Martedì 29 Settembre 2020 - Santi Michele, Gabriele e Raffaele, Arcangeli

Il tempo... ieri - LA GIORNATA E’ STATA CARATTERIZZATA da pioggerelline intermittenti, mentre il sole si è tenuto nascosto dietro le nuvole. Solo in serata il cielo si è aperto. Temperature: mass. 11,0°; min. 5,2°C; attuale 5,3° (ore 23,30).
 
   in primo piano
VERSO IL MARCHIO UNICO
DEL TARTUFO D’ABRUZZO

Il marchio del Tartufo d’Abruzzo sarà il logo identificativo di tutti i progetti che hanno gravitato e gravitano attorno a questa eccellenza abruzzese, con il supporto della Regione. L’Abruzzo non ha problemi di approvvigionamento di questo prodotto eccellente, anzi non ha nulla da invidiare ad altre realtà. In regione ci sono 16 associazioni riconosciute e oltre 9 mila patentini. “La Regione Abruzzo sostiene tali progetti e lo ha fatto anche attraverso leggi regionali”  ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri.

RACCONTI
DI POLITICA
INTERIORE

E’ in lettura il 79° racconto di politica interiore di Angelo
Di Gennaro, dal titolo:
“SCANNO E LE SUE DECLINAZIONI
Un’ipotesi relazionale”

 
   il libro del giorno
 
   mieli d’abruzzo
Premiati a Tornareccio
i “grandi mieli d’abruzzo”
TRA QUesti QUELLO
DI Tiziana Tarulli
di Cocullo, per il miele
di santoreggia

Anche se in formato ridotto, l’edizione 2020 di “Tornareccio Regina di Miele”, che si è svolta lo scorso weekend, è stata all’insegna della “grandezza” di sempre. Hanno ottenuto il consenso del pubblico i Grandi Mieli d’Abruzzo, premiati proprio a Tornareccio. Hanno ritirato il premio Apicoltura Ciaccia, di Celano, per il miele di santoreggia (Due Gocce d’oro), Apicoltura Delizie dell’Alveare, di Tornareccio, per il miele di Sulla (Una Goccia d’oro), e la nostra Tiziana Tarulli di Cocullo (Una Goccia d’oro), per il miele di santoreggia. A Tiziana vanno gli auguri di tutta la nostra redazione. Inoltre, sono stati premiatiIovenitti Ernesto, di Monticchio, per il miele millefiori (Due Gocce d’oro), Apicoltura De Sanctis, di Guardiagrele, per il miele millefiori (Una Goccia d’Oro), Apicoltura Dolce Lavanda, di Pescina, per il miele di stregonia (Una Goccia d’Oro), Apicoltura Luca Finocchio, di
Tornareccio, per il miele di sulla (Una Goccia d’Oro) e millefiori (Due Gocce d’Oro), e L’Ape e l’Orso di Villetta Barrea per il miele millefiori (Una Goccia d’Oro).
La premiazione si è tenuto al termine di un importante convegno, coordinato dalla giornalista del Gambero Rosso, Mara Nocilla, nel corso del quale sono intervenuti Alberto Contessi, presidente dell’Osservatorio Nazionale del Miele, e Lucia Piana, coordinatrice tecnica del premio Tre Gocce d’Oro Grandi Mieli d’Italia.
L’evento si è concluso con un appassionante cooking show con lo chef stellato Davide Pezzuto, del ristorante D.one di Montepagano, che ha proposto uno sgombro con miele d’acacia e dei ravioli con miele di castagno.
Nelda Di Francesco
Antica Cucina
Abruzzese

Il volume propone 95 antiche ricette di cucina regionale raccolte nel territorio di Guardiagrele da Nelda Di Francesco, nota e infaticabile animatrice culturale della splendida cittadina, nonché “depositaria” della memoria collettiva locale nell'ambito delle tradizioni popolari.Le ricette, raccolte, “restaurate” e riproposte con chiarezza e completezza di dettagli operativi, possono essere fatte facilmente da chiunque, purché animato da buona volontà. Un viaggio tra i sapori e gli aromi della memoria, alla ricerca dell'identità più genuina della cucina contadina abruzzese, che sapeva inventare sapori memorabili anche con gli ingredienti più umili.
 
   coronavirus
Saliti a 4380 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Rispetto a ieri si registrano 4 nuovi casi (di età compresa tra 37 e 87 anni). Il bilancio dei pazienti deceduti registra un nuovo caso e sale a 479 (si tratta di un 86enne di Pescara). Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 3048 dimessi/guariti (+8 rispetto a ieri, di cui 20 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 3028 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi). Gli attualmente positivi sono 857.
 
   premio majella
I VINCITORI
DEL “PREMIO MAJELLA” 

Sabato 26 settembre 2020 ad Abbateggio si è svolta la cerimonia  di premiazione dei vincitori della XXIII Edizione del PREMIO Nazionale di Letteratura naturalistica PARCO MAJELLA.
Una 23a edizione che qualche mese fa sembrava impossibile e invece, nonostante le difficoltà legate a questo particolare momento storico, si è riusciti ad organizzare, seppur dovendo limitare la partecipazione del pubblico alla cerimonia di premiazione. Un'edizione conclusasi con successo, caratterizzata da opere di elevata qualità, che testimoniano il rilevante spessore e crescente apprezzamento dell’iniziativa culturale. Un concorso letterario che rende Abbateggio "presidio culturale della letteratura naturalistica italiana", un punto di riferimento per la difesa dell'ambiente attraverso la cultura e la letteratura".
Alla cerimonia di premiazione ha partecipato, in qualità di Presidente della giuria, la scrittrice Annalisa De Simone, già Presidente del Teatro Stabile d'Abruzzo, è ora membro del CdA di Istituto Luce Cinecittà.
L'attore Mario Massari ha interpretato brani tratti dalle opere premiate.
Conduttore della serata il giornalista Antimo Amore.
Nel corso della cerimonia è stato conferito il Premio alla Carriera a Paolo Di Mizio, giornalista al TG5 per 20 anni.
Un Premio Speciale è stato riconosciuto al volume "Il paesaggio agropastorale della Majella" (autori Micati E., Manzi A., Di Martino L., Monaco G. M., Barron P., Parco Nazionale della Majella Edizioni) che testimonia il costante impegno del Parco Nazionale della Majella nella riscoperta e valorizzazione degli elementi tipici del suo paesaggio.
Ecco i nomi dei vincitori delle singole sezioni del premio, oltre ai riconoscimenti speciali:
NARRATIVA EDITA: · Riccardo Finelli con l'opera "Coi binari fra le nuvole" edito da  Neo edizioni.
SAGGISTICA EDITA: · Marco Bagliani, Antonella Pietta, Sara Bonati con l'opera "Il cambiamento climatico in prospettiva geografica",Ed. Il Mulino.
GIORNALISMO: · Jolanda Ferrara con l'articolo "Stefano Papetti (de
Fermo): Con coraggio e umiltà attendiamo una rivoluzione verde" pubblicato su Virtuquotidiane.it  
MENZIONI SPECIALI: · Maristella Lippolis per l'opera Non ci salveranno i melograni edito da Ianieri Edizioni; · Fabrizio Fanciulli per l'opera L'uomo di legno edito da Sigraf; · Marcello Gelardini per l'articolo Non solo storia: ecco il Belpaese dove la natura è eccellenza mondiale pubblicato su Repubblica.it
PREMIO SPECIALE Medaglia della Presidenza del Senato: · Antonio Cianciullo per l'opera UN PIANETA AD ARIA CONDIZIONATA edito da Aboca Edizioni.
PREMIO SPECIALE della GIURIA: · Giuseppe Lupo, Raffaele Nigro per l'opera CIVILTÀ APPENNINO edito da Donzelli Editore.
PREMIO SPECIALE DIREZIONE ARTISTICA: CARMINE PINTO per l'opera La guerra per il mezzogiorno edito da Editori Laterza.
PREMIO SPECIALE PRESIDENTE DI GIURIA: Lucio Biancatelli e Gino Primavera per l'opera La cucina della Maiella edito da Tarka edizioni.
PREMIO SPECIALE ASS.NE ALLE FALDE DELLA MAJELLA: Giovanna De Sensi Sestito e Tonino Ceravolo per l'opera La montagna calabrese edito da Rubbettino Editore.
PREMIO SPECIALE PRESIDENTE DEL PREMIO: Ismaele Tortella per l'opera IGUAZÙ edito da Daniele Marson Editore. (Maria Trozzi)
 
   seminario
«Contro le fake news servono
formazione e informazione»

Il presidente Fnsi lancia da Bolzano, dove si è svolto il seminario “La passione per la verità”, la proposta al governo di promuovere «una grande campagna nazionale sul tema dell'alfabetizzazione digitale che coinvolga Ordine dei giornalisti, Università e parti sociali».
Per il segretario del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, Rocco Cerone, «giornalisti e docenti universitari hanno il dovere comune di contrastare il fenomeno della diffusione scientifica delle fake news, che rappresentano non solo un attacco alla corretta informazione, ma allo stesso fondamento della nostra democrazia».
E Monica Andolfatto, segretaria del Sindacato Giornalisti Veneto, ha commentato: «Diamo oggi inizio ad un progetto veramente ambizioso, che si propone di contrastare le fabbriche delle false notizie, che cercano di colpire i corpi intermedi come giornalismo e istruzione, creando una nuova rete di competenze sulla base di valori condivisi».
«Ciò che avviene nel nostro Paese riguarda da vicino tutta l'Europa e tutte le democrazie. Chiediamo ai giornalisti italiani di parlare di ciò che sta succedendo in Bielorussia, dove il regime di Lukashenko sta
impedendo con la forza alla popolazione di avere un presidente eletto democraticamente, arrestando i professionisti dell'informazione indipendenti e i manifestanti», è l'appello lanciato Ziuziuk.
 
   parco sirente
LA GIUNTA REGIONALE È SORDA
AGLI APPELLI PER SALVARE IL PARCO
REGIONALE SIRENTE VELINO

La mobilitazione delle Associazioni ambientaliste e dei cittadini contro la riperimetrazione del Parco regionale Sirente Velino con la riduzione di circa 8000 ettari del perimetro dell’area protetta non si è fermata nemmeno durante la stagione estiva.
La petizione on line contro la riduzione del Parco, sostenuta da 19 associazioni/gruppi ha raggiunto quasi 86.000 adesioni, 50 autorevoli personalità hanno firmato l’appello diretto al Presidente della Regione
Abruzzo Marco Marsilio e all’Assessore Emanuele Imprudente per scongiurare il taglio, si è costituito un comitato di cittadini che ha organizzato una partecipata manifestazione a Rocca di Mezzo, le Associazioni sono state audite nelle commissioni del Consiglio regionale. Nonostante tutto questo la politica abruzzese continua a essere sorda agli appelli che da più parti le chiedono di salvare l’unico Parco regionale.
Le Associazioni hanno inviato infatti in data 17/8/2020 una nota al Presidente della Regione chiedendo...

 
   scanno
Festa a Scanno di San Francesco d’Assisi
Domenica 4 Ottobre

SCANNO - Il 4 Ottobre la Chiesa ricorda San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia. A Scanno sarà celebrato domenica prossima, con la Santa Messa Solenne alle ore 17,00 nel piazzale di Sant’Antonio, davanti alla chiesa che ne custodisce la statua in un altare laterale ligneo. Il settenario di preparazione ha avuto inizio l’altra sera nella chiesa parrocchiale. Sabato scorso, come per tutte le festività religiose, è stata annunciata dal suono di tutte le campane l’apertura della festa. Una festa solitamente celebrata con la processione serale illuminata dalle fiaccole, in maniera molto sobria rispetto alle altre e definita perciò “poverella”, tanto più quest’anno limitata a causa del Covid, ma non per questo trascurata dalla comunità parrocchiale e dal comitato di Sant’Antonio.
 
   amarcord in foto
PER LA RUBRICA “AMARCORD IN FOTO”
Foto che raccontano

La foto dei quattro uomini al lavoro risale agli anni 1988-90. Sono tutti deceduti. La scena si svolge a Villalago, nel campo di bocce antistante alla casa canonica, costruita negli Anni Cinquanta dal parroco don Emidio Quaglia, che volle per i ragazzi un luogo dove giocare. Per toglierli dalla strada e radunarli in un luogo “protetto”, in un gioco che sviluppasse le loro abilità sportive, volle un campo da bocce, non trascurando l’acquisto di un pallone di cuoio, per andare a giocare al campo sportivo. Allora nessuno possedeva tale rarità e si giocava nelle piazzette del paese con palle di carta o di stracci, fermati con dello spago.
Andato via don Emidio, il gioco delle bocce cominciò a perdersi e con esso il campo andò pian piano in rovina.
Nel 1987 arrivò come parroco un giovane prete, don Renato D’Amico. Volle che si restaurasse, con l’intenzione di un “Campus” che radunasse nel gioco e nella preghiera i ragazzi del paese, ma anche in attività teatrali per le sacre rappresentazioni, avviate dal precedente parroco, don Nicola Novelli.
Alla richiesta del neoparroco risposero in molti. Il campo di bocce riprese vita, ma poi come succede spesso nelle cose di questo mondo cominciò ad essere trascurato. Fu abbandonato del tutto quando alcuni  muri  
sottostanti cominciarono ad essere cadenti, rappresentando un pericolo.
Quei muri, insieme ad altri che delimitavano gli spazi della canonica sono andati tutti in rovina e nessuno pensa a rimetterli in sesto, insieme al primo piano della canonica.
La foto è bella per molti aspetti e soprattutto socialmente significativa.
(Nella foto da sinistra: Enrico, Ercolino, Alberto, Ario)
 
Lago di Scanno