Martedì 27 Ottobre 2020 - San Desiderio di Auxerre, Vescovo

Il tempo... ieri - IERI E’ TORNATO IL SOLE, ANCHE SE IL PIù DELLE VOLTE è stato offuscato da una sottile velatura di nuvole. Giornata ventosa. Notte stellata. Temperature in risalita per la massima: mass. 14,4°; min. 4,7°C; attuale 10,1° (ore 23,30).
 
   in primo piano
Don Joseph Mazola Ayinapa
Nominato collaboratore
di don Carmelo
Parroco di Scanno
DON CARMELO ROTOLO, Parroco di Scanno, il prossimo 31 Gennaio compirà 90 anni. Un’età che non permette di far fronte agevolmente agli impegni di una parrocchia, complessa come quella di Scanno, che comprende anche la frazione di Frattura.
Sua Eccellenza il Vescovo, mons. Michele Fusco lo scorso 18 Ottobre ha dato la notizia di aver nominato don Joseph Mazola Ayinapa collaboratore di don Carmelo, a partire da domenica prossima, 1 Novembre.
Don Joseph è della Repubblica Democratica del Congo. Dopo un periodo di ministero pastorale parrocchiale nella sua diocesi, ha proseguito gli studi all’Università Salesiana di Roma, dove ha conseguito il dottorato in scienze dell’educazione. Suo è il libro “La vie affective et sexuelle du prêtre africain” (La vita affettiva e sessuale del prete africano). Il volume analizza il ministero e la vita del prete africano nella complessità della sua cultura tradizionale, per rispondere obiettivamente a tante domande con il fine di rompere gli stereotipi, etichettati come segni di riconoscimento del continente nero sulla sessualità e l’affettività dell’Africano. Le domande sono queste: L’affettività e la sessualità sono legate alla natura o alla cultura? C’è, in Africa in generale e nella RDC in particolare, tabù o libertinaggio sessuale? Si può rimanere fedele al celibato sacerdotale restando figlio di una cultura assetata di fecondità? E’ vero che il clero africano è infedele al celibato e che l’assenza di una tradizione del celibato perpetuo nella cultura ambientale giustificherebbe l’infedeltà di cui si suppone? Il matrimonio diminuisce la sacramentalità del sacerdote? Perché si collega la credibilità pastorale all’adeguatezza affettiva e sessuale del prete?
Le risposte corrono sul filo di una visione nuova dell’essere prete in Africa e nel resto del mondo e sfatano dicerie e miti sul popolo africano.
 
   cronaca
   il libro del giorno
 
DALLA SANTOREGGIA
DEL GRAN SASSO
ANCHE IL GIN

La santoreggia, erbacea perenne che si sviluppa a quote medio-alte, è, forse per la prima volta al mondo, utilizzata per la produzione di un distillato, che ha già trovato il favore di pubblico e bartender.
Riccardo Marino, ingegnere gestionale e Tommaso Ciuffetelli Totani, esperto in comunicazione e marketing, che hanno dato vita all’etichetta con il forte desiderio di raccontare l’Abruzzo attraverso un prodotto autoctono e unico, dopo attenti studi e ricerche hanno ripiantato in un orto botanico alle porte dell’Aquila questa e altre essenze.
Le raccolgono a mano, selezionando le foglie e le bacche migliori, prima di trasferirle nella distilleria di Cavalletto d’Ocre, dove un moderno alambicco le trasforma nel prodotto che rappresenta la base per moltissimi drink iconici. Insieme alla santoreggia, a dare vita a uno dei due gin per ora prodotti, il Botanical Gin, molto orientato su un gusto erbaceo, ci sono, tra le altre essenze, issopo, aghi di pino, ginepro, coriandolo e angelica.
Grazia Romani
Mario Capuani
Frammenti di vita

Partendo dallo studio delle carte di famiglia, Grazia Romani racconta nel suo libro la vicenda di Mario Capuani, eroe antifascista e capo della Resistenza teramana perito sulle montagne del Teramano nel settembre del 1943.
La scelta di Grazia Romani di seguire attraverso percorsi famigliari la parabola umana e civile di Mario Capuani è sembrata la strada migliore per collocare il sacril ruolo "pedagogico" e morale che dal suo destino promana.
In tal modo le «carte di casa» assurgono a fonte di particolare rilievo attraverso cui ricomporre un mosaico nel quale le piccole tessere già sbiadite dal tempo edace riacquistano vividezza, luminosità, vita.
Con Mario Capuani muore un giovane antifascista, un milite consapevole dell'azionismo democratico, un lucido interprete di quei principi di libertà da affermare fino al sacrificio supremo.
Ma con lui muore un amato e stimato medico, un pediatra soccorrevole e colmo di umanità la cui figura ancor oggi aleggia, quasi un mito oltre il tempo, tra le popolazioni della montagna teramana che ne tramandano nome e gesta.
Il 67CENTO, con uno dei mascheroni delle 99 Cannelle in etichetta, è presente già nei bar di L’Aquila e Pescara e in moltissimi locali del resto dell’Abruzzo e anche fuori regione.
 
   coronavirus
Saliti a 8414 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Rispetto a ieri si registrano 348 nuovi casi (di età compresa tra 3 mesi e 96 anni). Dei nuovi casi, 149 sono riferiti a tracciamenti di focolai già noti. I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 53, di cui 22 in provincia dell’Aquila, 8 in provincia di Pescara, 7 in provincia di Chieti e 15 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 10 nuovi casi e sale a 524. Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 4363.
 
   sanità

Covid, a Sulmona scarseggiano i tamponi:
stop alle somministrazioni

I tamponi non bastano e la seduta del pre-triage fissata per ieri slitta a oggi.
Dopo l’odissea  da ricovero a causa della saturazione negli ospedali, anche i tamponi cominciano a scarseggiare. Il pre-triage dell’ospedale Peligno ha infatti dovuto sospendere la somministrazione dei tamponi che sono risultati non sufficienti per coprire la richiesta.
 
   pensieri in libertà
EGOISMO E IPOCRISIA

di Nino Chiocchio

Ho acceso sempre l’apparecchio televisivo nella vana attesa di una buona notizia, ma son rimasto sempre deluso: un capetto batte le mani a degli enormi autocarri che trasportano missili nucleari, un altro dice che siamo usciti dalla pandemia mentre lui c’era entrato e, grazie ad una costosa terapia che a me non avrebbero fatto, ne è uscito fuori. In fondo c’è da credere che, in un mondo di pazzi, quel comportamento assicuri loro il posto. ma agli abitanti di un minuscolo paese italiano interessa poco quel che succede in Corea del Nord o negli Stati Uniti. Purtroppo neanche da noi si scherza (anzi, ma sì, si scherza e si palleggia): si
semina scompiglio fra i “sudditi” (fra questi è pure il sottoscritto: quindi non sono io il “terrorista”) mentre imperversa la 3.a Guerra Mondiale (veramente non ho capito bene se è finita la seconda, poiché il timone della “nave in gran tempesta” non funziona e i marinai si scambiano battute e parolacce perché tutti pretendono di prendere la barra ma nessuno si muove e restano seduti in poltrona). Si lasciano i giovani in preda ad una società sbandata e impregnata di diseducazione, egoismo, disorientamento: poi dicono che bisogna assicurare loro il futuro. Questo il ritornello troppo in voga. Ma quale futuro? I garanti saranno lo “struscio” (non scrivo “movida” perché ho sempre aborrito i barbarismi) oppure chi manda i bambini a saltellare fra i banchi che una volta (“ariecco” la favola del “c’era una volta”: PASSATO…) erano ...
 
   cogesa
BILANCIO COGESA IN ROSSO
I SINDACI PRENDONO TEMPO
PER APPROVARE
LO STRUMENTO CONTABILE

I sindaci si prendono tempo per esaminare la bozza di bilancio presentata dall’amministratore unico del Cogesa, Vincenzo Margiotta. Un conto consuntivo che porta una perdita di un milione e mezzo di euro. Questo è stato l’esito della riunione di ieri sera del Comitato del controllo analogo Cogesa. Il termine concesso ai sindaci per guardarsi le carte è di trenta giorni. Mentre l’assemblea dei soci è convocata già per sabato prossimo 31 ottobre. Riguardo alla perdita in bilancio Margiotta ha precisato che è stata fatta una scelta di prudenza e a causa di costi negli anni non previsti. Quanto all’aumento di capitale sociale, Margiotta sostiene di essersi “limitato a fare il dovere di amministratore unico di Cogesa SpA ed a segnalare formalmente ai soci, che ovviamente potranno approvare o non approvare, che una società che avrà ricavi l’anno prossimo per 20milioni di euro non può avere un capitale sociale di 120mila euro. Se i soci non vogliono investire su Cogesa, come farebbe un qualunque investitore, potrebbero decidere di aprire le porte ai privati”. “Con l’Agir, l’autorità di gestione integrata dei rifiuti urbani i Comuni di fatto e di diritto perderanno a breve il diritto di privativa in materia di rifiuti – spiega Margiotta – sarà l’Agir ad applicare le tariffe ed a riscuotere la tariffa, il comune sarà estraneo, come per esempio accade per l’acqua. L’Agir potrà finanche, ed io sono anni che lotto per ovviare a questa ipotesi promuovendo una fusione con Asm e Segen e coinvolgendo anche Aciam, affidare impianti e servizi ad altra società, all’esito della gara pubblica che sarà fatta per l’assegnazione degli ambiti. A differenza dell’acqua nei rifiuti ci sono anche gestioni affidate a privati, come per esempio Pescocostanzo che ha scelto di non affidare ‘in house’ a Cogesa ma a Società privata”. “In ultimo, vorrei ricordare a tutti che Cogesa è una società per Azioni, non un consorzio o un ente come qualcuno la definisce, non ha consiglieri o Consigli comunali ma soci e assemblee dei soci dove discutere di gestione aziendale e non di battaglie politiche. Mi auguro che tutto questo non sia legato alla mia decisione di ‘chiarire’ la posizione di alcuni soggetti in potenziale conflitto di interessi con Cogesa” conclude l’amministratore unico Cogesa. Contro l’ipotesi di privatizzazione si pronuncia subito il movimento civico Sulmona Bene In Comune. “Il Cogesa è un bene comune e questa privatizzazione non si deve fare” sostiene il movimento,
chiedendo una pronuncia anche al sindaco, agli amministratori comunali e al Consiglio comunale. “Diciamo la verità: la gestione della controllata è una catastrofe. Gerosolimo e i suoi non hanno iniziato la loro avventura avendo in mente delle posizioni politiche, ma solo L’occupazione di posti e le assunzioni clientelari. E adesso ci restano i buchi di bilancio e nessuna politica sui rifiuti e sul resto. Questo è il definitivo fallimento di quella ipotesi di quattro anni fa. Di quando insomma, Gerosolimo e i suoi, hanno inventato un aggregato civico che era solo potere e nessuna idea chiara di amministrazione. Il sindaco assuma ora su di sé la responsabilità che ha e affronti il problema Cogesa con determinazione oppure dichiari l’incapacità già dimostrata e ed è la prima volta che lo chiediamo si dimetta” conclude Sbic.
(Fonte, reteabruzzo)
 
    fnsi
alacremente per ridurre al minimo le sanzioni contro chi, attraverso querele e richieste di risarcimento danni, punta a impedire ai giornalisti di fare il loro lavoro, stravolgendo il senso della proposta presentata dal senatore Primo Di Nicola. Allo stesso tempo, si aumentano le sanzioni pecuniarie a carico di giornalisti ed editori in caso di diffamazione. La volontà di colpire giornalisti e organi di stampa è palese. Se c'è qualcuno, anche nella maggioranza di governo, che spera di far passare sotto silenzio quello che è un chiaro attacco al diritto di cronaca, approfittando dell'emergenza sanitaria, si sbaglia. Qualsiasi colpo di mano troverà, anche in questa fase, una ferma presa
di posizione».
Ddl diffamazione e liti temerarie
Fnsi: Vogliono annacquare la riforma

«L'esame in aula al Senato dei ddl sulle liti temerarie e la riforma della diffamazione a mezzo stampa, che comincerà domani, rischia di trasformarsi in una beffa per i giornalisti. Le riforme, il cui obiettivo è quello di sanzionare chi promuove azioni giudiziarie temerarie contro i giornalisti e cancellare il carcere per i cronisti, rischiano di esserlo soltanto di facciata. Nelle ultime ore, infatti, ha ripreso corpo quel partito trasversale agli schieramenti che punta a imbavagliare i giornalisti e gli organi di informazione». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana.
«Anche fra le forze di maggioranza – proseguono – c'è chi sta lavorando
 
   poste italiane
Le pensioni del mese di novembre

Poste Italiane comunica che in provincia dell’Aquila le pensioni del mese di novembre verranno accreditate a partire dal 27 ottobre per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti dai 63 ATM Postamat disponibili in provincia, senza bisogno di recarsi allo sportello.
In funzione di una nuova ed importante diffusione del virus Covid-19, l’Azienda ricorda l’esigenza di agire con responsabilità nel rispetto delle indicazioni delle autorità. In tal senso, la volontà di continuare a garantire un servizio essenziale per la vita del nostro Paese, coniugata con la necessità di tutelare la salute di clienti e dipendenti, impone l’adozione di provvedimenti rispondenti alle disposizioni normative attualmente in vigore.
Pertanto, coloro che non possono evitare di ritirare la pensione in contanti in un Ufficio Postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal seguente calendario che potrà variare a seconda del numero di giorni di apertura dell’ufficio postale di riferimento:
I cognomi dalla A alla B martedì 27 ottobre
dalla C alla D mercoledì 28 ottobre
dalla E alla K giovedì 29 ottobre
dalla L alla O venerdì 30 ottobre
dalla P alla R sabato mattina 31 ottobre
dalla S alla Z   lunedì 2 novembre.
Poste Italiane ricorda che i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli uffici postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti e che non hanno già delegato altri soggetti al ritiro della pensione, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri.
Poste Italiane comunica inoltre che in 16 uffici postali della provincia dell’Aquila è possibile prenotare il proprio turno allo sportello tramite WhatsApp. Richiedere il ticket elettronico con questa modalità è molto semplice: basterà memorizzare sul proprio smartphone il numero 3715003715 e seguire le indicazioni utili a conseguire la prenotazione del ticket. (Poste Italiane - Media Relations)
 
Frattura Vecchia