Lunedì 23 Novembre 2020 - San Colombano, Abate

Il tempo... ieri - LA NEVE SI è FERMATA AI PIEDI DELLE MONTAGNE, ma il freddo è sceso in nottata sotto lo zero con forti gelate. Nuvolosità diffusa e poche schiarite. Temperature molto rigide: mass. 4,3°; min. -3,9°C; attuale 1,8° (ore 23,30).
 
   in primo piano
FILIERE ENERGETICHE
Nelle terre d’abruzzo
Progettazione e realizzazione di un progetto
pilota integrato per la filiera legno-energia

Nel PSL 2014 – 2020 il GAL Ter-re d’Abruzzo ha pianificato la realizzazione di un intervento finalizzato a favorire lo svolgimento di attività sostenibili sotto il profilo ambientale incentivando la creazione di filiere energetiche locali.
Questa attenzione del GAL alle tematiche ambientali si è riverberata, ovviamente in tutte le misure previste, da quelle agri-cole a quelle turistiche, ma si è espressamente esplicata nell’ Intervento 19.2.1.2 “Sviluppo della filiera dell’energia rinnovabile” - Sotto Intervento 19.2.1.2.1 “Filiere energetiche locali nelle Terre”. In questo evento saranno quindi illustrate le motivazioni del progetto e le prime linee di attuazione.
L’evento è programmato per Venerdì 27 Novembre 2020, alle ore 16,00.
E’ possibile assistere al webinar live collegandosi al link: https://meet.jit.si/Webinar
o in differita sul sito del progetto: terredabruzzo.pifvale.net
La partecipazione permette l’acquisizione da parte dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di n° 0,375 Crediti Formativi Professionali.
 
   il libro del giorno
 
   parco della majella
IN DUE VOLUMI LA FLORA
DEL PARCO DELLA MAJELLA

Gli autori (Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci ricercatori dell’Università di Camerino, Luciano Di Martino e Giampiero Ciaschetti, botanici dell’Ufficio Botanico del Parco nazionale della Majella, ed Aurelio Manzi, etnobotanico e storico dell’agricoltura), dopo 25 anni dall’istituzione ufficiale del Parco nazionale della Majella, pubblicano unanversione divulgativa in due volumi, che contengono foto di circa 1.700 specie delle 2.309 piante (specie + sottospecie) registrate.
Tra le entità censite 204 sono endemiche italiane, di cui 17 endemiche del Parco (cioè in tutto il mondo vivono rispettivamente solo in Italia o nel territorio del Parco). Molte altre sono di particolare interesse biogeografico perché molto rare o al limite di areale (queste ultime ammontano a ben 131 entità, costituite soprattutto da piante che hanno nella Majella il limite meridionale dell’areale italiano). Sono state elencate anche 126 piante esotiche spontaneizzate, da tenere sotto controllo perché particolarmente invasive.
I due volumi divulgativi sono un omaggio simbolico a tutti gli esploratori botanici che hanno raccolto dati floristici sulla Majella.
La pubblicazione è in offerta lancio al 40% di sconto, sul prezzo di copertina, fino al 6 gennaio 2021.
Disponibile nello SHOP ONLINE del sito web della Majella.
ELENA FERRANTE
LA VITA BUGIARDA
DEGLI ADULTI

Il bel viso della bambina Giovanna si è trasformato, sta diventando quello di una brutta malvagia adolescente. Ma le cose stanno proprio così? E in quale specchio bisogna guardare per ritrovarsi e salvarsi? La ricerca di un nuovo volto, dopo quello felice dell’infanzia, oscilla tra due Napoli consanguinee che però si temono e si detestano: la Napoli di sopra, che s’è attribuita una maschera fine, e quella di sotto, che si finge smodata, triviale. Giovanna oscilla tra alto e basso, ora precipitando ora inerpicandosi, disorientata dal fatto che la città pare senza risposta e senza scampo.
 
   coronavirus
Saliti a 23648 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

ieri in Abruzzo i casi positivi al Covid 19 sono saliti a 23648, con l’accertamento di 560 nuovi soggetti positivi di età compresa tra 8 mesi e 98 anni. Sono 222 i casi emersi in provincia dell’Aquila, che continua ad essere la più colpita, 137 in quella di Chieti, 105 nella provincia di Pescara, 89 in quella di Teramo. 7 casi positivi riguardano invece residenti fuori regione.
salgono a 16131 gli attualmente positivi (con un incremento di 534). Aumenta a 15395 il dato dei positivi in isolamento domiciliare.
 
   parliamo di cose concrete
“POLEMICHE SCOMPOSTE”
E PROBLEMI IRRISOLTI

di Andrea Iannamorelli

E’ chiaro che non è più il tempo dell’andrà tutto bene. E che da quando si è passati al sistema del tricolore sostenuto da indicatori graduati (rosso, arancione e giallo) gli Italiani non sembra abbiano più voglia di cantare dalle finestre ovvero di giocare a tennis da una terrazza ad un’altra (anche perché non è primavera, non si aspetta con ansia
l’estate, che, lo dico con franchezza, tanti guai ci ha procurato, ma andiamo verso l’inverno vero, soprattutto verso un Natale che non si sa bene come sarà. Ciascuno se lo pensa come gli piace).
Tutto questo lo ha capito il Presidente Mattarella (grazie, Presidente!) e non s’è lasciata scappare l’occasione (parlando all’Assemblea dell’ANCE) per richiamare tutti alla necessaria misura dei comportamenti. Ha parlato di “polemiche scomposte”, forse un richiamo alle “pazze!” manifestazioni d’ottobre, quando da parte di alcuni si è tentato di aizzare la piazza, nel tentativo di buttarla ...
 
   editoriale
IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
“Μολὼν λαβέ - molòn labé”

Lo scorso giovedì, 19 Novembre 2020, mi sono sintonizzato con l’account facebook del Comune di Scanno per seguire in diretta il Consiglio Comunale, che aveva all’ordine del giorno la dichiarazione di dissesto finanziario del Comune. L’interesse non è stato per conoscere come sarebbe andato a finire, perché era “nei voti” la dichiarazione di dissesto, ma per ascoltare come il capogruppo di minoranza, Amedeo Fusco, avesse  sostenuto le ragioni del voto contrario del suo gruppo.
Inizialmente, a consiglio avviato, c’è stata un po’ di confusione nel tarare voce e immagine, tanto è vero che il consiglio è stato sospeso per tutto il tempo necessario per provvedere ad un ascolto accettabile.
Ripresa la seduta, Amedeo Fusco ha dichiarato l’abbandono dei tre consiglieri di minoranza, perché - secondo lui - era venuto a mancare il rispetto delle norme anticovid, indicate dal responsabile del servizio di prevenzione e protezione per lo svolgimento del Consiglio. In particolare, a detta di Amedeo, non tutti indossavano la mascherina del tipo FFP2 e all’entrata non era stata misurata ai consiglieri la temperatura corporea.
Dunque, usciti i Consiglieri di minoranza, la seduta è ripresa regolarmente e il dissesto finanziario del Comune è stato approvato all’unanimità dei presenti.
Ho affetto e stima per Amedeo, ma sinceramente non ho apprezzato l’abbandono per motivi giustificabili per altre occasioni, ma non in quel Consiglio, dopo che i tre della minoranza si erano battuti con tutti i mezzi, ricorrendo perfino al Tar e portando platealmente la questione del dissesto in una conferenza stampa all’Aquila. In nome delle nostre idee le battaglie andrebbero fatte comunque, anche se consapevoli della sconfitta. Amedeo aveva, secondo me, il compito di esprimere e far verbalizzare il suo dissenso, pur nella consapevolezza che la sua difesa sarebbe stata inutile.
Leonida, re di Sparta, sapeva che alle Termopili  la sua falange di 300 opliti non avrebbe potuto sconfiggere il re persiano, Serse, con in campo un esercito immenso, che contava,
all’addestramento militare), ma quelli che avevano figli, perché la stirpe si tramandasse. Quando Serse attaccò, il nugolo di frecce dei suoi arcieri oscurava il sole. Lo si fece notare a Leonida. Egli rispose: “Bene, combatteremo all’ombra”.
La sua fine e quella dei suoi Trecento la conosciamo tutti.
Il loro sacrificio ed il loro esempio portarono tutti i Greci a combattere per la Libertà.
Si dice spesso che “La  Storia è maestra di vita”. Ed è così se questi episodi entrano nell’animo, se sono mezzi di formazione nell’insegnamento scolastico.
Serse combatté per difendere la libertà della Grecia e non si arrese pur sapendo di andare incontro alla morte.
Non so in quale strategia rientri “la ritirata” dei tre consiglieri di minoranza. Non so neppure se vinceranno la “guerra”, dopo aver messo in campo una serie di ostacoli e vinto qualche battaglia; so soltanto che entreranno nella storia amministrativa di Scanno come coloro che hanno abbandonato il Consiglio Comunale per paura del “Covid-19”, quando si trattò, pur sapendo di essere perdenti, di combattere ancora per la difesa delle loro idee.
La frase “Μολὼν λαβέ (molon labé)”, si trova come epigrafe  sotto il monumento di Leonida alle Termopili. E’ stata assunta in epoche recenti da molti politici e generali greci per esprimere la volontà a non arrendersi e come espressione di sfida.
Per Amedeo e i suoi compagni avrebbe dovuto significare: ”fatelo pure, ma ci troverete a difendere con ardenti parole la nostra Scanno”. r.g.
secondo studi recenti, 800 mila soldati, per conquistare e sottomettere nel 480 a.C. la Grecia.
Lo storico Plutarco racconta che quando il re persiano gli mandò a dire di consegnare  le armi, Leonida rispose: “Μολὼν λαβέ (molon labé) - Vieni a prenderle”. Egli sapeva benissimo che sarebbe stata la fine, infatti, comandò all’esercito greco di retrocedere e fece restare con sé solo trecento Spartani (gli Spartani dedicavano la loro vita
 
   anversa
Attivato ad Anversa il C.O.C.
Il Centro Operativo Comunale
di Protezione Civile
in relazione all’emergenza
sanitaria per il contagio Covid-19

ANVERSA - Con decreto del 21 Novembre 2020, il vicesindaco Vincenzo Pace, in qualità di autorità locale di Protezione Civile, in relazione all’emergenza sanitaria per il contagio Covid-19, che sta toccando il paese, ha decretato la costituzione del C.O.C. Si è fatto riferimento al documento del Dipartimento di protezione civile che prevede quanto segue: "Nei Comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un'area già interessata dal contagio del menzionato virus, così come previsto dall'art I comma 1 del Decreto Legge n. 6 del 23.02.2020, il Sindaco o suo delegato provvede all'attivazione del Centro Operativo Comunale - COC”.
Il C.O.C. di Anversa ha il compito  di supportare il Vicesindaco nella gestione delle attività;  2. Di disporre l'attivazione delle seguenti Funzioni di Supporto: • Funzione Sanità, assistenza sociale e veterinaria; • Funzione Volontariato; • Funzione Assistenza alla Popolazione  • nonché della Segreteria di Coordinamento; 3, Di disporre l'operatività del Centro Operativo Comunale con ricezione telefonica e gestione delle richieste di assistenza dalla popolazione tramite i seguenti numeri: 3476380851 -
3349577849  3683764552-34921767.
Nello specifico provvede alla pianificazione  e organizzazione dei servizi di assistenza a domicilio per le persone in quarantena domiciliare (per es. generi di prima necessità, farmaci, pasti preconfezionati), eventualmente svolti da personale delle organizzazioni di volontariato, opportunamente formato e dotato di DPI.
 
    lutto

LUTTO A VILLALAGO
PER LA MORTE DEL PROF. DARIO IAFOLLA

Ieri MATTINA nella propria abitazione è deceduto a Villalago il prof. Dario Iafolla. Aveva 92 anni. In un paese piccolo come Villalago, dove si conoscono tutti, il suono delle campane a morto stringe il cuore. Il dolore diventa più acuto quando ad abbandonare la vita è una persona di valore, con sani principi e con un grande bagaglio culturale, che ha riversato nei suoi alunni, essendo stato professore, sia nelle secondarie di primo grado che in quelle di secondo grado. Dario è stato un esempio di come si possano raggiungere mete ragguardevoli, partendo da una situazione di svantaggio; di come con il sacrificio e lo studio si possono superare le difficoltà economiche per soddisfare e accrescere le proprie attitudini.
Ho parlato con lui pochi giorni addietro e le sue parole, i suoi rimandi ad illustri personaggi, mi hanno, come sempre, insegnato qualcosa di nuovo. Era un lettore ed un estimatore del “Gazzettino della Valle del Sagittario” e da lui ricevevo apprezzamenti e suggerimenti.
La sua morte mi rattrista, perché per me era una persona cara. Nel mio libro sulla Seconda Guerra Mondiale a Villalago c’è la sua testimonianza della carcerazione, ancora giovanetto, a L’Aquila da parte dei Tedeschi e della sua fuga in seguito ai bombardamenti in città. Pagine che ho riletto spesso, ma che Dario non amava tanto raccontare, perché erano ricordi di sofferenza.
La morte l’ha preso, proprio quando lo stavano preparando per salire in ambulanza e andare in ospedale. Forse Lei stessa ha capito che non meritava di morire abbandonato, come succede in questo periodo di pandemia.
Alla moglie Vittoria, ai figli Luisa, Domenico e Antonio, ai suoi nipoti, e a tutti i suoi cari le mie più sentite condoglianze e quelle di tutta la redazione di questo giornale. R. G.

 
Scanno, Passo Godi