Lunedì 18 Gennaio 2021 - Santa Margherita d'Ungheria, Principessa e religiosa

Il tempo... ieri - UNA GIORNATA GELIDA con venti settentrionali. Il cielo si è ingrigito sin dal mattino e nel pomeriggio ha lungamente nevischiato. Temperature sotto lo zero per la massima e le minime: mass. -0,9°; min. -7,6°C; attuale -1,9° (ore 23,30).
 
  in primo piano
il Parco Maiella riprende
la sua originale denominazione
si riappropria della “i” e perde la “j”

Nella seduta del 29 ottobre u.s., il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale della Maiella, accogliendo l’istanza firmata da studiosi e presidenti di associazioni, che avevano chiesto ai vertici dell’ente parco e al ministero dell’Ambiente il rispetto della denominazione ufficiale, ha deliberato perché si chiami  Parco Nazionale della “Maiella”, invece del desueto e arbitrario oronimo “Majella”, con la “J”.
Nell’apprendere che la delibera è stata positivamente accolta anche dal Ministero dell’Ambiente il Rettore dell’Università Sulmonese della Libera Età, anche a nome di tutti gli studiosi che hanno condiviso quest’iniziativa, ha espresso grande soddisfazione per la storica decisione assunta con voto unanime dai componenti del Consiglio Direttivo del Parco Maiella, i quali hanno anche demandato al Direttore dell’Ente di elaborare un programma che consenta il ripristino graduale della denominazione originaria Parco Nazionale della Maiella, con modalità e tempi adeguati, per l’impossibilità oggettiva di procedere alla modifica immediata di tutto il materiale istituzionale su cui è riportata tale denominazione.
 
 
   il libro del giorno
   la scuola
DALLE ANDE AGLI APPENNINI LA FAVOLOSA STORIA
DEL POMODORO 

Prosegue il ciclo di videoconferenze dedicate all'agricoltura e all'agroalimentare organizzate dall'Istituto Tecnico e Professionale Agrario “A. Serpieri” di Avezzano, Pratola Peligna e Castel di Sangro. Il terzo appuntamento è per domani 19 Gennaio alle ore 20,30.
“Siamo giunti al terzo appuntamento di questo ciclo che ha visto, fin ora, una grande partecipazione di pubblico, tanto che la videoconferenza sulle avversità dell'ulivo ha ospitato ben 100 partecipanti, ossia il numero corrispondente alla massima capienza della piattaforma” afferma con soddisfazione la Dirigente scolastica Cristina Di Sabatino. “La comunità del Serpieri è veramente gratificata dal risutato ottenuto, oltre che dal dialogo e dall'interazione che si sta attivando con il territorio che, sempre più, risponde positivamente alle iniziative della scuola”. La dirigente aggiunge che “questa terza videoconferenza tratta un tema di estrema attualità per il settore agroalimentare,
sia perchè la coltivazione del pomodoro rappresenta una fetta importante dell'indotto nell'agricoltura abruzzese, sia considerando che anche il Fucino, recentemente, sta rivalutando la coltura del pomodoro”.Il relatore, dott. Agronomo Silverio Pachioli, accademico dei Geogofili, è stato molto apprezzato nei due appuntamenti precedenti, per il taglio altamente comunicativo e nello stesso tempo solidamente scientifico che ha saputo dare a tematiche di carattere tecnico. Il Link per il collegamento
https://meet.google.com/kqi-hrfk-pgd
Benedetta Craveri
La civiltà
della conversazione

Se si dovesse dire in cosa e in quali luoghi si cristallizzò l'ideale della più oziosa, spregiudicata, esigente civiltà europea fra Seicento e Settecento, si potrebbe rispondere: in alcuni salotti di Parigi, dove si celebravano i riti, insieme esoterici e trasparenti, della conversazione. Via via allontanata, per volontà del sovrano, dall'uso della forza come dal potere politico più incisivo, l'aristocrazia spese le sue ultime, dispettose energie nell'elaborare un modo di vivere che pretendeva di raggiungere un traguardo di perfezione a partire dal quale tutto il passato apparisse grezzo e goffo.
 
   coronavirus
Saliti a 39.119 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

ieri, domenica, in Abruzzo si sono registrati 285 nuovi positivi al Covid 19 (di età compresa tra 1 e 100 anni), che portano a 39315 i casi totali dall’inizio dell’epidemia. 37 i nuovi casi in provincia dell’Aquila, 86 in quella di Chieti, 99 in provincia di Pescara, 52 in quella di Teramo con 11 casi relativi residenti fuori regione o con residenza in accertamento.
3636 tamponi molecolari esaminati nelle ultime 24 ore, con un tasso di positività del 7,8%. Gli attualmente positivi sono 11.552(+266 rispetto a ieri).
 
   parliamo di cose concrete
E’ DIFFICILE OGNI PREVISIONE

di Andrea Iannamorelli

Non mi occuperò della crisi di Governo. Preferisco parlare della crisi politica che la pandemia ha generato. Crisi di rapporti sociali, tra le persone e tra istituzioni.
Personalmente non possono che augurarmi che di qui all’inizio della primavera, quando i progetti operativi del Recovery dovranno far maturare i finanziamenti attesi, questa tematica si sia in qualche modo incanalata in un percorso utile, ma anche indispensabile, e faccia riprendere a tutti il senso della direzione di marcia positiva che di    
questi tempi, l’anno scorso, ottimisticamente, ci faceva dire a tutti “ce la faremo, andrà tutto bene”.
A fotografarla oggi, l’istantanea, non ci dà troppe speranze. Dà l’impressione, al contrario, che abbiamo dimenticato che aspettavamo con ansia la disponibilità salvifica del “vaccino”, quella finanziaria dei ristori (più o meno per tutti), le nuove prospettive di sviluppo legate ai capitoli del programma Next Generation Ue, l’osannata definizione di “debito buono” prospettata da Draghi, distinto dal “debito cattivo” (che lasceremmo ai figli e ai nipoti); e che come nell’estate passata, al contrario, ci siamo
convinti che ...
 
   editoriale
Non si è dato ascolto, si è snobbato il giornale, e qualche sindaco lo disprezza tuttora, pur essendo una realtà culturale di pregio, non capendo che un giornale, per essere tale, deve avere anche la funzione di critica, spesso necessaria a ridimensionare l’egocentrismo. In quest’ultimi tempi si avverte un sentore di cambiamento. Si comincia a parlare di Valle, come dimostra il progetto sul Lago di Scanno, quale bene ambientale assoluto, che merita la condivisione di tutti, per il suo forte richiamo turistico.
Progettare insieme dovrebbe essere un impegno categorico, perché i giovani, le nuove coppie, abbiano le condizioni per vivere nell’ambito del territorio. Oggi è problematico per la difficoltà di raggiungere i servizi essenziali, come le scuole e i presidi sanitari, né è facilitato da particolari incentivi.
Contribuisce inoltre alla rinuncia la mancanza di tecnologie avanzate, come la connessione veloce a Internet per poter svolgere attività lavorative, legate ai servizi e alla produzione culturale. Grazie alla banda larga molti potrebbero tornare nei nostri paesi per lavorare a distanza.
In sua assenza si perde anche la possibilità di radicare in questi territori molti settori innovativi e di eccellenza che richiedono tecnologie per relazionarsi a distanza con partner, clienti e fornitori.
L’assessore Liris, ha raccomandato di mettersi in rete con altri territori e altre comunità. A nostra volta diciamo all’assessore di attivarsi perché la banda larga sia in ogni nostro comune; e perché vada avanti il progetto di telemedicina; e perché la legge n. 158 del 2017 recante il titolo "Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni” trovi la sua attuazione anche per i nostri paesi. All’assessore  ricordiamo che i nostri borghi sono inseriti tra i “Borghi più belli d’Italia” e che il nostro lago è insignito di bandiera blu: questo a dimostrazione di quanto amiamo e rispettiamo il nostro territorio.
La politica regionale faccia la sua parte! r.g.
IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
“Fare rete per crescere”

Venerdì scorso, 15 Gennaio, si è svolto il Consiglio Comunale di Scanno. Tra i vari interventi quello che mi è parso più ricco di significati è stato dell’assessore regionale delle aree interne, Guido Liris. In particolare mi riferisco al suo invito ai paesi della Valle del Sagittario, a fare rete, perché - com’egli ha detto - è l’unico modo per crescere insieme, presentando progetti che rendono protagonista l’intero territorio, perché hanno maggiore possibilità di essere finanziati.
Chi scrive più di trent’anni fa ha fondato un giornale di valle, “Il Gazzettino della Valle del Sagittario”, con lo scopo di diffondere la cultura dei sei borghi che la compongono e di veicolare il concetto di rete, cioè quello di ottimizzare, mettendole in comune, risorse, persone e conoscenze per raggiungere determinati fini e obiettivi inerenti alla crescita dell’intera Valle.
Questi concetti non sono stati da subito compresi, sia per la mancanza di una cultura specifica, fatta di ascolto e di cooperazione, sia per la resistenza delle amministrazioni comunali, proiettate più ad interessi locali e sia anche per quella rivalità campanilistica, radicata nei nostri paesi.
Il “Gazzettino”, quasi in tutti i numeri, si è riservato uno spazio per mettere in evidenza la necessità di fare rete per cercare di fermare lo spopolamento, l’abbandono di coltivazioni e case e la mancata cura del territorio, e, nello stesso tempo, per affrontare sfide più complesse e cogliere quelle opportunità che da soli sarebbe impossibile farlo.
 
   scanno
IL DOTT. DOMENICO
ORAZIO MASTROGIOVANNI
Neodirettore del CAA - Cia, il Centro
di Assistenza Agricola di Cia-Agricoltori Italiani

Domenico Orazio Mastrogiovanni è il nuovo direttore del CAA, il Centro di Assistenza Agricola di Cia-Agricoltori Italiani. Nomimato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 13 gennaio scorso, Mastrogiovanni è già responsabile per Cia del Settore Fondi Strutturali e di Investimento Europeo e Settore Vitivinicolo. Il CAA-Cia, è il secondo Centro di Assistenza Agricola con oltre 400 sedi in tutta Italia e quasi 1000 operatori abilitati. 
La Cia-Agricoltori Italiani è una delle maggiori organizzazioni di categoria d’Europa, che lavora per il miglioramento e la valorizzazione del settore primario e per la tutela delle condizioni dei suoi addetti, contando su circa 900 mila iscritti in Italia.
Nata nel 1977 come Cic – Confederazione Italiana Coltivatori, derivata dall’Alleanza Nazionale dei Contadini del 1955, nel 1992 è diventata Cia – Confederazione Italiana Agricoltori.Tra gli interessi della Confederazione: la tutela e lo sviluppo della figura dell’imprenditore agricolo e della sua impresa, la salvaguardia del reddito degli agricoltori, i diritti del lavoro agricolo esercitato come impresa, l’affermazione del settore primario nel sistema economico italiano.
La redazione di questo giornale si congratula con Domenico (nostro compaesano) e gli augura buon lavoro.
 
   alto sangro
Con la chiusura
degli impianti DI sci Alto Sangro
a rischio 1500 addetti

"Non riusciamo a capire su quali dati scientifici si continuano a tenere fermi i comprensori sciistici, visto che dall'8 marzo dello scorso anno sono chiusi.
Non siamo noi la bomba dell'epidemia". Così il presidente del Consorzio Ski Pass Alto Sangro, Bonaventura Margadonna, sulla decisione del Governo di tenere chiusi, fino al 15 febbraio, gli impianti di risalita che avrebbero dovuto riaprire lunedì 18 gennaio. E' il più grande dell'Italia centro-meridionale il comprensorio di Roccaraso e Rivisondoli (L'Aquila), a 1250 metri sugli Altopiani Maggiori d'Abruzzo, tra il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco nazionale della Majella, un bacino sciistico (Aremogna-Pizzalto-Monte Pratello) con 28 impianti di vario tipo, due cabinovie per circa 100 chilometri di piste.
"In questo modo si sta decretando la morte dell'Abruzzo interno e dell'intero sistema economico che vive con l'economia della neve - prosegue Margadonna - I dati parlano chiaro: su una popolazione di 15 mila residenti nel centro Abruzzo sono 1500 le persone che lavorano grazie alle attività del comprensorio sciistico Roccaraso-Rivisondoli. Siamo a un passo dal tracollo e se non ci lasceranno riaprire al più presto per le popolazioni della montagna sarà la fine. Se non si permetterà a tutti di tornare a sciare, questa zona diventerà rossa, non per la pandemia, ma per il disastro economico provocato dalle aziende costrette a chiudere".
Il comprensorio di Roccaraso, con la Sifatt che gestisce gli impianti di risalita dell'Aremogna, è comunque uno dei pochi in Italia che tiene aperti buona parte degli impianti per consentire agli atleti di allenarsi. "Un ulteriore sforzo economico che sta facendo la Sifatt per garantire un servizio essenziale per far crescere il movimento sciistico agonistico abruzzese e italiano" conclude Margadonna. (ANSA).
 
   lutto
LUTTO A COCULLO

Abbiamo avuto la triste notizia del lutto che ha colpito la famiglia di Nando Carbone. La morte di Cesidia, nata a Cocullo (Aq), è sopraggiunta il 18 dicembre a Brampton (Canada).
Da bambina era sempre stata una persona schiva, timida, riservata: il ricordo mi riconduce al tempo della fanciullezza quando, affacciata alla finestra della sua casa che dava sulla via San Domenico e che poco più giù, dalla via Carbonara vedeva sciamare il nugolo di bimbi e bimbe (tra queste c’ero anch’io) che si divertivano a giocare alla corda, a “palla prigioniera”, a “campana”…, mentre lei guardava apparentemente distaccata ed io pensavo fra me e me se anche a lei non sarebbe piaciuto scendere e socializzare, ma qualcosa la tratteneva e rimaneva là, a guardare e ad ascoltare le nostre grida gioiose, seria e al tempo stesso incuriosita.Affluiscono i ricordi di un passato che oggi sembra tanto remoto: lei, poi, andò sposa a Nando, “Nanducce”, e quel giorno fu per lei un’uscita inusuale con lo stuolo dei parenti e degli amici che l’accompagnarono in chiesa, nella chiesa di San Domenico. E con Nando sarebbe vissuta per tutta una vita, una vita che avrebbe trascorso con lui anche in un nuovo mondo, in un mondo che non aveva immaginato ed in cui visse serenamente conciliando le abitudini paesane con le nuove esperienze di una vita così diversa.  Si dedicò ad opere di volontariato per il benessere del prossimo seppe  mostrare il suo carattere aperto, discreto e riservato che la rendeva una vera signora, affabile e cordiale. Ora la ricordo bambina e giovinetta; la rividi dopo tanti anni in uno dei suoi soggiorni nel paese natio: sicura, appagata nella certezza di avere vissuto con un caro compagno di vita a cui aveva saputo donare la gioia di cinque figli dei quali era orgogliosa. A Nando, ai figli, ai nipoti vada questo ricordo con un abbraccio commosso. Giovanna Chiocchio
 
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