consigliere provinciale a chiedere e ottenere il servizio di 118 h. 24 durante la chiusura della 479, per la frana ad Anversa nel marzo del 2013, e che fu l’amministrazione comunale di Pietro Spacone a chiedere e ad ottenere la postazione del servizio h.12, nel 2014. Il tutto senza passerelle e pranzi a spese del Comune. Lo dicono gli atti!
Avremmo potuto rispondere che se a Scanno non c’è una R.S.A. per anziani sul modello di Villalago è perché il capogruppo di maggioranza di allora, che è lo stesso della maggioranza di oggi, si schierò contro la proposta dell’allora Consigliere di minoranza, Angelo Cetrone, ma la polemica la lasciamo volentieri alla maggioranza e al sindaco degli eserciti.
A proposito, non doveva venire l’esercito a liberare il lago dai detriti?
Sui disagi che Scanno e gli Scannesi stanno vivendo però non
possiamo tacere.
Chiediamo quindi se la ASL, dopo averlo fatto ad aprile, ha o meno rinnovato la carenza medica ad ottobre, per coprire il posto lasciato  
vacante dal dottor Caravelli.
Chiediamo perché il Sindaco, fino al 30 dicembre, quando la minoranza ha posto il problema in Consiglio comunale, non ha fatto nulla, per affrontare il problema. C’è stato qualche avviso ai Cittadini? Ci sono stati solleciti alla ASL? O si aspettava l’esercito anche per questo?
Perché il Sindaco non ha rinunciato, almeno per una volta, al suo protagonismo, alla sua smania politica da prima donna, e, senza aspettare la pubblicazione dell’ordine del giorno, illustrato dal Capogruppo di minoranza e votato all’unanimità, ha preferito incontrare la Verì da cui ha ricevuto solo promesse?
A proposito, ha dato seguito alla denuncia del Capogruppo di minoranza, fatta nel corso del Consiglio comunale, sul rifiuto della guardia medica di recarsi in casa di un nostro compianto concittadino?
Il presidente del Consiglio comunale ha trasmesso l’ordine del giorno agli enti interessati? O si aspettava l’esercito?
Ci dispiace dover spendere tempo a rispondere alle nervose reazioni della maggioranza, nella consapevolezza che Scanno e gli Scannesi meritino ben altro: un’amministrazione partecipata, che risolva i problemi, senza pensare alla vetrina politica e alle medaglie da appuntarsi in petto come negli eserciti.
Per questo, la nostra battaglia continuerà, tanto più che, nel frattempo, il Sindaco non si è accorto o, se se ne è accorto, preferisce che non se ne parli, di quanto è avvenuto il 14 gennaio in Regione, dove sono stati disimpegnati 3.022.500 euro, tre milioni e rotti di euro avete letto bene!, assegnati a Scanno, soggetto attuatore Castel di Sangro, dalla Regione Abruzzo, per il master plan, dalla giunta D’Alfonso.
È intervenuto il Sindaco con atti formali dopo il 14 gennaio 2021, ha chiesto di convocare urgentemente il Consiglio comunale o, anche stavolta, sta aspettando l’esercito?
I consiglieri di minoranza
 
   abruzzo
la data di chiusura. “La guardia anestesiologia è attiva h 24 nel presidio ospedaliero di Sulmona. altro problema superato è l’assistenza pediatrico-neonatologica con l’assunzione di un ulteriore specialista pediatra in corso di formalizzazione”- ribadisce il Governatore dando lettura della nota della Asl, spiegando pure che  l’elevato numero dei parti cesarei fa riferimento all’annualità 2018, un trend rientrato nel biennio 2019-2020. Dal 40 per cento si è passati al 38 per cento. “I risultati di questa stagione mostrano che c’è stato uno sforzo per riportare l’ospedale a un livello più alto di standard”- conclude il presidente.
Alla fine sono arrivate due risoluzioni in Consiglio regionale per la salvaguardia del punto nascita di Sulmona ma è passata solo quella presentata dalla maggioranza della consigliera regionale della Lega, la sulmonese Antonietta La Porta. E’ stata invece respinta l’altra risoluzione, quella della minoranza, con il disappunto espresso dalla consigliera Marianna Scoccia, collegata da remoto che, dopo aver votato la risoluzione della Lega, auspicava un fronte comune su entrambi i provvedimenti per dare più forza all’indirizzo. Quello che conta però, soprattutto per l’utenza, è salvare il punto nascita, arrivando quindi al risultato concreto e definitivo. (fonte, reteabruzzo)
Il CONSIGLIO REGIONALE DICE SI’
ALLA RISOLUZIONE
PER IL PUNTO NASCITA DI SULMONA

Con la risoluzione presentata da Antonietta La Porta (Lega) e approvata il Consiglio regionale impegna “la Giunta regionale  ad avvalersi dell’autonomia amministrativo-gestionale riconosciuta dal Titolo V della Costituzione e conservare il punto nascita presso il presidio ospedaliero di Sulmona; a svolgere ogni positiva azione affinché il direttore generale  della Asl a garantisca efficacia, economicità dell’assistenza nonché qualità e sicurezza per la madre e per il neonato presso il punto nascita di Sulmona”. “Un parere viziato da una serie di inesattezze rispetto alla sicurezza con sui si offre il servizio perché il parto avviene in assoluta sicurezza per le gestanti”.
 Lo ha affermato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel corso del Consiglio regionale che ha approvato la risoluzione urgente per il punto nascita dell’ospedale di Sulmona dopo il no perentorio arrivato dal Ministero. Per la Regione la valutazione del comitato si basa su parametri e criticità superate, come da nota Asl pervenuta lo scorso 22 gennaio, ovvero dopo il parere negativo del Ministero che ha chiesto      
 
   punto nascita
PUNTO NASCITA E OSPEDALE
DEA DI 1° LIVELLO
SERVIZI SANITARI PARALLELI,
INSCINDIBILI E INDISPENSABILI

di Aldo Ronci

Prendendo spunto dalla risoluzione approvata dal Consiglio Regionale che tenta di mettere al sicuro il Punto Nascita di Sulmona torno ad evidenziare che “PUNTO NASCITA E OSPEDALE DEA DI 1° LIVELLO SERVIZI SANITARI PARALLELI, INSCINDIBILI E INDISPENSABILI”.
A tale scopo allego alla presente il mio intervento del 1° novembre 2018 su questo tema.
Il Consiglio comunale di Sulmona, allargato a tutti i sindaci, ai sindacati, ai parlamentari, al personale ospedaliero del territorio, in difesa del punto nascita indetto per il 10 Novembre 2018 potrebbe e dovrebbe essere l’occasione per rilanciare anche la lotta contro il declassamento e il depotenziamento dell’Ospedale di Sulmona richiedendo che esso, da Ospedale di Base qual è oggi, torni ad essere Ospedale DEA di 1° livello.
Nel Centro Abruzzo nel 2013 le nascite sono state 471 mentre nel 2017 sono state appena 379 per cui in quattro anni le nascite hanno subito una flessione di ben 92 neonati che in valori percentuali corrisponde a -20% valore doppio al decremento medio nazionale dell’11%.
La causa dell’altissima flessione delle nascite è data dallo spopolamento del territorio che nello stesso periodo ha registrato 1.756 abitanti in meno pari a una flessione del 5,15% dato pari a 5 volte quella italiana che è stata dello 0,49%.
La lotta contro la chiusura del Punto Nascita e quella per la riclassificazione dell’Ospedale di Sulmona come Ospedale DEA di 1° livello devono essere parallele e inscindibili perché solo la loro presenza permette al Centro Abruzzo di avere i servizi sanitari che devono essere
assicurati a tutti i cittadini Italiani e che fanno parte dei cosiddetti servizi essenziali (Sanità, Istruzione e Trasporti).
Per il Centro Abruzzo la disponibilità dei servizi sanitari, assieme ai servizi scolastici e ai trasporti, contribuisce a garantire il welfare dei residenti e costituisce la pre-condizione per l’innesco dello sviluppo locale in quanto garantisce il permanere della popolazione  e incrementa l’attrattività dei territori.
Il declassamento e il depotenziamento dell’Ospedale di Sulmona, descritti prima:
- costituiranno un ostacolo per qualsiasi strategia locale di sviluppo perché renderanno incerte e insoddisfacenti le prospettive di vita degli individui che risiedono o vorranno venire a risiedere in questi territori;
- comporteranno, per i residenti nel Centro Abruzzo, un peggioramento della qualità della vita e li costringerà a spostamenti lunghi, defaticanti e costosi verso l’Ospedale dell’Aquila;
- determineranno un progressivo ulteriore spopolamento e una crescente emarginazione del Centro Abruzzo.
Il declassamento e il depotenziamento dell’ospedale di Sulmona dipende dal fatto che il decreto Lorenzin prevede per i presidi ospedalieri  di  I  livello  un  bacino  di  utenza compreso tra 150.000 e  300.000  abitanti, requisito che il Centro Abruzzo, con i suoi 68.000 abitanti, non ha. Purtroppo ci troviamo di fronte a un tipico taglio lineare. È assolutamente necessario lottare per far capire in tutte le sedi che un bacino di utenza non può essere lo stesso nei territori della Pianura  Padana o del Tavoliere delle Puglie e nei territori che si trovano sulla Dorsale Appenninica caratterizzati da piccoli comuni in via di spopolamento, in zone montagnose e con bassa densità abitativa. Si pensi alla Provincia dell’Aquila che ha il suo territorio tutto in  zona montagnosa nella quale si trovano le tre vette più alte di tutto l’Appennino (Gran sasso, Maiella e Monte Velino). Da aggiungere che un Punto Nascita di un Ospedale di Base non ha e non può avere quel livello di prestazioni sanitarie che in caso di complicazione del parto potrebbero servire ai medici per assistere le partorienti o i neonati.
 
   no hub
solo alla crisi di governo in atto e ritrovarci tra pochi giorni allo stesso punto. Si tratta in ogni caso di un primo importante risultato”. “Ora la politica e le Istituzioni debbono porsi l’obiettivo della totale cancellazione di un’opera non solo inutile, ma dannosa per la stessa economia del nostro Paese, come hanno attestato anche l’ENI e l’Anigas” proseguono.
RINVIATA L’AUTORIZZAZIONE
Al GASDOTTO SNAM

Soddisfazione del comitato cittadini per l’ambiente, per il rinvio della riunione del 28 gennaio per l’autorizzazione del metanodotto Sulmona-Foligno, precisando però che “non vorrebbero che il rinvio fosse dovuto
 
Villalago